Difetti della parete addominale (onfalocele e gastroschisi)

DiWilliam J. Cochran, MD, Geisinger Clinic
Revisionato/Rivisto apr 2021
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I fatti in Breve

Nei difetti della parete addominale i muscoli che circondano la cavità addominale sono deboli o vi si sviluppano fori, lasciando uscire parti dell’intestino.

I due difetti principali della parete addominale sono l’onfalocele e la gastroschisi.

Onfalocele

L’onfalocele è dovuto a un’apertura (difetto) al centro della parete addominale, in corrispondenza dell’ombelico. Pelle, muscolo e tessuto fibroso sono assenti. L’intestino fuoriesce (erniazione) attraverso l’apertura e viene ricoperto da un sacco sottile. Il cordone ombelicale si trova al centro del difetto.

L’onfalocele di solito si verifica insieme ad altri difetti congeniti (come difetti cardiaci e difetti renali) e da sindromi genetiche specifiche (come sindrome di Down, trisomia 18, trisomia 13 e sindrome di Bechwith-Wiedermann).

Gastroschisi

Anche la gastroschisi è un’apertura anomala della parete addominale. Nella gastroschisi l’apertura è vicina all’ombelico (di solito a destra), ma non direttamente sopra di esso, come l’onfalocele. Come nell’onfalocele l’apertura lascia fuoriuscire l’intestino che però, non è ricoperto dal sacco sottile.

Prima della nascita, dato che non è coperto da un sacco, può essere danneggiato dall’esposizione al liquido amniotico, con conseguente infiammazione. L’infiammazione irrita l’intestino causando complicanze come problemi di movimento del sistema digerente, tessuto cicatriziale e ostruzione intestinale.

(Vedere anche Panoramica sui difetti congeniti dell’apparato digerente.)

Diagnosi dei difetti della parete addominale

  • Esami del sangue

  • Di solito ecografia prenatale

I medici possono sospettare la gastroschisi se il livello di alfa-fetoproteina (una proteina prodotta dal feto) nel sangue della madre è particolarmente elevato durante la gravidanza.

Sia l’onfalocele che la gastroschisi di solito sono diagnosticati prima della nascita con le normali ecografie prenatali. In caso contrario i difetti sono molto evidenti subito dopo la nascita.

Trattamento dei difetti della parete addominale

  • Intervento chirurgico

Subito dopo il parto, gli intestini esposti del neonato vengono coperti con una garza sterile per mantenerli umidi e proteggerli; al neonato si somministrano liquidi e antibiotici per via endovenosa. Spesso, una sonda lunga e sottile viene fatta passare attraverso il naso e posizionata nello stomaco o nell’intestino (sonda nasogastrica) per drenare i succhi gastrici che si accumulano nello stomaco.

È necessario il trattamento chirurgico per riposizionare l’intestino nell’addome e chiudere l’apertura. Se possibile, l’intervento chirurgico per riparare il difetto viene eseguito subito dopo la nascita. Comunque, spesso è necessario distendere la pelle della parete addominale per alcuni giorni prima dell’intervento, per garantire che il tessuto sia sufficiente a coprire l’apertura. Se il difetto è ampio, può essere necessario chiuderlo con lembi di pelle. Se una grossa porzione dell’intestino protrude, la si avvolge in una copertura protettiva (detta silo) e la si fa rientrare gradualmente nell’addome nell’arco di diversi giorni o settimane. Quando tutto l’intestino è di nuovo dentro l’addome, l’apertura viene chiusa chirurgicamente.