Panoramica sulle infezioni da arbovirus, arenavirus e filovirus

DiStefania Carmona, MD, University of Alabama at Birmingham
Reviewed ByChristina A. Muzny, MD, MSPH, Division of Infectious Diseases, University of Alabama at Birmingham
Revisionato/Rivisto Modificata ago 2025
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Arbovirus, arenavirus e filovirus sono virus che vengono trasmessi all’uomo dagli animali e alcuni di essi anche da persona a persona. L’animale coinvolto dipende dal tipo di virus.

Molti di questi virus non causano alcun sintomo. Alcuni hanno sintomi lievi e vaghi che assomigliano a quelli dell’influenza. Mentre i sintomi di altri possono progredire e causare linfonodi ingrossati, eruzioni cutanee e dolore articolare. Tuttavia, alcune infezioni virali possono essere più gravi e infettare i tessuti che rivestono il cervello e il midollo spinale (meningite) o il tessuto cerebrale (encefalite). Alcuni provocano febbre associata a una tendenza a sanguinare facilmente (febbre emorragica), che può essere potenzialmente fatale.

Arbovirus

Gli arbovirus sono virus trasmessi dagli artropodi. Gli scienziati definiscono arbovirus oltre 250 virus differenti, appartenenti a molte famiglie diverse, che vengono trasmessi alle persone o agli animali da alcuni artropodi che si nutrono succhiando il sangue. Gli artropodi comprendono gli insetti (come le mosche e le zanzare) e le zecche. Sono almeno 80 gli arbovirus che possono provocare malattie nell’uomo.

La maggior parte degli arbovirus viene trasmessa dalle zanzare, ma alcuni sono trasmessi dalle zecche e qualcuno dai moscerini o dalle mosche della sabbia (pappataci o flebotomi). La trasmissione degli arbovirus avviene quando un insetto o una zecca punge un animale infetto e in seguito punge un altro animale o una persona. La maggior parte delle infezioni da arbovirus non si trasmette da persona a persona. Inoltre, il virus Zika può essere trasmesso durante l’attività sessuale. In rari casi, i virus della dengue, della chikungunya e Zika sono stati trasmessi tramite trasfusione di sangue o donazione di organi, oppure dalla madre al neonato al momento della nascita. I contatti quotidiani casuali non si sono dimostrati una causa di trasmissione degli arbovirus da persona a persona.

Molti arbovirus che in passato erano presenti solo in alcune parti del mondo oggi si stanno diffondendo. Questi virus includono il virus chikungunya, il virus del Nilo occidentale e il virus Zika. Inoltre, i viaggiatori possono contrarre l’infezione in aree in cui il virus è comune, quindi tornare a casa ed essere punti da una zanzara che poi trasmette il virus ad altre persone.

Arenavirus

Gli arenavirus vengono trasmessi dai roditori. Le infezioni causate da questi virus includono la coriomeningite linfocitaria e la febbre di Lassa. La febbre di Lassa può diffondersi anche da persona a persona attraverso il contatto con i liquidi corporei (come saliva, urina, feci o sangue). In alcune aree del mondo, le infezioni da arenavirus sono relativamente comuni nelle persone e possono causare malattie gravi.

Filovirus

I filovirus possono provocare una febbre emorragica grave nell’uomo e in altri primati (come le scimmie). Finora sono stati identificati solo 2 membri di questo gruppo di virus:

Il modo in cui i filovirus sono stati trasmessi per la prima volta all’uomo non è stato identificato. Tuttavia, gli specialisti ritengono che il contagio della prima persona sia avvenuto per manipolazione o consumo della carne di un animale infetto, come una volpe volante o un primate. Questi virus si trasmettono facilmente da una persona all’altra.

Diagnosi

  • Esami del sangue

  • Coltura di campioni di sangue o tessuto infetto

Per diagnosticare queste infezioni, i medici possono eseguire analisi e colture del sangue. Il sangue può essere analizzato per ricercare gli anticorpi contro un virus o i suoi antigeni (gli anticorpi sono proteine prodotte dal sistema immunitario per contribuire a difendere l’organismo dall’attacco di particolari agenti; gli antigeni sono proteine presenti sulla superficie o all’interno dei virus che innescano le difese dell’organismo). La coltura comporta la semina in laboratorio di campioni di sangue, fluidi corporei o altro materiale prelevato da un’area infetta, per far crescere i microrganismi presenti finché non ve ne sia una quantità sufficiente per l’identificazione.

Possono essere utilizzate tecniche di reazione a catena della polimerasi (PCR) per ottenere molte copie del materiale genetico virale. Questa tecnica consente ai medici di identificare il virus rapidamente e in modo accurato.

Talvolta le analisi vengono svolte rapidamente, per esempio quando l’infezione rappresenta una minaccia grave per la salute pubblica o quando i sintomi sono gravi.

Talvolta un campione di sangue o di altro tessuto viene esaminato al microscopio elettronico, che offre un alto livello di ingrandimento con risoluzione nitida per visualizzare il virus.

Trattamento

  • Cure di supporto

  • Talvolta ribavirina

Il trattamento della maggior parte di queste infezioni è mirato ad alleviare i sintomi e a mantenere le funzioni vitali. Ad esempio, in caso di sanguinamento grave possono essere somministrate trasfusioni.

Il farmaco antivirale ribavirina può essere utilizzato per trattare le febbri emorragiche, come nel caso della febbre di Lassa.

Prevenzione

Dato che esistono così tanti arbovirus diversi, risulta spesso più efficace controllare le infezioni da arbovirus controllando gli artropodi che li trasmettono e prevenendo l’esposizione al virus (tra cui la prevenzione delle punture di zanzara e di zecca).

Controllare le zanzare è difficile, ma si stanno sviluppando e sperimentando nuovi approcci. Oltre all’uso dei pesticidi chimici, ora gli scienziati stanno modificando geneticamente le zanzare, rilasciando maschi di zanzara sterilizzati nell’ambiente, oppure le infettano con batteri che bloccano l’infezione virale nelle zanzare.

Prevenzione dell’esposizione ai virus

Le infezioni trasmesse dalle zanzare o dalle zecche possono spesso essere prevenute evitando il più possibile l’esposizione alle zanzare o alle zecche, con le seguenti strategie:

  • Indossare indumenti che coprono il più possibile il corpo

  • Alloggiare in luoghi che dispongono di impianti di condizionamento dell’aria o di zanzariere alle porte e alle finestre per impedire l’ingresso delle zanzare.

  • Dormire sotto una zanzariera nei luoghi sprovvisti di zanzariere alle finestre o di aria condizionata.

  • Utilizzare un repellente per insetti come la DEET (dietiltoluamide)

  • Indossare indumenti trattati con l’insetticida permetrina

Per cercare di prevenire le punture di zanzara è possibile limitare il tempo trascorso all’aperto in zone umide.

Per i bambini sono consigliate le seguenti precauzioni:

  • Non utilizzare un repellente per insetti per neonati di età inferiore ai 2 mesi.

  • Non utilizzare prodotti contenenti olio di eucalipto citrato (para-mentano-diolo, o mentoglicolo) per bambini di età inferiore a 3 anni.

  • Per i bambini più grandi, gli adulti devono spruzzare il repellente sulle proprie mani e in seguito applicarlo sulla pelle dei bambini.

  • Vestire i bambini con abiti che coprano le braccia e le gambe o coprire la culla, il passeggino o il marsupio con zanzariere.

  • Non applicare un repellente per insetti sulle mani, gli occhi, la bocca o una ferita, né sulla cute irritata, dei bambini.

Per le zecche, può essere d’aiuto:

  • Restare sui sentieri e sulle piste battute

  • Infilare i pantaloni negli stivali o nei calzini

  • Indossare camicie a maniche lunghe (vedere il riquadro Prevenzione delle punture di zecca)

Di solito, le infezioni trasmesse da topi o altri roditori sono conseguenti all’esposizione alle loro urine, feci o altri liquidi corporei che contengono il virus. Possono contribuire a prevenire tale esposizione le seguenti misure:

  • Prima della pulizia, ventilare gli spazi chiusi in cui possono essere stati presenti dei topi.

  • Prima di passare la scopa o pulire, inumidire le superfici con una soluzione di candeggina al 10%.

  • Evitare di sollevare polvere.

  • Sigillare le aperture attraverso le quali i roditori potrebbero entrare in casa.

  • Porre gli alimenti in contenitori a prova di roditore.

  • Eliminare le potenziali sedi di tane attorno alla casa.

La prevenzione dell’esposizione al virus Ebola o al virus di Marburg richiede una rigorosa quarantena delle persone infette e l’uso di misure di isolamento, perché questi virus si trasmettono facilmente da persona a persona.

Vaccinazione

Sono disponibili vaccini efficaci, anche negli Stati Uniti, contro il virus Ebola, il virus della febbre gialla, il virus dell’encefalite giapponese, l’encefalite da zecca e il virus chikungunya e la dengue. I vaccini per la dengue sono efficaci solo parzialmente e vengono somministrati soltanto in caso di pregressa infezione dengue.

Ulteriori informazioni

La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che il Manuale non è responsabile del contenuto di questa risorsa.

  1. Centers for Disease Control and Prevention: Preventing Mosquito Bites. 28 agosto 2024.

  2. Centers for Disease Control and Prevention: Come pulire dopo i roditori. 8 aprile 2024.

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