Menopausa precoce

(insufficienza ovarica prematura; insufficienza ovarica primaria)

DiJoAnn V. Pinkerton, MD, University of Virginia Health System
Revisionato/Rivisto feb 2023
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La menopausa precoce è rappresentata dalla scomparsa permanente delle mestruazioni prima dei 40 anni di età. Si verifica perché le ovaie non rilasciano più ovuli (ovulazione) regolarmente e smettono di produrre i normali livelli premenopausali di ormoni riproduttivi.

  • Alcune donne sono asintomatiche a parte l’assenza dei cicli mestruali, mentre altre presentano infertilità o gli stessi sintomi della menopausa naturale (come vampate di calore o sudorazione notturna).

  • La diagnosi può essere confermata mediante esami del sangue; altri esami vengono condotti per identificarne la causa.

  • Varie misure, compresi estrogeni (tipicamente assunti fino a circa 51 anni, quando in media si verifica la menopausa), possono alleviare o ridurre i sintomi.

  • Per iniziare una gravidanza, alle donne con menopausa precoce possono essere somministrati trattamenti per la fertilità (come l’impianto in utero di ovuli di un’altra donna).

Dal punto di vista ormonale, la menopausa precoce è del tutto simile alla menopausa naturale: Le ovaie producono pochissimo o nessun estrogeno. L’ovulazione si arresta completamente o quasi completamente. Tuttavia, talvolta le ovaie iniziano a funzionare nuovamente per un breve periodo e possono rilasciare un ovulo, rendendo possibile la gravidanza. Le ovaie contengono ancora migliaia di ovuli. La menopausa precoce non implica un invecchiamento prematuro. Significa solo che le ovaie non funzionano più in modo normale.

Cause della menopausa precoce

Le cause della menopausa precoce possono essere diverse:

  • Anomalie genetiche: anomalie cromosomiche, anche dei cromosomi sessuali, come la sindrome di Turner, disturbi che conferiscono un cromosoma Y (normalmente presente solo negli uomini) e la sindrome dell’X fragile.

  • Malattia autoimmune: l’organismo produce anticorpi anomali che attaccano i tessuti dell’organismo, fra cui le ovaie.

  • Disturbi metabolici come carenze enzimatiche

  • Infezioni virali: un esempio è la parotite.

  • Chemioterapia o radioterapia per il cancro

  • Asportazione chirurgica delle ovaie: Il trattamento chirurgico per rimuovere entrambe le ovaie (ooforectomia bilaterale) elimina i cicli mestruali e provoca menopausa.

  • Asportazione chirurgica dell’utero: l’intervento per rimuovere l’utero (isterectomia) interrompe i cicli mestruali, ma non causa gli altri sintomi della menopausa finché è presente attività ovarica.

  • Tossine: un esempio è il tabacco.

Se la causa è un disturbo che conferisce il cromosoma Y, aumenta il rischio di tumore ovarico.

Sintomi della menopausa precoce

Alcune donne possono essere asintomatiche, ad eccezione del fatto che le mestruazioni diventano più leggere o irregolari o si interrompono (amenorrea). Altre presentano infertilità o gli stessi sintomi associati alla menopausa normale (che si verifica intorno ai 51 anni), come vampate di calore, sudorazione notturna e sbalzi di umore.

Le donne possono avvertire i sintomi del disturbo che ha causato la menopausa precoce. Ad esempio, se la causa è la sindrome di Turner, possono presentare anomalie fisiche o cognitive.

Se la menopausa precoce è causata da un processo autoimmune, le donne possono anche presentare altre malattie autoimmuni, come tiroidite, vitiligine, miastenia gravis e morbo di Addison (insufficienza surrenale). Il morbo di Addison è potenzialmente letale.

La mancanza di estrogeni può comportare la riduzione della densità ossea (osteoporosi) e l’assottigliamento e la secchezza dell’epitelio vaginale (atrofia vaginale). Il rischio di altre condizioni (come depressione, ansia, morbo di Parkinson, demenza e coronaropatia) può aumentare.

Diagnosi della menopausa precoce

  • Test di gravidanza

  • Dosaggio ormonale

  • Analisi supplementari per identificare la causa

  • A volte, test genetici e analisi cromosomica

La menopausa precoce si sospetta quando le donne di età inferiore a 40 anni presentano sintomi della menopausa, pochi cicli mestruali o del tutto assenti oppure non riescono ad avere una gravidanza.

Si esegue un test di gravidanza per assicurarsi che non sia la gravidanza il motivo dell’interruzione del ciclo mestruale. Si misurano quindi i livelli di estrogeni e di ormone follicolo-stimolante (che stimola le ovaie a produrre estrogeni e progesterone). Queste misurazioni possono dover essere ripetute ogni settimana per alcune settimane per confermare la diagnosi di menopausa precoce.

Possono essere effettuati altri esami che aiutano i medici a identificare la causa della menopausa precoce o i disturbi associati e pertanto valutare i rischi per la salute della donna e i trattamenti raccomandati. Ad esempio, se il medico sospetta che una donna abbia anche la tiroidite (una malattia autoimmune), misura i livelli degli ormoni tiroidei nel sangue.

Si ricorre a consulenza e test genetici se le donne presentano disabilità cognitiva, tremori o perdita di equilibrio (atassia) o hanno una familiare stretta con menopausa precoce o se hanno meno di 35 anni.

Può essere eseguito un esame del sangue per l’ormone antimulleriano (prodotto dalle ovaie) per valutare il funzionamento delle ovaie e stimare le probabilità che una donna possa concepire dopo il trattamento con farmaci per la fertilità.

Può essere misurata la densità ossea per verificare la presenza di osteoporosi.

Trattamento della menopausa precoce

  • Contraccettivi orali combinati (estrogeni e un progestinico) o terapia ormonale in menopausa

  • Se la donna desidera una gravidanza, fecondazione in vitro

Se le donne con menopausa precoce non hanno in programma una gravidanza, ricevono uno dei trattamenti seguenti:

  • Pillola o cerotto anticoncezionale contenente estrogeni e un progestinico (un contraccettivo orale combinato)

  • Terapia ormonale in menopausa (chiamata anche terapia ormonale sostitutiva) che contiene un estrogeno e un progestinico (una forma sintetica dell’ormone femminile progesterone) o progesterone

Questi trattamenti sono di solito assunti fino a circa 51 anni (l’età media della menopausa). I medici decidono quindi se continuare i trattamenti sulla base delle circostanze individuali della donna.

La terapia estrogenica aiuta ad alleviare i sintomi e a prevenire altri effetti della menopausa (come secchezza vaginale e sbalzi di umore). Aiuta inoltre a mantenere la densità ossea (per prevenire l’osteoporosi). Dato che assumere solo estrogeni aumenta il rischio di tumore dell’epitelio uterino (tumore dell’endometrio), la maggior parte delle donne deve assumere assieme agli estrogeni anche un progestinico o progesterone, per incrementare la protezione contro questo tumore. Le donne che hanno subito un’isterectomia (asportazione dell’utero) non hanno bisogno di assumere un progestinico o progesterone.

Se una donna con menopausa precoce desidera una gravidanza, il medico può raccomandare la fecondazione in vitro (in provetta) utilizzando gli ovuli di un’altra donna (ovuli da donatrice). Questi ovuli vengono impiantati nell’utero dopo essere stati fecondati in laboratorio. Questa tecnica offre alle donne con menopausa precoce una probabilità di circa il 50% (talvolta anche maggiore) di iniziare una gravidanza. Altrimenti le possibilità di concepire sono del 5%-10%.