Disturbi psicotici indotti da sostanze e da farmaci

DiCarol Tamminga, MD, UT Southwestern Medical Dallas
Revisionato/Rivisto apr 2022
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Un disturbo psicotico indotto da sostanze o farmaci è caratterizzato da allucinazioni e/o deliri dovuti agli effetti diretti di una sostanza o dall’astinenza da una sostanza, in assenza di delirio.

Gli episodi di psicosi indotta da sostanze sono comuni nei reparti di pronto soccorso e nelle unità di crisi. Questi episodi possono essere provocati da molte sostanze, tra cui alcol, amfetamine, cannabis, cocaina, allucinogeni, oppiacei, fenciclidina (PCP) e sedativi. Affinché una psicosi sia considerata indotta da sostanze, le allucinazioni e i deliri devono essere di maggiore entità rispetto a quelli che in genere accompagnano una semplice intossicazione o astinenza da sostanze, sebbene l’intossicazione o l’astinenza possano essere associate. 

I sintomi sono frequentemente di breve durata e scompaiono quando la sostanza che li causa viene eliminata dall’organismo, ma una psicosi scatenata da amfetamine, cocaina o PCP può persistere per molte settimane.

(Vedere anche Introduzione alla schizofrenia e ai disturbi correlati.)

Trattamento

  • Ambiente calmo

  • Spesso una benzodiazepina o un farmaco antipsicotico

Nella maggior parte delle psicosi indotte da sostanze, risultano efficaci l’interruzione della sostanza e l’assunzione di un farmaco antipsicotico o ansiolitico.

Per la psicosi dovuta a droghe quali l’LSD (dal tedesco LysergSäureDiethylamid, dietilamide dell’acido lisergico), può essere sufficiente tenere il paziente in osservazione in condizioni di quiete.

È importante che i pazienti trattati per un disturbo psicotico indotto da sostanze o farmaci vengano seguiti dal proprio medico, al fine di trattare qualsiasi disturbo da uso di sostanze e stabilire se i sintomi costituiscono uno stadio precoce della schizofrenia o di un disturbo correlato.