Crescendo, i bambini acquisiscono diverse capacità. Alcune, come il controllo delle urine e delle feci, dipendono soprattutto dal livello di maturazione del sistema nervoso. Altre, come il comportamento appropriato da tenere in casa e a scuola, sono il risultato della complicata interazione tra lo sviluppo fisico e intellettivo (cognitivo) del bambino, la salute, il temperamento e il rapporto con i genitori, le persone che si occupano di lui e gli insegnanti (vedere anche Sviluppo infantile). Altri comportamenti, come succhiarsi il pollice, si sviluppano quando i bambini cercano modi per affrontare lo stress. Altri comportamenti ancora si sviluppano in risposta allo stile genitoriale.
I problemi comportamentali e dello sviluppo possono diventare talmente gravi da minare i rapporti normali fra il bambino e gli altri o interferire con lo sviluppo emotivo, sociale e intellettivo. Alcuni problemi comportamentali includono i seguenti:
La maggior parte di questi problemi deriva dalle normali abitudini comportamentali.
Alcuni problemi comportamentali, come fare pipì a letto, possono essere lievi e risolversi rapidamente e spontaneamente nell’ambito del normale sviluppo. Altri problemi, come quelli che insorgono nei bambini con disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder, ADHD), possono richiedere un trattamento continuativo.
Comportamenti legati a stress del bambino
Ogni bambino affronta lo stress in modo diverso. Alcuni comportamenti che aiutano i bambini ad affrontare lo stress comprendono: succhiare il pollice, mangiarsi le unghie e, talvolta, sbattere la testa.
Suzione del pollice o uso del ciuccio
Succhiare il pollice (o altre dita) o il ciuccio costituisce un comportamento normale nella prima infanzia; la maggior parte dei bambini interrompe tale abitudine entro 1-2 anni, ma alcuni la mantengono in età scolare. Succhiare occasionalmente il pollice o il ciuccio è normale nei momenti di stress, ma farlo abitualmente dopo i 5 anni può alterare la forma del palato, causare disallineamento dei denti e prese in giro da parte degli altri bambini. Talvolta i bambini che succhiano persistentemente il pollice o il ciuccio possono dover essere esaminati da un operatore sanitario specializzato nel comportamento.
Alla fine tutti i bambini smettono di succhiarsi il pollice o di usare il ciuccio. I genitori devono intervenire solo se consigliati dal dentista o se ritengano che la suzione del pollice determini problemi a livello sociale.
I genitori devono incoraggiare dolcemente il bambino e fargli capire perché è giusto interrompere questa abitudine. Quando il bambino mostra di voler smettere, come primo passo è utile ricordargli con calma il suo proposito. Successivamente, si possono mettere direttamente sul pollice del bambino alcune ricompense simboliche, come un cerotto colorato o disegnando una stella sul dito con un pennarello non tossico. Si possono adottare ulteriori misure, come usare una protezione di plastica sul pollice oppure applicare sull’unghia una sostanza amara non tossica. Tuttavia, nessuna di queste misure deve essere usata contro la volontà del bambino.
Mangiarsi o strapparsi le unghie
Mangiarsi o strapparsi le unghie sono comportamenti comuni nei bambini piccoli. Questa abitudine scompare generalmente crescendo, ma può essere correlata a stress e ansia.
Ai bambini motivati si può insegnare a sostituire questa abitudine con altre (ad esempio, roteare una matita).
Il comportamento desiderato può essere rafforzato dando al bambino maggiori ricompense se riesce a evitare il comportamento sbagliato.
Battere il capo e dondolare ritmicamente
Battere il capo e dondolare ritmicamente sono gesti comuni nei bambini sani. Pur allarmando i genitori, i bambini non sembrano manifestare un senso di angoscia e in realtà sembrano trarre conforto da tali movimenti.
Solitamente, i bambini smettono di dondolarsi, ruotare e battere il capo tra i 18 mesi e i 2 anni, ma le stesse azioni ripetitive si osservano talvolta anche in bambini più grandi e negli adolescenti.
Anche i bambini con disturbo dello spettro autistico e altri problemi di neurosviluppo possono battere la testa o compiere altri movimenti ripetitivi. Tuttavia, tali condizioni sono associate a sintomi aggiuntivi che riflettono una diagnosi precisa.
Sebbene i bambini non si feriscano quasi mai nell’assumere tali comportamenti, questo rischio (e il rumore) può essere ridotto tenendo il lettino lontano dal muro, applicando un’imbottitura al suo interno, togliendo le rotelle o ponendo sotto di esse dei tappeti di protezione.
Problemi comportamentali e stile genitoriale
Lodi e ricompense possono favorire un comportamento positivo. Talvolta i genitori finiscono per prestare attenzione ai propri figli solo in caso di comportamenti inappropriati, con conseguenze negative se si tratta dell’unica attenzione rivolta loro. Poiché la maggior parte dei bambini preferisce attirare l’attenzione con un comportamento inadeguato piuttosto che non ricevere alcuna attenzione, i genitori devono creare ogni giorno momenti dedicati alle interazioni positive con il bambino per evitare aumenti dei comportamenti inappropriati.
I problemi dell’interazione tra genitore e bambino sono difficoltà nei rapporti tra un bambino e i suoi genitori, che possono insorgere nei primi mesi di vita. Il rapporto può essere teso a causa di:
Gravidanza o parto difficili o difficoltà nell’allattamento
Depressione post-partum che interessa uno dei genitori
Problemi di coppia tra i genitori
Inadeguato sostegno sociale o emotivo ai genitori da parte di familiari o amici
Il lavoro, l’alloggio o altre difficoltà finanziarie dei genitori
Stile genitoriale che non favorisce una relazione positiva tra genitore e bambino
I primi giorni da genitori sono stressanti per la maggioranza delle persone, a causa degli orari imprevedibili a cui il bambino mangia o dorme. La maggior parte dei bambini non dorme per tutta la notte fino a 3-4 mesi.
Rapporti tra genitore e figlio non buoni possono rallentare lo sviluppo delle capacità mentali e sociali del bambino e causare un rallentamento della crescita e dell’aumento di peso (ritardo della crescita).
Un medico o un infermiere può valutare il temperamento individuale di un bambino e offrire ai genitori delle informazioni sul suo sviluppo e dei consigli utili per favorire una migliore crescita. I genitori possono quindi essere in grado di maturare aspettative più realistiche, accettare i propri sensi di colpa e le situazioni di conflitto e tentare di ricostruire una relazione sana. Se la relazione non viene ricucita, il bambino può continuare ad avere problemi.
Le aspettative non realistiche contribuiscono alla percezione di problemi comportamentali. Ad esempio, i genitori che si aspettano che un bambino di 2 anni metta in ordine da solo i propri giocattoli potrebbero erroneamente interpretare il fatto che non lo faccia come un problema comportamentale. I genitori possono mal interpretare altri comportamenti normali, correlati all’età, di un bambino di 2 anni, come il rifiuto di rispettare le richieste o le regole di un adulto.
Un circolo vizioso o schema comportamentale circolare è un ciclo nel quale una risposta negativa (collera) a un comportamento negativo (inappropriato) del bambino da parte di un genitore o di chi si occupa del bambino provoca ulteriore comportamento negativo da parte del bambino, che porta a continue risposte negative da parte del genitore o della persona che si occupa del bambino. L’attenzione ricevuta dal bambino da parte del genitore o di chi si occupa di lui spesso rafforza il suo comportamento inappropriato.
Nei circoli viziosi, il bambino risponde allo stress e al disagio emotivo con testardaggine, insolenza, aggressività e resistenza invece di piangere. I genitori o le persone che si occupano di lui reagiscono rimproverandolo, sgridandolo e sculacciandolo. I circoli viziosi possono anche derivare dalla reazione di eccessiva protezione o permissività dei genitori nei confronti di un figlio timoroso, troppo dipendente o che tende a ingannarli.
Per rompere il circolo vizioso, i genitori dovrebbero imparare a ignorare il comportamento inappropriato quando non ha un influsso negativo sugli altri, come nel caso di accessi d’ira o del rifiuto di mangiare. Reindirizzare l’attenzione del bambino su attività interessanti consente di premiarne il comportamento desiderato, trasmettendo un senso di soddisfazione al bambino e ai genitori o a chi se ne prende cura. Se un comportamento non può essere ignorato, si può tentare una procedura di distrazione o la tecnica del time-out.
I problemi di disciplina sono comportamenti inappropriati che si sviluppano quando la disciplina risulta inefficace. Disciplina non significa soltanto punire. Al contrario, consiste nell’avere, nei confronti dei bambini, aspettative chiare, strutturate, appropriate all’età e che essi possano comprendere. Premiare i comportamenti positivi è molto più facile e soddisfacente, tanto per i genitori quanto per i bambini, che punire le condotte inappropriate.
Nei bambini più grandi e negli adolescenti possono insorgere problemi comportamentali quando i ragazzi cercano di diventare indipendenti e di mettere alla prova le regole imposte dai genitori e di evitare la supervisione dei genitori. I genitori devono imparare a distinguere negli adolescenti i problemi comportamentali seri da errori di giudizio occasionali. (Vedere anche Sviluppo psicosociale degli adolescenti.)
Trattamento
Trattamento di problemi medici o psicologici
Strategie per la modificazione del comportamento per i genitori
L’obiettivo del trattamento è quello di cambiare il comportamento indesiderato inducendo il bambino a voler modificare il proprio comportamento. Per raggiungere tale obiettivo spesso è necessario un cambiamento coerente nelle azioni dei genitori, che si traduce a sua volta in un miglioramento dei comportamenti dei bambini.
I problemi comportamentali devono essere affrontati precocemente, poiché certe condotte sono più difficili da modificare se radicate. Talvolta, i genitori devono essere solo rassicurati sulla normalità del comportamento in questione o ascoltare alcuni consigli basilari. Un semplice suggerimento per i genitori è dedicare almeno 15-20 minuti al giorno ad attività piacevoli con il proprio figlio o dare importanza ai comportamenti positivi del bambino (“notare che il bambino si comporta bene”). I genitori sono inoltre incoraggiati a trascorrere regolarmente del tempo lontano dal bambino per aiutarlo a imparare a essere sicuro e anche indipendente.
Ulteriori strategie che i genitori possono utilizzare per modificare il comportamento di un bambino includono le seguenti:
identificare i fattori che scatenano il comportamento inappropriato del bambino e i fattori (come maggiore attenzione) che possono inavvertitamente rafforzarlo
spiegare in modo chiaro al bambino quali comportamenti sono desiderati e quali no
fissare regole e limiti coerenti
prendere nota di come regole e limiti siano stati rispettati
premiare adeguatamente i successi e punire i comportamenti inappropriati
Concentrarsi sul comportamento stesso e non equipararlo al bambino (ad esempio dire “questo non è un comportamento accettabile” invece di “sei un bambino cattivo”)
Ridurre al minimo la rabbia quando si fanno rispettare le regole
Aumentare le interazioni positive con il bambino
Gli esperti di salute infantile raccomandano forme sane di disciplina, come il rafforzamento positivo dei comportamenti appropriati, l’imposizione di limiti, il reindirizzamento e la definizione delle aspettative future. Raccomandano ai genitori di non sculacciare, colpire, schiaffeggiare, minacciare, insultare, umiliare o denigrare il bambino.
Se un problema comportamentale persiste dopo 3-4 mesi, i medici possono raccomandare una valutazione della salute comportamentale.
Tecnica del time-out
Questa tecnica disciplinare è più efficace se i bambini sono consapevoli di aver compiuto azioni inappropriate e interpretano come punizione la negazione dell’attenzione. Di norma, prima dei 2 anni d’età i bambini non capiscono che negare loro l’attenzione è una punizione collegata a un comportamento sbagliato.
Un time-out consiste nel far trascorrere al bambino alcuni minuti da solo in un luogo con poche fonti di stimolazione o distrazione (un angolo o una stanza [diversa dalla camera da letto del bambino] che non siano bui o spaventosi e senza televisore, dispositivi digitali o giocattoli). È necessario usare con cautela questa tecnica su un singolo bambino in situazioni di gruppo, ad esempio negli asili o a scuola, poiché può causare umiliazione dannosa.
La tecnica può essere applicata quando un bambino si comporta male ed è consapevole che tale comportamento verrà punito con un time-out. Di solito, prima di applicare la tecnica del time-out il bambino deve ricevere ammonimenti e avvertimenti verbali:
Al bambino viene spiegano brevemente il comportamento inappropriato e gli viene chiesto di sedersi nel luogo riservato al time-out o, se necessario, viene portato là.
La durata del time-out dovrebbe essere di 1 minuto per ciascun anno di età (per un massimo di 5 minuti). Il bambino deve rimanere volontariamente nel luogo deputato al time-out e non devono essere utilizzati metodi fisici per mantenere il bambino lì (vale a dire, i bambini non devono essere trattenuti fisicamente).
Il bambino che si alza dal luogo stabilito per il time-out prima del previsto viene ricondotto là a e il time-out viene ricominciato. Non deve esserci contatto visivo né verbale.
Quando arriva il momento di alzarsi dalla sedia, la persona che si occupa del bambino gli chiede il motivo del time-out, senza rabbia né insistenza. Al bambino che non lo ricorda, viene brevemente rammentato. Non serve che il bambino esprima rimorso per il comportamento inappropriato, purché egli dimostri di avere capito il motivo del time-out.
Il prima possibile dopo il time-out, la persona che si occupa del bambino dovrebbe sforzarsi di identificare il comportamento appropriato ed elogiarlo. Un comportamento appropriato può essere più facilmente conquistato se il bambino viene reindirizzato a una nuova attività, lontano dal luogo in cui aveva tenuto il comportamento sbagliato.
Talvolta, il comportamento inappropriato peggiora durante il time-out. In tali casi è necessario ribadire il motivo per cui è stato assegnato il time-out prima di spiegare che si desidera prestare attenzione al bambino per un buon comportamento piuttosto che per uno cattivo e reindirizzare il bambino a un’altra attività più accettabile.
Ulteriori informazioni
La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che il Manuale non è responsabile del contenuto di questa risorsa.
American Academy of Pediatrics: Qual è il modo migliore per disciplinare un bambino?
