La tinea cruris è una dermatofitosi frequentemente causata da Trichophyton rubrum o T. mentagrophytes. I fattori di rischio primari sono legati all'umidità ambientale (ossia, stagione calda, abiti umidi e stretti, obesità responsabile della costante apposizione di pieghe cutanee). Gli uomini sono maggiormente colpiti rispetto alle donne a causa dell'apposizione dello scroto sulla coscia.
Generalmente, una lesione pruriginosa e anulare si estende dalla piega crurale al di sopra della porzione superiore interna adiacente della coscia. L'infezione può essere bilaterale. Le lesioni possono complicarsi con macerazione, miliaria, infezione secondaria batterica o da candida e reazioni al trattamento. Inoltre, possono verificarsi dermatite da grattamento e lichenificazione. Le recidive sono frequenti in quanto i funghi possono infettare ripetutamente i soggetti predisposti oppure i soggetti con onicomicosi o tinea pedis, che fungono da riserva di dermatofiti. Le riacutizzazioni si verificano in genere durante l'estate.
Diagnosi
Trattamento
Le opzioni terapeutiche antifungine comprendono terbinafina, miconazolo, clotrimazolo, chetoconazolo, econazolo, naftifina e (eccezionalmente) il ciclopirox applicati 2 volte/die per 10-14 giorni.
Nei pazienti con infezioni refrattarie, infiammatorie o diffuse possono essere necessari l'itraconazolo 200 mg per via orale 1 volta/die o la terbinafina 250 mg per via orale 1 volta/die per 3-6 settimane.
Punti chiave
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Sospettare tinea cruris quando le lesioni pruriginose anulari si estendono dalla piega crurale al di sopra della porzione superiore interna adiacente della coscia, specialmente nei pazienti o negli uomini obesi.
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La terbinafina topica, il miconazolo, il clotrimazolo, il chetoconazolo, l'econazolo o la naftifina 2 volte/die per 10-14 giorni sono generalmente efficaci.