Malattia da inquinamento dell’aria

DiAbigail R. Lara, MD, University of Colorado
Revisionato/Rivisto mag 2020
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I fatti in Breve

Le malattie correlate all’inquinamento atmosferico sono considerate pneumopatie ambientali. (Vedere anche Panoramica sulle pneumopatie ambientali.)

I principali componenti dell’inquinamento dell’aria nei Paesi sviluppati sono

  • Biossido di azoto (dovuto alla combustione di combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas naturali)

  • Ozono (dovuto all’effetto della luce solare sul biossido di azoto e sugli idrocarburi)

  • Particelle sospese solide o liquide

La combustione di carburante a biomassa (come legna, rifiuti di origine animale e coltivazioni) è una fonte importante di materia particolata interna nei Paesi in via di sviluppo. Anche il fumo passivo è un’importante fonte di inquinamento dell’aria negli ambienti chiusi.

Elevati livelli di inquinamento dell’aria possono scatenare attacchi (esacerbazioni) in soggetti con asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). La malattia polmonare correlata all’inquinamento atmosferico aumenta anche il rischio di cardiopatie e malattie vascolari. Gli individui che vivono in aree ad alto traffico sono particolarmente a rischio.

La maggior parte degli inquinanti dell’aria causa la contrazione dei muscoli delle vie aeree, restringendo le vie aeree (iperreattività delle vie aeree).

Nella popolazione generale, in particolare nei bambini, l’esposizione a lungo termine all’inquinamento atmosferico potrebbe aumentare le infezioni respiratorie e i sintomi dei disturbi respiratori (come tosse e difficoltà respiratoria), nonché ridurre la funzione polmonare.

L’ozono, che è il principale componente dello smog, è un forte irritante polmonare. I livelli tendono a essere più elevati in estate, rispetto ad altre stagioni, e relativamente più alti in tarda mattinata e nel primo pomeriggio, rispetto ad altri momenti della giornata. Le esposizioni a breve termine possono causare difficoltà respiratorie, dolore toracico e iperreattività delle vie aeree. I bambini che praticano attività sportive all’aperto, nei giorni in cui i livelli di inquinamento dell’ozono sono elevati, hanno maggiori probabilità di sviluppare asma. L’esposizione a lungo termine all’ozono produce un calo minimo, permanente nella funzionalità polmonare.

La combustione di combustibili fossili ad alto contenuto di zolfo può creare particelle acide che si depositano facilmente nelle vie aeree superiori. Queste particelle, che prendono il nome di ossidi di zolfo, possono dare luogo a infiammazione e costrizione delle vie aeree, causando sintomi come difficoltà respiratoria, e aumentare il rischio di bronchite cronica (infiammazione dei bronchi, o grandi vie aeree).

Il particolato atmosferico che deriva dalla combustione di combustibili fossili (specialmente combustibile diesel) è una miscela complessa. Le particelle possono causare infiammazione delle vie aeree o colpire altre parti del corpo, come il cuore. I dati relativi ad alcuni studi suggeriscono che l’inquinamento dell’aria da particolato aumenta i tassi di mortalità per tutte le cause, specialmente per cardiopatia e patologie polmonari.

Le particelle agiscono sul polmone in modo diverso, in funzione delle sostanze di cui sono composte. Anche particelle costituite dallo stesso materiale possono generare effetti differenti in base alla dimensione e alla forma. L’industria delle nanotecnologie crea particelle minuscole di diverse sostanze, come il carbonio, per varie applicazioni. Le nanoparticelle e le particelle ultrafini hanno dimensioni inferiori ai 100 nanometri. In rapporto, il capello umano ha un diametro pari a circa 100.000 nanometri, pertanto sarebbero necessarie 1.000 nanoparticelle per eguagliare lo spessore di un capello. I test condotti sugli animali e in laboratorio mostrano che elevate concentrazioni di nanoparticelle o particelle ultrafini possono produrre effetti pericolosi. Alcuni lavoratori esposti accidentalmente a quantità molto elevate hanno sviluppato liquido intorno ai polmoni o danni alle piccole vie aeree. Tuttavia, i medici non conoscono con certezza gli effetti prodotti sui soggetti che operano nell’industria delle nanotecnologie dalle quantità e dai tipi di nanoparticelle alle quali sono esposte. Sono in corso di sviluppo studi finalizzati alla valutazione dei rischi per garantire che i lavoratori siano protetti.

I livelli di inquinanti nell’aria varia in base alla località e alle condizioni ambientali. Ad esempio, l’ozono tende a restare nell’aria nei giorni caldi e umidi, in particolare nel pomeriggio e in prima serata. Il monossido di carbonio tende ad essere elevato nei periodi in cui ci sono molti pendolari che vanno al lavoro in auto. L’indice di qualità dell’aria viene utilizzato per comunicare quanto sia inquinata l’aria in un determinato momento. In particolare se si è affetti da cardiopatie o patologie polmonari, è possibile usare l’Air Quality Index per guidare le scelte relative alle attività all’aperto nei giorni in cui i livelli di inquinamento sono elevati.

Tabella

Diagnosi delle malattie correlate all’inquinamento atmosferico

  • Anamnesi di esposizione

  • Test di funzionalità polmonare

Il medico formula la diagnosi sulla base dell’anamnesi di esposizione e dei sintomi del paziente, dei test di funzionalità polmonare e dell’esposizione a concentrazioni elevate di inquinanti atmosferici noti, sul lavoro e a casa. Il medico chiede ai pazienti con patologie polmonari come l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) se i sintomi peggiorano quando sono esposti all’inquinamento atmosferico.

Gli esami spesso non aiutano a differenziare le malattie legate all’inquinamento atmosferico da altre patologie polmonari. La diagnosi potrebbe diventare più chiara se più addetti alla stessa occupazione e con esposizioni simili sviluppano la stessa patologia polmonare, incluso dopo improvvise e grosse esposizioni.

Prevenzione delle malattie correlate all’inquinamento atmosferico

Chi al lavoro viene esposto all’inquinamento atmosferico deve attenersi alle raccomandazioni emanate dai principali enti governativi, che limitano l’esposizione a gas, polveri e fumi atmosferici. Bambini, anziani e persone con asma, BPCO e altri disturbi polmonari devono evitare di fare attività fisica all’aperto quando nell’aria sono presenti livelli elevati di inquinanti.

Trattamento delle malattie correlate all’inquinamento atmosferico

  • Trattamento dei sintomi

I trattamenti sono mirati ad alleviare i sintomi. Ad esempio, i farmaci usati per trattare l’asma (come i broncodilatatori, che dilatano le vie aeree) possono alleviare alcuni sintomi. Se i sintomi sono gravi, possono essere necessari un supplemento d’ossigeno o la ventilazione meccanica.