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Necrosi corticale renale

Di

Zhiwei Zhang

, MD, Loma Linda University School of Medicine

Revisionato/Rivisto mar 2023
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La necrosi corticale renale comporta la distruzione del tessuto corticale causata da lesioni delle arteriole renali e porta a un danno renale acuto. Questa rara patologia in genere compare nei neonati e nella gravidanza o nel post-partum quando si verificano complicanze settiche o gravidiche. La sintomatologia comprende ematuria macroscopica, dolore al fianco, riduzione della diuresi, febbre e sintomi dell'uremia. I sintomi della malattia di base possono essere predominanti. La diagnosi si basa sull'ecografia, sulla TC o sulla biopsia renale. Il tasso di mortalità a 1 anno è > 20%. Il trattamento è diretto alla patologia sottostante e a preservare la funzione renale.

Nella necrosi corticale renale, che può essere parcellare o diffusa, le lesioni bilaterali delle arteriole renali determinano distruzione dei tessuti corticali e danno renale acuto Danno renale acuto Il danno renale acuto consiste in un rapido declino della funzione renale nel giro di giorni o settimane, che porta a un accumulo di prodotti azotati nel sangue (iperazotemia) con o senza riduzione... maggiori informazioni . I tessuti renali corticali, infine, calcificano. La corticale iuxtamidollare, la midollare e l'area direttamente al di sotto della capsula sono risparmiate.

Eziologia della necrosi corticale renale

Il danno generalmente deriva da una ridotta perfusione dell'arteria renale secondaria a spasmo vascolare, lesioni microvascolari o coagulazione intravascolare.

Tabella

Sintomatologia della necrosi corticale renale

Sono presenti macroematuria, dolore al fianco e, a volte, riduzione della diuresi o anuria improvvisa. La febbre è frequente e si sviluppano malattia renale cronica e ipertensione arteriosa. Tuttavia, questi sintomi sono spesso messi in ombra da quelli della malattia di base.

Diagnosi della necrosi corticale renale

  • Studio di imaging o biopsia renale

La diagnosi è sospettata quando si presentano i sintomi tipici in pazienti con una potenziale causa.

Analisi delle urine, emocromo con formula, elettroliti sierici, test epatici, e test di funzionalità renale si effettuano di routine. Questi esami spesso confermano l'alterata funzione renale (p. es., indicata da un aumento della creatinina, dell'azotemia e da iperkaliemia) e possono suggerirne la causa. A seconda della causa possono essere presenti alterazioni elettrolitiche (p. es., iperkaliemia Iperkaliemia L'iperkaliemia è una concentrazione di potassio > 5,5 mEq/L (> 5,5 mmol/L), causata di solito da ridotta escrezione renale di potassio totale corporeo o da uno spostamento abnorme di potassio... maggiori informazioni , iperfosfatemia Iperfosfatemia L'iperfosfatemia è rappresentata da una concentrazione di fosfato > 4,5 mg/dL (> 1,46 mmol/L). Le cause comprendono la malattia renale cronica, l'ipoparatiroidismo e l'acidosi metabolica... maggiori informazioni , ipocalcemia Ipocalcemia L'ipocalcemia è una concentrazione sierica di calcio totale < 8,8 mg/dL (< 2,20 mmol/L) in presenza di normali concentrazioni di proteine plasmatiche o un valore di calcio sierico ionizzato... maggiori informazioni ). L'emocromo spesso rileva leucocitosi (perfino quando la sepsi Panoramica sulle anemie emolitiche Al termine della loro vita (in media circa 120 giorni), i globuli rossi sono rimossi dal circolo. L'emolisi è definita come una prematura distruzione e pertanto una riduzione della vita media... maggiori informazioni Panoramica sulle anemie emolitiche non ne è la causa) e possono evidenziare anemia e trombocitopenia se la causa è l' emolisi Coagulazione intravascolare disseminata La coagulazione intravascolare disseminata deriva da un'anomala, eccessiva generazione di trombina e fibrina nel sangue circolante. Durante il processo si verificano aumento dell'aggregazione... maggiori informazioni , coagulazione intravascolare disseminata Sepsi e shock settico La sepsi è una sindrome clinica di disfunzioni organiche potenzialmente letale causata da una risposta disregolata all'infezione. Nello shock settico si verifica una riduzione critica della... maggiori informazioni o sepsi. Le transaminasi possono essere elevate negli stati di ipovolemia relativa (p. es., shock settico Sepsi e shock settico La sepsi è una sindrome clinica di disfunzioni organiche potenzialmente letale causata da una risposta disregolata all'infezione. Nello shock settico si verifica una riduzione critica della... maggiori informazioni , emorragia post partum Emorragia post-partum L'emorragia postpartum è una perdita di sangue di > 1000 mL o perdita di sangue accompagnata da sintomi o segni di ipovolemia entro 24 h dalla nascita. La diagnosi è clinica. Il trattamento... maggiori informazioni ). Se si sospetta una coagulazione intravascolare disseminata, si effettuano studi della coagulazione. Essi possono rilevare bassi livelli di fibrinogeno, e un aumento dei prodotti di degradazione della fibrina, e l'aumento del tempo di protrombina/rapporto normalizzato internazionale (INR) e del tempo di tromboplastina parziale. L'analisi delle urine normalmente rileva proteinuria ed ematuria.

Trattamento della necrosi corticale renale

  • Trattamento della causa sottostante

  • Preservazione della funzionalità renale

Il trattamento è diretto alla patologia sottostante e a preservare la funzione renale (p. es., con la dialisi precoce).

Prognosi della necrosi corticale renale

La prognosi della necrosi corticale renale in passato era infausta, con una mortalità > 50% nel primo anno. Più di recente, grazie alla terapia aggressiva di supporto, la mortalità a 1 anno è di circa il 20%, e fino al 20% dei sopravvissuti può recuperare la funzione renale.

Punti chiave

  • La necrosi corticale renale è rara. In genere compare nei neonati e nella gravidanza o nel post-partum quando si verificano complicanze settiche o gravidiche.

  • Sospettare la diagnosi in pazienti a rischio che sviluppano sintomi tipici (p. es., ematuria macroscopica, dolore al fianco, diminuzione del volume urinario, febbre, ipertensione).

  • Confermare la diagnosi con imaging renale o biopsia renale.

  • Trattare la malattia di base.

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