Ginkgo

DiLaura Shane-McWhorter, PharmD, University of Utah College of Pharmacy
Revisionato/Rivisto mar 2024
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Il ginkgo viene estratto dalle foglie dell’albero di ginkgo (comunemente piantato per scopi ornamentali). Le foglie contengono numerose sostanze biologicamente attive, come i ginkgolidi e i flavonoidi. Il ginkgo è uno degli integratori fitoterapici più comunemente utilizzati.

Il frutto del ginkgo non viene utilizzato nei prodotti a base di ginkgo a causa dell’odore sgradevole. Il contatto con la polpa del frutto, che può essere presente sotto le piante femminili di ginkgo, può causare una grave infiammazione cutanea (dermatite). I semi del frutto sono tossici e possono causare convulsioni e, in grandi quantità, la morte. A volte ingredienti meno costosi (ad es. rutina, quercetina) vengono aggiunti alle preparazioni a base di gingko.

(Vedere anche Panoramica degli integratori alimentari).

Presunte proprietà del ginkgo

Il ginkgo riduce la normale tendenza alla coagulazione delle particelle nel sangue che aiutano ad arrestare il sanguinamento (piastrine), dilata i vasi sanguigni (migliorando così il flusso sanguigno) e riduce l’infiammazione. Il ginkgo viene assunto per molti motivi, come il miglioramento del flusso ematico alle gambe in presenza di malattia vascolare aterosclerotica delle arterie delle gambe (arteriopatia periferica), il trattamento della demenza (come nella malattia di Alzheimer), del diabete di tipo 2, della degenerazione maculare correlata all’età (una malattia oculare), del fischio nelle orecchie (tinnito) e della malattia da altitudine oltre che per la prevenzione del danno renale causato dalla ciclosporina.

Evidenze per il ginkgo

Studi scientifici dimostrano che il ginkgo produce effetti benefici nei soggetti affetti da arteriopatia periferica, anche se si tratta di benefici lievi, come aumentare la distanza percorsa a piedi dai soggetti colpiti senza avvertire dolore.

Benefici significativi per le persone affette da demenza sembrano essere improbabili stando agli esiti di un’ampia sperimentazione clinica. Nell’ambito di tale sperimentazione clinica, il ginkgo non ha dimostrato la propria efficacia nel ridurre lo sviluppo della demenza e della malattia di Alzheimer nei soggetti anziani. Tuttavia, altri studi indicano che il ginkgo, se assunto in quantità sufficienti e per più di 5 mesi, può temporaneamente stabilizzare la funzione mentale e sociale nelle persone con demenza lieve o moderata.

Per varie condizioni di salute, una piccola quantità di evidenze suggerisce un beneficio dall’assunzione di ginkgo. Il ginkgo può:

  • Aiutare moderatamente a ridurre i sintomi di alcuni disturbi, come ansia e schizofrenia

  • Contribuire al recupero da un ictus

  • Aiutare a rallentare la degenerazione maculare correlata all’età (una malattia oculare) e migliorare il flusso ematico nell’occhio

  • Alleviare il fischio nelle orecchie, ma probabilmente non nelle persone il cui problema principale è il tinnito

  • In alcune persone il ginkgo può prevenire il mal di montagna.

Nuove evidenze segnalano il beneficio del ginkgo nel trattamento del diabete di tipo 2. Se combinato con la metformina, il ginkgo ha significativamente ridotto la glicemia a digiuno e l’HbA1c.

Effetti collaterali del ginkgo

Le persone che assumono il ginkgo possono manifestare nausea, disturbi digestivi, cefalea, vertigini e palpitazioni. Il ginkgo non deve essere utilizzato nelle donne in gravidanza perché può portare a travaglio precoce o a sanguinamento eccessivo durante il parto. Inoltre, deve essere interrotto almeno 2 settimane prima di un intervento a causa del potenziale di provocare sanguinamento eccessivo.

Interazioni farmacologiche con il ginkgo

Il ginkgo può interagire con i farmaci per la prevenzione dei coaguli di sangue (come il warfarin), l’aspirina e i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS). Il ginkgo può anche ridurre l’efficacia dei farmaci anticonvulsivanti e degli antidepressivi che agiscono sulla serotonina, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (selective serotonin reuptake inhibitors, SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (serotonin-norepinephrine reuptake inhibitors, SNRI).

Raccomandazioni per il ginkgo

Il ginkgo è relativamente sicuro e offre un piccolo beneficio alle persone con arteriopatia periferica e possibilmente per varie altre condizioni di salute. I soggetti che assumono farmaci che possono interagire con il ginkgo devono consultare il proprio medico prima di assumere integratori a base di ginkgo. Inoltre, è importante interrompere l’uso di ginkgo 2 settimane prima di un intervento chirurgico.

Ulteriori informazioni

La seguente risorsa in lingua inglese può essere utile. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di questa risorsa.

  1. National Institutes of Health’s National Center for Complementary and Integrative Health: Ginkgo