La maggior parte degli ictus sono ischemici (solitamente dovuti all’ostruzione di un’arteria), ma alcuni sono emorragici (dovuti alla rottura di un’arteria).
Gli attacchi ischemici transitori assomigliano agli ictus, tranne per il fatto che non si produce alcun danno cerebrale permanente e i sintomi si risolvono solitamente entro 1 ora.
I sintomi si manifestano improvvisamente e possono includere debolezza muscolare, paralisi, sensazione anomala o assente da un lato del corpo, difficoltà di linguaggio, stato confusionale, problemi di vista, vertigini, perdita di equilibrio e di coordinazione e, in alcuni ictus emorragici, cefalea improvvisa e intensa.
La diagnosi si basa essenzialmente sui sintomi, ma vengono effettuati anche esami del sangue e di diagnostica per immagini.
La guarigione dopo un ictus dipende da molti fattori, come la localizzazione e l’entità del danno cerebrale, l’età della persona e la presenza di altri disturbi.
Il controllo dell’ipertensione arteriosa, di alti livelli di colesterolo, di alti livelli glicemici e l’astinenza dal fumo aiutano a prevenire gli ictus.
Il trattamento può includere farmaci che fluidificano il sangue o frammentano i coaguli e a volte varie procedure per trattare le arterie ostruite o ristrette, oppure un intervento chirurgico per rimuovere un coagulo (come l’angioplastica).
L’ictus è definito malattia cerebrovascolare perché coinvolge il cervello (cerebro-) e i vasi sanguigni (vascolare) che irrorano di sangue il cervello.
Afflusso di sangue al cervello
Il cervello viene irrorato di sangue tramite due paia di grandi arterie:
Nel cranio, le arterie vertebrali si uniscono per formare l’arteria basilare (nella parte posteriore della testa). Le carotidi interne e l’arteria basilare si dividono in diverse ramificazioni che includono le arterie cerebrali. Alcune ramificazioni si uniscono per formare un cerchio di arterie (circolo di Willis) che collega le arterie vertebrali e le carotidi interne. Altre arterie si dipartono dal circolo di Willis come strade da una rotatoria. Queste ramificazioni trasportano il sangue a tutte le aree cerebrali. Quando le grandi arterie che irrorano il cervello sono ostruite, alcune persone non presentano sintomi o manifestano solo un ictus lieve. Tuttavia, altre con la stessa ostruzione vanno incontro a un ictus ischemico di vaste dimensioni. Perché? Una parte della spiegazione risiede nelle arterie collaterali. Le arterie collaterali scorrono fra le altre arterie, fornendo ulteriori connessioni. Esse includono il circolo di Willis e le connessioni fra le arterie che si diramano dal circolo. Alcune persone sono nate con arterie collaterali grandi, che possono proteggere dall’ictus. Quindi, quando un’arteria si blocca, il sangue continua a scorrere attraverso l’arteria collaterale, a volte prevenendo l’ictus. Altre persone nascono con arterie collaterali piccole, che possono essere inadeguate al passaggio di una quantità di sangue sufficiente alle aree colpite e quindi ne deriva un ictus. Il corpo può anche proteggersi dagli ictus facendo crescere nuove arterie. Quando i blocchi si sviluppano lentamente e gradatamente (come nell’aterosclerosi), possono crescere nuove arterie in tempo affinché l’area lesa continui a ricevere il sangue e quindi si eviti l’ictus. Se si è già verificato un ictus, la crescita di nuove arterie può aiutare a prevenirne un secondo (ma non è in grado di far regredire il danno che è stato fatto). ![]() |
A livello mondiale, l’ictus rappresenta la seconda causa di decesso più diffusa. Negli Stati Uniti l’ictus rappresenta la quinta causa di decesso più diffusa e la causa più frequente di danni invalidanti al sistema nervoso negli adulti. Negli Stati Uniti circa 795.000 persone vanno incontro a ictus e circa 130.000 muoiono ogni anno di ictus.
L’ictus è molto più frequente tra gli anziani rispetto ai giovani adulti, generalmente perché i disturbi che lo determinano progrediscono nel tempo. Oltre due terzi dei casi di ictus si verificano in persone di età superiore ai 65 anni. L’ictus è più comune nelle donne che negli uomini, e quasi il 60% dei decessi dovuti a ictus riguarda donne, probabilmente perché in genere le donne sono più vecchie al momento dell’ictus stesso.
I soggetti di razza nera, ispanica, nativo-americana e nativa dell’Alaska hanno maggiori probabilità di avere un ictus rispetto ai soggetti bianchi non ispanici o asiatici. Il rischio di avere un primo ictus è quasi il doppio per i soggetti di razza nera che per quelli di razza bianca. I soggetti di razza nera, inoltre, hanno una maggiore probabilità di morire di ictus rispetto a quelli di razza bianca.
Tipi
Esistono due tipi di ictus:
Circa l’80% degli ictus è ischemico, solitamente dovuto a un’arteria bloccata, spesso da un coagulo di sangue. Pertanto le cellule cerebrali, non essendo irrorate, non ricevono dal sangue ossigeno e glucosio (uno zucchero) sufficienti. Il danno che ne risulta dipende da quanto tempo le cellule cerebrali sono state private di sangue. Se ne sono state private solo per breve tempo, le cellule cerebrali sono stressate, ma possono recuperare. Se le cellule cerebrali sono state private per lungo tempo muoiono e si possono perdere alcune funzioni, a volte in modo permanente. La rapidità con la quale le cellule cerebrali muoiono dopo essere state private di sangue varia. Muoiono dopo soli pochi minuti in alcune zone del cervello, ma non prima di 30 minuti in altre zone. In alcuni casi, dopo la morte delle cellule cerebrali, una zona diversa del cervello può imparare come svolgere le funzioni precedentemente eseguite dalla zona lesa.
Gli attacchi ischemici transitori Attacchi ischemici transitori (TIA) Un attacco ischemico transitorio (transient ischemic attack, TIA) è un disturbo della funzione cerebrale che dura solitamente meno di 1 ora e deriva da un blocco temporaneo dell’afflusso... maggiori informazioni (transient ischemic attack, TIA), talvolta definiti mini-ictus, sono spesso un segno precoce di un imminente ictus ischemico. Sono causati da una breve interruzione dell’afflusso di sangue a una parte del cervello. Poiché l’apporto di sangue viene prontamente ripristinato, il tessuto cerebrale non muore, come nel caso di un ictus, e la funzione cerebrale ritorna rapidamente.
Il restante 20% dei casi di ictus è di tipo emorragico, dovuto al sanguinamento all’interno o intorno all’encefalo. In questo tipo di ictus si verifica la rottura di un vaso, con compromissione del flusso normale e diffusione del sangue nel tessuto cerebrale o intorno ad esso. Il sangue che viene a contatto diretto con il tessuto cerebrale causa l’irritazione dello stesso, determinando, con il tempo, la formazione di tessuto cicatriziale nel cervello, che a volte porta a crisi convulsive.
Fattori di rischio di ictus
Alcuni fattori di rischio di ictus possono essere controllati o modificati, almeno fino a un certo punto. Ad esempio, trattando la patologia che aumenta il rischio di ictus.
I principali fattori di rischio modificabili per entrambi i tipi di ictus sono:
Insulino-resistenza (una risposta inadeguata all’insulina) che si verifica nel diabete di tipo 2
Obesità Obesità L’obesità è l’eccesso di peso corporeo. L’obesità è influenzata da diversi fattori, che di solito causano un apporto di calorie superiore a quanto necessario per l’organismo. Questi... maggiori informazioni
, in particolare se l’eccesso di peso è situato intorno all’addome
Consumo eccessivo di alcolici
Carenza di attività fisica
Una dieta non sana (ricca di grassi Tipi di grasso
saturi, grassi trans e calorie)
Cardiopatie che aumentano il rischio di formazione di coaguli ematici nel cuore, il rischio che si distacchino e viaggino attraverso i vasi sanguigni come emboli (come l’attacco di cuore Sindromi coronariche acute (attacco cardiaco; infarto miocardico; angina instabile) Le sindromi coronariche acute originano da un’improvvisa ostruzione di un’arteria coronaria. Questa ostruzione provoca angina instabile o attacco cardiaco (infarto miocardico), in base alla... maggiori informazioni
oppure un’alterazione del ritmo cardiaco nota come fibrillazione atriale Fibrillazione atriale e flutter atriale La fibrillazione e il flutter atriale sono delle forme di scariche elettriche molto rapide che causano una contrazione molto veloce degli atri (le camere superiori del cuore); alcuni impulsi... maggiori informazioni )
Endocardite infettiva Endocardite infettiva L’endocardite infettiva è un’infezione del rivestimento del cuore (endocardio) e, in genere, anche delle valvole cardiache. L’endocardite infettiva si sviluppa quando dei batteri entrano... maggiori informazioni
(un’infezione del rivestimento del cuore e in genere anche delle valvole cardiache)
Uso di cocaina Cocaina La cocaina è una sostanza stimolante che crea dipendenza ricavata dalle foglie della pianta della coca. La cocaina è un forte stimolante che aumenta la vigilanza, provoca euforia e fa sentire... maggiori informazioni o anfetamine Anfetamine Le anfetamine sono farmaci stimolanti utilizzati per curare determinate condizioni mediche, ma sono anche oggetto di abuso. Le anfetamine aumentano la vigilanza, migliorano le prestazioni fisiche... maggiori informazioni
Molti di questi fattori sono anche fattori di rischio di aterosclerosi Aterosclerosi L’aterosclerosi è una condizione in cui si sviluppano depositi localizzati di materiale grasso (ateromi o placche aterosclerotiche) all’interno delle pareti delle arterie di medie e grandi... maggiori informazioni , una causa comune di ictus ischemico. Nell’aterosclerosi, le arterie si restringono o si bloccano a causa di depositi irregolari di materiale adiposo sulle pareti delle stesse.
Le coagulopatie Coagulazione eccessiva La coagulazione eccessiva (trombofilia) si verifica quando il sangue coagula troppo facilmente o in maniera eccessiva. Esistono malattie ereditarie e acquisite che possono aumentare la coagulazione... maggiori informazioni che portano a una coagulazione eccessiva sono un fattore di rischio di ictus ischemico, mentre le patologie che aumentano il sanguinamento Panoramica sui disturbi della coagulazione I disturbi della coagulazione sono disfunzioni nella capacità dell'organismo di controllare la formazione dei coaguli di sangue. Queste disfunzioni possono provocare Una coagulazione insufficiente... maggiori informazioni aumentano il rischio di ictus emorragico.
L’ipertensione arteriosa è un fattore di rischio di ictus particolarmente importante.
Per quanto riguarda l’ictus ischemico, i fattori di rischio modificabili comprendono anche
Restringimento (stenosi) di un’arteria carotide nel collo
Per quanto riguarda l’ictus emorragico, i fattori di rischio modificabili comprendono anche
L’uso di anticoagulanti (farmaci che inibiscono la coagulazione del sangue)
Una connessione anomala tra arterie e vene (malformazione arterovenosa Malformazioni arterovenose cerebrali (MAV) Una malformazione arterovenosa è un groviglio di vasi sanguigni dilatati che collegano direttamente vene e arterie, bypassando i capillari (che collegano normalmente arterie e vene). Le... maggiori informazioni ) all’interno del cranio
L’incidenza di ictus si è ridotta negli ultimi decenni, soprattutto grazie alla maggiore consapevolezza dell’importanza di controllare l’ipertensione arteriosa e i livelli di colesterolo e all’interruzione del fumo. Il controllo di questi fattori riduce il rischio di aterosclerosi.
I fattori di rischio non modificabili includono
Avere già avuto un ictus
Età avanzata
Parenti che hanno avuto un ictus (fattore genetico)
Sintomi dell’ictus
I sintomi di un ictus o di un attacco ischemico transitorio si manifestano improvvisamente. Variano a seconda della posizione precisa dell’ostruzione o del sanguinamento nel cervello Disfunzione cerebrale in base alla sede Poiché aree diverse del cervello controllano funzioni specifiche, la sede del danno cerebrale determina il tipo di disfunzione conseguente. Inoltre, è importante distinguere il lato cerebrale... maggiori informazioni . Ogni area del cervello viene irrorata da arterie specifiche. Per esempio, se viene ostruita un’arteria che irrora l’area cerebrale preposta al controllo dei movimenti del muscolo della gamba sinistra, la gamba presenta debolezza o paralisi. In caso di lesione dell’area cerebrale che controlla la sensibilità del braccio destro, risulta perduta la sensibilità dell’arto stesso.
Lesioni a specifiche aree cerebrali
Aree cerebrali diverse controllano funzioni specifiche. Di conseguenza, la sede colpita determina la funzione compromessa. ![]() |
Gli ictus solitamente colpiscono un solo lato del cervello. Poiché le fibre nervose cerebrali vanno a innervare il lato opposto del corpo, i sintomi si presentano nel lato opposto a quello della parte cerebrale danneggiata.
Perché l’ictus colpisce un solo lato del corpo?
Gli ictus solitamente colpiscono un solo lato del cervello. Poiché le fibre nervose cerebrali vanno a innervare il lato opposto del corpo, i sintomi si presentano nel lato opposto a quello della parte cerebrale danneggiata. ![]() |
Sintomi premonitori dell’ictus
Poiché un trattamento precoce dell’ictus può limitare la perdita di funzionalità e sensibilità, tutti dovrebbero sapere quali sono i sintomi precoci di ictus.
Le persone con uno dei seguenti sintomi devono consultare immediatamente un medico, anche se i sintomi passano rapidamente:
Debolezza o paralisi improvvisa di un lato del corpo (ad esempio metà del viso, un braccio o una gamba o un’intera parte)
Perdita improvvisa di sensibilità o sensazioni anomale da un lato del corpo
Improvvisa difficoltà a parlare, inclusa difficoltà a trovare le parole e a volte eloquio inceppato.
Stato confusionale improvviso, con difficoltà a capire il linguaggio
Improvvisa riduzione, offuscamento o perdita della vista, in particolare da un occhio
Improvvise vertigini o perdita di equilibrio e di coordinazione, che causano cadute
Uno o più di questi sintomi sono tipicamente presenti negli ictus sia emorragici sia ischemici. I sintomi di un attacco ischemico transitorio sono gli stessi, ma generalmente scompaiono entro pochi minuti e raramente durano più di 1 ora.
I sintomi di un ictus emorragico possono anche includere:
Cefalea grave improvvisa
Nausea e vomito
Perdita di coscienza persistente o temporanea
Pressione arteriosa molto elevata
Altri sintomi
Altri sintomi che possono manifestarsi in modo precoce includono difficoltà di memoria, pensiero, attenzione o apprendimento. Le persone possono non riconoscere le parti del proprio corpo e non essere consapevoli degli effetti dell’ictus. Il campo di visione periferica può essere ridotto e si rischia una perdita parziale dell’udito. Possono svilupparsi difficoltà di deglutizione, capogiri e vertigini Capogiri e vertigini Capogiri è un termine inappropriato usato frequentemente per descrivere varie sensazioni correlate, quali Mancamento (sensazione di svenimento) Stordimento Disequilibrio (sensazione di perdere... maggiori informazioni .
Le persone possono avere difficoltà a controllare l’intestino o la vescica a partire da diversi giorni o più dopo l’insorgenza dell’ictus. La perdita di controllo può essere permanente.
I sintomi successivi possono includere anche irrigidimento involontario e spasmi muscolari (spasticità) e incapacità di controllare le emozioni. Molte persone diventano depresse a causa dell’ictus.
Effetti dell’ictus
Nella maggior parte delle persone che subiscono un ictus ischemico, la conseguente perdita di funzionalità è solitamente maggiore subito dopo l’ictus. Tuttavia, in circa il 15-20% dei casi, l’ictus è progressivo e causa una maggiore perdita funzionale dopo uno o due giorni. Questo tipo è chiamato ictus evolutivo. Nelle persone con ictus emorragico, la perdita di funzionalità spesso si verifica progressivamente entro minuti oppure ore.
Nel giro di giorni o mesi parte della funzionalità viene spesso recuperata poiché, sebbene alcune cellule cerebrali muoiano, altre sono solo lese e possono tornare a funzionare. Inoltre, alcune aree del cervello possono acquisire le funzioni eseguite precedentemente dalla parte lesa, una caratteristica definita plasticità. Tuttavia, gli effetti precoci di un ictus, compresa la paralisi, possono rivelarsi permanenti. I muscoli che non vengono utilizzati diventano permanentemente spastici e rigidi e possono manifestarsi spasmi muscolari dolorosi. Questi pazienti possono avere difficoltà a deambulare, deglutire, pronunciare chiaramente le parole ed eseguire le normali attività quotidiane. Inoltre, possono persistere difficoltà di memoria, pensiero, concentrazione, apprendimento o controllo delle emozioni. Depressione, insufficienza uditiva o visiva oppure vertigini possono continuare a rappresentare un problema. Il controllo degli sfinteri può essere permanentemente ridotto.
Complicanze dell’ictus
Quando l’ictus è grave, il cervello si gonfia, aumentando la pressione all’interno del cranio. Gli ictus emorragici implicano un sanguinamento all’interno del cervello o nei tessuti che lo ricoprono. Tale sanguinamento può aumentare la pressione endocranica. L’aumento di pressione può danneggiare il cervello in modo diretto o indiretto, spingendolo lateralmente e verso il basso nel cranio. Il cervello può essere spinto attraverso le strutture rigide che lo separano in compartimenti, conducendo a un problema pericoloso detto ernia . La pressione influisce su aree del tronco cerebrale (che collega il telencefalo al midollo spinale) deputate al controllo della coscienza e della respirazione. L’ernia può causare perdita di coscienza, coma, respirazione irregolare e decesso.
I sintomi causati da un ictus possono portare ad altri problemi.
In presenza di difficoltà di deglutizione, le persone possono inalare cibo, liquidi o saliva che dalla bocca arriva ai polmoni. Questa inalazione (chiamata aspirazione) può causare una polmonite da aspirazione Polmonite da aspirazione e polmonite chimica La polmonite da aspirazione è un'infezione polmonare causata dall’inspirazione di secrezioni orali, materiale gastrico, o entrambi. La polmonite chimica è un’irritazione polmonare causata dall’inalazione... maggiori informazioni che può essere grave. La difficoltà di deglutizione può anche interferire con l’alimentazione, portando a denutrizione e disidratazione.
Le persone possono avere difficoltà a respirare.
Con il tempo, il fatto di non essere in grado di muoversi può provocare piaghe da decubito Piaghe da decubito Le piaghe da decubito sono aree in cui è presente un danno cutaneo, determinato dalla carenza di flusso sanguigno dovuta all’applicazione prolungata di una pressione. Le piaghe da decubito... maggiori informazioni , perdita muscolare, riduzione permanente dei muscoli (contratture) e formazione di coaguli di sangue nelle vene profonde delle gambe e della pelvi (trombosi venosa profonda Trombosi venosa profonda (TVP) La trombosi venosa profonda consiste nella formazione di coaguli di sangue (trombi) all’interno delle vene profonde, in genere delle gambe. I coaguli di sangue possono formarsi nelle vene se... maggiori informazioni
). I coaguli possono staccarsi, viaggiare nel torrente ematico e ostruire un’arteria che va a un polmone (embolia polmonare Embolia polmonare (EP) L’embolia polmonare è l’ostruzione di un’arteria del polmone (arteria polmonare) con un accumulo di materiale solido portato in circolo (embolo), generalmente un coagulo di sangue (trombo)... maggiori informazioni ).
Se non si riesce più a controllare la vescica, le infezioni delle vie urinarie Panoramica sulle infezioni delle vie urinarie (IVU) Nel soggetto sano, l’urina presente nella vescica è sterile e non contiene batteri né altri microrganismi. Il dotto che trasporta l’urina dalla vescica all’esterno (uretra) non contiene batteri... maggiori informazioni sono molto probabili.
Diagnosi dell’ictus
Valutazione medica
TC o RMI
Analisi di laboratorio, comprese quelle per misurare la glicemia
I sintomi e i risultati dell’esame obiettivo suggeriscono la diagnosi di ictus, ma sono necessari degli esami per aiutare il medico a determinare:
Se c’è stato un ictus
Se si tratta di un ictus ischemico o emorragico
Se è necessario un trattamento immediato
Qual è il modo migliore per prevenire ictus futuri
Se è necessaria una terapia di riabilitazione ed eventualmente cosa deve includere
Viene misurata immediatamente la glicemia, perché se questa è bassa (ipoglicemia), talvolta può causare sintomi simili a quelli dell’ictus, come ad esempio paralisi di un lato del corpo.
Di solito vengono eseguite una tomografia computerizzata Tomografia computerizzata (TC) Nella tomografia computerizzata (TC), un tempo nota come tomografia assiale computerizzata (TAC), una sorgente radiogena e il rivelatore di radiazioni ruotano intorno al soggetto. Negli scanner... maggiori informazioni (TC) o una risonanza magnetica per immagini Risonanza magnetica per immagini (RMI) La RMI utilizza un forte campo magnetico e onde radio ad altissima frequenza per produrre immagini molto dettagliate. La RMI non utilizza raggi X ed è generalmente molto sicura. (Vedere anche... maggiori informazioni
(RMI) dell’encefalo per stabilire quanto segue:
Determinare se si sia manifestato un ictus e stimare quando si è manifestato
Stabilire se si tratti di un ictus ischemico o emorragico
Identificare eventuali grandi arterie ostruite da un coagulo che potrebbe essere asportato meccanicamente mediante la cosiddetta trombectomia (meccanica) endovascolare Trombectomia meccanica L’ictus ischemico è la morte di una parte del tessuto cerebrale (infarto cerebrale) dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un’arteria... maggiori informazioni
Controllare se siano presenti segni di maggiore pressione all’interno del cranio (pressione endocranica)
Questi esami possono individuare la maggior parte degli ictus emorragici, ad eccezione di alcune emorragie subaracnoidee Emorragia subaracnoidea (ESA) Un’emorragia subaracnoidea è un improvviso sanguinamento nello spazio (spazio subaracnoideo) compreso tra lo strato più interno (pia madre) e quello intermedio (aracnoide) del tessuto... maggiori informazioni . Quando la TC non rileva un ictus, si può eseguire una puntura lombare per controllare la presenza di sangue dovuto a un’emorragia subaracnoidea. Anche la TC e la RMI possono individuare molti ictus ischemici, ma a volte non prima di diverse ore dopo la comparsa dei sintomi.
Altri esami di diagnostica per immagini comprendono angiografia con risonanza magnetica Angio risonanza magnetica (angio-RM) La RMI utilizza un forte campo magnetico e onde radio ad altissima frequenza per produrre immagini molto dettagliate. La RMI non utilizza raggi X ed è generalmente molto sicura. (Vedere anche... maggiori informazioni , angiografia con tomografia computerizzata (TC) angio TAC Nella tomografia computerizzata (TC), un tempo nota come tomografia assiale computerizzata (TAC), una sorgente radiogena e il rivelatore di radiazioni ruotano intorno al soggetto. Negli scanner... maggiori informazioni
e angiografia Angiografia Nell’angiografia, le radiografie vengono utilizzate per produrre immagini dettagliate dei vasi sanguigni. A volte viene chiamata angiografia tradizionale per distinguerla dall’angiografia mediante... maggiori informazioni cerebrale. Nell’angiografia cerebrale, un tubo (catetere) sottile e flessibile viene inserito in un’arteria nell’inguine e viene fatto avanzare attraverso l’aorta fino a un’arteria carotide del collo e da lì fino al cranio. Tuttavia, l’angio-TC ha ampiamente sostituito l’angiografia cerebrale poiché è meno invasiva. L’angio-TC prevede l’iniezione di un mezzo di contrasto in vena, il che rappresenta un’opzione leggermente più sicura dell’inserimento di un catetere in un’arteria come nell’angiografia cerebrale.
Se necessario per confermare la diagnosi, un tipo speciale di RMI, detta RMI pesata in diffusione RMI con tensore di diffusione La RMI utilizza un forte campo magnetico e onde radio ad altissima frequenza per produrre immagini molto dettagliate. La RMI non utilizza raggi X ed è generalmente molto sicura. (Vedere anche... maggiori informazioni , può mostrare le zone di tessuto cerebrale gravemente e in genere permanentemente danneggiate e non più funzionanti. La RMI pesata in diffusione può spesso essere utile per differenziare un attacco ischemico transitorio da un ictus ischemico. Tuttavia, questa procedura non è sempre disponibile.
Per identificare la causa di ictus, i medici cercano di determinare dove è localizzato il problema:
Il cuore: vengono eseguiti un elettrocardiogramma Elettrocardiogramma L’elettrocardiogramma è un procedura rapida, semplice e indolore nella quale gli impulsi elettrici del cuore vengono amplificati e registrati. La registrazione, ovvero l’elettrocardiogramma... maggiori informazioni
(ECG), un’ecocardiografia Ecocardiografia e altre tecniche ecografiche L’ecografia usa onde ad alta frequenza (ultrasuoni) che vengono riflesse da strutture interne per produrre un’immagine in movimento. Non impiega raggi X. L’ecografia del cuore (ecocardiogramma)... maggiori informazioni
ed esami del sangue Marcatori cardiaci Le sindromi coronariche acute originano da un’improvvisa ostruzione di un’arteria coronaria. Questa ostruzione provoca angina instabile o attacco cardiaco (infarto miocardico), in base alla... maggiori informazioni
per verificare se siano presenti danni cardiaci.
Vasi sanguigni: la TC, la RMI e l’ecografia vengono eseguite per controllare i vasi sanguigni che conducono dal cuore al cervello.
Il sangue: vengono eseguiti degli esami del sangue per verificare la presenza di disturbi che causano coagulazione del sangue.
Il medico esegue anche delle analisi per individuare eventuali problemi che possono contribuire o causare un ictus, come un’infezione cardiaca, un basso livello di ossigeno nel sangue e la disidratazione. I medici eseguono un’analisi delle urine per la cocaina.
Vengono eseguiti altri esami in base alle necessità. Non appena si sospetta un ictus, viene valutata la capacità di deglutire, a volte mediante radiografie dopo aver ingerito una sostanza visibile alla radiografia (mezzo di contrasto radiopaco), come il bario Radiografie del tratto digerente mediante bario Le radiografie sono spesso utilizzate per valutare i problemi digestivi. Le normali radiografie (raggi X) non richiedono alcuna particolare preparazione ( Radiografia semplice). In genere sono... maggiori informazioni . Se i soggetti presentano difficoltà di deglutizione, non viene somministrato nulla per via orale, eccetto talvolta farmaci, fino a quando la deglutizione non migliora.
A seconda del tipo di ictus sospettato, vengono effettuati degli esami per identificarne la causa.
Il medico usa spesso una serie standardizzata di criteri per determinare la gravità dell’ictus e il grado di recupero di un soggetto. Tra questi vi sono la valutazione del livello di coscienza, la capacità di rispondere alle domande, la capacità di ubbidire a comandi semplici, la vista, la funzione delle braccia e delle gambe e l’elocuzione.
Prognosi dell’ictus
Prima viene trattato un ictus, più diminuisce la possibilità che il danno cerebrale sia grave e migliori sono le possibilità di recupero.
Alcuni fattori suggeriscono il probabile esito sfavorevole di un ictus. Gli ictus che causano perdita di coscienza o che interessano una zona estesa dell’emisfero cerebrale sinistro (responsabile del linguaggio) sono particolarmente gravi.
Solitamente, più rapidamente le persone migliorano nei giorni successivi all’ictus, più hanno possibilità di migliorare. Il miglioramento continua per 6 mesi dopo l’ictus. Negli adulti con ictus ischemico, i problemi che persistono oltre 12 mesi sono in genere permanenti, sebbene i bambini continuino a migliorare lentamente per diversi mesi. Gli anziani reagiscono peggio rispetto ai giovani. Per i pazienti già affetti da altri disturbi gravi (come la demenza), il recupero è più limitato.
In caso di ictus emorragico non massivo e bassa pressione endocranica, l’esito risulterà probabilmente migliore, rispetto a quello conseguente all’ictus ischemico con sintomi simili. Il sangue (nell’ictus emorragico) non danneggia il tessuto cerebrale quanto un inadeguato apporto di ossigeno (nell’ictus ischemico).
Spesso dopo un ictus compare la depressione Depressione Breve approfondimento sul disturbo da lutto prolungato. La depressione è una sensazione di tristezza e/o una riduzione dell’interesse o del piacere per le attività; diviene un disturbo... maggiori informazioni che può interferire con il recupero. Tuttavia, la depressione può essere curata. Pertanto, se un soggetto che ha avuto un ictus si sente eccessivamente triste o perde interesse o piacere nei confronti di attività che in precedenza lo interessavano, è opportuno che ne informi il medico. Il medico chiede anche i familiari se hanno notato eventuali segni di depressione nel soggetto. Il medico potrà quindi determinare se sia presente o meno una depressione ed eventualmente trattarla.
Prevenzione dell’ictus
La prevenzione di un ictus è di gran lunga preferibile al trattamento. La strategia principale per prevenire un primo ictus è quella di gestire i fattori di rischio principali. Se le persone hanno avuto un ictus, sono solitamente necessarie misure preventive supplementari.
Gestione dei fattori di rischio
Si devono controllare l’ipertensione arteriosa Trattamento Una pressione arteriosa alta (ipertensione) è una pressione delle arterie persistentemente alta. Spesso non è riconducibile a una causa precisa, ma, a volte, origina da una patologia sottostante... maggiori informazioni e il diabete Trattamento Il diabete mellito è una malattia in cui l’organismo non produce sufficiente insulina o non risponde normalmente all’insulina, causando livelli eccessivamente elevati di zucchero (glucosio)... maggiori informazioni . Si devono misurare i livelli di colesterolo che, se alti, vanno abbassati con farmaci appositi (farmaci ipolipemizzanti Farmaci in grado di ridurre i livelli lipidici (ipolipemizzanti) La dislipidemia è un livello elevato di lipidi (colesterolo e/o trigliceridi) o un basso livello di colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità). Stile di vita, genetica, disturbi... maggiori informazioni
) per ridurre il rischio di aterosclerosi.
Il fumo e l’uso di anfetamine o di cocaina devono essere interrotti e l’uso di alcol deve essere limitato a non più di due bicchieri al giorno. Un’attività fisica regolare e, se sovrappeso, la perdita di peso aiuta le persone a controllare l’ipertensione arteriosa, il diabete e gli alti livelli di colesterolo.
Controlli regolari consentono al medico di identificare i fattori di rischio dell’ictus, in modo tale che possano essere gestiti tempestivamente.
Farmaci antiaggreganti
Se le persone hanno avuto un ictus ischemico, l’assunzione di un farmaco antipiastrinico può ridurre il rischio di un altro ictus ischemico. I farmaci antipiastrinici impediscono alle piastrine di addensarsi e formare coaguli, una causa comune di ictus ischemico (le piastrine sono piccolissime particelle nel sangue simili a cellule che normalmente lo aiutano a coagularsi in risposta ai vasi sanguigni danneggiati). Viene solitamente prescritta l’aspirina, uno dei farmaci antipiastrinici più efficaci. Si deve prendere ogni giorno una compressa per adulti o una compressa per bambini (che corrisponde a circa una quarto della dose di un adulto). Queste dosi sembrano prevenire gli ictus allo stesso modo. L’assunzione di una compressa che contiene una bassa dose di aspirina e dipiridamolo (un farmaco antipiastrinico) è leggermente più efficace dell’assunzione dell’aspirina da sola.
Il clopidogrel, un altro farmaco antipiastrinico, può essere somministrato ai soggetti che non tollerano l’aspirina. Se un soggetto ha avuto un TIA o un ictus lieve, sembra che l’assunzione di clopidogrel più aspirina riduca il rischio di ictus futuri più dell’assunzione della sola aspirina, tuttavia solo nei primi 3 mesi dopo l’ictus. Dopodiché, l’assunzione della combinazione non presenta alcun vantaggio aggiuntivo rispetto alla sola aspirina. Inoltre, l’assunzione di clopidogrel più aspirina per un periodo superiore a 3 mesi aumenta leggermente il rischio di sanguinamento.
Alcune persone sono allergiche ai farmaci antipiastrinici o a farmaci simili e non possono assumerli. Inoltre, coloro che presentano sanguinamento gastrointestinale non devono assumere farmaci antipiastrinici.
Anticoagulanti
Se un ictus ischemico o un attacco ischemico transitorio è dovuto a coaguli di sangue che hanno origine nel cuore, può essere somministrato il warfarin (chiamato anche coumadin), un anticoagulante, per inibire la coagulazione sanguigna. Dal momento che l’assunzione di warfarin e di un farmaco antipiastrinico aumenta il rischio di sanguinamento, questi farmaci vengono usati insieme solo occasionalmente per la prevenzione degli ictus.
Il dabigatran, l’apixaban e il rivaroxaban sono nuovi anticoagulanti a volte utilizzati al posto del warfarin.
Trattamento dell’ictus
Se necessarie, misure per sostenere le funzioni vitali come la respirazione
Vari farmaci per sciogliere i coaguli o per diminuire la probabilità che il sangue si coaguli
Diverse procedure per trattare le arterie ristrette o ostruite, intervento chirurgico per rimuovere un coagulo, o inserimento di uno stent per bloccare un aneurisma
Riabilitazione
Trattamento dei problemi dopo un ictus
Chiunque manifesti sintomi di un ictus deve consultare immediatamente un medico. Prima inizia il trattamento, migliori sono le possibilità di recupero. Per questo motivo, i servizi medici d’emergenza e gli ospedali stanno sviluppando continuamente nuovi metodi sempre migliori per trattare le persone che hanno avuto un ictus il prima possibile dopo l’esordio dei sintomi.
Il medico controlla le funzioni vitali della persona, come battito cardiaco, respirazione, temperatura e pressione sanguigna, per assicurarsi che siano adeguati. In caso contrario, vengono prese immediatamente delle misure per correggerle. Ad esempio, se le persone sono in coma o non reattive (come nel caso di ernia cerebrale), può essere necessario aiutarle a respirare con una ventilazione meccanica (un tubo respiratorio inserito nella bocca o nel naso). Se i sintomi suggeriscono che la pressione all’interno del cranio è alta, vengono somministrati dei farmaci per ridurre il gonfiore nel cervello e può essere installato un monitor nel cervello per misurare regolarmente la pressione.
Altri trattamenti usati durante le prime ore e i primi giorni dipendono dal tipo di ictus.
Il trattamento degli ictus ischemici Trattamento L’ictus ischemico è la morte di una parte del tessuto cerebrale (infarto cerebrale) dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un’arteria... maggiori informazioni possono comprendere quanto segue:
Farmaci (come farmaci antipiastrinici, anticoagulanti, farmaci per rompere i coaguli e farmaci per controllare l’ipertensione arteriosa).
Inserimento di un tubicino flessibile (catetere) in un’arteria, solitamente nell’inguine, e poi attraverso l’aorta fino a un’arteria del collo, seguito dall’iniezione di un farmaco attraverso il catetere per sciogliere i coaguli (trombolisi Terapia trombolitica L’embolia polmonare è l’ostruzione di un’arteria del polmone (arteria polmonare) con un accumulo di materiale solido portato in circolo (embolo), generalmente un coagulo di sangue (trombo)... maggiori informazioni intra-arteriosa)
Uso di strumenti inseriti attraverso il catetere (detto procedura endovascolare) per asportare un coagulo (trombectomia meccanica Trombectomia meccanica L’ictus ischemico è la morte di una parte del tessuto cerebrale (infarto cerebrale) dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un’arteria... maggiori informazioni
) al fine di allargare un’arteria ristretta (angioplastica) e/o di posizionare uno stent per allargare un’arteria ristretta
Intervento chirurgico (endoarteriectomia Chirurgia L’ictus ischemico è la morte di una parte del tessuto cerebrale (infarto cerebrale) dovuta a un insufficiente apporto di sangue e ossigeno al cervello in seguito al blocco di un’arteria... maggiori informazioni
) per rimuovere i depositi adiposi che bloccano il flusso sanguigno in un’arteria del collo
Il trattamento di un ictus emorragico Trattamento Un’emorragia intracerebrale è il sanguinamento all’interno dell’encefalo. L’emorragia intracerebrale solitamente è causata da un’ipertensione arteriosa cronica. Il primo sintomo è spesso... maggiori informazioni può comprendere quanto segue:
Se necessario, trattamenti che promuovono la coagulazione del sangue (come vitamina K e trasfusioni di plasma fresco congelato o piastrine)
Se la pressione arteriosa è molto alta, farmaci per controllarla
Talvolta, intervento chirurgico per rimuovere ampie aree di sangue accumulato o per inserire uno shunt in modo da alleviare la pressione aumentata all’interno del cranio
Inserimento nell’area colpita di piccole molle o stent attraverso un catetere per trattare un aneurisma cerebrale rotto (la causa più comune di emorragia subaracnoidea Emorragia subaracnoidea (ESA) Un’emorragia subaracnoidea è un improvviso sanguinamento nello spazio (spazio subaracnoideo) compreso tra lo strato più interno (pia madre) e quello intermedio (aracnoide) del tessuto... maggiori informazioni
, un tipo di ictus emorragico)
I trattamenti successivi e continuativi mirano a
Prevenzione di ictus successivi
Cura e prevenzione dei problemi causati da un ictus
Aiutare le persone a recuperare il massimo della funzionalità possibile (riabilitazione)
Riabilitazione
La riabilitazione post-ictus Riabilitazione dopo lesione cerebrale Se un ictus o una lesione cerebrale danneggiano ma non distruggono il tessuto cerebrale, il tessuto può gradualmente ripristinare la sua funzionalità. Il recupero può richiedere un periodo compreso... maggiori informazioni può contribuire, in molti casi, a superare le disabilità. Gli esercizi e la formazione della riabilitazione incoraggiano le zone del cervello non colpite a imparare a svolgere le funzioni eseguite precedentemente dalla zona lesa. Inoltre, vengono insegnati nuovi modi di usare i muscoli non colpiti dall’ictus per compensare le perdite di funzionalità.
Gli obiettivi della riabilitazione sono i seguenti:
Recuperare il massimo di funzionalità possibile per lo svolgimento delle attività quotidiane
Mantenere e migliorare la condizione fisica e migliorare la deambulazione
Aiutare le persone a rimparare vecchie abilità e ad apprenderne di nuove
Il successo dipende dall’area cerebrale lesa, dallo stato fisico generale del paziente, dalle capacità funzionali e cognitive prima dell’ictus, dalla condizione sociale, dalla capacità di apprendimento e dall’atteggiamento. La pazienza e la perseveranza sono elementi d’importanza fondamentale. La partecipazione attiva al programma di riabilitazione può aiutare le persone a evitare o a diminuire la depressione.
La riabilitazione viene iniziata in ospedale non appena il paziente mostra segni di recupero fisico, in genere entro 1-2 giorni dal ricovero. Muovere gli arti colpiti è un’importante componente della riabilitazione Muovere regolarmente gli arti aiuta a prevenire l’accorciamento e la contrattura dei muscoli (detta spasticità). Inoltre, aiuta a mantenere il tono e la forza muscolare. Se un soggetto non riesce a muovere i muscoli autonomamente, un fisioterapista fa degli esercizi di movimento passivo. I soggetti vengono incoraggiati a compiere altre attività, come muoversi nel letto, girarsi, cambiare posizione e sedersi.
Alcuni disturbi dovuti a ictus richiedono terapie specifiche, ad esempio, per un sostegno durante la deambulazione (esercizi di andatura o deambulazione), per il miglioramento della coordinazione e dell’equilibrio, per la riduzione della spasticità (contrazione involontaria dei muscoli) o per la compensazione dei disturbi di vista o del linguaggio.
Dopo la dimissione dall’ospedale, può essere proseguita in regime ambulatoriale, in una casa di riposo, in un centro di riabilitazione o a casa. I fisioterapisti e i terapisti occupazionali possono suggerire come rendere la vita dei pazienti disabili più facile e le abitazioni più sicure.
I familiari e gli amici possono contribuire alla riabilitazione tenendo a mente gli effetti di un ictus, in modo da comprendere e sostenere meglio il loro caro. I gruppi di sostegno possono fornire incoraggiamento emotivo e consigli pratici per le persone che hanno avuto un ictus e per coloro che se ne occupano.
Problematiche della fase terminale
La qualità di vita di alcuni pazienti colpiti da un ictus può essere piuttosto scarsa nonostante il trattamento. In questo caso l’assistenza si rivolge al controllo del dolore, al raggiungimento di uno stato di benessere e all’apporto di liquidi e sostanze nutritive.
I pazienti che hanno avuto un ictus devono redigere delle dichiarazioni anticipate di trattamento Dichiarazioni anticipate di trattamento La dichiarazione anticipata di trattamento è un insieme di documenti in cui si comunicano le volontà di un individuo in materia di salute, nel caso in cui quest’ultimo perda la capacità di decisione... maggiori informazioni non appena possibile, poiché le recidive e la progressione degli ictus sono imprevedibili. Le dichiarazioni anticipate di trattamento possono essere utili per il medico nel determinare il tipo di terapia scelta, nel caso in cui il paziente non sia più in grado di prendere queste decisioni.