L'edema polmonare da immersione è un edema polmonare a esordio improvviso che si verifica tipicamente in superficie o precocemente durante un'immersione in profondità.
(Vedi anche Panoramica sugli infortuni subacquei.)
L'edema polmonare da immersione è diventato più ampiamente riconosciuto nel corso degli ultimi 20 anni. L'edema polmonare da immersione non è legato al barotrauma polmonare o alla malattia da decompressione. Invece, in soggetti sensibili esso comprende lo sviluppo di edema polmonare emodinamico a causa di pressioni vascolari polmonari eccessivamente elevate dovute alla ridistribuzione del sangue dalla periferia ai vasi polmonari. I fattori di rischio comprendono esposizione all'acqua fredda, anamnesi positiva di ipertensione, patologie polmonari e altre patologie cardiache che coinvolgono la funzione diastolica o sistolica ventricolare sinistra anomala (comprese le valvulopatie e la cardiomiopatia). Questa sindrome si verifica nei subacquei e, quando si verifica in superficie, in genere nei nuotatori professionisti in acque libere.
Si sviluppa una grave dispnea, di solito mentre il sub è in profondità. I sub emergendo rapidamente presentano tosse, espettorato schiumoso, crepitii sparsi in entrambi i campi polmonari, e talvolta cianosi. L'ipossia è spesso presente e può provocare la morte.
La RX torace può mostrare il tipico aspetto dell'edema polmonare. La valutazione cardiaca di solito mostra una normale funzione ventricolare destra e sinistra e arterie coronarie normali, ma sono state segnalate anomalie del movimento della parete, disfunzione valvolare e cardiomiopatie (inclusa la cardiomiopatia Takotsubo). La disfunzione diastolica può essere documentata tramite ecocardiografie seriate.
La somministrazione di ossigeno per trattare l'ipossiemia e, talvolta, i beta-2-agonisti per via inalatoria sono in genere sufficienti per consentire la risoluzione dell'edema polmonare da immersione. I diuretici sono raramente necessari. La ventilazione meccanica potrebbe essere necessaria per i casi gravi. La terapia iperbarica non è indicata.
Riferimenti generali
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Grünig H, Nikolaidis PT, Moon RE, et al: Diagnosis of swimming induced pulmonary edema: A review. Front Physiol 8:652, 2017. doi: 10.3389/fphys.2017.00652
Hårdstedt M, Seiler C, Kristiansson L, et al: Swimming-induced pulmonary edema: Diagnostic criteria validated by lung ultrasound. Chest 158(4):1586-1595, 2020. doi: 10.1016/j.chest.2020.04.028
Prevenzione dell'edema polmonare da immersione
Gli sforzi di prevenzione mirano a identificare le persone ad alto rischio. Gli individui che hanno sperimentato un edema polmonare da immersione devono essere sottoposti a screening per condizioni predisponenti come ipertensione, cardiopatia valvolare, cardiomiopatia e disturbi polmonari. Si deve prendere in considerazione una coronaropatia silente negli individui a rischio. L'edema polmonare da immersione tende a recidivare nei soggetti predisposti, per cui prima che questi ritornino a fare immersioni o al nuoto agonistico devono essere valutati per i fattori di rischio trattabili.
Per ulteriori informazioni
Le seguenti risorse in lingua inglese possono essere utili. Si noti che il Manuale non è responsabile per il contenuto di queste risorse.
Divers Alert Network: 24-hour emergency hotline, 919-684-9111
Duke Dive Medicine: Physician-to-physician consultation, 919-684-8111