La cefalea a grappolo causa un dolore acuto alla tempia o intorno all’occhio, su un solo lato della testa, che dura per un periodo di tempo abbastanza breve (solitamente da 30 minuti a 1 ora). È accompagnata da congestione nasale o rinorrea e a volte dall’abbassamento di una palpebra, lacrimazione e arrossamento del volto. La cefalea si manifesta solitamente in modo regolare per un periodo da 1 a 3 mesi, seguito da un periodo asintomatico di mesi o anni.
Il dolore lancinante si manifesta da un lato della testa, facendo colare la narice e l’occhio dallo stesso lato.
Le persone sono spesso agitate.
Il medico formula la diagnosi in base ai sintomi.
Per trattare le cefalee, sono necessari ossigeno (somministrato tramite una maschera facciale) o farmaci.
La maggior parte delle persone con cefalee a grappolo deve assumere farmaci per prevenire recidive degli attacchi.
(Vedere anche Panoramica della cefalea.)
La cefalea a grappolo è relativamente rara: colpisce circa 4 persone su 1.000 negli Stati Uniti. La cefalea a grappolo è più comune negli uomini. Si manifesta solitamente per la prima volta fra i 20 e i 40 anni.
Sintomi della cefalea a grappolo
Un attacco di cefalea inizia quasi sempre improvvisamente. Può iniziare con una congestione nasale e una secrezione acquosa da una narice. Ne consegue un dolore lancinante sullo stesso lato del cranio, che si diffonde intorno all’occhio. Il dolore raggiunge l’intensità massima entro alcuni minuti e solitamente dura da 30 minuti a 1 ora, ma può durare tra 15 e 180 minuti. Il dolore spesso interrompe il sonno.
Le persone con cefalea a grappolo, a differenza di quelle che soffrono di emicrania, non riescono a sdraiarsi. Spesso continuano a camminare e a volte sbattono la testa contro a un muro.
Dopo l’attacco, la palpebra dal lato della cefalea può abbassarsi e la pupilla spesso si contrae (detta sindrome di Horner). La zona sotto all’occhio può gonfiarsi e l’occhio può lacrimare. Il viso può essere arrossato. La cefalea può essere accompagnata da nausea.
Gli attacchi di cefalea possono verificarsi varie volte al giorno, spesso alla stessa ora del giorno o della notte. Solitamente si manifestano in modo regolare durante un periodo di 1-3 mesi (a volte anche più lungo), chiamato periodo a grappolo, seguito da un intervallo asintomatico di diversi mesi o addirittura di anni prima di un nuovo attacco. Il consumo di alcol può scatenare la cefalea durante un periodo a grappolo, ma non durante l’intervallo senza cefalea. Alcune persone non hanno periodi liberi da cefalea. Soffrono di cefalee a grappolo croniche.
Diagnosi della cefalea a grappolo
Valutazione medica
Talvolta, risonanza magnetica per immagini
La diagnosi della cefalea a grappolo si basa sulla descrizione della cefalea da parte del paziente e sulla sintomatologia.
Se la cefalea è insorta di recente o se l’andamento dei sintomi è cambiato, si può eseguire una risonanza magnetica per immagini (RMI) cerebrale per escludere altre cause.
Trattamento della cefalea a grappolo
Ossigeno o un farmaco per bloccare le cefalee all’esordio
Farmaci per prevenire le cefalee a grappolo nel lungo periodo
Fermare la cefalea a grappolo non appena insorge
Possono essere usati i seguenti farmaci per interrompere (arrestare) una cefalea a grappolo agli inizi o per evitare che progredisca:
Ossigeno somministrato con maschera facciale
Un triptano o diidroergotamina somministrati tramite iniezione (vedere la tabella Alcuni farmaci utilizzati per trattare l’emicrania)
Zolmitriptan (un tipo di triptano) o un anestetico locale (come la lidocaina) assunto come spray nasale
La cefalea a grappolo può anche essere fermata mediante la stimolazione del nervo vago (il X nervo cranico), che trasporta gli impulsi elettrici tra (da e verso) il cervello e diverse parti di testa, collo e tronco. La stimolazione del nervo vago può essere eseguita in modo non invasivo (ovvero senza incidere la cute o inserire uno strumento nel corpo). Per farlo, si posiziona un dispositivo manuale su un punto del collo dove si avverte il polso. Questo dispositivo invia un lieve corrente elettrica attraverso la cute per attivare il nervo vago dall’esterno del corpo. La corrente percorre il nervo vago e giunge fino al cervello, contribuendo a controllare il dolore.
Prevenzione della cefalea a grappolo
Dato che le cefalee a grappolo sono così intense, frequenti e invalidanti, chi ne soffre riceve farmaci per prevenirle. Questi farmaci comprendono:
Prednisone, un corticosteroide somministrato per via orale
Un anestetico locale più un corticosteroide somministrato tramite iniezione nella parte posteriore della testa (una procedura chiamata blocco nervoso)
Farmaci utilizzati per prevenire le emicranie (come divalproex, topiramato, valproato e verapamil)
Litio
Anticorpi monoclonali come galcanezumab
Inizialmente possono essere utilizzati il prednisone o il blocco nervoso perché agiscono più rapidamente. Poi viene utilizzato uno degli altri farmaci per la prevenzione a lungo termine.
Il blocco nervoso deve essere eseguito in ambulatorio. Gli altri trattamenti possono essere assunti a casa.