Occasionalmente, molti bambini e adolescenti si scontrano fisicamente con gli altri anche se, nella maggior parte dei casi, il comportamento violento non è persistente e non sfocia in crimini violenti. Tuttavia, i bambini che esibiscono comportamenti violenti prima della pubertà possono essere maggiormente a rischio di commettere reati in età adulta.
Molti fattori di rischio di violenza giovanile sono legati a stress prolungato o ripetuto. Questo stress può modificare negativamente lo sviluppo cerebrale. I fattori di rischio noti di comportamento violento includono:
Punizione fisica
Esposizione a violenza o storia di vittimizzazione violenta
Problemi di sviluppo o comportamentali
Abuso di alcol e di sostanze da parte delle persone che si occupano del bambino o dell’adolescente
Pratiche disciplinari aggressive, permissive o non coerenti o incuria da parte dei genitori o di chi si prende cura del bambino
Associazione con coetanei delinquenti o coinvolgimento in una gang
Vita in una comunità con opportunità economiche ridotte, alti livelli di disgregazione familiare o disorganizzazione sociale
Accesso ad armi da fuoco
Gli atti di violenza commessi dai giovani sono stati associati ad accesso ad armi da fuoco, esposizione alla violenza attraverso i mezzi di informazione (come social media e piattaforme giornalistiche) ed esposizione ad abuso minorile e violenza domestica.
I videogiochi e programmi violenti possono desensibilizzare i bambini alla violenza; anche se gli esperti non ritengono che causino direttamente atteggiamenti violenti, l’esposizione rende i bambini più abituati alla violenza come parte della vita.
Nel 2019, il 19,5% degli studenti di sesso maschile delle scuole superiori statunitensi ha riferito di aver portato con sé un’arma almeno una volta nel corso del mese precedente l’intervista effettuata nell’ambito di uno studio sui rischi giovanili. Un altro studio ha indicato che portare un’arma a scuola è più comune tra gli studenti che sono stati minacciati o feriti con un’arma, quelli che sono stati coinvolti in lotte fisiche e quelli che hanno perso giorni di scuola perché preoccupati per la propria sicurezza nonché tra gli studenti di sesso maschile vittime di bullismo rispetto agli studenti che non erano stati esposti a violenza a scuola.
(Vedere anche Panoramica sui problemi comportamentali dei bambini.)
coinvolgimento in gang
L’appartenenza a gang giovanili è stata associata a comportamento violento, che spesso include l’uso di armi da fuoco.
I membri delle gang sono in genere un mix di adolescenti e giovani adulti (l’età di punta è 14 anni). Di solito le gang adottano un nome e dei simboli che le identificano, ad esempio un particolare abbigliamento, determinati gesti, tatuaggi o graffiti. Alcune gang richiedono ai potenziali membri di compiere atti di violenza prima di poter entrare a farne parte.
L’aumento della violenza delle gang giovanili è stato imputato, almeno in parte, al coinvolgimento delle stesse nello spaccio e nel consumo di droghe, soprattutto metamfetamine ed eroina.
Bullismo
Il bullismo è una forma di violenza che consiste nella reiterazione di attacchi verbali, emotivi, fisici e/o psicologici al fine di dominare o umiliare un’altra persona. Vedere Bullismo per informazioni sulle forme di bullismo, sui bulli e sulle vittime del bullismo.
Prevenzione del comportamento violento nei bambini e negli adolescenti
La prevenzione della violenza dovrebbe iniziare nelle prime fasi dell’infanzia. Le strategie includono quanto segue:
non usare la violenza con i bambini come misura disciplinare
limitare l’accesso alle armi e l’esposizione alla violenza attraverso i mezzi di comunicazione e i videogiochi
creare e conservare un ambiente scolastico sicuro
incoraggiare le vittime a confidarsi con i genitori e il personale scolastico
insegnare ai bambini più grandi e agli adolescenti strategie per evitare le situazioni ad alto rischio (ad esempio luoghi o contesti frequentati da persone armate o che consumano alcol o stupefacenti illegali) e come reagire alle situazioni di tensione o scongiurarle
promuovere relazioni familiari sicure, stabili e appaganti
ambienti scolastici sicuri e di sostegno e programmi che promuovono la salute mentale possono aiutare a prevenire la violenza e scoraggiare l’uso delle armi.
