Asma nei bambini

DiRajeev Bhatia, MD, Phoenix Children's Hospital
Revisionato/Rivisto mar 2024
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I fatti in Breve

L’asma è un disturbo infiammatorio ricorrente dei polmoni in cui alcuni stimoli (cause scatenanti) infiammano le vie aeree, le restringono temporaneamente e provocano difficoltà respiratoria.

  • Fra le cause scatenanti dell’asma vi sono infezioni virali, animali domestici, fumo, profumo, polline, muffe e acari della polvere.

  • I sintomi sono respiro sibilante, tosse, respiro affannoso, oppressione al torace e difficoltà a respirare.

  • La diagnosi viene effettuata sulla base di ripetuti episodi di respiro sibilante avuti dal bambino, anamnesi familiare di asma e, talvolta, esiti di esami della funzionalità polmonare.

  • Il trattamento include broncodilatatori e corticosteroidi inalati.

  • Molti bambini che presentano respiro sibilante durante l’infanzia non diventano asmatici nel corso della vita.

  • I sintomi dell’asma possono spesso essere prevenuti evitando le cause scatenanti.

(Vedere anche Asma negli adulti.)

Sebbene l’asma possa presentarsi a qualsiasi età, in genere inizia nell’infanzia, in particolare nei primi 5 anni di vita. Alcuni bambini continuano a soffrire di asma in età adulta, mentre in altri il disturbo si risolve. A volte, i bambini che il medico riteneva asmatici di fatto avevano un altro disturbo che provocava sintomi simili (vedere Respiro sibilante nei neonati e nei bambini piccoli).

L’asma è una delle malattie croniche più comuni dell’infanzia e colpisce all’incirca 6 milioni di bambini negli Stati Uniti. Si manifesta più di frequente nei ragazzi in età prepuberale e nelle ragazze dopo la pubertà. L’asma è la prima causa di ricovero ospedaliero dei bambini ed è al primo posto fra le condizioni croniche all’origine dell’assenza scolastica.

La maggior parte dei bambini asmatici conduce una vita normale fra una crisi e l’altra. Una piccola percentuale soffre di asma moderato o grave e deve assumere quotidianamente farmaci di prevenzione prima di praticare sport o giocare.

Fattori scatenanti dell’asma nei bambini

Per ragioni non note, i bambini asmatici sono sensibili ad alcuni stimoli (cause scatenanti) che non producono alcun effetto sui bambini sani. È possibile che i bambini asmatici abbiano alcuni geni che li rendono più predisposti a reagire a determinate cause scatenanti. La maggior parte dei bambini asmatici ha anche genitori, fratelli, sorelle o altri parenti affetti dal disturbo, il che dimostra che la genetica riveste un ruolo nell’asma.

Esistono molte potenziali cause scatenanti e la maggior parte dei bambini risponde solo a poche. In alcuni casi, non è possibile identificare le cause scatenanti specifiche degli attacchi.

Gli stimoli generano tutti una risposta simile. Alcune cellule nelle vie aeree rilasciano delle sostanze chimiche. Queste sostanze

  • Causano infiammazione e gonfiore delle vie aeree

  • Stimolano la contrazione delle cellule muscolari nelle pareti delle vie respiratorie

  • Aumentano la produzione di muco nelle vie respiratorie

L’insieme di queste reazioni porta al restringimento improvviso delle vie aeree (crisi d’asma). Nella maggior parte dei bambini, le vie aeree tornano alla normalità fra un attacco e l’altro. Lo stimolo ripetuto di queste sostanze chimiche aumenta la produzione di muco nelle vie aeree, distrugge le cellule che le rivestono e ne ispessisce le cellule muscolari.

Tabella
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Fattori di rischio per l’asma nei bambini

I medici non conoscono a fondo le cause dell’asma nei bambini, ma sono stati identificati molti fattori di rischio:

  • fattori ereditari e prenatali

  • esposizione ad allergeni

  • infezioni virali

  • Alimentazione

Se uno o entrambi i genitori sono asmatici, il rischio di asma aumenta nei figli. I bambini di madri fumatrici durante la gravidanza possono avere maggiori probabilità di manifestare l’asma. L’asma è anche collegata ad altri fattori nella madre, ad esempio giovane età materna, alimentazione inadeguata e impossibilità di allattare. Altri fattori di rischio sono la prematurità e il basso peso alla nascita.

Negli Stati Uniti, i bambini che vivono in ambienti urbani, in particolare se appartengono a un livello socio-economico basso, sono più esposti al rischio di ammalarsi di asma. Anche se le ragioni non sono del tutto chiare, si pensa che le condizioni di vita degradate, la maggiore esposizione potenziale alle cause scatenanti e l’accesso limitato alle cure sanitarie contribuiscano all’incidenza più elevata di asma in questi gruppi. L’asma colpisce una percentuale maggiore di bambini neri non ispanici e portoricani negli Stati Uniti.

I bambini esposti a concentrazioni elevate di taluni allergeni, fra cui acari della polvere e feci delle blatte, sono più predisposti a sviluppare il disturbo. Tuttavia, i medici hanno notato che l’asma è più comune nei bambini che vivono in ambienti molto puliti e igienici, dove sono esposti a meno malattie infettive rispetto ai bambini che vivono in ambienti nei quali tale esposizione è maggiore. Pertanto, i medici ritengono sia possibile che l’esposizione a certe sostanze e infezioni durante l’infanzia possa di fatto insegnare al sistema immunitario del bambino a non sviluppare reazioni eccessive rispetto alle cause scatenanti.

La maggior parte dei bambini colpiti da crisi d’asma o che sono stati ricoverati a causa della malattia hanno un’infezione virale (solitamente rhinovirus o raffreddore comune). I bambini che soffrono di bronchiolite in tenera età presentano spesso respiro sibilante nelle successive infezioni virali. Il respiro sibilante può essere interpretato inizialmente come asma, ma questi bambini hanno la stessa probabilità di sviluppare l’asma in età adolescenziale dei coetanei.

La dieta può essere un fattore di rischio. I bambini che non consumano quantità sufficienti di vitamina C ed E e di acidi grassi omega 3 o che sono obesi possono essere a maggior rischio di asma.

Sintomi dell’asma nei bambini

Per effetto del restringimento delle vie aeree durante la crisi asmatica, il bambino accusa difficoltà respiratoria, oppressione al torace e tosse, accompagnati generalmente da respiro sibilante. Il sibilo è un suono acuto che il bambino emette quando respira.

Non tutti gli attacchi asmatici causano respiro sibilante. Le forme lievi, in particolare nei bambini molto piccoli, possono generare solo tosse. Alcuni bambini più grandi affetti da una forma asmatica lieve tossiscono solo quando compiono sforzi fisici o prendono freddo.

Durante una crisi grave, la respirazione si fa visibilmente difficoltosa e i sibili diventano più intensi, il bambino respira più rapidamente e con affanno e lo sforzo respiratorio si manifesta visibilmente a livello delle costole (rientramenti intercostali) in fase di inspirazione. Negli episodi gravi, il bambino è affannato e cerca di respirare mettendosi seduto e piegandosi in avanti. Inizia a traspirare e la pelle assume un colorito pallido o bluastro. I bambini con crisi gravi e frequenti presentano talvolta un rallentamento della crescita, che in genere ritorna uguale a quello degli altri bambini entro l’età adulta.

I bambini con un attacco d’asma estremamente grave possono non presentare respiro sibilante, perché il flusso d’aria è troppo basso per creare un rumore.

Diagnosi di asma nei bambini

  • Respiro sibilante e anamnesi familiare di asma o allergie

  • Talvolta, test allergologici

  • Talvolta, test di funzionalità respiratoria

Il medico sospetta l’asma nei bambini che hanno episodi ripetuti di respiro sibilante, in particolare se altri familiari soffrono del disturbo o di allergie. Tuttavia, l’asma è solo una delle diverse cause del respiro sibilante.

Le radiografie al torace sono raramente necessarie per diagnosticare l’asma nei bambini e solitamente vengono eseguite solo se i medici ritengono che i sintomi del bambino possano derivare da un altro disturbo, ad esempio la polmonite. Talvolta vengono eseguiti test allergologici per cercare di determinare le potenziali cause scatenanti.

I bambini con frequenti episodi di respiro sibilante possono essere sottoposti a ulteriori accertamenti per individuare altre malattie, come la fibrosi cistica o il reflusso gastroesofageo. I bambini più grandi vengono a volte sottoposti a test per valutare il grado di funzionalità polmonare (test di funzionalità polmonare). Nella maggior parte dei bambini con asma, tuttavia, la funzione polmonare tra episodi di riacutizzazione è normale.

Altri bambini e adolescenti asmatici usano spesso dei misuratori del flusso di picco portatili (piccoli dispositivi manuali che registrano la velocità di espirazione dell’aria) per misurare il grado di restringimento delle vie aeree. Il dispositivo può essere utilizzato a casa. I medici e i genitori possono basarsi su questa misurazione per valutare la condizione del bambino durante una crisi e nelle pause tra una crisi e l’altra. I bambini non sono sottoposti a esami radiografici durante una crisi di asma, a meno che i medici sospettino la presenza di un’altra patologia, come la polmonite o un polmone collassato.

Misuratore del picco di flusso
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Il misuratore del picco di flusso può essere utilizzato per misurare la rapidità dell’espirazione.

Trattamento dell’asma nei bambini

  • Per gli attacchi acuti, broncodilatatori e talvolta corticosteroidi

  • Per l’asma cronica, corticosteroidi per inalazione (talvolta combinati a broncodilatatori) e possibilmente modulatori dei leucotrieni e/o cromolina

Il trattamento viene somministrato per risolvere gli attacchi improvvisi (acuti) e talvolta per prevenirli.

Se il bambino soffre di crisi leggere e sporadiche, i farmaci in genere sono somministrati solo durante un attacco. I bambini che hanno crisi più gravi o frequenti devono seguire la terapia anche fra un attacco e l’altro. Si possono usare diversi farmaci in base alla frequenza e alla gravità delle crisi. I bambini con attacchi sporadici non molto gravi, solitamente assumono basse dosi giornaliere di un corticosteroide inalatorio o di un modulatore dei leucotrieni (montelukast o zafirlukast) come misura di prevenzione. Questi farmaci riducono l’infiammazione bloccando il rilascio delle sostanze chimiche che danneggiano le vie aeree.

Crisi acute (riacutizzazioni)

Il trattamento di una crisi asmatica acuta si articola come segue

  • apertura delle vie aeree (broncodilatazione)

  • contenimento dell’infiammazione

Diversi farmaci inalati liberano le vie aeree (broncodilatatori, vedere Trattamento degli attacchi d’asma). Tipici esempi sono l’albuterolo e l’ipratroprio. I medici sconsigliano l’uso di broncodilatatori ad azione prolungata, come il salmeterolo e il formoterolo, come unico trattamento per i bambini.

Per i bambini e gli adolescenti si consiglia di usare un inalatore predosato con camera distanziatrice o con valvola (vedere la figura Come utilizzare un inalatore predosato con distanziatore). Il distanziatore ottimizza l’erogazione del farmaco ai polmoni e riduce al minimo la probabilità di effetti collaterali.

Inalatore con distanziatore respiratorio

Nei lattanti e nei bambini molto piccoli si può usare un inalatore e un distanziatore se si dispone della mascherina adeguata.

I bambini che hanno difficoltà a usare gli inalatori possono assumere i farmaci a casa servendosi di una maschera collegata a un nebulizzatore, ovvero di un piccolo dispositivo ad aria compressa che crea una nuvoletta di farmaco. Gli inalatori e i nebulizzatori hanno pari efficacia nell’erogazione del farmaco, ma la maggior parte dei genitori ritiene che l’inalatore collegato al distanziatore sia molto più comodo e facile da usare.

Mascherina per nebulizzazione per bambini

L’albuterolo può essere assunto anche per via orale, ma questa via di somministrazione è meno efficace e può presentare più effetti collaterali; in genere è impiegata solo nei lattanti per i quali non esiste un nebulizzatore e sono troppo piccoli per usare un inalatore. I bambini con crisi asmatiche da moderate a gravi possono essere trattati con corticosteroidi per via orale o per iniezione.

I bambini con attacchi molto gravi devono essere trattati in ospedale con broncodilatatori somministrati mediante nebulizzatore o inalatore, inizialmente almeno ogni 20 minuti. A volte nei bambini con crisi molto gravi i medici ricorrono a iniezioni di epinefrina o di terbutalina (broncodilatatori) se i farmaci inalati si rivelano inefficaci. I medici somministrano di solito corticosteroidi per via endovenosa ai bambini che hanno un attacco grave.

Come utilizzare un inalatore predosato con distanziatore

  • Agitare l’inalatore dopo aver rimosso i cappucci dall’inalatore e dal distanziatore.

  • Collegare il distanziatore all’inalatore.

  • Espirare completamente per 1 o 2 secondi. Cercare di far fuoriuscire più aria possibile dai polmoni.

  • Inserire il distanziatore tra i denti e sigillarlo con le labbra.

  • Inspirare lentamente attraverso la bocca.

  • Premere la parte superiore dell’inalatore e continuare a respirare lentamente e profondamente.

  • Estrarre il distanziatore dalla bocca.

  • Trattenere il fiato per 10 secondi (o quanto più possibile).

  • Espirare e, se è necessaria una seconda dose, ripetere la procedura dopo 1 minuto.

  • Riposizionare i cappucci sull’inalatore e sul distanziatore.

Asma cronica

Il trattamento dell’asma cronica consiste in

  • assunzione quotidiana di corticosteroidi e possibilmente di altri farmaci che controllano l’infiammazione

  • utilizzo di un inalatore prima di fare esercizio

I neonati e i bambini di età inferiore ai 5 anni che necessitano del trattamento più di due volte a settimana, oppure quelli a rischio di crisi frequenti o particolarmente gravi devono assumere il trattamento antinfiammatorio con i corticosteroidi per inalazione. A questi bambini è anche possibile somministrare un ulteriore farmaco, come i modulatori dei leucotrieni (montelukast o zafirlukast), un broncodilatatore a lunga durata d’azione (sempre miscelato con un corticosteroide per inalazione in un inalatore combinato), o cromolina. La dose dei farmaci può essere aumentata o ridotta nel tempo per ottenere il controllo ottimale dei sintomi dell’asma nel bambino e prevenire crisi gravi. Se questi farmaci non bastano a prevenire gli attacchi gravi nel bambino, possono essere necessari corticosteroidi per bocca. I bambini sopra i 5 anni e gli adolescenti asmatici possono essere trattati in modo analogo agli adulti (vedere Trattamento degli attacchi di asma).

I bambini con asma da sforzo assumono in genere una dose di broncodilatatori per via inalatoria poco prima dell’esercizio fisico.

I bambini con asma scatenata da aspirina o altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) devono evitare l’uso di questi farmaci; questa reazione tuttavia è molto insolita nei bambini.

Poiché l’asma è un disturbo cronico per cui esistono numerosi approcci terapeutici, è importante che i medici parlino a genitori e bambini affinché essi comprendano al meglio la malattia. I bambini più grandi e gli adolescenti dovrebbero essere coinvolti nei piani di gestione della malattia e stabilire i propri obiettivi terapeutici al fine di migliorare la compliance al trattamento. I genitori e i bambini dovrebbero imparare a capire la gravità di una crisi, sapere quando usare i farmaci e il flussimetro, quando chiamare il medico e quando andare in ospedale.

I genitori e i medici dovrebbero informare il personale scolastico e parascolastico e altri adulti appropriati sulla condizione del bambino e sui farmaci che assume. Alcuni bambini possono essere autorizzati a usare gli inalatori a scuola, se necessario, mentre altri possono farlo solo sotto la supervisione del personale scolastico.

Prognosi dell’asma nei bambini

In molti bambini l’asma si risolve, ma 1 bambino su 4 continua ad avere attacchi d’asma oppure una temporanea scomparsa dei sintomi della malattia che successivamente ritornano (recidiva) quando il bambino è più grande. I bambini che soffrono di asma grave sono più soggetti a essere asmatici da adulti. La persistenza e le recidive della malattia sono influenzate da altre cause, fra cui il sesso femminile, il fumo, lo sviluppo dell’asma in giovane età e la sensibilità agli acari della polvere.

Pur essendo l’asma causa di un significativo numero di decessi ogni anno, la maggior parte di essi può essere evitata con il trattamento. Quindi, la prognosi è buona per i bambini che hanno accesso al trattamento e che riescono a seguire il proprio piano terapeutico.

Prevenzione dell’asma nei bambini

Non si sa ancora come evitare a un bambino con anamnesi familiare di asma di sviluppare la malattia. Alcune evidenze indicano tuttavia che i bambini di madri che fumano durante la gravidanza hanno maggiori probabilità di soffrire d’asma. Le donne in gravidanza non devono pertanto fumare, specialmente se esiste un’anamnesi familiare di asma.

D’altro canto, è possibile fare diverse cose per prevenire i sintomi o gli attacchi d’asma nei bambini che soffrono d’asma.

Gli attacchi di asma possono essere prevenuti evitando o tenendo sotto controllo le cause scatenanti nel bambino. I seguenti oggetti dovrebbero essere rimossi dalla stanza dei bambini allergici:

  • cuscini di piuma

  • tappeti e stuoie

  • teli/tende

  • mobilio rivestito da tappezzeria

  • giocattoli morbidi o imbottiti

  • animali domestici

  • altre possibili fonti di acari della polvere e allergeni

Altri modi di ridurre gli allergeni sono

  • usare cuscini in fibra sintetica e coprimaterassi impermeabili

  • lavare in acqua calda lenzuola, federe e coperte

  • usare deumidificatori nei seminterrati e in altre stanze umide e con scarsa circolazione dell’aria (per ridurre la muffa)

  • usare il vapore per le pulizie per ridurre gli allergeni degli acari della polvere

  • pulire la casa e disinfestare per eliminare gli scarafaggi

  • liberare la casa dal fumo

Spesso il fumo passivo di tabacco peggiora i sintomi nei bambini asmatici, quindi è importante non fumare quantomeno nelle aree dove il bambino trascorre del tempo.

Anche altre cause scatenanti, come gli odori intensi, i fumi irritanti, le basse temperature e l’umidità elevata, dovrebbero possibilmente essere evitate o tenute sotto controllo.

Dato che il movimento è fondamentale per lo sviluppo del bambino, in genere i medici suggeriscono di continuare a praticare attività fisica, esercizio e sport e di usare un farmaco anti-asma, se necessario, subito prima dell’attività.

Vaccini antiallergici (immunoterapia)

Se non è possibile eliminare un particolare allergene, il medico può tentare la terapia desensibilizzante usando vaccini antiallergici, sebbene non siano del tutto noti i benefici dell’immunoterapia specifica per l’asma.

I vaccini antiallergici sono di solito più efficaci nei bambini rispetto agli adulti. Se i sintomi asmatici non vengono alleviati in modo significativo dopo 24 mesi, le vaccinazioni vengono di solito interrotte. Se i sintomi migliorano, le vaccinazioni vanno continuate per 3 anni o più. Tuttavia, la durata ottimale per continuare le vaccinazioni è sconosciuta.