Pneumotorace nel neonato

(Collasso polmonare)

DiArcangela Lattari Balest, MD, University of Pittsburgh, School of Medicine
Revisionato/Rivisto lug 2021 | Modificata set 2022
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Per pneumotorace si intende una raccolta di aria tra il polmone e la parete toracica, che si sviluppa quando c’è una perdita d’aria dal polmone.

  • Questo disturbo può svilupparsi nei neonati con problemi polmonari, quali sindrome da distress respiratorio o sindrome da aspirazione di meconio, trattati con pressione positiva continua nelle vie aeree (CPAP) o supporto ventilatorio.

  • Il polmone può collassare, la respirazione può risultare difficoltosa e la pressione arteriosa può abbassarsi.

  • La diagnosi si basa sulla presenza di difficoltà respiratorie, sui risultati della radiografia del torace e di solito sulla quantità di ossigeno e di anidride carbonica presenti nel sangue del neonato.

  • I neonati che presentano difficoltà respiratorie ricevono ossigeno e talvolta viene rimossa aria dalla cavità toracica mediante un ago e una siringa o un tubo di drenaggio di plastica che viene lasciato in sede.

(Vedere anche Panoramica sui problemi generali dei neonati e Pneumotorace.)

Lo pneumotorace si verifica più frequentemente nei neonati che presentano rigidità polmonare, ad esempio in quelli con sindrome da distress respiratorio (specialmente se causata da prematurità) o con sindrome da aspirazione di meconio.

In casi rari, si presenta come complicanza dell’uso della pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP, una tecnica che consente al neonato di respirare autonomamente mentre riceve aria o ossigeno lievemente pressurizzati) o un ventilatore (una macchina che favorisce l’ingresso e la fuoriuscita dell’aria dai polmoni). Lo pneumotorace può causare il collasso del polmone e difficoltà respiratorie. Se nello spazio tra il polmone e la parete toracica si accumula una quantità sufficiente di aria, le vene che portano sangue al cuore possono subire una compressione. Di conseguenza, meno sangue arriva alla camera cardiaca, più si riduce la gittata e, quindi, la pressione sanguigna.

Lo pneumotorace occasionalmente può formarsi in modo spontaneo nei neonati che non presentano patologie polmonari sottostanti o che non necessitano di respirazione assistita. Alcuni neonati con pneumotorace sviluppano un altro disturbo respiratorio chiamato ipertensione polmonare persistente.

Altre sindromi da fuoriuscita di aria

L’aria può fuoriuscire dai polmoni e penetrare in altri tessuti. Questi disturbi sono chiamati sindromi da fuoriuscita di aria.

La fuoriuscita di aria dai polmoni nei tessuti al centro del torace si definisce pneumomediastino. A differenza dello pneumotorace, questa condizione di solito non influenza la respirazione e non richiede trattamento.

Altre sindromi da fuoriuscita di aria sono enfisema polmonare interstiziale (aria nei tessuti dei polmoni tra alveoli), pneumopericardio (aria nella sacca che riveste il cuore) e raramente, pneumoperitoneo (aria nella cavità addominale) ed enfisema sottocutaneo (aria sotto la pelle).

Sintomi dello pneumotorace nel neonato

Lo pneumotorace del neonato talvolta è asintomatico. Tuttavia, può essere la causa della respirazione rapida del neonato. Durante l’espirazione i neonati possono anche emettere suoni simili a grugniti e possono assumere un colorito bluastro della pelle e/o delle labbra (cianosi). Talvolta il lato di torace interessato è più sporgente rispetto al lato sano.

Diagnosi di pneumotorace nel neonato

  • Transilluminazione positiva

  • Radiografia del torace

Dato che molti neonati sono asintomatici, si sospetta pneumotorace quando un neonato con malattia polmonare sottostante o sottoposto a CPAP o a ventilazione meccanica sviluppa un peggioramento dei problemi respiratori (distress respiratorio), un calo pressorio o entrambi. All’esame obiettivo del neonato, il medico può notare una riduzione del flusso d’aria in ingresso e uscita dal polmone dal lato dello pneumotorace.

Nei neonati prematuri, si procede con una tecnica detta transilluminazione, che consiste nell’illuminare l’emitorace affetto con una fonte di luce a fibre ottiche in un ambiente buio; tale procedura viene utilizzata per visualizzare la presenza di aria all’interno dell’area circostante i polmoni (cavità pleurica). La diagnosi di pneumotorace viene confermata da una radiografia toracica.

Trattamento dello pneumotorace nel neonato

  • Ossigeno

  • Talvolta rimozione di aria dalla cavità toracica

Non è necessario alcun trattamento nel neonato asintomatico.

I neonati a termine con sintomi lievi possono essere posti in una piccola tenda all’interno della quale viene pompato ossigeno (una tenda a ossigeno) o ricevere ossigeno attraverso due tubicini inseriti nelle narici, in modo da far respirare loro aria contenente una quantità maggiore di ossigeno rispetto a quella ambiente. La quantità di ossigeno somministrata di solito è sufficiente a mantenere livelli di ossigeno adeguati nel sangue. Tuttavia, qualora il neonato avesse difficoltà respiratorie o in caso di diminuzione del livello di ossigeno nel sangue, e in particolare di compromissione della circolazione sanguigna, l’aria deve essere prontamente rimossa dalla cavità toracica. L’aria viene eliminata dalla cavità toracica per mezzo di una siringa. Nei neonati con grave distress respiratorio sottoposti a CPAP o a ventilazione meccanica, il medico può avere la necessità di posizionare un tubicino di plastica nella cavità toracica per aspirare e rimuovere aria in modo continuo. Il drenaggio generalmente viene eliminato dopo alcuni giorni.

Lo pneumomediastino può essere evidenziato con una radiografia del torace; non è necessario alcun trattamento.