Panoramica sulle infezioni virali dell’apparato respiratorio nei bambini

DiBrenda L. Tesini, MD, University of Rochester School of Medicine and Dentistry
Revisionato/Rivisto lug 2021
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I fatti in Breve

Le infezioni virali dell’apparato respiratorio interessano naso, gola e vie aeree e possono essere causate da diversi tipi di virus.

  • Le più comuni infezioni dell’apparato respiratorio sono il raffreddore e l’influenza,

  • i cui sintomi tipici includono congestione nasale, rinorrea, irritazione della gola, tosse e irritabilità.

  • La diagnosi si basa sui sintomi.

  • Il modo migliore per prevenire queste infezioni è una buona igiene; la vaccinazione di routine può aiutare nel caso dell’influenza.

  • Il trattamento mira a ridurre i sintomi.

I bambini sviluppano mediamente 6 infezioni virali dell’apparato respiratorio in un anno.

Le infezioni virali dell’apparato respiratorio si dividono generalmente in

  • Infezioni delle vie respiratorie superiori: i sintomi colpiscono principalmente il naso e la gola. Le infezioni virali del tratto respiratorio superiore possono verificarsi a qualunque età e comprendono il raffreddore comune e l’influenza.

  • Infezione delle vie respiratorie inferiori: i sintomi colpiscono la trachea, le vie aeree e i polmoni. Le infezioni virali del tratto respiratorio inferiore sono più comuni tra i bambini e includono crup, bronchite e polmonite.

A volte i bambini presentano infezioni che interessano sia l’apparato respiratorio superiore sia quello inferiore.

Cause delle infezioni virali dell’apparato respiratorio

Molti virus diversi infettano l’apparato respiratorio. Nei bambini, le principali cause delle infezioni virali dell’apparato respiratorio sono i rinovirus, i virus influenzali (durante le epidemie invernali annuali), i virus parainfluenzali, i virus respiratori sinciziali (VRS), gli enterovirus, i coronavirus e taluni ceppi di adenovirus.

Molto spesso, queste infezioni si diffondono quando il bambino entra in contatto, ad esempio con le mani, con le secrezioni nasali di un soggetto infetto, contenenti il virus. Quando il bambino porta le mani al naso, alla bocca o agli occhi, i virus si introducono nell’organismo e generano una nuova infezione. In alcuni casi, le infezioni si diffondono quando il bambino respira l’aria contaminata di goccioline contenenti virus espirate con la tosse o gli starnuti da un soggetto infetto.

Per vari motivi, le secrezioni nasali o respiratorie dei bambini che hanno contratto infezioni virali dell’apparato respiratorio contengono più virus di quelle degli adulti infetti. Questa concentrazione elevata di virus, associata alla minore attenzione all’igiene, rende i bambini più predisposti a diffondere l’infezione agli altri. La possibilità di trasmissione aumenta ulteriormente quando molti bambini si ritrovano insieme, ad esempio a scuola o nella scuola materna. Contrariamente a quanto si ritiene, altri fattori, come prendere freddo, bagnarsi o affaticarsi, non provocano raffreddori o un aumento del rischio di infezione.

Sintomi delle infezioni virali dell’apparato respiratorio

I virus attaccano le cellule dell’apparato respiratorio causando infiammazione e produzione di muco. Le manifestazioni sono congestione nasale, rinorrea, gola irritata e tosse, che possono durare fino a 14 giorni. Alcuni bambini continuano a tossire per settimane dopo essere guariti dall’infezione delle vie respiratorie superiori. La febbre, con temperatura di 38,3-38,9 °C, è comune nei bambini piccoli o in quelli influenzati. Nei bambini può raggiungere i 40 °C

ed essere accompagnata da inappetenza, letargia e malessere generale. L’influenza porta spesso a cefalea e dolori muscolari. I neonati e i bambini piccoli, che non sono in grado di comunicare i propri sintomi, appaiono soltanto irritabili e smaniosi.

Complicanze delle infezioni virali dell’apparato respiratorio

Poiché i neonati e i lattanti tendono a respirare con il naso, anche una moderata congestione nasale può creare difficoltà respiratoria. La congestione nasale influisce anche sull’alimentazione, perché i lattanti non riescono a respirare mentre succhiano dalla mammella o dal biberon. Non essendo capaci di espellere il muco con la tosse, spesso soffocano e si strozzano.

L’infiammazione e il muco possono restringere significativamente le piccole vie aeree dei bambini rendendo difficile la respirazione. I bambini respirano rapidamente e possono produrre rumori nasali striduli quando espirano (sibili) o rumori simili quando espirano (stridori). Se le vie aeree sono gravemente ostruite, il bambino boccheggia e la pelle assume una colorazione bluastra (cianosi). Questi problemi respiratori sono più comuni con le infezioni causate dai virus parainfluenzali, dai virus respiratori sinciziali (VRS) e dall’infezione da metapneumovirus umano. I bambini affetti devono essere portati dal medico con urgenza.

Alcuni bambini con infezione virale dell’apparato respiratorio possono sviluppare anche un’infezione dell’orecchio medio (otite media) o del tessuto polmonare (polmonite). L’otite media e la polmonite possono essere una conseguenza del virus stesso o di un’infezione batterica che si sviluppa perché l’infiammazione originata dal virus rende i tessuti più sensibili agli attacchi di altri germi. Nei bambini asmatici le infezioni dell’apparato respiratorio generano spesso una crisi asmatica.

Diagnosi di infezioni virali dell’apparato respiratorio

  • Valutazione medica

I medici e i genitori riconoscono le infezioni dell’apparato respiratorio sulla base dei sintomi tipici. Generalmente, i bambini sani che accusano solo sintomi lievi dell’apparato respiratorio superiore non necessitano di una visita medica, eccetto se hanno problemi respiratori, si rifiutano di bere o hanno febbre per più di due giorni.

Le radiografie di collo e torace possono essere effettuate nei bambini con difficoltà respiratoria, che emettono stridori e sibili o che soffrono di una congestione polmonare udibile dal medico. Gli esami del sangue e delle secrezioni respiratorie sono raramente utili.

Prevenzione delle infezioni virali dell’apparato respiratorio

  • Igiene corretta

  • Vaccinazione antinfluenzale

La misura preventiva migliore consiste nell’osservare una buona pratica igienica. Il bambino malato, e chi vive nella stessa casa, deve lavarsi le mani frequentemente. In generale, più intimo è il contatto fisico (coccole, abbracci o condivisione del letto) con il bambino malato, maggiore è il rischio di diffusione dell’infezione ai familiari. I genitori devono bilanciare questo rischio con la necessità di assistere il bambino malato. I bambini possono tornare a scuola o all’asilo soltanto quando la febbre è passata e si sentono di nuovo sufficientemente bene.

L’influenza è l’unica infezione virale respiratoria che è possibile prevenire con la vaccinazione. Tutti i bambini di età pari o superiore ai sei mesi dovrebbero essere vaccinati una volta all’anno, analogamente agli adulti (vedere anche vaccinazione antinfluenzale). La vaccinazione è particolarmente importante per bambini e adulti che soffrono di taluni disturbi, come malattia cardiaca o polmonare (comprese la fibrosi cistica e l’asma), diabete, insufficienza renale e anemia falciforme. Anche i bambini che hanno un sistema immunitario compromesso, inclusi i bambini con il virus dell’immunodeficienza umana (HIV) e quelli in trattamento con chemioterapia, dovrebbero sottoporsi al vaccino.

Trattamento delle infezioni virali dell’apparato respiratorio

  • Riposo e liquidi

  • Farmaci per la febbre e il dolore

Gli antibiotici non sono necessari e non sono efficaci per trattare le infezioni virali dell’apparato respiratorio. I bambini malati hanno bisogno di molto riposo e devono mantenere la normale assunzione dei liquidi. Il paracetamolo o i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), tra cui l’ibuprofene, possono essere somministrati per alleviare febbre e dolori. Ai bambini in età scolare è possibile dare un decongestionante senza prescrizione (da banco) contro la fastidiosa congestione nasale, sebbene il farmaco non sia sempre utile. I lattanti e i bambini piccoli sono particolarmente sensibili agli effetti collaterali dei decongestionanti e possono evidenziare agitazione, confusione, allucinazioni, letargia e aumento della frequenza cardiaca e non devono mai assumere questi farmaci.

Nei neonati e nei bambini piccoli la congestione può essere alleviata usando un nebulizzatore per umidificare l’aria e rimuovendo il muco dal naso con una peretta aspirante in gomma.

Esistono farmaci antivirali per l'influenza che possono essere usati nei bambini. Tuttavia, tali farmaci sono efficaci solo se assunti entro i primi due giorni dalla comparsa dei sintomi e riducono la durata di febbre e sintomi solo di un giorno circa; non sono utilizzati spesso in bambini altrimenti sani.