Neurofibromatosi

DiM. Cristina Victorio, MD, Akron Children's Hospital
Revisionato/Rivisto set 2021
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I fatti in Breve

La neurofibromatosi è un insieme di disturbi genetici che prevede la formazione di molti ammassi di tessuto neurologico molle e color carne (neurofibromi) sottocute e in altre parti del corpo e di macchie piatte color caffellatte sulla pelle.

  • La neurofibromatosi è causata da mutazioni di alcuni geni.

  • Oltre alle formazioni sottocute e alle macchie color caffellatte sulla pelle i soggetti possono manifestare anomalie ossee, mancanza di coordinazione, debolezza, sensazioni anomale o problemi di vista o di udito.

  • I medici conducono un esame obiettivo e spesso esami di diagnostica per immagini per indagare la presenza di noduli o neoformazioni.

  • Il disturbo è incurabile, ma le formazioni possono essere rimosse chirurgicamente e se sono cancerose possono essere sottoposte a radioterapia o chemioterapia.

La neurofibromatosi è una sindrome neurocutanea. Le sindromi neurocutanee causano problemi che interessano cervello, colonna vertebrale, nervi (neuro) e pelle (cutanea).

I neurofibromi sono formazioni color carne non cancerose (benigne) che originano dalle cellule di Schwann (che avvolgono le fibre nervose periferiche) e da altre cellule di sostegno dei nervi periferici (i nervi esterni al cervello e al midollo spinale).

Struttura tipica di una cellula nervosa

La cellula nervosa (neurone) è costituita da un grande corpo cellulare e da fibre nervose, tra cui un prolungamento allungato (assone), per inviare gli impulsi, e varie diramazioni (dendriti), per riceverli. Gli impulsi provenienti dall’assone attraversano una sinapsi (la giunzione tra due cellule nervose) e giungono al dendrite di un’altra cellula.

Ogni assone di grande diametro è circondato da oligodendrociti, a livello dell’encefalo e del midollo spinale, e da cellule di Schwann nel sistema nervoso periferico. Le membrane di queste cellule sono costituite da un tipo di lipide (lipoproteina) chiamato mielina. Le membrane sono avvolte strettamente attorno all’assone, formando una guaina a più strati. Questa guaina mielinica è simile all’isolante intorno a un filo elettrico. Gli impulsi nervosi viaggiano molto più rapidamente nei nervi provvisti di guaina mielinica che non in quelli che ne sono privi.

I neurofibromi, che possono essere palpati sottocute sotto forma di piccoli noduli, spesso compaiono dopo la pubertà.

Tipi di neurofibromatosi

Esistono tre tipi di neurofibromatosi:

  • Neurofibromatosi di tipo 1 (o NF1, nota anche come malattia di von Recklinghausen) con un’incidenza approssimativa di 1 soggetto su 2.500-3.000. I neurofibromi si sviluppano lungo i nervi periferici, ad esempio sottocute o sulla pelle e in prossimità esterna rispetto al midollo spinale. Talvolta si sviluppano tumori nei nervi che collegano il cervello agli occhi (nervi ottici). Anche le ossa e i tessuti molli (ad esempio i muscoli) possono essere interessati.

  • Neurofibromatosi di tipo 2 (o NF2) con un’incidenza approssimativa di 1 soggetto su 35.000. Provoca tumori del nervo uditivo (che collega l’orecchio interno al cervello), denominati neuromi acustici e a volte tumori del cervello o dei tessuti che ricoprono il cervello o il midollo spinale (meningi). I tumori delle meningi sono chiamati meningiomi. Non sono cancerosi.

  • La schwannomatosi è meno comune rispetto agli altri due tipi; Gli schwannomi sono neoformazioni composte essenzialmente da cellule di Schwann. Si sviluppano intorno ai nervi spinali, cranici e periferici, ma non evolvono a neuromi acustici.

Cause della neurofibromatosi

Circa la metà dei pazienti con neurofibromatosi presenta familiarità per la patologia. È sufficiente un solo gene per la neurofibromatosi, trasmesso da uno dei genitori, affinché si sviluppi il disturbo (ereditarietà dominante) e ciascun bambino di un genitore affetto presenta un rischio del 50% di ereditare la malattia. La maggior parte dei geni coinvolti nella neurofibromatosi è stata identificata.

Nei restanti soggetti, la neurofibromatosi è dovuta a una mutazione genetica spontanea (non ereditaria). Pertanto, questi soggetti non hanno anamnesi familiare del disturbo.

Possono verificarsi diversi tipi di mutazioni, di carattere ereditario o spontaneo. La gravità del disturbo dipende dal tipo di mutazione.

Sintomi della neurofibromatosi

Neurofibromatosi di tipo 1

La neurofibromatosi di tipo 1 di solito è asintomatica, a parte caratteristiche macchie color caffellatte o noduli (neurofibromi) sotto pelle. I soggetti possono non notare queste macchie della pelle o i noduli. Tuttavia, se i neurofibromi esercitano una pressione sul nervo che circondano, i soggetti possono notare formicolio o debolezza nelle aree in prossimità dei noduli.

Macchie caffellatte nella neurofibromatosi
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Le macchie caffellatte sono piatte, di colore marroncino, e sono presenti nella maggior parte dei pazienti con neurofibromatosi di tipo 1.
Su concessione dell’editore. Tratto da Oster A, Rosa R: Atlas of Ophthalmology. A cura di R Parrish II e HW Flynn Jr. Philadelphia, Current Medicine, 2000.

Nel 90% circa dei bambini affetti si sviluppano macchie color caffellatte. Hanno un colore bruno tipico del caffè con latte e si sviluppano sulla pelle del torace, della schiena, della pelvi e nelle pieghe dei gomiti e delle ginocchia. Si tratta di macchie piatte generalmente presenti dalla nascita o che compaiono durante la prima infanzia. I bambini non affetti da neurofibromatosi possono presentare due o tre macchie color caffellatte, mentre quelli affetti dal tipo 1 ne hanno almeno sei.

Neurofibromi e macchie caffellatte nella neurofibromatosi di tipo 1
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La foto mostra vari neurofibromi (pomfi marroncini) e macchie caffellatte (chiazze piatte brunastre) sulla schiena di un soggetto affetto da neurofibromatosi di tipo 1.
DOTT. HAROUT TANIELIAN/SCIENCE PHOTO LIBRARY

Sono comuni neurofibromi che si sviluppano nella cute. Tra i 10 e i 15 anni di età possono iniziare a comparire sulla pelle neurofibromi di varie forme e dimensioni. Possono essere meno di 10 o migliaia. Di solito non causano altri sintomi.

I neurofibromi che si sviluppano sottocute possono provocare anomalie strutturali, ad esempio una curvatura anomala della colonna vertebrale (cifoscoliosi), deformità delle coste, allargamento delle ossa lunghe di braccia e gambe e difetti a carico delle ossa delle gambe o del cranio. Se è interessata l’orbita oculare, gli occhi sono sporgenti. I neurofibromi che si sviluppano sottocute possono interessare anche i nervi che conducono dal cervello a varie parti della testa, del collo e del tronco (nervi cranici).

I neurofibromi che si sviluppano nei nervi possono interessare qualsiasi nervo del corpo. Spesso si sviluppano sulle radici dei nervi spinali (le parti del nervo spinale che emergono dal midollo spinale attraverso il rachide). In questa sede spesso non determinano alcuna conseguenza rilevante. Tuttavia, in caso di compressione del midollo spinale, i neurofibromi possono comportare gravi problemi, causando paralisi o alterazioni della sensibilità in diverse parti del corpo, in base alla parte della colonna compressa. Se i neurofibromi comprimono i nervi periferici, questi ultimi possono non funzionare normalmente e possono comparire dolore, formicolio, intorpidimento o debolezza. I tumori a carico dei nervi a livello del capo possono causare cecità, torpore, mancanza di coordinazione o debolezza.

Possono svilupparsi altri problemi. Tra questi troviamo:

  • Un tumore del nervo ottico (chiamato glioma ottico)

  • Noduli di Lisch (formazioni benigne sull’iride, la parte colorata dell’occhio)

  • Protrusione nelle pareti arteriose (aneurismi) o ostruzioni delle arterie

  • Lieve ingrossamento della testa

  • Problemi di apprendimento

  • Leucemia

  • Tumori cancerosi, talvolta nel cervello o lungo i nervi periferici

I gliomi ottici possono non provocare alcun sintomo oppure possono crescere sufficientemente da esercitare pressione sul nervo ottico e compromettere la vista o persino provocare cecità. Questi tumori possono di solito essere identificati entro i 5 anni di età e raramente si sviluppano dopo i 10 anni.

Noduli di Lisch nella neurofibromatosi
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L’immagine mostra i noduli di Lisch, escrescenze brunastre sull’iride (la parte colorata dell’occhio).
Su concessione dell’editore. Tratto da Kotagal S, Bicknese A, Eswara M: Atlas of Clinical Neurology. A cura di RN Rosenberg. Philadelphia, Current Medicine, 2002.

Generalmente la progressione della neurofibromatosi è lenta. Con l’aumento del numero di neurofibromi, le alterazioni neurologiche si intensificano.

Neurofibromatosi di tipo 2

Nella neurofibromatosi di tipo 2 si sviluppano neuromi acustici su uno o entrambi i nervi uditivi. I tumori comprimono i nervi e possono causare perdita dell’udito, ronzio nelle orecchie (tinnito), instabilità, capogiri e spesso cefalea o debolezza di alcune parti del viso. I sintomi possono comparire durante l’infanzia o la prima età adulta.

Possono manifestarsi anche altri tipi di tumori, tra cui gliomi e meningiomi ( see page Panoramica sui tumori del sistema nervoso) e alcuni soggetti sviluppano prematuramente cataratte.

Schwannomatosi

Nella schwannomatosi possono svilupparsi tumori benigni (chiamati schwannomi) su quasi qualsiasi nervo del corpo, ad eccezione di quelli acustici. Alcuni pazienti possono presentare molti schwannomi, mentre altri solo alcuni.

Di solito il primo sintomo di schwannomatosi è il dolore, che può interessare qualsiasi parte del corpo e che può diventare cronico e grave. Alcuni soggetti lamentano intorpidimento, formicolio o debolezza delle dita delle mani e dei piedi. Possono svilupparsi altri sintomi, a seconda della sede degli schwannomi. I sintomi si sviluppano quando gli schwannomi comprimono i nervi cranici, della colonna vertebrale o del tronco.

Diagnosi della neurofibromatosi

  • Valutazione medica

  • Risonanza magnetica per immagini o tomografia computerizzata

Nella maggior parte dei pazienti la neurofibromatosi viene identificata durante una normale visita dal medico a causa di problemi cosmetici o la necessità di una valutazione a causa di un’anamnesi familiare di neurofibromatosi.

La diagnosi di tutti i tre tipi di neurofibromatosi si basa sui risultati dell’esame obiettivo, come macchie color caffellatte o noduli sotto la pelle lungo i nervi.

Nei soggetti con sintomi neurologici, solitamente si procede con la risonanza magnetica per immagini (RMI) o la tomografia computerizzata (TC) per indagare la presenza di formazioni a livello cranico e in prossimità del midollo spinale.

Solitamente non si eseguono test genetici, tuttavia, se è stata individuata una mutazione in un genitore affetto dal tipo 1, è possibile eseguire test per valutare la presenza della stessa mutazione nel bambino.

Trattamento della neurofibromatosi

  • Per i neurofibromi sintomatici, possibilmente intervento chirurgico o asportazione con laser o elettrocauterizzazione

  • Per i tumori maligni, chemioterapia

Non esiste alcun trattamento che possa interrompere la progressione della neurofibromatosi o risolverla.

Singoli neurofibromi che causano gravi sintomi solitamente possono essere asportati chirurgicamente o, se di piccole dimensioni, con laser o corrente elettrica (elettrocauterizzazione). Spesso la rimozione chirurgica del neurofibroma comporta inoltre l’asportazione del nervo.

Se si sviluppano tumori maligni, si procede con la chemioterapia.

Poiché la neurofibromatosi può essere ereditaria, si raccomanda consulenza genetica se i pazienti affetti da tale disturbo desiderano avere figli. I figli di soggetti affetti da neurofibromatosi presentano una probabilità del 50% di avere il disturbo. Nei soggetti sani, ma con un bambino affetto dalla patologia, il rischio di avere un altro figlio affetto dal disturbo è molto modesto.