Solitamente il dolore è considerato cronico in una di queste condizioni:
Dura da oltre 3 mesi
Dura da oltre 1 mese dopo la risoluzione della lesione o del problema che lo ha originato
È ricorrente da mesi o anni
È associato a un disturbo cronico (come un tumore, l’artrite, il diabete o la fibromialgia) oppure a una lesione che non guarisce
(Vedere anche Panoramica sul dolore Panoramica sul dolore Il dolore è una sensazione sgradevole che segnala una lesione effettiva o possibile. Il dolore è il motivo più comune per cui le persone richiedono assistenza medica. Può essere acuto o sordo... Common.TooltipReadMore ).
Il dolore cronico talvolta si manifesta quando i nervi diventano più sensibili al dolore. Ad esempio, la causa originale del dolore potrebbe stimolare ripetutamente le fibre e le cellule nervose che rilevano, inviano e ricevono i segnali del dolore. La stimolazione ripetuta può cambiare la struttura delle fibre e delle cellule nervose (il cosiddetto rimodellamento) o renderle più attive. Di conseguenza, il dolore può derivare da una stimolazione che in condizioni normali potrebbe non essere dolorosa, oppure lo stimolo doloroso può essere avvertito come più intenso. Questo effetto è chiamato sensibilizzazione.
Inoltre, aree di tessuto muscolare o connettivo possono diventare molto sensibili e doloranti al tatto. Queste aree sono chiamate trigger point, perché toccandole si scatena spesso dolore inspiegato che si irradia ad altre zone del corpo.
I disturbi cronici (come i tumori Panoramica sui tumori Un tumore è una crescita anomala di cellule (normalmente originate da una singola cellula anomala). Le cellule hanno perso i loro normali meccanismi di controllo e diventano quindi in grado... Common.TooltipReadMore , l’ artrite Osteoartrite (OA) L’osteoartrite è una patologia cronica che causa danni alla cartilagine e ai tessuti circostanti ed è caratterizzata da dolore, rigidità e perdita della funzionalità. L’artrite dovuta a danni... Common.TooltipReadMore , il diabete Diabete mellito (DM) Il diabete mellito è una malattia in cui l’organismo non produce sufficiente insulina o non risponde normalmente all’insulina, causando livelli eccessivamente elevati di zucchero (glucosio)... Common.TooltipReadMore o la fibromialgia Fibromialgia La fibromialgia è caratterizzata da mancanza di sonno, affaticamento, appannamento mentale e dolore e rigidità diffusi dei tessuti molli quali muscoli, tendini e legamenti. La mancanza di sonno... Common.TooltipReadMore ) possono provocare dolore cronico. Il dolore cronico può derivare anche da una lesione, anche lieve se le fibre e le cellule nervose sono diventate sensibilizzate.
Ansia, depressione e altri fattori psicologici possono aiutare a spiegare perché alcune persone avvertono il dolore in modo più spiacevole di altre e perché il dolore limiti le loro attività in modo maggiore. Ad esempio, le persone che soffrono di dolore cronico, sanno che ritornerà e provano paura e ansia quando lo anticipano. La paura e l’ansia possono anche ridurre la produzione di sostanze che diminuiscono la sensibilità al dolore delle cellule nervose. Questi cambiamenti nella sensibilità al dolore spiegano perché il dolore persiste dopo averne risolto la causa e perché il dolore viene avvertito in modo più intenso di quanto ci si aspetta.
Talvolta la causa originaria del dolore è ovvia: ad esempio, quando un soggetto ha subito una lesione che ha condotto a una lombalgia cronica. Oppure la causa può essere sconosciuta: ad esempio, quando un soggetto presenta una cefalea cronica.
Sintomi del dolore cronico
Il dolore cronico può manifestarsi in differenti parti del corpo in persone diverse, ad esempio può manifestarsi nella schiena in una persona e nelle dita in un’altra. Inoltre, la sensazione di dolore può essere diversa. Ad esempio, il dolore può sembrare pulsante, trafittivo, urente o pungente. Il dolore può essere costante o intermittente e la sua intensità può variare.
Inoltre, spesso chi soffre di dolore cronico si sente stanco, ha problemi a dormire, soffre di inappetenza e/o perde il senso del gusto e perde peso. Il desiderio sessuale può ridursi. Questi problemi si sviluppano gradualmente. Il dolore costante può impedire alle persone di svolgere attività solitamente gradevoli. Possono diventare depresse e ansiose. Possono smettere di svolgere attività, isolarsi dal punto di vista sociale e preoccuparsi della propria salute fisica.
Diagnosi del dolore cronico
Valutazione medica
Talvolta, una valutazione della salute mentale
Il medico valuta attentamente la persona per identificare la causa del dolore e le sue ripercussioni sulla vita quotidiana. In assenza di una causa identificata, il medico si concentra ad alleviare il dolore e aiutare la persona a vivere meglio.
Il medico chiede alla persona se si sente depressa Diagnosi Breve approfondimento sul disturbo da lutto prolungato. La depressione è una sensazione di tristezza e/o una riduzione dell’interesse o del piacere per le attività; diviene un disturbo quando... Common.TooltipReadMore , se è ansiosa Diagnosi L’ansia è una sensazione di nervosismo, preoccupazione o inquietudine normalmente provata dall’uomo. È presente anche in un ampio ventaglio di disturbi psichiatrici, tra cui il disturbo d’ansia... Common.TooltipReadMore e se dorme bene. L’identificazione di questi sintomi è fondamentale perché possono peggiorare il dolore e, se presenti, vanno trattati se si intende trattare efficacemente il dolore. Potrebbe rendersi necessaria una valutazione formale della salute mentale Panoramica sulle malattie mentali Le malattie mentali (psichiatriche o psicologiche) riguardano i disturbi del pensiero, dell’emotività e/o del comportamento. Piccoli turbamenti in tali aspetti della vita sono comuni, ma quando... Common.TooltipReadMore .
Trattamento del dolore cronico
Farmaci per alleviare il dolore
Metodi fisici (come la fisioterapia)
Psicoterapia e terapia comportamentale
Se viene identificata la causa del dolore cronico, viene trattata.
Il trattamento del dolore cronico può prevedere quanto segue:
Farmaci per alleviare il dolore (analgesici)
Metodi fisici, come fisioterapia Fisioterapia La fisioterapia, una componente della riabilitazione, prevede lo svolgimento di esercizi e manipolazioni del corpo con enfasi sulla schiena, sulle braccia e sulle gambe. Può migliorare la funzionalità... Common.TooltipReadMore o terapia occupazionale Terapia occupazionale (Occupational Therapy, OT) La terapia occupazionale, una componente della riabilitazione, è volta a migliorare la capacità di un soggetto di essere autosufficiente, di svolgere lavoro utile e attività ricreative. Queste... Common.TooltipReadMore
Tecniche per alleviare il dolore complementari e integrative, come agopuntura Agopuntura L’agopuntura, terapia nell’ambito della medicina tradizionale cinese, è una delle tecniche di CAM più ampiamente accettate nei Paesi occidentali. Gli agopuntori autorizzati non hanno necessariamente... Common.TooltipReadMore , massaggio Massoterapia Nella massoterapia (una pratica manipolativa e corporale), i tessuti dell’organismo vengono manipolati per ridurre il dolore, alleviare la tensione muscolare e ridurre lo stress. La massoterapia... Common.TooltipReadMore e stimolazione elettrica nervosa transcutanea Trattamenti analgesici non farmacologici I farmaci principali utilizzati per trattare il dolore sono gli antidolorifici (analgesici). I medici scelgono un antidolorifico in base al tipo e alla durata del dolore e ai probabili benefici... Common.TooltipReadMore (TENS)
Psicoterapia e terapia comportamentale
Se il trattamento si rivela inefficace, il medico può inviare il paziente a una clinica del dolore.
Farmaci
Nella maggior parte delle persone che assume antidolorifici (analgesici) a causa di dolore cronico, l’intensità del dolore varia durante la giornata. L’intensità varia in base a diversi fattori, come i seguenti:
Le caratteristiche dei nervi interessati (per esempio, quanto rapidamente inviano i segnali e dove sono localizzati)
Attività che possono provocare dolore (come muovere o toccare la parte interessata)
Stress
Dosaggio o posologia degli antidolorifici
A seconda dell’intensità del dolore, possono venire utilizzati i seguenti farmaci per trattare il dolore cronico:
Farmaci antinfiammatori non steroidei Farmaci antinfiammatori non steroidei I farmaci principali utilizzati per trattare il dolore sono gli antidolorifici (analgesici). I medici scelgono un antidolorifico in base al tipo e alla durata del dolore e ai probabili benefici... Common.TooltipReadMore (FANS)
Farmaci detti adiuvanti analgesici Adiuvanti analgesici I farmaci principali utilizzati per trattare il dolore sono gli antidolorifici (analgesici). I medici scelgono un antidolorifico in base al tipo e alla durata del dolore e ai probabili benefici... Common.TooltipReadMore (come antidepressivi Terapia farmacologica per la depressione Breve approfondimento sul disturbo da lutto prolungato. La depressione è una sensazione di tristezza e/o una riduzione dell’interesse o del piacere per le attività; diviene un disturbo quando... Common.TooltipReadMore o farmaci anticonvulsivanti Farmaci anticonvulsivanti Nelle sindromi convulsive si verificano alterazioni periodiche dell’attività elettrica del cervello, che si traducono in una disfunzione cerebrale transitoria di grado variabile. Molte persone... Common.TooltipReadMore )
Talvolta, una combinazione di farmaci può alleviare il dolore in modo più efficace di un singolo farmaco.
Il dolore cronico viene solitamente trattato inizialmente con paracetamolo o con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) Farmaci antinfiammatori non steroidei I farmaci principali utilizzati per trattare il dolore sono gli antidolorifici (analgesici). I medici scelgono un antidolorifico in base al tipo e alla durata del dolore e ai probabili benefici... Common.TooltipReadMore , come l’ibuprofene o il naprossene. I FANS non solo alleviano il dolore, ma possono anche ridurre l’infiammazione che spesso si associa al sintomo e lo peggiora. Tuttavia, se assunti ad alte dosi o per un lungo periodo di tempo, i FANS possono avere gravi effetti collaterali, tra cui irritazione della mucosa gastrica, aumento della tendenza al sanguinamento, problemi renali e aumento del rischio di disturbi cardiaci e vascolari (cardiovascolari).
Gli adiuvanti analgesici sono comunemente utilizzati per trattare il dolore cronico. Si ritiene che questi farmaci funzionino modificando il modo in cui i nervi elaborano il dolore (piuttosto che interromperne direttamente la sensazione).
Gli adiuvanti analgesici usati più comunemente per il dolore sono
Antidepressivi Trattamento farmacologico per la depressione L’ agomelatina, un nuovo tipo di antidepressivo, costituisce un possibile trattamento per gli episodi depressivi maggiori. Diversi tipi di farmaci possono essere usati per trattare la depressione... Common.TooltipReadMore (come amitriptilina, bupropione, desipramina, duloxetina, nortriptilina e venlafaxina)
Farmaci anticonvulsivanti Farmaci anticonvulsivanti Nelle sindromi convulsive si verificano alterazioni periodiche dell’attività elettrica del cervello, che si traducono in una disfunzione cerebrale transitoria di grado variabile. Molte persone... Common.TooltipReadMore (come gabapentin e pregabalin)
Gli oppioidi Antidolorifici oppioidi I farmaci principali utilizzati per trattare il dolore sono gli antidolorifici (analgesici). I medici scelgono un antidolorifico in base al tipo e alla durata del dolore e ai probabili benefici... Common.TooltipReadMore vengono utilizzati solo se altri farmaci e trattamenti (come la fisioterapia) non sono stati efficaci. L’uso di oppioidi è limitato perché possono avere effetti collaterali, come un disturbo da uso di oppioidi Disturbi da uso di sostanze I disturbi da uso di sostanze in genere includono serie di comportamenti nei quali le persone continuano a utilizzare una sostanza (per esempio una sostanza per uso ricreativo) nonostante i... Common.TooltipReadMore (dipendenza), rallentamento della respirazione (depressione respiratoria) e morte dovuta a sovradosaggio. Gli oppioidi sono usati prevalentemente per trattare un dolore da moderato a grave dovuto a tumori o ad altre patologie che accorciano l’aspettativa di vita (malattie terminali). Gli oppioidi sono utilizzati anche nell’ambito delle cure palliative Cure palliative Le cure palliative sono un concetto e un programma terapeutico espressamente ideato per ridurre al minimo la sofferenza dei malati terminali e dei loro familiari. Negli Stati Uniti, questo tipo... Common.TooltipReadMore per i pazienti in fase terminale.
Prima di prescrivere oppioidi per qualsiasi tipo di dolore cronico, il medico prende in considerazione:
Qual è il consueto approccio terapeutico
Se esistono altri trattamenti che è possibile utilizzare
Se il soggetto è ad alto rischio di effetti collaterali da oppioidi
Se il soggetto è a rischio di uso improprio o abuso di un farmaco oppioide, oppure se potrebbe usarlo per altri scopi (ad esempio venderlo)
È anche possibile che il medico rinvii il paziente a uno specialista del dolore o a un professionista sanitario della salute mentale esperto nell’uso improprio di sostanze, se il rischio di problemi è alto. Per esempio, chi ha avuto un problema di dipendenza solitamente ha bisogno di consulenza.
Quando gli oppioidi vengono prescritti per il dolore cronico, i medici spiegano al soggetto la natura del suo disturbo (se noto) e i rischi e i benefici di altri possibili trattamenti, tra cui i farmaci non oppioidi, e di nessun trattamento. I medici chiedono al paziente quali sono i suoi obiettivi e le sue aspettative. Di solito forniscono al soggetto informazioni per iscritto che descrivono i rischi correlati all’assunzione di oppioidi. Una volta che la persona ha discusso queste informazioni con il proprio medico e le ha comprese, le viene chiesto di firmare un documento di consenso informato Consenso informato Prima di eseguire una qualsiasi procedura invasiva o sottoporre il paziente a un trattamento medico, è necessario che il medico ottenga il permesso di procedere dal paziente, che dovrà essere... Common.TooltipReadMore .
Quando i medici prescrivono un oppioide per il dolore cronico, spiegano i rischi e gli effetti collaterali degli oppioidi. Si consiglia ai pazienti
Di non bere alcol o assumere farmaci ansiolitici o sonniferi durante l’assunzione di oppioidi
Di assumere la dose raccomandata agli orari raccomandati e di non cambiare la dose
Di conservare l’oppioide in un luogo sicuro
Di non condividere l’oppioide con nessuno
Di contattare il medico se il farmaco provoca sonnolenza o altri effetti collaterali (come stato confusionale, stipsi o nausea)
Di smaltire le compresse non utilizzate come indicato
Di tenere il naloxone (un antidoto agli oppioidi) a portata di mano e insegnare ai familiari e imparare a somministrarlo qualora si verifichi un’overdose da oppioidi
Se viene prescritto un oppioide, i medici adottano le normali pratiche per garantire la sicurezza del paziente. In genere, i medici chiedono alla persona di farsi prescrivere oppioidi solo da un medico e di recarsi sempre nella stessa farmacia. Vedono spesso il paziente per le visite di controllo e monitorano l’uso del farmaco per assicurarsi che sia sicuro ed efficace. Ad esempio, i medici possono analizzare periodicamente le urine del soggetto per stabilire se il farmaco viene assunto correttamente. Inoltre chiedono al paziente di firmare un accordo che specifica le condizioni necessarie per l’uso degli oppioidi, inclusi gli eventuali controlli necessari.
Nei soggetti con dolore dovuto a tumori o a un’altra malattia terminale, le preoccupazioni circa gli effetti collaterali non devono limitare l’uso di oppioidi in quanto di solito possono essere prevenuti o trattati e la dipendenza è un problema minore.
Fisioterapia o terapia occupazionale
I fisioterapisti o i terapisti occupazionali usano varie tecniche per tentare di alleviare il dolore cronico e aiutare le persone a funzionare meglio. Se sono presenti trigger point, gli operatori possono usare uno spray per raffreddare la zona, poi allungano il muscolo. Questo metodo (chiamato stretch e spray) può aiutare ad alleviare il dolore. Indossare un’ortesi (un dispositivo che sostiene le articolazioni, i legamenti, i tendini, i muscoli e le ossa lesi) è utile in alcune persone.
Talvolta aiuta fare esercizi o aumentare il livello di attività. Per esempio, camminare regolarmente può aiutare ad alleviare la lombalgia più efficacemente del riposo a letto.
I fisioterapisti Fisioterapia La fisioterapia, una componente della riabilitazione, prevede lo svolgimento di esercizi e manipolazioni del corpo con enfasi sulla schiena, sulle braccia e sulle gambe. Può migliorare la funzionalità... Common.TooltipReadMore e i terapisti occupazionali Terapia occupazionale (Occupational Therapy, OT) La terapia occupazionale, una componente della riabilitazione, è volta a migliorare la capacità di un soggetto di essere autosufficiente, di svolgere lavoro utile e attività ricreative. Queste... Common.TooltipReadMore possono aiutare le persone con dolore cronico a trovare dei modi per svolgere le attività quotidiane con meno dolore.
Medicina complementare e integrativa
Per trattare il dolore cronico si può ricorrere alla medicina complementare e integrativa Panoramica sulla medicina integrativa, complementare e alternativa La medicina e la salute integrative (IMH) e la medicina alternativa e complementare (CAM) comprende una notevole varietà di metodi di cura e terapie storicamente non incluse nella medicina occidentale... Common.TooltipReadMore . Per esempio, i medici possono suggerire una o più delle seguenti opzioni:
Manipolazione e terapie corporali (come la chiropratica Chiropratica Nella chiropratica, una pratica manipolativa e corporale, la relazione tra la struttura della colonna vertebrale e la funzionalità del sistema nervoso è considerata la chiave per mantenere o... Common.TooltipReadMore o la manipolazione osteopatica e la massoterapia Massoterapia Nella massoterapia (una pratica manipolativa e corporale), i tessuti dell’organismo vengono manipolati per ridurre il dolore, alleviare la tensione muscolare e ridurre lo stress. La massoterapia... Common.TooltipReadMore )
Terapie energetiche (come la pranoterapia Pranoterapia La pranoterapia, talvolta definita imposizione delle mani, è un tipo di medicina energetica. La filosofia alla base della pranoterapia consiste nell’utilizzo dell’energia guaritrice (biocampo)... Common.TooltipReadMore e il Reiki Reiki Il reiki è un tipo di medicina energetica che ha origine in Giappone. Nel reiki, l’intento dell’operatore è manipolare l’energia attraverso le mani e causare spostamenti energetici nel corpo... Common.TooltipReadMore )
Assistenza psicologica e tecniche comportamentali
Varie tecniche Tecniche di rilassamento Il rilassamento, un tipo di medicina mente-corpo, comprende pratiche volte specificamente ad alleviare la tensione e lo stress. La tecnica specifica può avere l’obiettivo di: Controllare la... Common.TooltipReadMore (come tecniche di rilassamento, di distrazione, ipnosi e biofeedback Biofeedback Il biofeedback, un tipo di medicina mente-corpo, è un metodo per portare processi biologici inconsci sotto il controllo cosciente. Nel biofeedback, vengono utilizzati dei dispositivi elettronici... Common.TooltipReadMore ) possono aiutare a controllare il dolore. Le tecniche di distrazione possono utilizzare immaginazione guidata. Per esempio, si istruiscono i soggetti a immaginare una scena rilassante e confortevole, come riposarsi su una spiaggia o essere sdraiati su un’amaca.
L’assistenza psicologica o la psicoterapia possono aiutare alcune persone a funzionare meglio, anche se non riducono il dolore. I medici possono raccomandare modi specifici per un graduale incremento delle attività fisiche e sociali. Viene consigliato di non lasciare che il dolore interferisca con la propria determinazione a funzionare meglio. Con questo approccio, molte persone riferiscono una diminuzione del dolore. I medici lodano i progressi, incoraggiano le persona a continuare a migliorare e continuano a trattare il dolore come necessario.
Il medico può inoltre rivolgersi a familiari o colleghi per scoraggiare comportamenti che continuano a mantenere la persona concentrata sul dolore. Per esempio, non devono informarsi continuamente sulla salute del soggetto o insistere che non svolga alcuna faccenda.
Blocco nervoso
Il blocco nervoso viene spesso usato per trattare il dolore dovuto al danneggiamento di un grande nervo specifico. In questo intervento una via nervosa che trasmette i segnali del dolore viene interrotta in uno dei seguenti modi:
Iniezione di un anestetico locale nell’area circostante i nervi per impedire che inviino i segnali dolorosi (i medici si avvalgono solitamente dell’ecografia per localizzare i nervi da trattare)
Iniezione nell’area circostante aggregati di cellule nervose chiamati gangli situati in prossimità per aiutare a regolare la trasmissione dei segnali dolorosi
Iniezione di una sostanza caustica (come il fenolo) in un nervo per distruggerlo
Congelamento del nervo (crioterapia)
Bruciatura del nervo con una sonda a radiofrequenza
I blocchi nervosi sono spesso utilizzati per trattare la lombalgia causata dalla pressione (compressione) sui nervi spinali (che collegano il midollo spinale ad altre parti del corpo). Il blocco nervoso può essere usato anche per trattare un grave dolore oncologico in fase terminale e un grave dolore neuropatico persistente non alleviato dai farmaci.
Programmi di riabilitazione per il dolore
I medici possono raccomandare un programma di riabilitazione per il dolore ai soggetti con dolore cronico. Questi programmi sono gestiti da un’equipe interdisciplinare che comprende psicologi, fisioterapisti, medici, infermieri e talvolta terapisti occupazionali e medici di medicina integrativa. I programmi comprendono formazione, terapia cognitivo-comportamentale, fisioterapia, semplificazione del regime farmacologico e, talvolta, una graduale riduzione dell’uso di antidolorifici. I programmi si concentrano su:
Ripristino della funzione
Miglioramento della qualità della vita
Aiutare i soggetti ad avere il controllo della propria vita nonostante il dolore cronico