Problemi medici che insorgono durante i viaggi

DiChristopher Sanford, MD, MPH, DTM&H, University of Washington;
Alexa Lindley, MD, MPH, University of Washington School of Medicine
Revisionato/Rivisto ago 2022 | Modificata dic 2022
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Diversi problemi medici possono verificarsi durante i viaggi anche in soggetti sani.

Chinetosi

La cinetosi (nota anche come mal di macchina, mal di mare, mal di movimento o mal d’aria) viene spesso causata da vibrazioni e movimento ed è peggiorata da calore, ansia, fame o consumo eccessivo di cibo.

I sintomi sono nausea, vomito, sudorazione e capogiri.

Le misure preventive comprendono moderare l’introito di cibi, liquidi e alcol, tenere gli occhi fissi su un oggetto fermo o all’orizzonte, distendersi e tenere gli occhi chiusi, e prendere un po’ d’aria fresca. Un cerotto di scopolamina o un antistaminico (come ciclizina, dimenidrinato, difenidramina o meclizina) può essere utile, specialmente se assunto prima del viaggio. Tuttavia, questi farmaci possono causare sonnolenza, xerostomia, confusione, cadute e altri problemi negli anziani.

Coaguli di sangue durante i viaggi

I coaguli di sangue (Trombosi venosa profonda) possono verificarsi durante lunghi viaggi in aereo, treno, autobus o automobile, quando si trascorrono diverse ore seduti. I coaguli di sangue sono più comuni tra i soggetti:

  • è anziano

  • è in sovrappeso

  • fumatori

  • affetti da tumore

  • che assumono estrogeni (presenti in alcuni integratori o in farmaci contraccettivi)

  • in gravidanza

  • sottoposti a recente intervento chirurgico

  • con pregressa formazione di coaguli di sangue

  • sedentari o immobilizzati

I coaguli di sangue si formano negli arti inferiori o nelle vene pelviche e occasionalmente si dislocano e raggiungono i polmoni (provocando i cosiddetti emboli polmonari). Alcuni coaguli di sangue degli arti inferiori sono asintomatici, mentre altri causano crampi, gonfiore e variazioni di colore in polpacci e piedi. Gli emboli polmonari sono molto più gravi dei coaguli di sangue agli arti inferiori. I soggetti possono inizialmente sviluppare una sensazione di malessere generale, seguita da respiro affannoso, dolore toracico o svenimento. Gli emboli polmonari sono talvolta letali.

Il rischio di sviluppare coaguli di sangue può essere ridotto:

  • cambiando spesso posizione

  • raddrizzando e muovendo spesso le gambe quando si è seduti

  • Bere abbastanza liquidi

  • alzandosi per camminare e sgranchirsi ogni 1-2 ore

L’accavallamento prolungato delle gambe può ridurre la circolazione agli arti inferiori e deve essere quindi evitato. Il rischio può essere ridotto evitando l’assunzione di caffeina e alcol e indossando calze elastiche.

Pressione nell’orecchio e nei seni paranasali in volo

La pressione a livello dell’orecchio e dei seni paranasali è una conseguenza del cambiamento di pressione dell’aria in aereo (pressione della cabina). Generalmente, durante il decollo e la salita (ascesa), la pressione in cabina si riduce ed eventuali piccole sacche di aria intrappolate nei seni paranasali e nell’orecchio medio si espandono, causando la sensazione di pressione e/o tappamento nell’orecchio, e una lieve pressione o fastidio a livello dei seni paranasali. Durante la discesa dell’aereo, la pressione in cabina aumenta causando sintomi simili. Queste lievi sensazioni solitamente scompaiono quando la pressione a livello dei seni paranasali e dell’orecchio si stabilizza rispetto ai livelli della pressione in cabina.

Nei soggetti con allergie, problemi di sinusite e raffreddori, i canali che connettono le orecchie e i seni paranasali al naso e alla bocca si infiammano e si ostruiscono a causa del muco, impedendo il normale riequilibrio della pressione dell’aria. I soggetti che presentano questi disturbi possono percepire un’intensa sensazione di malessere. Deglutire (soprattutto tenendo il naso chiuso) frequentemente o sbadigliare durante la discesa, assumere decongestionanti prima della discesa o soffiare con forza con bocca e narici chiuse aiuta a ripristinare l’equilibrio della pressione dell’aria. Alcune persone succhiano caramelle dure durante la discesa. Queste azioni sono solitamente sufficienti ad alleviare il fastidio all’orecchio e ai seni paranasali.

Problemi dentali non trattati o denti sottoposti a recenti trattamenti odontoiatrici possono diventare dolenti con l’alterazione della pressione dell’aria.

Bambini

I bambini sono particolarmente soggetti al dolore causato dallo squilibrio della pressione dell’aria. Devono masticare una gomma, una caramella o bere durante la salita e la discesa dell’aereo, per stimolare la deglutizione. I neonati possono essere allattati al seno o con un biberon oppure usare un ciuccio.

Disturbi del sonno (da fuso orario)

I disturbi del sonno dopo un viaggio in aereo (“jet lag”) sono comuni quando i soggetti attraversano rapidamente più di 3 fusi orari. I disturbi del sonno non si verificano durante viaggi in nave, treno o auto, in quanto il viaggiatore ha il tempo di adattarsi ai cambiamenti di orario. L’affaticamento è il sintomo più evidente all’arrivo. Altri sintomi includono

  • Irritabilità

  • Disturbi del sonno (insonnia)

  • Cefalea

  • difficoltà di concentrazione

Il “jet lag” può essere ridotto al minimo iniziando a regolare le ore di sonno e veglia 1 o 2 giorni prima della partenza, in modo che coincidano con il fuso orario di destinazione. Durante il volo si consiglia di assumere molti liquidi ed evitare la caffeina e l’eccesso di alcol. Anche la gestione dell’esposizione alla luce può aiutare i viaggiatori ad adattarsi a un nuovo fuso orario.

Viaggiare verso ovest

I soggetti che viaggiano verso ovest tendono a svegliarsi presto e si sentono stanchi prima di quanto dovrebbero rispetto all’ora locale. Per esempio, se chi si sveglia normalmente alle 7.00 del mattino e si corica alle 23.00 viaggia verso ovest di 3 fusi orari, tende a svegliarsi alle 4.00 del mattino locali e a sentire il bisogno di coricarsi alle 20.00. Per regolare questo squilibrio, dovrebbero cercare di esporsi alla luce solare nel tardo pomeriggio, cercando di rimanere alzati fino al momento appropriato per coricarsi.

Viaggiare verso est

I soggetti che viaggiano verso est tendono a svegliarsi più tardi e rimanere svegli più a lungo di quanto dovrebbero rispetto all’ora locale. Per esempio, se chi si sveglia normalmente alle 7.00 del mattino e si corica alle 23.00 viaggia verso est di 3 fusi orari, tende a svegliarsi alle 10.00 locali e a non sentire il bisogno di coricarsi fino alle 2.00 del mattino seguente. Per regolare questo squilibrio, dovrebbero cercare di esporsi alla luce solare di prima mattina. Coloro che hanno effettuato un volo notturno dovrebbero cercare di rimanere fisicamente attivi fino a sera e cercare di non appisolarsi.

I sedativi a breve durata d’azione (pillole di sonnifero) possono aiutare ad addormentarsi all’ora locale appropriata dopo un viaggio verso est. Tuttavia, i sedativi possono presentare effetti collaterali, tra cui sonnolenza diurna, amnesia e insonnia notturna. I sedativi a lunga durata, come il diazepam, possono causare confusione e cadute nei soggetti anziani e sono pertanto controindicati.

La melatonina è un ormone che regola il ritmo sonno-veglia. Alcuni medici consigliano l’utilizzo di integratori di melatonina dopo un viaggio verso est per reimpostare l’orologio biologico interno e ritrovare il sonno. Sebbene alcuni viaggiatori riferiscano che la melatonina sia utile, la sua efficacia e la sua sicurezza non sono state pienamente comprovate.

Disidratazione durante il volo

La disidratazione durante il volo è frequente, in considerazione del basso tasso di umidità presente sugli aerei. La disidratazione colpisce maggiormente i soggetti anziani e affetti da determinate patologie, come il diabete, o coloro che assumono farmaci per aumentare l’escrezione urinaria di sodio e acqua (diuretici). I sintomi principali sono giramenti di testa, sonnolenza, stato confusionale, spesso sete e secchezza delle fauci e, talvolta, svenimenti.

La disidratazione può essere prevenuta con l’assunzione di liquidi, evitando caffeina e alcol. La secchezza cutanea può essere trattata con creme idratanti.

Diffusione delle infezioni in viaggio

La diffusione delle infezioni sugli aerei e durante le crociere richiama spesso l’attenzione dei media, ma è relativamente rara. Nonostante i raffreddori siano l’infezione probabilmente più diffusa, le maggiori preoccupazioni riguardano

I viaggiatori possono ridurre al minimo il rischio di contrarre l’influenza assicurandosi di aver ricevuto il vaccino antinfluenzale più recente. Il rischio di diarrea e di contrarre altre infezioni può essere ridotto al minimo con il lavaggio frequente delle mani e l’utilizzo di disinfettanti per le mani a base di alcol. Alcune crociere offrono la profilassi antibiotica ai passeggeri che sono stati a stretto contatto con viaggiatori affetti da infezioni batteriche.

Piccole lesioni in viaggio

I traumi minori sono piuttosto frequenti durante i viaggi. Il sollevamento di valigie pesanti è una causa frequente di traumi alla schiena. La caduta del bagaglio dai vani in alto della cabina può causare altri traumi gravi. La turbolenza dell’aereo può causare cinetosi o lesioni. Da seduti, i passeggeri devono tenere le cinture di sicurezza allacciate in ogni momento. Durante i viaggi in nave è possibile evitare i traumi indossando scarpe antiscivolo, utilizzando i corrimano e togliendo gli occhiali da sole prima di salire sulle scalette delle navi, prestando attenzione nei luoghi che non si conoscono. L’utilizzo di una torcia è utile per evitare cadute nelle ore notturne.

Ansia

L’ansia affligge molti soggetti in viaggio. La paura di volare, il timore di essere in uno spazio delimitato e le preoccupazioni sull’eventuale peggioramento delle condizioni mediche durante il volo sono comuni cause di ansia. L’ansia può causare insonnia, peggiorando la sindrome da cambiamento di fuso orario. I soggetti possono manifestare iperventilazione, spesso con sintomi come dolore al petto, difficoltà respiratorie, spasmi muscolari e formicolio nelle braccia e mani e intorno alla bocca. Viaggiare con un compagno di viaggio esperto o un assistente può aiutare ad alleviare l’ansia. La terapia cognitivo-comportamentale e i programmi di desensibilizzazione o ipnosi possono essere d’aiuto. I sedativi o i farmaci ansiolitici, come zolpidem o alprazolam, assunti prima e, talvolta, durante il viaggio, possono essere benefici (vedere la tabella Farmaci usati per trattare i disturbi d’ansia).

Ulteriori informazioni

La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.

  1. Centers for Disease Control and Prevention: Traveler’s Health