La colangite sclerosante primitiva è un'infiammazione a chiazze, fibrosi e stenosi dei dotti biliari, senza causa nota. Tuttavia, la maggior parte dei pazienti affetti da colangite sclerosante primitiva ha anche una malattia infiammatoria intestinale, il più delle volte la colite ulcerosa. Altre condizioni morbose associate sono i disturbi reumatici sistemici, i disturbi autoimmunitari, le sindromi da immunodeficienza, a volte peggiorate da infezioni opportunistiche. Senso di spossatezza e prurito compaiono improvvisamente e peggiorano nel tempo. La diagnosi si basa sulla colangiografia (colangiopancreatografia in RM o colangiopancreatografia retrograda endoscopica). Il trapianto di fegato è indicato per la malattia in fase avanzata.
(Vedi anche Panoramica sulla funzione biliare.)
La colangite sclerosante primitiva è la forma più frequente di colangite sclerosante. La maggior parte (circa due terzi) dei pazienti con colangite sclerosante primitiva sono uomini (1). L'età di picco alla diagnosi è tra i 25 e i 45 anni.
Riferimento
1. Bowlus CL, Arrivé L, Bergquist A, et al. AASLD practice guidance on primary sclerosing cholangitis and cholangiocarcinoma. Hepatology. 2023;77(2):659-702. doi:10.1002/hep.32771
Eziologia della colangite sclerosante primitiva
Si stima che la colangite sclerosante primitiva sia presente fino a 35 casi ogni 100 000 persone, con una prevalenza generalmente più elevata alle latitudini più alte (1). Sebbene la causa sia sconosciuta, la colangite sclerosante primitiva è associata alla malattia infiammatoria intestinale, che è presente nel 60-90% dei pazienti a seconda della regione (1, 2). Circa il 2,5% dei pazienti con colite ulcerosa e circa l'1% con malattia di Crohn presentano PSC (3). Questa associazione con la malattia infiammatoria intestinale e la presenza di diversi auto-anticorpi (p. es., anticorpi antinucleo [ANA] e anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili perinucleari [p-ANCA]) nei pazienti che hanno una colangite sclerosante primitiva suggeriscono meccanismi immuno-mediati. Le cellule T sembrano essere coinvolte nella distruzione dei dotti biliari, implicando la presenza di un'alterazione dell'immunità cellulo-mediata. Una predisposizione genetica è suggerita dalla tendenza della malattia a svilupparsi in più membri della stessa famiglia e con una più alta incidenza nei pazienti con specifici tipi di antigeni leucocitari umani, più prominentemente B8, che è spesso correlato con malattie autoimmunitarie. Un fattore scatenante sconosciuto (p. es., un'infezione batterica, una lesione ischemica del dotto) può scatenare lo sviluppo della colangite sclerosante primitiva in persone geneticamente predisposte. Altri fattori eziologici possono includere l'infiammazione o la permeabilità intestinale, l'omeostasi biliare e il microbioma intestinale.
Si riconoscono tre ampi fenotipi di malattia (4, 5):
Fenotipo classico, che coinvolge i dotti biliari grandi e piccoli ed è spesso associato alla malattia infiammatoria intestinale
Fenotipo a piccoli dotti
Fenotipo di sovrapposizione tra colangite sclerosante primitiva ed epatite autoimmune
Il fenotipo classico è associato a malattia infiammatoria intestinale nel 70-80% dei pazienti e comporta un aumento del rischio di cancro della colecisti, carcinoma epatocellulare, colangiocarcinoma e, nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale concomitante, di cancro del colon. La malattia a piccoli dotti ha una prognosi migliore e un rischio di colangiocarcinoma inferiore rispetto alla malattia classica. Il fenotipo overlap è più responsivo all'immunoterapia.
Riferimenti relativi all'eziologia
1. Manns MP, Bergquist A, Karlsen TH, et al. Primary sclerosing cholangitis. Nat Rev Dis Primers. 2025;11(1):17. doi:10.1038/s41572-025-00600-x
2. Bowlus CL, Arrivé L, Bergquist A, et al. AASLD practice guidance on primary sclerosing cholangitis and cholangiocarcinoma. Hepatology. 2023;77(2):659-702. doi: 10.1002/hep.32771
3. Barberio B, Massimi D, Cazzagon N, et al. Prevalence of Primary Sclerosing Cholangitis in Patients With Inflammatory Bowel Disease: A Systematic Review and Meta-analysis. Gastroenterology. 2021;161(6):1865-1877. doi:10.1053/j.gastro.2021.08.032
4. Lazaridis KN, LaRusso NF. Primary Sclerosing Cholangitis. N Engl J Med. 2016;375(12):1161-1170. doi:10.1056/NEJMra1506330
5. Horwich BH, Dieterich DT. Phenotypes of Primary Sclerosing Cholangitis and Differential Diagnosis. Clin Liver Dis. 2024;28(1):143-155. doi:10.1016/j.cld.2023.07.006
Sintomatologia della colangite sclerosante primitiva
L'inizio è generalmente insidioso con l'insorgenza progressiva di affaticamento e successivamente prurito. In uno studio di popolazione, la maggior parte (57%) dei pazienti si è presentata con anomalie di laboratorio asintomatiche; i restanti si sono presentati con sintomi che includono dolore addominale, prurito, diarrea, ittero, affaticamento e febbre (1). Possono essere presenti steatorrea e alterazioni derivanti dal deficit di vitamine liposolubili. L'ittero persistente indica uno stato avanzato della malattia. I calcoli biliari sintomatici e la coledocolitiasi tendono a svilupparsi in circa il 50% dei pazienti, e la colangite batterica in circa il 40% (1).
In alcuni soggetti che sono asintomatici fino alle fasi avanzate della malattia, si presentano con l'epatosplenomegalia e/o la cirrosi come prima manifestazione.
La colangite sclerosante primitiva tende a progredire lentamente e inesorabilmente. La fase terminale comporta una cirrosi scompensata con ipertensione portale, ascite e insufficienza epatica.
Malgrado l'associazione tra colangite sclerosante primitiva e malattia infiammatoria intestinale, le due malattie tendono a decorrere separatamente. La colite ulcerosa può manifestarsi anni prima della colangite sclerosante primitiva e tende ad avere un decorso più lieve quando associata alla colangite sclerosante primitiva. Similmente, la colectomia totale non modifica il decorso della colangite sclerosante primitiva (2). La compresenza di una malattia infiammatoria intestinale e della colangite sclerosante primitiva aumenta il rischio di carcinoma colorettale, indipendentemente dal fatto che sia stato eseguito un trapianto di fegato per la colangite sclerosante primitiva. Un colangiocarcinoma si sviluppa nel 10-20% dei pazienti (3, 1).
Riferimenti relativi alla sintomatologia
1. Bowlus CL, Arrivé L, Bergquist A, et al. AASLD practice guidance on primary sclerosing cholangitis and cholangiocarcinoma. Hepatology. 2023;77(2):659-702. doi:10.1002/hep.32771
2. Cordes F, Laumeyer T, Gerß J, et al. Distinct Disease Phenotype of Ulcerative Colitis in Patients With Coincident Primary Sclerosing Cholangitis: Evidence From a Large Retrospective Study With Matched Cohorts. Dis Colon Rectum. 2019;62(12):1494-1504. doi:10.1097/DCR.0000000000001496
3. Tabibian JH, Ali AH, Lindor KD. Primary sclerosing cholangitis, part 2: Cancer risk, prevention, and surveillance. Gastroenterol Hepatol (NY). 2018;14(7):427-432
Diagnosi della colangite sclerosante primitiva
Esami di laboratorio
Ecografia addominale
Colangiopancreatografia in RM
Talvolta biopsia epatica, per la diagnosi di fenotipi a piccoli dotti o overlap con epatite autoimmune
La colangite sclerosante primitiva è sospettata in pazienti con anomalie inspiegabili nei test di funzionalità epatica, in particolare in quelli con una malattia infiammatoria intestinale. Un quadro colestatico è tipico, con aumento della fosfatasi alcalina e della gamma-glutamil transpeptidasi (GGT) piuttosto che delle aminotransferasi. I livelli di gammaglobuline e IgM tendono ad aumentare. Il dosaggio di anticorpi anti-nucleo (ANA) e di anticorpi anti-citoplasma dei neutrofili (pANCA) è generalmente positivo. Gli anticorpi antimitocondrio, positivi nella colangite biliare primitiva, sono caratteristicamente negativi. I livelli sierici di IgG4 vengono eseguiti per aiutare a escludere la colangite sclerosante correlata a IgG4 (1).
L'imaging del sistema epatobiliare inizia con l'ecografia per escludere l'ostruzione biliare extraepatica. Nonostante l'ecografia o la TC possano mostrare la dilatazione duttale, la diagnosi richiede una colangiografia per mostrare restringimenti multipli e dilatazioni nella porzione intraepatica ed extraepatica dei dotti biliari. La colangiografia deve iniziare con una colangiopancreatografia in RM. La colangiopancreatografia retrograda endoscopica viene evitata per scopi puramente diagnostici e viene eseguita solo se è necessaria una biopsia o un intervento, a causa del rischio di complicazioni (1).
La biopsia epatica di solito non è necessaria per la diagnosi, ma può rilevare la malattia che colpisce solo i piccoli dotti biliari e rivelare l'overlap con l'epatite autoimmune. Quando eseguita, la biopsia mostra proliferazione dei dotti biliari, fibrosi periductale, infiammazione e perdita dei dotti biliari. Con il progredire della malattia, la fibrosi periduttale si estende dalle regioni portali e causa, alla fine, una cirrosi biliare secondaria.
Gli adulti con colangite sclerosante primitiva, anche in assenza di cirrosi, devono sottoporsi a imaging addominale (ecografia, TC addominale o RM/MRCP) ogni 6-12 mesi per lo screening del cancro della colecisti e del colangiocarcinoma. I livelli sierici di antigene carboidrato (CA) 19-9 devono essere monitorati regolarmente (2).
La colonscopia con biopsie deve essere eseguita in pazienti senza preesistente malattia infiammatoria intestinale al momento della diagnosi di colangite sclerosante primitiva e deve essere effettuata annualmente nei pazienti con colangite sclerosante primitiva e malattia infiammatoria intestinale cronica dal momento della diagnosi della colangite sclerosante primitiva a causa dell'aumentato rischio di adenocarcinoma colorettale.
Riferimenti relativi alla diagnosi
1. Bowlus CL, Arrivé L, Bergquist A, et al. AASLD practice guidance on primary sclerosing cholangitis and cholangiocarcinoma. Hepatology. 2023;77(2):659-702. doi:10.1002/hep.32771
2. Bowlus CL, Lim JK, Lindor KD. AGA Clinical practice update on surveillance for hepatobiliary cancers in patients with primary sclerosing cholangitis: Expert review. Clin Gastroenterol Hepatol. 2019;17(12):2416-2422. doi: 10.1016/j.cgh.2019.07.011
Trattamento della colangite sclerosante primitiva
Sequestranti degli acidi biliari per la gestione dei sintomi
L'acido ursodesossicolico può migliorare i test epatici ma non ha un chiaro beneficio sulla sopravvivenza
Dilatazione tramite colangiopancreatografia retrograda endoscopica per le stenosi maggiori
Trapianto in presenza di colangiti batteriche ricorrenti o complicanze dello stadio terminale dell'insufficienza epatica
I pazienti asintomatici possono richiedere solo monitoraggio (p. es., esame obiettivo e test epatici 2 volte/anno).
I sequestranti degli acidi biliari (p. es., colestiramina) sono la terapia di prima linea per il prurito refrattario agli antistaminici e alla terapia non farmacologica (p. es., emollienti topici) (1). L'acido ursodesossicolico riduce anche il prurito e migliora i marcatori biochimici (in particolare la fosfatasi alcalina), ma le evidenze di un miglioramento della sopravvivenza sono nella migliore delle ipotesi contrastanti (2). Gli antibiotici di routine non sono raccomandati, ma vengono utilizzati negli episodi di colangite batterica.
La colangiopancreatografia retrograda endoscopica terapeutica è indicata per stenosi significative e nel contesto della colangite batterica (1, 3). Se una stenosi unica sembra essere la causa principale dell'ostruzione (una stenosi dominante, può svilupparsi in fino al 45% dei pazienti), la dilatazione tramite colangiopancreatografia retrograda endoscopica (con pennello/spazzola citologico [brush cytology] e ibridazione fluorescente in situ [FISH] per lo screening del colangiocarcinoma) e lo stenting possono alleviare i sintomi.
Il trapianto epatico migliora la sopravvivenza e la qualità della vita nei pazienti con colangite sclerosante primitiva (1). Le indicazioni includono colangiti batteriche ricorrenti, complicanze della malattia epatica terminale (p. es., ascite intrattabile, l'encefalopatia porto-sistemica, sanguinamento da varici esofagee) o colangiocarcinoma (in pazienti adeguatamente selezionati).
I pazienti con overlap colangite sclerosante primitiva-epatite autoimmune devono essere sottoposti a trattamento basato sulle linee guida per l'epatite autoimmune (1).
Monitoraggio e sorveglianza
I pazienti affetti da colangite sclerosante primitiva devono sottoporsi alla seguente sorveglianza (1):
Colangiopancreatografia in RM annuale con o senza antigene carboidrato (CA) 19-9, per colangiocarcinoma e cancro della colecisti (negli adulti)
Citologia intraduttale e FISH quando viene eseguita la colangiopancreatografia retrograda endoscopica per stenosi
Colonscopia con biopsie ogni 1-2 anni (a partire dai 15 anni) per lo screening del cancro colorettale
Misurazione della densità ossea (alla diagnosi e ogni 2-3 anni) per lo screening della malattia ossea metabolica
Misurazione e integrazione, se necessario, dei livelli di vitamine A, D ed E
I pazienti con malattia a piccoli dotti devono essere sottoposti a colangiopancreatografia in RM ogni 3-5 anni per monitorare lo sviluppo della malattia a grandi dotti (1).
Riferimenti relativi al trattamento
1. Bowlus CL, Arrivé L, Bergquist A, et al. AASLD practice guidance on primary sclerosing cholangitis and cholangiocarcinoma. Hepatology2023; 77(2):659-702. doi: 10.1002/hep.32771
2. Manns MP, Bergquist A, Karlsen TH, et al. Primary sclerosing cholangitis. Nat Rev Dis Primers. 2025;11(1):17. doi:10.1038/s41572-025-00600-x
3. Aabakken L, Karlsen TH, Albert J, et al. Role of endoscopy in primary sclerosing cholangitis: European Society of Gastrointestinal Endoscopy (ESGE) and European Association for the Study of the Liver (EASL) Clinical Guideline. Endoscopy. 2017;49(6):588-608. doi: 10.1055/s-0043-107029
Punti chiave
La maggior parte dei pazienti (da 60 a 90%) con colangite sclerosante primitiva è affetta da una malattia infiammatoria intestinale, in genere la colite ulcerosa, e molti hanno positività per autoanticorpi.
Sospettare la colangite sclerosante primitiva se i pazienti, in particolare quelli con malattia infiammatoria intestinale, hanno un quadro colestatico inspiegabile ai test di funzionalità epatica.
Escludere l'ostruzione biliare extraepatica mediante ecografia, quindi eseguire una colangiopancreatografia in RM.
Monitorare i pazienti con periodici esami epatici, eseguire regolarmente controlli per il cancro alla cistifellea e il colangiocarcinoma, e trattare i sintomi e le complicanze (p. es., colangiopancreatografia retrograda endoscopica per valutare e trattare stenosi dominanti).
Considerare il trapianto di fegato in presenza di colangiti ricorrenti o complicanze dell'insufficienza epatica.
