Panoramica sulle polmoniti interstiziali idiopatiche

DiJoyce Lee, MD, MAS, University of Colorado School of Medicine
Revisionato/Rivisto Modificata giu 2025
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Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Le polmoniti interstiziali idiopatiche sono malattie polmonari interstiziali, a eziologia sconosciuta che condividono simili caratteristiche cliniche e radiologiche e si distinguono principalmente in base ai quadri istopatologici su biopsia polmonare. Sono classificate in 8 sottotipi istologici, tutti caratterizzati da gradi variabili di infiammazione e fibrosi e tutti causano dispnea. La diagnosi è basata sull'anamnesi, sull'esame obiettivo, su TC ad alta risoluzione, sulle prove di funzionalità respiratoria e sulla biopsia polmonare. Il trattamento varia in base al sottotipo. La prognosi varia ampiamente a seconda del sottotipo, da eccellente a quasi sempre fatale.

Gli 8 sottotipi istologici di polmonite interstiziale idiopatica, in ordine decrescente di frequenza, sono

Questi sottotipi sono caratterizzati da vari gradi di flogosi interstiziale e di fibrosi (1). Tutti causano dispnea; anomalie diffuse alla TC ad alta risoluzione; e infiammazione, fibrosi, o entrambe all'esame bioptico. Comunque, è importante distinguere i sottotipi poiché hanno caratteristiche cliniche (vedi tabella Caratteristiche salienti della polmonite interstiziale idiopatica) e una risposta differente al trattamento. Alcuni tipi di polmoniti interstiziali idiopatiche possono essere definiti come malattie polmonari interstiziali non classificabili a causa di criteri clinici, radiologici e/o patologici inadeguati o discordanti. Alcuni farmaci come i glucocorticoidi possono anche alterare i reperti clinici e radiologici, portando a difficoltà nella classificazione.

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Riferimento generale

  1. 1. Travis WD, Costabel U, Hansell DM, et al: An Official American Thoracic Society/European Respiratory Society Statement: Update of the International Multidisciplinary Classification of the Idiopathic Interstitial Pneumonias. Am J Respir Crit Care Med 188 (6):733–748, 2013.

Sintomatologia delle polmoniti interstiziali idiopatiche

La sintomatologia delle polmoniti interstiziali idiopatiche generalmente è aspecifica. Tosse e dispnea da sforzo sono tipiche, con insorgenza e progressione variabile. Segni frequenti sono tachipnea, sindrome restrittiva, crepitii inspiratori bibasali di fine inspirazione e ippocratismo digitale. Le malattie reumatiche sistemiche come le miopatie infiammatorie idiopatiche, le vasculiti associate ad autoanticorpi anticitoplasma di neutrofili (antineutrophilic cytoplasmic autoantibody, ANCA) e l'artrite reumatoide provocano sintomi (p. es., febbre, perdita di peso, malessere, mialgia e artralgia) che possono essere reperti associati alla maggior parte dei sottotipi di polmoniti interstiziali idiopatiche.

Diagnosi delle polmoniti interstiziali idiopatiche

  • TC ad alta risoluzione

  • Prove di funzionalità respiratoria

  • Esami di laboratorio

  • A volte biopsia polmonare

La polmonite interstiziale idiopatica deve essere sospettata in tutti i pazienti con malattia polmonare interstiziale senza causa nota. I clinici, radiologi e patologi devono scambiarsi informazioni per stabilire la diagnosi nei singoli pazienti. Le cause potenziali (vedi tabella Cause di malattia polmonare interstiziale) sono valutate sistematicamente. Per ottenere la massima resa diagnostica, l'anamnesi deve seguire i seguenti criteri:

  • Durata dei sintomi

  • Segni o sintomi di una sottostante malattia autoimmune

  • Anamnesi familiare positiva per malattie polmonari, in particolare fibrosi polmonare

  • Anamnesi positiva per consumo di tabacco (in quanto alcune malattie si verificano soprattutto tra i fumatori o tra ex fumatori)

  • Prescrizione attuale e precedente e uso di droghe illecite

  • Valutazione dettagliata di ambienti domestici e di lavoro, compresi quelli di altri membri della famiglia

Si deve ottenere una cronistoria dell'anamnesi professionale del paziente, comprese note esposizioni ad agenti organici o inorganici (vedi tabella Cause di malattia polmonare interstiziale). Si deve indagare il grado di esposizione, la durata dell'esposizione, la latenza di esposizione e l'uso di dispositivi di protezione.

La RX torace mostra di solito anomalie, ma i quadri non sono sufficientemente specifici per differenziare tra i vari sottotipi.

Prove di funzionalità respiratoria sono spesso eseguiti per stimare la gravità della compromissione fisiologica, ma non aiutano a distinguere tra i vari sottotipi. I risultati tipici sono la presenza di sindrome restrittiva, con volumi polmonari ridotti e ridotta capacità di diffusione alveolo capillare. L'ipossiemia è comune durante l'esercizio fisico e può essere presente a riposo.

La TC ad alta risoluzione, che distingue lo spazio aereo dalla malattia interstiziale, è l'esame più utile e deve essere eseguito. Fornisce una valutazione della potenziale eziologia, dell'estensione e della distribuzione della malattia, con un numero maggiore di probabilità di individuare patologie sottostanti o concomitanti (p. es., adenopatia mediastinica occulta, cancro, enfisema). La TC ad alta risoluzione deve essere eseguita con il paziente in posizione supina e prona e deve includere l'imaging espiratorio dinamico per accentuare il coinvolgimento delle vie aeree periferiche.

I test di laboratorio sono richiesti per i pazienti che hanno segni clinici che suggeriscono una malattia reumatica sistemica, vasculite o esposizione ambientale. Tali test possono comprendere gli anticorpi antinucleo (ANA), il fattore reumatoide e altri test sierologici più specifici per le malattie reumatiche sistemiche (p. es., anti-cyclic citrullinated peptide [CCP], ribonucleoprotein [RNP], anti-Ro [SSA], anti-La [SSB], scleroderma antibody [Scl70], anticorpi anti-Jo-1, panel di anticorpi della myosite).

La biopsia transbronchiale in corso di broncoscopia può aiutare a distinguere talune malattie polmonari interstiziali, come la sarcoidosi e le polmoniti da ipersensibilità, ma dalla biopsia non si ottiene tessuto sufficiente per la diagnosi di polmoniti idiopatiche interstiziali. Il lavaggio broncoalveolare aiuta a restringere la diagnosi differenziale in alcuni pazienti e può escludere altri processi, come l'infezione. Comunque l'utilità di questa procedura nella valutazione clinica iniziale e nel follow-up della maggior parte dei pazienti con queste patologie non è stata stabilita.

La criobiopsia, una tecnica che congela rapidamente il tessuto polmonare immediatamente prima della rimozione, è un ausilio per la diagnosi di alcune malattie polmonari interstiziali. La raccolta tissutale è superiore a quella della biopsia transbronchiale, ma inferiore alla biopsia polmonare chirurgica. I rischi della procedura comprendono sanguinamento e pneumotorace. La criobiopsia transbronchiale può essere considerata un'alternativa alla biopsia polmonare chirurgica in centri con esperienza che la eseguono e interpretano i suoi risultati.

La biopsia polmonare è necessaria per confermare la diagnosi quando l'anamnesi e la TC ad alta risoluzione non sono diagnostiche. La decisione di procedere con biopsia polmonare chirurgica deve essere presa mediante una discussione multidisciplinare. È preferibile biopsiare più punti con la procedura di chirurgia toracoscopica video-assistita (VATS).

Trattamento delle polmoniti interstiziali idiopatiche

  • Varia in base alla patologia

  • A volte antifibrotici o glucocorticoidi

  • Trapianto polmonare

Il trattamento è funzione del disturbo (vedi tabella Trattamento e prognosi delle polmoniti interstiziali idiopatiche).

Smettere di fumare è sempre consigliabile per evitare potenzialmente un'accelerazione di progressione di malattia e limitare le comorbilità respiratorie. È necessaria una terapia di supporto in molti pazienti, come l'ossigeno supplementare (spesso domiciliare) e la riabilitazione polmonare; entrambe sono terapie adiuvanti importanti che alleviano i sintomi e migliorano la qualità di vita. Il coordinamento delle cure tra clinici di multiple specialità può talvolta essere necessario per trattare il disturbo sottostante e, nei casi avanzati, le sequele della malattia (p. es., cardiologia se c'è ipertensione polmonare).

Gli antifibrotici (pirfenidone, nintedanib) sono tipicamente raccomandati per la fibrosi polmonare idiopatica e possono essere considerati nelle forme progressive di altri tipi di fibrosi polmonare. Questi farmaci rallentano il declino della funzionalità polmonare e la progressione della malattia.

I glucocorticoidi sono tipicamente consigliati per polmonite criptogenetica organizzata, polmonite interstiziale linfoide e polmonite interstiziale aspecifica, ma non per fibrosi polmonare idiopatica. Possono essere prese in considerazione anche altre terapie immunosoppressive (p. es., micofenolato mofetile, azatioprina).

Il trapianto di polmone può essere raccomandato per pazienti idonei con malattia in stadio terminale.

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Punti chiave

  • Ci sono 8 sottotipi istologici di polmonite interstiziale idiopatica.

  • Sintomi, segni e reperti della RX torace possono essere aspecifici.

  • La diagnosi di polmonite interstiziale idiopatica inizialmente si basa principalmente sull'anamnesi e sulla TC ad alta risoluzione.

  • Eseguire una biopsia polmonare quando la valutazione clinica e la TC ad alta risoluzione non sono diagnostiche.

  • Il trattamento e la prognosi variano a seconda del sottotipo.

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