Agenti biologici come armi

DiJames M. Madsen, MD, MPH, University of Florida
Revisionato/Rivisto gen 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Per guerra biologica si intende l'utilizzo di agenti microbiologici per scopi ostili. Tale uso è vietato dalle leggi internazionali e infatti raramente ha avuto luogo durante le guerre convenzionali della storia moderna, malgrado l'estesa preparazione e lo stoccaggio di agenti biologici portato avanti nel XX secolo dalle maggiori potenze (compreso lo sviluppo di ceppi resistenti a più farmaci). La principale preoccupazione è l'utilizzo di agenti biologici come armi da parte di gruppi terroristici. Si ritiene che gli agenti di guerra biologica siano l'arma ideale per i terroristi. Questi agenti possono essere somministrati clandestinamente e hanno effetti ritardati, permettendo all'autore di rimanere nascosto.

Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti ha classificato per priorità gli agenti biologici e le tossine in 3 gruppi: A (massima priorità), B e C (vedi tabella Agenti e tossine biologici ad alta priorità secondo il CDC).

L'uso deliberato di agenti di guerra biologica per causare incidenti di massa probabilmente comporterebbe la diffusione di aerosol per infettare attraverso l'inalazione, e quindi il carbonchio (antrace) e la peste polmonare sono le 2 malattie che potrebbero verificarsi con maggiore probabilità in queste circostanze.

Tabella
Tabella

(Vedi anche Panoramica sugli incidenti che coinvolgono armi di distruzione di massa.)

Diagnosi delle lesioni da armi biologiche

Può essere difficile distinguere l'uso di un agente di guerra biologica da un focolaio naturale della malattia. Tra gli indizi dell'origine intenzionale piuttosto che naturale di un focolaio di malattia vi sono i seguenti:

  • Casi di malattie non osservate di frequente in una data area geografica

  • Distribuzione inusuale di casi tra i segmenti della popolazione

  • Tassi di attacco significativamente diversi tra quelli all'interno e quelli all'esterno degli edifici

  • Focolai separati in aree geograficamente non contigue

  • Focolai multipli simultanei o in serie di malattie diverse nella stessa popolazione

  • Vie di esposizione insolite (p. es., per inalazione)

  • Zoonosi che si manifestano negli esseri umani piuttosto che negli animali

  • Zoonosi che si manifestano prima negli esseri umani e poi nei loro vettori tipici

  • Zoonosi che si manifestano in una zona con una bassa prevalenza del tipico vettore per la malattia

  • Gravità insolita della malattia

  • Ceppi non comuni di agenti infettivi

  • Assenza di risposta alla terapia standard

Un'indagine epidemiologica dei casi e la cooperazione con le forze dell'ordine sono fondamentali, così come la comunicazione del rischio al pubblico.

La manifestazione clinica, la diagnosi e il trattamento dei pazienti con malattie provocate da agenti di guerra biologica ad alto rischio sono discussi altrove nel Manuale: carbonchio (antrace), peste, vaiolo, tularemia, e febbri emorragiche virali. La gestione delle epidemie provocate da agenti di guerra biologica non differisce da quella di focolai naturali, salvo che i medici devono essere preparati a insolite manifestazioni di resistenza agli antibiotici.

Possono essere necessari l'isolamento (dei pazienti) e la quarantena (di coloro che sono venuti in contatto con i pazienti). Le malattie deliberatamente disseminate più contagiose sono il vaiolo (per il quale sono necessarie precauzioni respiratorie) e la peste polmonare (che necessita di precauzioni contro gli aerosol).

Risposta alle lesioni da armi biologiche

A causa dei periodi di incubazione relativamente lunghi delle malattie causate dagli agenti di guerra biologica, la maggior parte delle vite sarà salvata o persa in ambito ospedaliero. Sono necessarie sufficienti scorte di vaccini, antibiotici e antivirali per i pazienti ricoverati in ospedale e per coloro che sono entrati in contatto con essi, e sono cruciali dei sistemi per la distribuzione di tali contromisure mediche agli individui nella popolazione generale ad alto rischio di esposizione.

Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle dell'autore e non riflettono la politica ufficiale del Department of Army, Department of Defense, o del governo degli Stati Uniti.

Per ulteriori informazioni

Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di questa risorsa.

  1. Centers for Disease Control and Prevention: Emergency Preparedness and Response: An alphabetical listing of bioterrorism agents and diseases. Consultato il 4/01/2023.

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