Shigellosi

(dissenteria bacillare; shigella)

DiLarry M. Bush, MD, FACP, Charles E. Schmidt College of Medicine, Florida Atlantic University
Revisionato/Rivisto apr 2022 | Modificata set 2022
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La shigellosi è un’infezione causata da batteri Gram-negativi del genere Shigella. Provoca diarrea acquosa o dissenteria (evacuazione frequente e spesso dolorosa di piccole quantità di feci che contengono sangue, pus e muco).

  • I batteri del genere Shigella vengono espulsi nelle feci e si possono facilmente diffondere quando l’igiene o i servizi sanitari sono inadeguati.

  • I pazienti lamentano diarrea acquosa, che a volte causa grave disidratazione.

  • L’identificazione dei batteri in un campione di feci può confermare la diagnosi.

  • Per evitare di diffondere l’infezione, i soggetti affetti da shigellosi e gli individui che li accudiscono devono seguire meticolose misure igieniche.

  • Si somministrano liquidi per bocca oppure, se l’infezione è grave, per via endovenosa.

  • Gli antibiotici sono usati per persone che hanno una grave infezione o quelli che hanno un sistema immunitario indebolito.

(Vedere anche Panoramica sui batteri.)

I batteri del genere Shigella sono una causa comune di dissenteria negli Stati Uniti e in tutto il mondo.

Poiché l’acido gastrico non distrugge facilmente questi batteri, anche l’ingestione di una minima quantità di essi causa l’infezione. Nell’intestino crasso, i batteri causano infiammazione e, poiché successivamente vengono espulsi con le feci:

  • Quando le mani sono sporche l’infezione si trasmette facilmente da persona a persona.

L’infezione può svilupparsi quando si tocca la bocca dopo aver toccato un oggetto (come un pannolino o un giocattolo) contaminato da feci infette. L’infezione si può contrarre consumando alimenti contaminati da persone infette addette alla loro lavorazione che non si lavano le mani con il sapone dopo aver utilizzato il bagno. Tutte queste forme di trasmissione che coinvolgono feci infette prendono il nome di trasmissione oro-fecale.

L’infezione si diffonde anche nei seguenti modi:

  • Acqua contaminata da rifiuti umani

  • Piscine o strutture acquatiche insufficientemente disinfettate con cloro

L’infezione si diffonde facilmente tra individui conviventi. Le epidemie possono anche verificarsi in luoghi sovraffollati e con servizi sanitari inadeguati, come:

  • Asili nido

  • Strutture di lunga degenza

  • Campi profughi

  • Istituti per individui con disabilità intellettive

  • Navi da crociera

  • Accampamenti militari

  • Paesi in cui le condizioni igienico-sanitarie sono carenti

I bambini sono maggiormente a rischio di contrarre l’infezione e di presentare sintomi gravi, come le convulsioni.

Esistono quattro specie di Shigella e tutte causano diarrea. Tuttavia, una specie, Shigella dysenteriae, provoca più facilmente diarrea grave, dissenteria e complicanze.

Sintomi della shigellosi

Le infezioni lievi provocano febbre non elevata (circa 38-38,9°C) e diarrea acquosa 1-4 giorni dopo l’ingestione dei batteri. Alcuni adulti non presentano febbre. Le infezioni lievi negli adulti di solito si risolvono in 4-8 giorni.

Negli adulti i primi sintomi possono consistere in dolorosi crampi addominali e un frequente stimolo a defecare. L’evacuazione può alleviare temporaneamente il dolore. Con il progredire dell’infezione, questi sintomi possono aggravarsi e manifestarsi con maggiore frequenza.

Le infezioni gravi possono provocare febbricola o febbre moderata e diarrea acquosa che evolve in dissenteria. In caso di dissenteria, le evacuazioni sono frequenti e le feci contengono sangue, pus e muco. Le infezioni gravi in genere si risolvono in 3-6 settimane.

Nei bambini piccoli, la sintomatologia esordisce improvvisamente e può includere febbre, irritabilità o sonnolenza, inappetenza, nausea o vomito, diarrea e dolori addominali. I bambini possono presentare un frequente stimolo a defecare. Entro 3 giorni, nelle feci compaiono sangue, pus e muco. Se non si sviluppano complicanze, i sintomi di solito si risolvono entro la seconda settimana.

Complicanze della shigellosi

Complicanze gravi si presentano soprattutto nei bambini, in particolare in quelli piccoli:

  • Febbre alta (fino a 41 °C), talora accompagnata da delirio, crisi convulsive o coma

  • Grave disidratazione con calo ponderale

  • Venti o più evacuazioni al giorno

  • Con la diarrea grave, protrusione di parte del retto dal corpo (prolasso rettale)

  • Raramente, notevole gonfiore dell’intestino e lacerazione (perforazione) dell’intestino crasso

  • Sindrome emolitico-uremica in caso di infezione da Shigella dysenteriae di tipo 1 (rara negli Stati Uniti)

La disidratazione grave può comportare lo shock e il decesso, soprattutto nei bambini di età inferiore a 2 anni, nelle persone affette da malattie croniche, negli adulti denutriti o debilitati e nelle persone anziane.

In caso di sindrome emolitico-uremica, i globuli rossi vengono distrutti provocando anemia accompagnata da affaticamento, debolezza e vertigini. La coagulazione del sangue avviene in modo anomalo e causa l’interruzione della funzionalità renale. Possono anche verificarsi convulsioni o ictus.

Alcuni adulti sviluppano artrite reattiva (infiammazione delle articolazioni). Settimane o mesi dopo la diarrea possono manifestarsi infiammazione a carico degli occhi (uveite) e dell’uretra (con conseguente dolore alla minzione).

Diagnosi della shigellosi

  • Coltura di un campione di feci

Il medico sospetta la shigellosi in base ai tipici sintomi di dolore, febbre e diarrea emorragica o acquosa nei soggetti che con maggiore probabilità sono stati esposti ai batteri.

Per confermare la diagnosi di shigellosi, il medico preleva un campione di feci da inviare in laboratorio per far crescere (in coltura) i batteri e identificarli.

I batteri possono anche essere analizzati per determinare quali antibiotici siano efficaci (una procedura chiamata test di sensibilità agli antibiotici, o antibiogramma).

Prevenzione della shigellosi

La prevenzione comprende le seguenti misure:

  • I soggetti infetti devono evitare di preparare il cibo per gli altri.

  • Dopo aver utilizzato i servizi igienici, i soggetti infetti devono lavarsi le mani e il bagno deve essere pulito e disinfettato prima dei successivi utilizzi.

  • Gli individui che si occupano di soggetti affetti da shigellosi devono lavarsi le mani con acqua e sapone, soprattutto prima di toccare altre persone o di maneggiare cibo.

  • I bambini infetti sintomatici non devono avere contatti con i bambini non infetti.

  • I pannolini dei bambini infetti devono essere smaltiti in una pattumiera sigillata e l’area utilizzata per cambiare i pannolini deve essere pulita con disinfettante dopo ogni uso.

  • Le feci che contaminano l’abbigliamento e la biancheria da letto degli individui infetti devono essere smaltite in acqua corrente; gli abiti e la biancheria da letto devono essere lavati in lavatrice utilizzando il ciclo ad acqua calda. Conclusa la procedura, le superfici del lavandino, del water e della lavatrice devono essere pulite con un disinfettante, come la candeggina diluita.

Attualmente non è disponibile alcun vaccino, ma uno è in fase di studio.

Trattamento della shigellosi

  • Liquidi salini

  • In caso di infezione grave, antibiotici

L’acqua e i sali persi a causa della diarrea vengono reintegrati con liquidi somministrati per via orale oppure, se l'infezione è grave, per via endovenosa.

Le forme leggere di infezione in genere si risolvono entro 4-8 giorni. Per le infezioni leggere che colpiscono adulti sani, normalmente non sono necessari gli antibiotici.

Tuttavia, spesso i medici prescrivono antibiotici per alcune persone, comprese quelle che

  • Sono molto giovani o molto anziane

  • si ha un sistema immunitario compromesso

  • Hanno un’infezione di grado da moderato a grave.

Le forme gravi di infezione possono richiedere il ricovero in ospedale al fine di somministrare liquidi salini per via endovenosa e trattare le complicanze, come la sindrome emolitico-uremica. Vengono somministrati antibiotici, come azitromicina, ciprofloxacina (per gli adulti) o ceftriaxone.

I farmaci antidiarroici (come difenossilato o loperamide) possono prolungare la durata dell’infezione e pertanto non devono essere somministrati.

Ulteriori informazioni

La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.

Centers for Disease Control and Prevention (CDC): Shigellosis - materiale con informazioni sulla shigellosi, comprese le fonti di infezione e la prevenzione