Infezione della vescica

(Cistite)

DiTalha H. Imam, MD, University of Riverside School of Medicine
Revisionato/Rivisto dic 2022
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I fatti in Breve

La cistite è l’infezione della vescica.

  • Generalmente la cistite è di origine batterica.

  • I sintomi più comuni sono un bisogno frequente di urinare e dolore o bruciore alla minzione.

  • Il medico spesso può basare la diagnosi sui sintomi, ma in genere esamina un campione di urina.

  • L’infezione, e spesso i sintomi, devono essere trattati farmacologicamente.

(Vedere anche Panoramica sulle infezioni delle vie urinarie [IVU])

Cause di infezione della vescica

Cause di infezione della vescica nelle donne

La cistite è frequente nella donna, soprattutto nell’età riproduttiva. Alcune donne hanno episodi ricorrenti di cistite. La suscettibilità delle donne è dovuta a diverse cause, come la brevità dell’uretra e la vicinanza dell’uretra alla vagina e all’ano, dove i batteri sono normalmente presenti. Un’altra causa è rappresentata dai rapporti sessuali, perché il movimento può provocare piccole lesioni uretrali con tendenza alla risalita batterica in vescica. Le donne in gravidanza sono particolarmente soggette alla cistite, perché la gravidanza ostacola lo svuotamento vescicale.

L’uso del diaframma come contraccettivo aumenta il rischio di cistite, probabilmente perché lo spermicida usato con il diaframma sopprime la normale flora batterica vaginale e permette la proliferazione dei batteri comunemente responsabili delle cistiti. Anche il rapporto sessuale con un partner che usa il preservativo ricoperto di spermicida può aumentare il rischio.

La diminuzione della produzione di estrogeni che si verifica dopo la menopausa può assottigliare i tessuti vaginali e vulvari attorno all’uretra (causando la sindrome genitourinaria della menopausa), con conseguente predisposizione della donna a ripetuti episodi di cistite. Inoltre, il prolasso uterino o vescicale può causare uno scarso svuotamento della vescica e predisporre alla cistite. Il prolasso dell’utero o della vescica è più comune nelle donne che hanno partorito molte volte.

Raramente, compare una cistite ricorrente a causa di un tramite patologico tra vescica e vagina (fistola vescico-vaginale).

Cause di infezione della vescica negli uomini

La cistite è meno comune fra gli uomini. Negli uomini, una causa comune è rappresentata da un’infezione batterica della prostata che provoca episodi ricorrenti di cistite e uretrite. Sebbene gli antibiotici eliminino rapidamente i batteri dall’urina presente in vescica, la maggior parte di essi non riesce a penetrare nella prostata in modo da risolvere l’infezione locale. Generalmente è necessario assumere gli antibiotici a cicli di settimane. Di conseguenza, quando s’interrompe in anticipo la terapia farmacologica, i batteri rimasti nella prostata tendono a infettare di nuovo la vescica.

Cause di infezione della vescica in entrambi i sessi

Se il flusso di urina rimane parzialmente bloccato (ostruito) a causa della presenza di un calcolo nella vescica o nell’uretra, della prostata ingrossata nell’uomo o di un restringimento (stenosi) dell’uretra, i batteri che entrano nelle vie urinarie hanno meno possibilità di essere eliminati con l’urina. I batteri, che rimangono nella vescica dopo la minzione, si moltiplicano velocemente. I soggetti con ostruzione del flusso urinario di lunga data o ripetuta possono sviluppare un’estroflessione della vescica (diverticolo), in cui ristagna l’urina dopo la minzione, con ulteriore aumento del rischio di infezione.

La cistite può inoltre essere causata da un catetere o uno strumento inserito nelle vie urinarie attraverso cui si insinuano batteri in vescica.

Talvolta la vescica si infiamma senza che sia presente un’infezione, un disturbo noto con il nome di cistite interstiziale.

Sintomi dell’infezione della vescica

Di solito, la cistite provoca frequenza e urgenza minzionale, con dolore e bruciore alla minzione. Questi sintomi si presentano generalmente nel corso di molte ore o di un giorno. L’urgenza può causare perdita involontaria di urina (incontinenza da urgenza allo stimolo) soprattutto negli anziani. La febbre è presente raramente. Il dolore viene riferito soprattutto alla regione pubica, spesso anche in sede lombare. Un altro sintomo è la minzione notturna frequente (nicturia). Nelle infezioni gravi, l’urina può essere torbida. Raramente, se l’infezione deriva da una connessione patologica tra vescica e intestino o vagina (fistola), è possibile che passi dell’aria nelle urine (pneumaturia).

A volte, la cistite è asintomatica, soprattutto negli anziani, e viene riconosciuta nel corso di un esame delle urine eseguito per altri motivi. Negli anziani la cistite può anche non mostrare sintomi urinari e può causare invece febbre o stato confusionale. Qualora la vescica sia disfunzionale a causa di danno ai nervi (vescica neurogena) o si sia portatori di catetere, si può avere una cistite asintomatica fino a quando non si sviluppa un’infezione renale o la febbre.

Diagnosi di infezione della vescica

  • Analisi delle urine

  • Urinocoltura

Si può formulare diagnosi di cistite in base alla sintomatologia tipica. Si raccoglie un campione (sterile) del mitto intermedio in modo che l’urina non sia contaminata dai batteri provenienti dalla vagina o presenti sulla punta del pene. Talvolta, s’immerge nell’urina una striscia reattiva per effettuare due test semplici e rapidi, alla ricerca di sostanze che normalmente non sono presenti nelle urine. La striscia reattiva può rilevare la presenza di nitriti rilasciati dai batteri. Tale esame può rivelare la presenza di esterasi leucocitaria (enzima presente in alcune classi di globuli bianchi), indice del tentativo di eliminare i batteri dall’urina. Nelle donne adulte questi esami possono rivelarsi gli unici che è necessario eseguire.

Il campione di urine, inoltre, può essere esaminato al microscopio per controllare il numero di globuli rossi e bianchi e l’eventuale presenza di batteri. Talvolta si esegue un’urinocoltura, vale a dire la coltivazione in laboratorio di batteri da un campione di urina, per identificare il numero e il tipo di batteri. In caso d’infezione, di solito è presente un gran numero di batteri di un solo tipo.

In genere, negli uomini, un campione del mitto intermedio è sufficiente per un’urinocoltura. Nelle donne, è più probabile una contaminazione con batteri di origine vaginale o vulvare. Se l’urina contiene solo piccole quantità di batteri oppure sono presenti contemporaneamente batteri di specie diverse, è probabile che il campione di urine sia stato contaminato durante la raccolta. Per evitare la contaminazione, talvolta, l’urina viene raccolta direttamente dalla vescica con un catetere.

Esame di laboratorio

Come trovare la causa della cistite

Per il medico è importante trovare la causa della cistite nei diversi gruppi. La causa andrebbe ricercata in

  • Bambini

  • Uomini di ogni età

  • Soggetti con febbre da almeno tre giorni o evidenza di danno renale

  • Alcuni soggetti di sesso femminile con infezioni ricorrenti frequenti (tre o più all’anno), specialmente se accompagnate da sintomi di ostruzione urinaria (compresi sintomi di calcoli renali)

In queste categorie di persone è molto più probabile riuscire a trovare una causa (ad esempio un grosso calcolo renale) che richiede un trattamento diverso dalla semplice somministrazione di farmaci per trattare l’infezione.

Il medico potrebbe eseguire uno esame di diagnostica per immagini, in genere

  • Ecografia

  • Tomografia computerizzata (TC)

Talvolta, al posto dell’ecografia o della TC, i medici eseguono un’urografia endovenosa (UEV), un esame radiografico con mezzo di contrasto radiopaco, visibile ai raggi X, iniettato in vena e quindi escreto nelle urine per via renale. (Vedere anche Esami di diagnostica per immagini delle vie urinarie.) Le radiografie forniscono immagini di reni, ureteri e vescica.

La cistouretrografia minzionale, che implica l’iniezione in vescica di un mezzo di contrasto radiopaco con successiva ripresa radiologica, è un buon metodo per studiare il reflusso urinario vescico-ureterale, soprattutto nei bambini e, inoltre, permette di identificare eventuali restringimenti (stenosi) uretrali.

L’uretrografia retrograda, che comporta l’iniezione direttamente in vescica di un mezzo di contrasto radiopaco, è utile per evidenziare stenosi, estroflessioni o connessioni patologiche (fistole) dell’uretra, negli uomini e nelle donne.

L’osservazione diretta della superficie interna della vescica con una sonda flessibile a fibre ottiche (cistoscopia) può essere utile per diagnosticare l’origine del problema, se la cistite non migliora con la terapia. Il medico cerca poi di identificare la causa della cistite negli uomini e nelle donne. La prostatite, la causa più diffusa, può generalmente essere diagnosticata mediante un esame della prostate e analisi delle urine.

Nelle donne, che hanno ricorrenti infezioni delle vie urinarie (IVU), i medici eseguono un esame pelvico per rilevare condizioni gestibili quali atrofia vaginale (assottigliamento, secchezza e infiammazione delle pareti vaginali), diverticolo uretrale (formazione di una tasca o sacco lungo l’uretra), incontinenza fecale e prolasso vaginale. Negli uomini con IVU ricorrenti bisogna eseguire esami per escludere prostatite, uretrite e ritenzione urinaria (svuotamento incompleto della vescica).

Prevenzione dell’infezione della vescica

Se una donna ha la tendenza a sviluppare infezioni della vescica successivamente a rapporti sessuali potrebbe essere opportuna l’assunzione di una dose di antibiotico immediatamente dopo il rapporto. Sarebbe opportuno evitare l’uso di spermicidi e diaframma e i soggetti di sesso femminile dovrebbero urinare il prima possibile dopo il rapporto.

I soggetti con frequenti infezioni vescicali possono seguire una terapia antibiotica continua a basse dosi. In caso di assunzione regolare di antibiotici per prevenire le infezioni della vescica, è necessario discutere delle opzioni contraccettive con il proprio medico. Le donne in post-menopausa con infezioni della vescica frequenti e la sindrome genitourinaria della menopausa possono trarre beneficio dall’applicazione di creme a base di estrogeni sulla vulva o dall’inserimento di ovuli di estrogeni in vagina.

L’aumento dell’apporto di liquidi contribuisce a prevenire la cistite. L’azione pulente dell’urina è utile per allontanare molti batteri dalla vescica. Le difese naturali del corpo eliminano il resto dei batteri. Si ritiene comunemente che il pulire le parti intime dal davanti verso il dietro e l’evitare di indossare indumenti intimi stretti e non traspiranti possa aiutare le donne a prevenire le infezioni vescicali.

Sapevate che...

  • Non vi sono evidenze convincenti a supporto della prevenzione delle infezioni offerta dal consumo di succo di mirtillo rosso.

Trattamento delle infezioni della vescica

  • Antibiotici

  • Analgesici secondo necessità

  • Talvolta intervento chirurgico

La cistite viene trattata solitamente con antibiotici. Prima di prescrivere antibiotici, si stabilisce l’eventuale presenza di una condizione in grado di aggravare la cistite, come la presenza di diabete o di un sistema immunitario compromesso (che riduce la capacità di combattere l’infezione), o di renderla più difficile da eliminare, come un’anomalia strutturale. Tali condizioni possono richiedere antibiotici più potenti per un tempo più lungo, soprattutto per la probabilità di recidiva al momento della sospensione dell’antibiotico. La presenza di queste condizioni può indicare anche infezioni causate da funghi o batteri insoliti e possono quindi richiedere antibiotici diversi da quelli usati comunemente.

In genere, nelle donne, è sufficiente l’assunzione di un antibiotico per via orale per 3 giorni, in assenza di altre complicanze, sebbene alcuni medici preferiscano una dose unica. Nelle infezioni più resistenti, in genere, l’antibiotico si somministra per 7-10 giorni. Negli uomini, di norma la cistite è causata da prostatite e il trattamento antibiotico deve solitamente protrarsi per più settimane.

Molti sono i farmaci usati per ridurre i sintomi, soprattutto la frequente e continua urgenza minzionale e il dolore durante la minzione. La fenazopiridina può contribuire a ridurre il dolore calmando i tessuti infiammati e può essere assunta per un paio di giorni, finché gli antibiotici non riescono a controllare l’infezione.

La chirurgia può essere necessaria per trattare qualunque tipo di ostruzione del flusso urinario o per correggere un’alterazione strutturale che favorisce l’infezione, come un prolasso vescicale o uterino. Il drenaggio urinario con catetere, da una zona ostruita, può aiutare a controllare l’infezione. Spesso, si somministra un antibiotico prima dell’intervento per ridurre il rischio della diffusione dell’infezione a tutto il corpo.

Prevenzione delle infezioni vescicali nelle donne

Nelle donne che vanno incontro ogni anno a tre o più episodi di cistite, sono utili i seguenti provvedimenti:

  • Aumentare il consumo di liquidi

  • Urinare frequentemente

  • Urinare entro breve tempo dopo un rapporto sessuale

  • Evitare l’uso di creme spermicide (associate a un diaframma e/o al preservativo come contraccettivo)

  • Assumere antibiotici in maniera continuativa a basse dosi

  • Applicare alla vulva una crema a base di estrogeni o inserire in vagina ovuli a base di estrogeni (profilassi postcoitale per le donne in post-menopausa affette da sindrome genitourinaria della menopausa [assottigliamento dei tessuti della vulva e della vagina], se la cistite è spesso correlata ai rapporti sessuali)