I FATTI IN BREVE

Respiratori automatici

Revisionato/Rivisto ago 2022
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Ventilazione è sinonimo di respirazione. Il termine indica il movimento dell’aria in entrata e in uscita dai polmoni. Talvolta la respirazione deve essere assistita con un respiratore automatico.

Cos’è un respiratore automatico?

  • Un respiratore automatico è un dispositivo che respira per il paziente, tale processo è definito ventilazione meccanica

  • Un respiratore automatico utilizza una pressione per spingere l’aria nei polmoni

  • Di solito, l’aria viene miscelata con ossigeno puro, quindi contiene una maggiore quantità di ossigeno rispetto all’aria presente nella stanza

  • Il respiratore viene impostato per controllare la frequenza respiratoria e la quantità di aria fornita

  • Un respiratore automatico può fornire la ventilazione in modo completo o solamente assisterla

Perché può rendersi necessario un respiratore automatico?

Un respiratore automatico è necessario quando:

  • non si è in grado di respirare

  • la respirazione spontanea è troppo debole

La respirazione può essere assente o debole per molti motivi, tra cui:

Come funziona un respiratore automatico?

Un respiratore automatico può fornire aria ai polmoni in due modi principali:

  • attraverso una cannula inserita nella trachea (definita ventilazione invasiva, perché la cannula “invade” il corpo)

  • attraverso una maschera facciale aderente (definita ventilazione non invasiva)

La ventilazione invasiva si utilizza nei pazienti che necessitano di maggiore assistenza respiratoria. I medici possono inserire la cannula nella trachea attraverso:

  • la bocca (più comune)

  • il naso

  • una piccola incisione nella parte anteriore del collo (definita tracheotomia)

La tracheotomia viene eseguita quando è necessario che il paziente resti collegato al respiratore automatico per più di qualche giorno. La cannula tracheostomica viene inserita nella trachea al di sotto della laringe. In tal modo, si evita un’eventuale pressione della cannula sulle corde vocali, che potrebbe danneggiarle.

La presenza della cannula nel naso o nella gola è fastidiosa, quindi vengono somministrati farmaci per via endovenosa in modo da mantenere il paziente rilassato e a proprio agio.

La ventilazione non invasiva si utilizza nei pazienti vigili con respirazione spontanea adeguata che necessitano di una certa assistenza. Nei pazienti in stato di incoscienza o molto debilitati la ventilazione non invasiva non funziona, in quanto la lingua si ripiega verso la gola e l’aria proveniente dalla maschera non riesce a passare.

Sia nella ventilazione invasiva sia in quella non invasiva, il respiratore automatico viene impostato in modo da fornire una quantità di ossigeno e una frequenza respiratoria adeguate. Il respiratore automatico è in grado di rilevare se il paziente presenta respirazione spontanea ed opera un adeguamento al fine di assisterla.

Che problemi possono insorgere con l’uso di un respiratore automatico?

I problemi che potrebbero presentarsi con l’uso di un respiratore automatico includono:

  • il collasso polmonare (pneumotorace), dovuto a un’eccessiva pressione nei polmoni

  • l’infezione polmonare (polmonite), in quanto la cannula nella trachea può consentire l’ingresso di germi

  • il sanguinamento e la cicatrizzazione della trachea, perché la presenza di una cannula nella trachea per un lungo periodo di tempo può irritarla

  • un danno polmonare, dato che respirare aria contenente un’elevata percentuale di ossigeno per un lungo periodo di tempo può pregiudicare i polmoni

Quando si è collegati a un respiratore automatico, è impossibile ingerire alimenti. Per i pazienti che restano collegati per più di qualche giorno è necessaria l’alimentazione attraverso un sondino nello stomaco.

Possono esservi problemi quando il trattamento con il respiratore automatico termina?

Forse avete sentito parlare di alcune persone hanno avuto difficoltà al termine del trattamento con il respiratore automatico. I possibili motivi sono due:

  • il problema originario non è migliorato

  • i muscoli respiratori si sono indeboliti per l’inattività

In teoria, il respiratore automatico è necessario solo per poco tempo, fino a quando il problema si risolve. Ad esempio, fino a quando un sovradosaggio di farmaci si esaurisce o i trattamenti interrompono un attacco di asma. Tuttavia, alcuni problemi non si risolvono. Ad esempio, un paziente con un danno cerebrale dovuto a un ictus o un trauma grave può non migliorare a sufficienza per terminare il trattamento con il respiratore automatico.

Quando si rimane collegati a un respiratore automatico per un lungo periodo di tempo, i muscoli respiratori possono indebolirsi. In tal caso, al fine di rafforzare i muscoli, i medici invitano il paziente a respirare spontaneamente per poco tempo ogni giorno. In questo modo, la forza dei muscoli respiratori aumenterà gradualmente fino a che il respiratore automatico non sarà più necessario.