Cos’è un aborto spontaneo?
Aborto spontaneo significa terminare la gravidanza prima di 20 settimane di gestazione. La maggior parte degli aborti avviene nelle prime 12 settimane di gravidanza.
Sanguinamento e crampi sono segni comuni di un aborto spontaneo
In caso di gravidanza non ancora nota, si può avere un aborto spontaneo e pensare che si tratti del ciclo mestruale
Per stabilire se c’è stato un aborto spontaneo, il medico controlla la cervice (la parte inferiore dell’utero)
Esegue anche un’ecografia (immagini in movimento dell’interno dell’utero)
Molte donne che hanno subito un aborto spontaneo rimangono nuovamente incinte e partoriscono bambini sani
Tuttavia, le probabilità di aborto spontaneo aumentano ogni volta: più aborti spontanei si subiscono, più probabile è averne un altro
In caso di diversi aborti spontanei, prima di iniziare una nuova gravidanza è consigliabile rivolgersi a un medico,
che tenterà di aumentare il successo di un nuovo tentativo
Quali sono le cause dell’aborto spontaneo?
Non è sempre chiaro che cosa provochi un aborto spontaneo. L’aborto spontaneo non è provocato da uno shock emotivo improvviso, come cattive notizie. Inoltre, piccoli traumi come una scivolata o una caduta non causano aborti. Tuttavia, traumi importanti come un incidente d’auto grave possono causare un aborto.
Cause nelle prime 12 settimane di gestazione
Un problema del feto, come un difetto genetico o una malattia ereditaria
Talvolta il feto presenta difetti talmente gravi da rendere impossibile la sopravvivenza in utero per più di uno o due mesi. Un grave difetto causa la maggior parte degli aborti spontanei nelle prime 12 settimane di gravidanza.
Cause nelle settimane da 13 a 20 di gestazione
Spesso il medico non riesce a stabilire la causa dell’aborto in questa fase. Talvolta è possibile identificare una delle cause seguenti:
Problemi degli organi riproduttivi, come fibromi, tessuto cicatriziale, utero doppio o una cervice debole
Incompatibilità Rh (quando il sangue della madre è Rh-negativo mentre quello del feto è Rh-positivo)
Uso di sostanze, come cocaina, alcol o tabacco
Lesioni gravi
Infezioni come quella da citomegalovirus o la rosolia
Alcuni problemi di salute non trattati durante la gravidanza, come diabete, tiroide ipoattiva o ipertensione
Cause di aborti spontanei ripetuti
In caso di vari aborti spontanei, il medico può ricercare problemi come:
Il sangue della madre si coagula troppo facilmente
Anomalie cromosomiche del feto ereditate da uno dei genitori
Quali sono i sintomi di un aborto spontaneo?
Un aborto spontaneo all’inizio della gravidanza può sembrare un ciclo mestruale normale. Se la gravidanza non è ancora nota, probabilmente non si sa di aver subito un aborto.
Altre volte i sintomi sono ovvi:
Sangue rosso brillante o rosso scuro
Crampi
Fuoriuscita di grossi coaguli e pezzi di tessuto
All’inizio si può avere un sanguinamento ridotto, simile al ciclo mestruale. Man mano che l’aborto continua, di solito il sanguinamento peggiora. Il sangue può essere di colore rosso vivo o rosso scuro. Talvolta si osservano anche coaguli di sangue. Possono essere presenti crampi che possono peggiorare man mano che l’utero espelle i vari residui della gravidanza.
Chiamare immediatamente il medico in caso di qualsiasi sanguinamento durante la gravidanza. Non tutti i sanguinamenti durante la gravidanza sono indicativi di un aborto. In circa la metà dei casi la gravidanza prosegue senza problemi. Tuttavia, il medico deve fare un controllo per accertare se ci sia stato un aborto o meno. Se vengono eliminati grossi coaguli e frammenti di tessuto, conservarli in un contenitore o avvolgerli in un asciugamano per farli esaminare dal medico.
Come si accerta un aborto spontaneo?
In caso di sanguinamento o crampi durante le prime 20 settimane della gravidanza il medico:
Esegue un esame pelvico: Esamina la vagina (canale del parto) per controllare la cervice (la parte inferiore dell’utero da dove fuoriesce il bambino); se è aperta, è probabile un aborto
Esegue un’ecografia: questo esame usa onde sonore per creare immagini in movimento dell’interno dell’utero e può indicare se il feto è ancora vivo
Esegue degli esami del sangue: controlla i livelli dell’ormone della gravidanza hCG
Come si tratta un aborto?
Se il feto e la placenta (l’organo che nutre il feto) non sono più all’interno della donna, non è necessario alcun trattamento. Il sanguinamento e i crampi si interromperanno spontaneamente dopo poco tempo.
Se sono ancora presenti frammenti della gravidanza, il medico potrebbe:
Tenere la paziente sotto osservazione per vedere se l’utero si svuota da solo, purché non siano presenti febbre o apparente stato di malessere
Eseguire un intervento per rimuovere i resti della gravidanza
Se il medico deve rimuovere i frammenti della gravidanza dall’utero, somministra un farmaco che provoca sonnolenza. L’intervento effettuato dipende da quanto avanzata è la gravidanza:
Nelle prime 12 settimane di gestazione: I frammenti vengono rimossi mediante uno strumento di aspirazione inserito nell’utero attraverso la vagina
Tra 12 e 20 settimane di gestazione: I frammenti vengono rimossi mediante strumenti chirurgici inseriti nell’utero attraverso la vagina
Intorno alle 20 settimane di gestazione: Può essere somministrato un farmaco per avviare il travaglio ed eliminare il resto della gravidanza
Come si previene un aborto spontaneo?
Non è possibile prevenire un aborto spontaneo. In caso di sanguinamento o crampi durante le prime 20 settimane di gestazione, il medico può consigliare di evitare attività fisica eccessiva e di stare a riposo. Ma non è chiaro se questi provvedimenti siano utili.
Come è possibile sentirsi meglio dopo un aborto?
È normale provare dolore, rabbia e sensi di colpa dopo un aborto.
Valutare la possibilità di parlare con qualcuno in caso di tristezza e dolore per la perdita del bambino
Se si teme un altro aborto, discutere con un medico, che può valutare alcuni possibili esami
Va ricordato che molte donne che subiscono un aborto spontaneo rimangono nuovamente incinte e hanno bambini sani