Il citomegalovirus è un virus comune, che di solito causa pochi o nessun problema, ma può provocare una malattia grave nei neonati infettati prima della nascita o intorno al momento della nascita.
L’infezione da citomegalovirus è causata da un virus.
La maggior parte dei neonati non presenta sintomi, altri li manifestano, a seconda di quando sono stati infettati.
L’infezione viene diagnosticata identificando il virus in un campione di urina, saliva, sangue o tessuto.
L’infezione da citomegalovirus non può essere curata, ma alcuni antivirali possono limitare i problemi che ne derivano.
I neonati possono sviluppare problemi neurologici come perdita dell’udito.
Lavarsi le mani può aiutare a prevenire la diffusione del virus.
(Vedere anche Panoramica sulle infezioni del neonato e Infezione da citomegalovirus (CMV) negli adulti.)
L’infezione da citomegalovirus (CMV) è molto comune. Le analisi del sangue indicano che la maggioranza degli adulti ha avuto un’infezione da CMV in un qualche momento. Il virus non viene mai eliminato completamente e rimane quiescente (inattivo) in vari tessuti per tutta la vita. Talvolta il virus si riattiva (diventa nuovamente attivo).
La maggioranza dei soggetti con infezione da CMV, compresi i neonati, non presenta alcun sintomo.
L’infezione da CMV contratta in utero viene definita infezione congenita da CMV. L’infezione che si sviluppa immediatamente prima, durante o subito dopo la nascita viene definita infezione da perinatale CMV. L’infezione da CMV è la più comune infezione virale congenita.
Le gestanti che non hanno mai avuto un’infezione da CMV possono acquisirla attraverso il contatto con persone infette, più comunemente bambini piccoli. In alcune gestanti, un’infezione da CMV precedente si riattiva. Una donna infetta può trasmettere il virus al feto durante la gravidanza se il virus attraversa la placenta (l’organo che fornisce nutrimento al feto) infettandolo.
I neonati possono anche infettarsi durante il passaggio nel canale del parto, attraverso il latte materno contenente il virus o attraverso una trasfusione di sangue contaminato.
I neonati prematuri sono a rischio più elevato di sviluppare sintomi di un’infezione da CMV, perché è meno probabile che posseggano anticorpi protettivi acquisiti dalla madre.
Sintomi dell’infezione da CMV nel neonato
L’infezione da CMV può causare problemi diversi nei neonati, a seconda che siano stati infettati prima o dopo la nascita.
Solo il 13% circa dei neonati che contraggono l’infezione da CMV prima della nascita presenta sintomi.
Nei neonati infettati prima della nascita i possibili sintomi sono
Basso peso alla nascita
Ittero (una colorazione giallastra della pelle e del bianco degli occhi)
Piccoli lividi sulla cute
Ingrossamento di fegato e milza
Infiammazione polmonare o oculare
Nei neonati infettati durante o dopo la nascita i possibili sintomi sono
Ingrossamento di fegato e milza
Alta conta leucocitaria
Alcuni neonati presentano tutti questi sintomi.
I neonati che contraggono l’infezione attraverso il latte umano (allattamento al seno) tendono ad avere un’infezione più lieve.
Diagnosi di infezione da CMV nel neonato
Test mediante reazione a catena della polimerasi (PCR) su urine, saliva, sangue o tessuti
Esami di urine, saliva o campioni di tessuto
Per diagnosticare l’infezione da CMV prima della nascita, i medici prelevano e analizzano un campione del liquido amniotico.
Per la diagnosi dell’infezione da CMV dopo la nascita, i medici prelevano campioni di urina, saliva o tessuti del neonato. I campioni vengono inviati a un laboratorio per identificare il microrganismo che causa l’infezione.
I medici sottopongono inoltre campioni di urine, saliva, sangue o tessuti del neonato a un test mediante PCR. Questa tecnica di laboratorio, che produce molte copie di un gene per facilitarne l’individuazione, può essere usata per rilevare il virus CMV nel DNA del neonato.
Altri esami, come analisi del sangue, esami di diagnostica per immagini della testa e un esame degli occhi, vengono eseguiti per ricercare infezioni e infiammazioni e per determinare la gravità dei sintomi. I medici possono anche esaminare l’udito dei neonati infetti. Questo esame è più approfondito del normale screening dell’udito neonatale.
I medici possono valutare il neonato per altre infezioni presenti alla nascita che possono causare sintomi simili al CMV, tra cui toxoplasmosi, rosolia, sifilide e virus herpes simplex.
Trattamento dell’infezione da CMV nel neonato
Ganciclovir o valganciclovir per i neonati che presentano sintomi
Non esiste una cura per l’infezione da CMV.
Ganciclovir e valganciclovir sono farmaci che combattono le infezioni virali (farmaci antivirali) e possono aiutare ad alleviare alcuni sintomi o a ridurre la gravità dell’infezione.
I neonati infetti devono essere sottoposti a esami dell’udito ripetuti durante il primo anno di vita.
Prognosi dell’infezione da CMV nel neonato
L’infezione da CMV è fatale nel 5-10% dei neonati che presentano sintomi. La maggior parte dei neonati sintomatici che sopravvivono sviluppa perdita dell’udito.
Circa il 5-15% dei neonati asintomatici alla fine sviluppa problemi neurologici (più comunemente perdita dell’udito). Un certo grado di perdita dell’udito è il sintomo più comune.
Prevenzione dell’infezione da CMV nel neonato
Le gestanti devono tentare di limitare l’esposizione al virus. Per esempio, poiché l’infezione da CMV è comune tra i bambini che frequentano gli asili e si diffonde facilmente, le donne in gravidanza devono sempre lavarsi accuratamente le mani dopo l’esposizione alle urine e alla saliva dei bambini che frequentano gli asili.
Il latte umano donato può essere pastorizzato per ridurre il rischio di trasmissione del CMV nei neonati a rischio più elevato di infezione da CMV grave dopo la nascita.
