L’ansia provocata da un disturbo fobico può interferire con il vivere quotidiano poiché il soggetto evita alcune attività e situazioni.
La diagnosi è di solito ovvia e si basa sui sintomi.
La cura in genere prevede la terapia espositiva.
Le fobie sono disturbi d’ansia Panoramica sui disturbi d’ansia L’ansia è una sensazione di nervosismo, preoccupazione o inquietudine normalmente provata dall’uomo. È presente anche in un ampio ventaglio di disturbi psichiatrici, tra cui il disturbo d’ansia... Common.TooltipReadMore comuni che interessano circa l’8% degli adulti in un dato periodo di 12 mesi. Le fobie più comuni sono la paura degli animali (zoofobia), delle altezze (acrofobia) e dei temporali (astrafobia o brontofobia). Almeno il 5% delle persone ha in qualche misura paura del sangue, delle iniezioni o dei traumi. I soggetti che soffrono di una fobia specifica spesso presentano due o più fobie. Il soggetto fobico tenta di evitare le situazioni o gli oggetti che innescano ansia e paura oppure le sopporta con profondo malessere, che a volte sfocia in un attacco di panico Attacchi di panico e disturbo da panico Un attacco di panico è un breve periodo di estremo malessere, ansia o paura che si manifesta all’improvviso ed è accompagnato da sintomi fisici e/o emotivi. Il disturbo di panico comporta frequenti... Common.TooltipReadMore . Tuttavia, riconosce che l’ansia è eccessiva e, pertanto, è consapevole di avere un problema.
Alcune fobie specifiche creano poco disagio. Ad esempio, un soggetto che vive in città con la fobia per i serpenti non avrà problemi a evitarli. Altre fobie specifiche interferiscono molto con le normali funzioni. Ad esempio, chi risiede in città e ha paura degli ascensori, potrebbe imbattervisi spesso e quindi dover affrontare di routine una scelta difficile: evitare un’importante situazione lavorativa, salire molte rampe di scale o tollerare l’uso dell’ascensore con grande disagio.
Diagnosi dei disturbi fobici specifici
Valutazione di un medico basata su determinati criteri
Il medico diagnostica un disturbo fobico quando la paura o l’ansia del soggetto presenta le seguenti caratteristiche:
È intensa e dura da 6 mesi o più
È relativa a una determinata situazione od oggetto
Si manifesta non appena il soggetto si imbatte nella situazione o nell’oggetto
Induce l’evitamento della situazione o dell’oggetto
È sproporzionata rispetto al pericolo reale
Causa notevole malessere o interferisce notevolmente con le normali funzioni
Il medico inoltre prende in considerazione altri disturbi mentali che possono causare sintomi simili, come l’ agorafobia Agorafobia L’agorafobia è caratterizzata da paura o ansietà riguardo al trovarsi in situazioni o luoghi da cui non si può scappare facilmente o in cui si potrebbe non ricevere aiuto se si sviluppa ansia... Common.TooltipReadMore , l’ ansia sociale Fobia sociale La fobia sociale è caratterizzata da paura o ansietà riguardo ad alcune situazioni o prestazioni sociali. Queste situazioni vengono spesso evitate o affrontate con grosso disagio. Gli esseri... Common.TooltipReadMore o il disturbo da stress Panoramica dei disturbi da stress e da trauma I disturbi da stress e da trauma si manifestano in seguito all’esposizione a un evento traumatico o stressante. I disturbi includono il disturbo acuto da stress e il disturbo post-traumatico... Common.TooltipReadMore .
Trattamento dei disturbi fobici specifici
Terapia espositiva
Alcuni soggetti stanno bene senza trattamento, in quanto la situazione o l’oggetto temuto è facile da evitare. I pipistrelli e le caverne sono un ottimo esempio. Se ci si imbatte di frequente nelle situazioni o negli oggetti (ad esempio i temporali), spesso si rende necessario un trattamento.
La terapia espositiva, un tipo di psicoterapia, è la più indicata. La terapia espositiva comporta un’esposizione graduale e ripetuta del soggetto, solo con l’immaginazione, ma talvolta anche realmente, a tutto ciò che scatena la sua fobia. Ai pazienti vengono inoltre insegnate tecniche di rilassamento e/o di respirazione da utilizzare prima e durante l’esposizione. La terapia dell’esposizione viene ripetuta finché le persone non siano effettivamente a loro agio nei confronti della situazione che provoca l’ansia. Uno psicoterapeuta può contribuire a condurre correttamente la terapia, anche se il soggetto può farlo da solo.
La terapia espositiva aiuta oltre il 90% dei soggetti che la seguono fedelmente. Quasi sempre si rivela l’unico rimedio necessario per le fobie. Anche un soggetto affetto da fobia del sangue o degli aghi risponde bene alla terapia espositiva. Per esempio, tali pazienti potrebbero iniziare l’esposizione semplicemente recandosi in un ambulatorio medico (o magari solo passandovi accanto). Il giorno (o settimana) successivo, potrebbero restare seduti nella sala visite senza l’intenzione di sottoporsi a un prelievo di sangue. Il passo successivo potrebbe consistere nel consentire che un ago venga portato vicino alla loro pelle. L’esposizione può aumentare rapidamente o lentamente, ma col tempo le persone dovrebbero consentire che il sangue venga prelevato.
La terapia farmacologica non è molto utile per fare superare ai soggetti le fobie specifiche. Un’eccezione riguarda l’uso di benzodiazepine (farmaci ansiolitici) per alcune fobie specifiche. Per esempio, i soggetti con fobia del volo possono utilizzare una benzodiazepina prima di salire in aereo. Le benzodiazepina da sola in genere non elimina la fobia, ma consente al soggetto di volare.
Ulteriori informazioni sui disturbi fobici
National Institute of Mental Health, Specific Phobia: General information on many aspects of specific phobias, including prevalence statistics