Elettrocardiogramma

(ECG)

DiThomas Cascino, MD, MSc, Michigan Medicine, University of Michigan;
Michael J. Shea, MD, Michigan Medicine at the University of Michigan
Revisionato/Rivisto lug 2021
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I fatti in Breve

    L’elettrocardiogramma è un procedura rapida, semplice e indolore nella quale gli impulsi elettrici del cuore vengono amplificati e registrati. La registrazione, ovvero l’elettrocardiogramma (o ECG), fornisce informazioni su

    • La parte del cuore che dà il via ad ogni battito cardiaco (il pacemaker, chiamato nodo senoatriale o nodo del seno)

    • Le vie di conduzione nervosa del cuore

    • Frequenza e ritmo del cuore

    A volte, l’ECG può evidenziare un ingrossamento del cuore (in genere dovuto a Ipertensione arteriosa) oppure uno scarso apporto di ossigeno al cuore a causa di un’ostruzione di uno dei vasi sanguigni che irrorano il cuore (le arterie coronarie).

    Solitamente l’ECG si esegue quando si sospetta una cardiopatia. Talvolta, viene anche effettuato nell’ambito di un esame obiettivo di routine, in soggetti di età media e avanzata, anche in assenza di segni di cardiopatia. Si può utilizzare come base di confronto con successivi ECG, in caso di insorgenza di cardiopatia.

    Un’aritmia e un inadeguato flusso di sangue al cuore possono comparire solo per un breve periodo e in modo imprevedibile. Per rilevare tali problemi, i medici possono ricorrere all’elettrocardiogramma dinamico continuo, in cui la registrazione dell’ECG dura 24 ore mentre il soggetto è impegnato nelle normali attività quotidiane.

    Esecuzione dell’ECG

    Per eseguire un ECG, l’esaminatore posiziona gli elettrodi (piccoli sensori circolari che si attaccano alla cute) su braccia, gambe e torace del soggetto. Gli elettrodi non contengono aghi e sono indolori. Se sono presenti peli folti, potrebbe essere necessario rasare le aree in cui vanno applicati gli elettrodi. Questi elettrodi misurano l’ampiezza e la direzione delle correnti elettriche cardiache durante ogni battito. Gli elettrodi sono connessi mediante fili elettrici a un apparecchio che registra un tracciato relativo a ciascun elettrodo. Ogni tracciato mostra l’attività elettrica del cuore da diverse angolazioni. I tracciati rappresentano l’ECG. Per eseguire un ECG occorrono 3 minuti e non comporta rischi.

    ECG: lettura delle onde

    L’elettrocardiogramma (ECG) è la rappresentazione grafica della corrente elettrica in movimento nel cuore durante un battito cardiaco. L’andamento della corrente viene diviso in parti e ad ogni parte viene data una denominazione alfabetica nell’ECG.

    Ogni battito cardiaco inizia con un impulso proveniente dal pacemaker cardiaco (nodo del seno o senoatriale). Questo impulso attiva le camere superiori del cuore (atri). L’onda P rappresenta l’attivazione degli atri.

    Successivamente, la corrente elettrica si porta in basso nelle camere inferiori del cuore (ventricoli). Il complesso QRS rappresenta l’attivazione dei ventricoli.

    La corrente elettrica quindi si retrodiffonde dai ventricoli in direzione opposta. Questa attività è detta onda di ripolarizzazione, ed è rappresentata dall’onda T.

    Molti tipi di anomalie possono essere spesso osservati all’ECG, tra cui un attacco cardiaco (infarto miocardico) pregresso, un’alterazione del ritmo cardiaco (aritmia), un inadeguato afflusso di sangue e ossigeno al cuore (ischemia) ed un eccessivo ispessimento (ipertrofia) delle pareti muscolari del cuore.

    Certe anomalie visualizzate all’ECG possono anche essere indicative della presenza di protuberanze (aneurismi) che si sviluppano in aree deboli delle pareti cardiache. Gli aneurismi possono originare da un attacco cardiaco. Se il ritmo è alterato (accelerato, rallentato o irregolare), l’ECG può indicare anche la sede in cui ha inizio il ritmo anomalo. Queste informazioni offrono il punto di partenza dell’iter diagnostico e aiutano a stabilire la terapia più adeguata.