Malattia di Peyronie

DiPatrick J. Shenot, MD, Thomas Jefferson University Hospital
Revisionato/Rivisto mag 2021
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La malattia di Peyronie è un ispessimento fibroso che retrae e deforma il pene, alterandone la forma durante l’erezione.

Molti uomini hanno un modesto grado di curvatura del pene eretto. La malattia di Peyronie causa una curvatura molto più considerevole. L’infiammazione all’interno del pene provoca la formazione di un tessuto fibroso cicatriziale che determina una curvatura del pene eretto, rendendo la penetrazione difficile o impossibile. Tuttavia, la causa dell’infiammazione è incerta.

La malattia può rendere l’erezione dolorosa. Il tessuto cicatriziale si può estendere nel tessuto erettile (corpi cavernosi) e causare una disfunzione erettile.

I medici formulano la diagnosi in base a un esame del pene. Talvolta viene eseguita un’ecografia per valutare il tessuto cicatriziale.

Cos’è la malattia di Peyronie?

Nella malattia di Peyronie, l’infiammazione all’interno del pene causa la formazione di tessuto cicatriziale. Dal momento che il tessuto cicatriziale non si dilata durante un’erezione, il pene eretto è ricurvo, rendendo difficile o impossibile la penetrazione durante il rapporto sessuale. Il tessuto cicatriziale si può estendere all’interno del tessuto erettile (corpo cavernoso) e causare una disfunzione erettile.

Trattamento della malattia di Peyronie

  • Vitamina E e/o para-aminobenzoato

  • Iniezioni per ridurre il tessuto cicatriziale

  • Trattamento a ultrasuoni

Una curvatura di minore entità, che non compromette la funzione sessuale, non richiede trattamento. La malattia di Peyronie può risolversi in alcuni mesi senza trattamento.

Nessuna terapia ha dimostrato una piena efficacia.

Si può assumere vitamina E per via orale per favorire la guarigione delle ferite e ridurre la cicatrizzazione. Si può anche ricorrere ad un para-aminobenzoato per via orale, ma a volte questo farmaco causa problemi digestivi o dolori di stomaco ed è necessario assumere molte pillole ogni giorno.

Per ridurre l’infiammazione e limitare la formazione di cicatrici, nel tessuto cicatriziale possono essere iniettati corticosteroidi, verapamil o collagenasi di Clostridium histolyticum.

I trattamenti con ultrasuoni possono stimolare il flusso sanguigno, il che può impedire un’ulteriore cicatrizzazione.

La radioterapia può ridurre il dolore; tuttavia, spesso peggiora il danno tissutale.

Il ricorso alla chirurgia non è raccomandato, a meno che la malattia non progredisca e la curvatura non diventi talmente accentuata da impedire l’attività sessuale. L’intervento chirurgico per rimuovere il tessuto cicatriziale accorcia il pene e potrebbe peggiorare la malattia o causare una disfunzione erettile. Per aiutare la penetrazione maschile durante il rapporto sessuale è possibile impiantare una protesi peniena.