HealthDay
MALATTIA

Panoramica sull’immunizzazione

DiMargot L. Savoy, MD, MPH, Lewis Katz School of Medicine at Temple University
Revisionato/Rivisto gen 2023
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I fatti in Breve

L’immunizzazione (vaccinazione) aiuta l’organismo a difendersi contro le malattie causate da certi batteri o virus.

L’immunità (la capacità dell’organismo di difendersi dalle patologie causate da certi batteri o virus) può aver luogo naturalmente (quando si viene esposti a batteri o virus) oppure si può ottenere attraverso la vaccinazione. I soggetti vaccinati contro una malattia di solito non la contraggono oppure la contraggono solo in forma lieve. Tuttavia, poiché nessun vaccino è efficace al 100%, alcune persone vaccinate possono comunque contrarre la malattia.

I vaccini sono stati molto efficaci nella prevenzione di malattie gravi e nel miglioramento della salute a livello mondiale. Nelle società e nei Paesi in cui i vaccini vengono ampiamente utilizzati, molte malattie che un tempo erano comuni e/o fatali (per esempio la poliomielite e la difterite) oggi sono rare o sotto controllo. Una malattia, il vaiolo, è stata completamente debellata grazie alla vaccinazione.

Tuttavia, non sono ancora disponibili vaccini efficaci per molte infezioni importanti, tra cui la maggior parte delle infezioni a trasmissione sessuale (come l’infezione da HIV, la sifilide, la gonorrea e le infezioni da clamidia), le infezioni trasmesse dalle zecche (ad esempio la malattia di Lyme) e molte malattie tropicali (come la chikungunya).

Nel 2021 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha raccomandato l’uso diffuso del vaccino RTS,S/AS01 (RTS,S) contro la malaria per i bambini dell’Africa subsahariana e di altre regioni caratterizzate da condizioni di trasmissione da moderata a elevata della malaria da Plasmodium falciparum. Si è trattato di un nuovo intervento importante per prevenire la malaria, che causa centinaia di migliaia di decessi ogni anno, soprattutto tra i bambini africani. (Vedere WHO recommends groundbreaking malaria vaccine for children at risk [L’OMS raccomanda un rivoluzionario vaccino contro la malaria per i bambini a rischio].)

Seguire le raccomandazioni per la vaccinazione è molto importante per la salute, non solo a livello individuale e familiare, ma anche di tutta la popolazione della comunità in cui si vive. Molte delle malattie che non vengono contratte grazie alle vaccinazioni si trasmettono facilmente da persona a persona e numerose sono ancora presenti sia negli Stati Uniti che in altri Paesi. Queste possono diffondersi rapidamente tra i bambini non vaccinati, che, a causa della facilità degli spostamenti moderni, possono essere esposti, anche se vivono in aree in cui una malattia non è diffusa.

I vaccini attuali sono altamente efficaci e le persone raramente lamentano effetti collaterali.

Tipi di immunizzazione

Esistono due tipi di immunizzazione:

  • Immunizzazione attiva

  • Immunizzazione passiva

Immunizzazione attiva

Nell’immunizzazione attiva, si utilizzano vaccini per stimolare i naturali meccanismi di difesa del corpo umano (il sistema immunitario). I vaccini sono preparati che contengono uno dei seguenti elementi:

  • Frammenti non infettivi di batteri o virus

  • Una sostanza solitamente pericolosa (tossina) che viene prodotta da un batterio ma che è stata modificata e resa innocua (chiamata tossoide)

  • Microrganismi vivi indeboliti (attenuati), che non causano la malattia

Il sistema immunitario del corpo umano risponde al vaccino, producendo sostanze (come anticorpi e globuli bianchi) che riconoscono e attaccano i batteri o i virus specifici in esso contenuti. Quindi, ogni volta che il soggetto è esposto ai batteri o ai virus specifici, l’organismo produce automaticamente questi anticorpi e altre sostanze per prevenire l’insorgenza della malattia o attenuarne gli effetti. Il processo di somministrazione di un vaccino è chiamato vaccinazione, anche se molti medici utilizzano il termine più generale di immunizzazione.

I vaccini che contengono microrganismi vivi indeboliti includono vaccini contro:

Sapevate che...

  • Alcuni vaccini contengono una forma vivente indebolita del microrganismo contro il quale forniscono protezione.

Immunizzazione passiva

Nell’immunizzazione passiva, il soggetto riceve direttamente gli anticorpi contro uno specifico microrganismo infettivo (o la tossina prodotta da un microrganismo). Questi anticorpi si ottengono da varie fonti:

  • Sangue (siero) di animali (solitamente cavalli) che sono stati esposti a un microrganismo o tossina particolare e che hanno sviluppato l’immunità

  • Sangue prelevato da un ampio gruppo di individui (immunoglobulina umana aggregata)

  • Soggetti noti per avere sviluppato anticorpi a una particolare patologia (cioè individui che sono stati immunizzati o che si stanno riprendendo dalla malattia); in questo caso, si utilizza la definizione “globulina iperimmune”, perché questi soggetti hanno nel sangue livelli di anticorpi più elevati

  • Cellule che producono anticorpi (solitamente prelevate dai topi) coltivate in laboratorio

L’immunizzazione passiva è utilizzata nei soggetti con un sistema immunitario che non risponde adeguatamente a un’infezione o in coloro che contraggono un’infezione prima di poter essere vaccinati (per esempio, in seguito al morso di un animale affetto da rabbia).

L’immunizzazione passiva può essere utilizzata anche per prevenire una malattia in caso di esposizione probabile e quando il soggetto non ha il tempo per sottoporsi o completare una serie di vaccinazioni. Per esempio, una donna incinta esposta al virus della varicella ma che non è stata immunizzata contro il virus può ricevere una soluzione contenente gammaglobuline attive contro tale virus. Il virus della varicella può causare danni al feto e comportare gravi complicanze (come la polmonite) nella donna.

L’immunizzazione passiva dura solo per poche settimane, cioè fino a quando il corpo umano non elimina gli anticorpi iniettati.

Somministrazione dei vaccini

I vaccini e gli anticorpi sono, solitamente, somministrati tramite iniezione in un muscolo (per via intramuscolare) o sotto la pelle (per via sottocutanea). A volte, gli anticorpi sono iniettati in vena (per via endovenosa). Un tipo di vaccino antinfluenzale viene spruzzato nel naso.

È possibile somministrare più di un vaccino alla volta, mediante l’iniezione di un vaccino combinato o di iniezioni separate di vaccini differenti in diverse zone del corpo (vedere Uso contemporaneo di più vaccini).

Alcuni vaccini vengono somministrati regolarmente: l’anatossina tetanica, per esempio, viene somministrata agli adulti, preferibilmente ogni dieci anni. Alcuni vaccini vengono somministrati ai bambini di routine (vedere la figura Vaccinazioni di routine per lattanti, bambini e adolescenti).

Altri vaccini vengono, solitamente, somministrati soprattutto a gruppi specifici di persone. Il vaccino contro la febbre gialla, per esempio, viene somministrato soltanto alle persone che si recano in viaggio in certe zone dell’Africa e del Sud America. Al contrario, altri vaccini vengono somministrati dopo una possibile esposizione a patologie specifiche. Per esempio, a una persona che è stata morsa da un cane o un altro animale che potrebbe avere la rabbia si può somministrare il vaccino antirabbico.

Restrizioni e precauzioni in caso di vaccinazione

Nel caso di molti vaccini, l’unico motivo per il quale è opportuno evitare di sottoporsi a immunizzazione è rappresentato da:

  • Una grave reazione allergica potenzialmente letale (come una reazione anafilattica) al vaccino o a uno dei suoi componenti

L’allergia alle uova è comune negli Stati Uniti. Molti soggetti allergici alle uova possono ricevere in sicurezza vaccini che contengono quantità molto piccole di materiale proveniente dalle uova, come i vaccini antinfluenzali. Vi è preoccupazione riguardo all’uso di tali vaccini in persone allergiche alle uova. Tuttavia, i Centers for Disease Control and Prevention (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie) indicano che, sebbene possano verificarsi reazioni lievi, le reazioni allergiche gravi (anafilassi) sono improbabili.

Le raccomandazioni per il vaccino antinfluenzale variano in base alla gravità delle reazioni allergiche alle uova e al vaccino:

  • Nel caso in precedenza si sia manifestata una grave reazione allergica potenzialmente fatale a seguito della somministrazione del vaccino antinfluenzale o del consumo di uova, il vaccino non deve essere somministrato.

  • Se una persona ha manifestato reazioni più gravi, come gonfiore del viso, difficoltà respiratorie o capogiri, oppure reazioni che hanno richiesto un’iniezione di adrenalina o un altro trattamento d’urgenza, dovrà ricevere il vaccino in una struttura sanitaria e sotto la supervisione di un medico che abbia esperienza nell’identificazione e nella gestione delle reazioni allergiche gravi.

  • Se a seguito dell’esposizione alle uova o al vaccino l’unica reazione è stata un’eruzione cutanea, il vaccino può essere somministrato.

Gli esperti in genere ritengono che queste raccomandazioni dei CDC siano adeguate anche in riferimento ad altri vaccini derivati dalle uova oltre a quello antinfluenzale.

I vaccini contenenti microrganismi vivi non devono essere utilizzati, o la vaccinazione deve essere rimandata, in presenza di alcune condizioni, come:

In alcuni casi, per prevenire la diffusione dell’infezione a persone con sistema immunitario indebolito, anche i conviventi non devono ricevere vaccini contenenti microrganismi vivi.

Se le persone cessano di assumere farmaci immunosoppressori oppure ottengono un sufficiente recupero del loro sistema immunitario indebolito, la somministrazione di vaccini contenenti virus vivi può essere sicura.

Vaccinazioni comuni nei bambini

Negli Stati Uniti, ai bambini viene generalmente somministrata una serie di vaccini secondo un programma standard (vedere la figura Vaccinazioni di routine per lattanti, bambini e adolescenti e la pagina Centers for Disease Control and Prevention: Recommended Child and Adolescent Immunization Schedule for ages 18 years or younger, United States, 2022). Qualora si salti un vaccino, è di solito possibile somministrarlo successivamente, in base a un programma di recupero.

Tabella

Vaccinazioni comuni negli adulti

Anche agli adulti può essere consigliato di sottoporsi ad alcune vaccinazioni (vedere anche Centers for Disease Control and Prevention: Recommended Adult Immunization Schedule for ages 19 years or older, United States, 2022). Al momento di consigliare una vaccinazione, il medico prende in considerazione alcuni fattori quali età, anamnesi, vaccinazioni effettuate da bambino, professione, provenienza geografica, progetti di viaggio e altro ancora.

Tabella

Sicurezza dei vaccini

La sicurezza dei vaccini negli Stati Uniti è monitorata dai centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Centers for Disease Control and Prevention, CDC). Alcuni problemi che si verificano in seguito alle vaccinazioni di routine devono essere comunicati dai medici al sistema di segnalazione degli eventi avversi correlati ai vaccini (Vaccine Adverse Event Reporting System, VAERS) dei CDC e al sistema di vigilanza dei vaccini denominato Vaccine Safety Datalink (VSD). Qualora si presenti un problema di salute dopo una vaccinazione, chiunque (medici, infermieri o qualsiasi membro della popolazione) può inviare una segnalazione al VAERS. Una segnalazione al VAERS non è sufficiente a determinare se un problema di salute è stato causato dal vaccino.

Di solito, i vaccini non causano problemi, anche se potrebbero verificarsi effetti collaterali leggeri, come indolenzimento o rossore nella sede dell’iniezione. Talvolta i genitori sono preoccupati per la sicurezza dei vaccini pediatrici.

Uno dei principali timori dei genitori è stato che alcuni vaccini, come il vaccino contro morbillo-parotite-rosolia (MPR) o i vaccini contenenti tiomersale (un conservante a base di mercurio), potrebbero aumentare il rischio di autismo.

Molti gruppi diversi di scienziati hanno studiato questo problema e hanno smentito categoricamente la presenza di un presunto rapporto tra vaccini e autismo (vedere Timori sulle vaccinazioni infantili nel MANUALE e la pagina FAQs About Vaccine Safety [Domande frequenti sulla sicurezza dei vaccini] sul sito web dei CDC).

Comunque, la maggior parte dei produttori ha messo a punto vaccini privi di thimerosal per l’utilizzo nei lattanti e negli adulti. Le informazioni sui vaccini che attualmente contengono bassi livelli di thimerosal sono disponibili sul sito web della Food and Drug Administration (Thimerosal and Vaccines [Thimerosal e vaccini]).

Vaccinazione prima dei viaggi all’estero

Ai residenti USA che si recano in viaggio in aree dove si riscontrano malattie infettive che normalmente non sono presenti negli Stati Uniti può essere richiesto di sottoporsi a vaccinazioni specifiche prima della partenza (vedere la tabella Vaccini per viaggi all’estero). Le raccomandazioni variano frequentemente in base al tipo di epidemia.

Nella sezione Travelers’ Health (Salute dei viaggiatori), i CDC forniscono le informazioni più aggiornate sulle vaccinazioni richieste. Inoltre, i CDC offrono un servizio telefonico di informazioni, disponibile 24 ore su 24, al numero 1-800-232-4636 (CDC-INFO).

Ulteriori informazioni

Di seguito si riportano alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.

  1. Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Child and adolescent immunization schedule for ages 18 years or younger, 2022

  2. CDC: Adult immunization schedule for ages 19 years and older, 2022

  3. CDC: FAQs about vaccine safety for parents and caregivers

  4. CDC: Travelers’ Health (salute dei viaggiatori): informazioni di viaggio relative a notifiche sanitarie e vaccinazioni in base alla destinazione

  5. Food and Drug Administration (FDA): Thimerosal and Vaccines: informazioni complete sul tiomersale: cos’è, perché viene usato nei vaccini, perché è sicuro e quanti vaccini attualmente prodotti ne sono privi

  6. Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS): dove e come segnalare gli effetti collaterali dei vaccini

  7. Vaccine Safety Datalink (VSD): organizzazione collaborativa per il monitoraggio e la valutazione della sicurezza dei vaccini

  8. Children’s Hospital of Philadelphia: Vaccine Education Center

  9. World Health Organization (WHO): WHO recommends groundbreaking malaria vaccine for children at risk

  10. Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (European Centre for Disease Prevention and Control, ECDC): Programmi vaccinali in tutti i Paesi dell’UE/SEE