Dolore pelvico all’inizio della gravidanza

DiEmily E. Bunce, MD, Wake Forest School of Medicine;
Robert P. Heine, MD, Wake Forest School of Medicine
Revisionato/Rivisto giu 2021
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All’inizio della gravidanza, molte donne soffrono di dolore pelvico, vale a dire dolore nella parte inferiore del tronco, sotto l’addome e tra le anche (pelvi). Il dolore può essere acuto o crampiforme (simile ai crampi mestruali) e può essere intermittente. Può anche essere improvviso e trafittivo, oppure sordo e costante o una combinazione di queste situazioni. Di solito il dolore pelvico temporaneo non desta preoccupazioni ed è una situazione normale dovuta agli spostamenti e alla tensione delle ossa e dei legamenti per alloggiare il feto.

Se è causato da un disturbo, il dolore pelvico può essere accompagnato da altri sintomi, come sanguinamento vaginale. In alcuni disturbi, tale sanguinamento può essere grave e talvolta indurre una pressione sanguigna pericolosamente bassa (collasso).

Il dolore pelvico si distingue dal dolore addominale, che interessa la parte alta del tronco, fra lo stomaco e l’intestino. Tuttavia a volte le donne si trovano in difficoltà a distinguere se il dolore si localizza principalmente nell’addome o nella pelvi. Di solito il dolore addominale durante la gravidanza non è correlato a essa.

Cause

All’inizio della gravidanza, il dolore pelvico può derivare da disturbi correlati a

  • gravidanza (disturbi ostetrici)

  • apparato riproduttivo femminile (disturbi ginecologici) ma non alla gravidanza

  • altri organi, in particolare il tratto digerente e urinario

possibili disturbi non identificati.

Le cause ostetriche più comuni del dolore pelvico all’inizio della gravidanza sono

  • i normali cambiamenti che si verificano in gravidanza

  • un aborto spontaneo pregresso o in corso

  • una minaccia di aborto

In un aborto spontaneo è possibile che il contenuto dell’utero (feto e placenta) venga espulso in tutto (aborto completo) o in parte (aborto incompleto).

La causa ostetrica grave più comune del dolore pelvico è

  • la rottura di una gravidanza in posizione anomala (gravidanza ectopica), vale a dire non impiantata nelle sede normale nell’utero, ad esempio in una tuba di Falloppio

In questo caso la pressione sanguigna può scendere notevolmente, il battito cardiaco è accelerato e il sangue non si coagula normalmente ed è necessario un intervento chirurgico d’urgenza.

Il dolore pelvico può anche insorgere quando un ovaio si torce intorno ai legamenti e ai tessuti che lo sostengono, impedendo l’apporto di sangue. Questo disturbo, chiamato torsione degli annessi, non è correlato alla gravidanza, ma è molto comune durante la stessa. Durante la gravidanza le ovaie aumentano di volume, favorendo la torsione.

Altre cause di dolore pelvico solitamente frequenti in gravidanza sono i disturbi del tratto digerente e urinario. Questi disturbi includono:

Il dolore pelvico nelle ultime fasi di gravidanza può essere dovuto al travaglio o a un disturbo non correlato alla gravidanza stessa.

Fattori di rischio

Diverse caratteristiche (fattori di rischio) aumentano il rischio che alcuni disturbi ostetrici provochino dolore pelvico.

I fattori di rischio di aborto spontaneo includono i seguenti:

  • Età superiore ai 35 anni

  • uno o più aborti spontanei in gravidanze precedenti

  • Fumo di sigaretta

  • uso di stupefacenti come cocaina, consumo di alcol o di quantità elevate di caffeina

  • anomalie dell'utero, come fibromi, cicatrizzazione o un utero di forma anomala

  • problemi medici scarsamente controllati come diabete, malattie tiroidee o lupus

I fattori di rischio di gravidanza ectopica includono i seguenti:

Valutazione

Se una donna incinta lamenta l’improvvisa comparsa di forti dolori all’addome inferiore o alla pelvi, i medici devono stabilire rapidamente la necessità di un intervento chirurgico d’urgenza, come accade se la causa è una gravidanza ectopica o un’appendicite.

Segnali d’allarme

Nelle donne in gravidanza che soffrono di dolore pelvico, i seguenti sintomi sono fonte di preoccupazione:

  • svenimenti, stordimento o battito cardiaco accelerato, sintomi che indicano una pressione sanguigna molto bassa

  • febbre e brividi, specie se accompagnati da secrezione vaginale contenente pus

  • Sanguinamento vaginale

  • dolore grave che peggiora con il movimento

Quando rivolgersi a un medico

È opportuno che le donne che presentano segnali d’allarme consultino immediatamente un medico.

Le donne che non presentano segnali d’allarme dovrebbero consultare il medico entro una giornata circa se avvertono dolore o bruciore durante la minzione o dolore che interferisce con le attività quotidiane. Le donne con lieve fastidio e nessun altro sintomo devono rivolgersi al medico, che può aiutarle a decidere se e entro quando è necessaria una visita.

Come si comporta il medico

Per definire la necessità di un intervento chirurgico urgente, il medico verifica dapprima la pressione sanguigna e la temperatura, e si informa sui sintomi principali, come il sanguinamento vaginale. Quindi si informa sugli altri sintomi e dell’anamnesi medica ed esegue un esame obiettivo. I risultati dell’anamnesi e dell’esame obiettivo spesso suggeriscono al medico una causa e gli eventuali esami da effettuare (tabella Alcune cause e caratteristiche del dolore pelvico all’inizio della gravidanza).

Il medico si informa innanzitutto sul dolore:

  • se è iniziato bruscamente o gradualmente

  • se interessa un punto specifico o è più diffuso

  • se il movimento o il cambiamento di posizione lo peggiora

  • se è crampiforme, costante o intermittente

Il medico si informa anche in merito a:

  • altri sintomi, come sanguinamento vaginale, secrezione vaginale, necessità di urinare spesso o con urgenza, vomito, diarrea e stipsi

  • eventi relativi a gravidanze pregresse (anamnesi ostetrica), compresi gravidanze precedenti, aborti spontanei, aborti volontari (indotti) per ragioni mediche o di altro tipo

  • Fattori di rischio di aborto e gravidanza ectopica

L’esame obiettivo si concentra su esame pelvico (esame degli organi riproduttivi esterni e interni e talvolta del retto). Il medico preme leggermente sull’addome per valutare l’eventuale dolore causato dalla pressione.

Tabella

Esami

Si esegue quasi sempre un test di gravidanza sulle urine. Se il test è positivo, si procede con l’ecografia della pelvi per confermare l’impianto corretto della gravidanza, in utero, piuttosto che altrove (gravidanza ectopica). Per questo esame, si posiziona un dispositivo ecografico sull’addome, dentro la vagina o entrambi.

Di solito si eseguono esami del sangue. Se la donna presenta sanguinamento vaginale, gli esami di solito includono un emocromo completo e l’identificazione del gruppo sanguigno compreso il fattore Rh (positivo o negativo, ) in caso di necessità di trasfusioni. Conoscere il fattore Rh consente anche ai medici di prevenire problemi nelle successive gravidanze.

Se i medici sospettano una gravidanza ectopica, altri test comprendono un esame del sangue per misurare un ormone prodotto dalla placenta all’inizio della gravidanza (gonadotropina corionica umana o hCG). Se i sintomi (come pressione sanguigna molto bassa o battito cardiaco accelerato) indicano un’eventuale interruzione di gravidanza ectopica, si eseguono esami del sangue per stabilire se la coagulazione del sangue funziona regolarmente.

Altri esami dipendono dal tipo di disturbo sospettato. L’ecodoppler, che mostra la direzione e la velocità del flusso sanguigno, consente ai medici di identificare una torsione ovarica, che può interrompere l’apporto di sangue all’ovaio. Altri test sono le colture di sangue, urina o secrezioni vaginali e analisi delle urine (urinocoltura) per eventuali infezioni.

Se il dolore è persistentemente insopportabile e la causa rimane non identificata, i medici eseguono una piccola incisione appena sotto l’ombelico e vi inseriscono una sonda di visualizzazione (laparoscopio) per osservare direttamente l’utero, le tube di Falloppio e le ovaie e valutare ulteriormente la causa del dolore. Di rado si rende necessaria un’incisione più ampia (procedura chiamata laparotomia).

Trattamento

I disturbi specifici vengono trattati, come nei seguenti esempi:

  • Gravidanza ectopica: un farmaco per interrompere la gravidanza ectopica o un intervento chirurgico per rimuoverla

  • Aborto spontaneo: analgesici, farmaci per favorire l’espulsione della gravidanza, o dilatazione e raschiamento (D e R) per rimuoverla

  • Aborto settico: antibiotici somministrati per via endovenosa e D e R, per rimuovere il contenuto dell'utero non appena possibile

  • Torsione ovarica o delle tube di Falloppio (torsione degli annessi): intervento chirurgico per risolvere la torsione (se possibile) o per rimuovere l'ovaio o la tuba

Fra gli analgesici, se necessari, il più sicuro per le donne in gravidanza è il paracetamolo; tuttavia se questo non è efficace, si può ricorrere a un oppiaceo.

Dolore dovuto alle normali alterazioni della gravidanza

Si può consigliare alle donne di

  • cambiare le attività che causano dolore

  • evitare di sollevare o spingere oggetti pesanti

  • mantenere una buona postura

  • dormire con un cuscino fra le ginocchia

  • riposare il più possibile con un buon sostegno per la schiena

  • applicare calore sulle zone doloranti

  • eseguire gli esercizi di Kegel (contrarre e rilasciare i muscoli attorno a vagina, uretra e retto)

  • utilizzare cinture di supporto premaman

  • possibilmente provare l’agopuntura

Punti principali

  • Il dolore pelvico all’inizio della gravidanza di solito dipende da alterazioni normali per tale condizione.

  • Altre volte è dovuto a disturbi che interessano la gravidanza, gli organi riproduttivi femminili ma non la gravidanza, oppure altri organi.

  • La priorità per il medico consiste nell’identificare i disturbi che richiedono un intervento chirurgico d’urgenza, come la gravidanza ectopica o l’appendicite.

  • Di solito si procede con l’ecografia.

  • Alcuni accorgimenti di carattere generale (come riposo e applicazione di impacchi caldi) possono contribuire ad alleviare il dolore dovuto alle normali alterazioni durante la gravidanza.