Aferesi

DiRavindra Sarode, MD, The University of Texas Southwestern Medical Center
Revisionato/Rivisto feb 2022
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    Nell'aferesi, il sangue di una persona viene prelevato e successivamente reinfuso dopo la rimozione di alcune sostanze.

    L’aferesi può essere utilizzata per

    • ottenere componenti ematiche sane da un donatore da trasfondere a un soggetto malato

    • rimuovere dal sangue di un soggetto malato le sostanze dannose o le cellule ematiche presenti in numero eccessivo (cosiddetta aferesi terapeutica)

    I diversi componenti del sangue che possono essere separati sono

    Il plasma contiene anticorpi (immunoglobuline) e fattori della coagulazione, che talvolta vengono separati dal plasma.

    I due tipi più comuni di aferesi usati per rimuovere sostanze dannose dal sangue sono

    • Plasmaferesi

    • Citoaferesi

    La citoaferesi può avere nomi diversi a seconda del tipo di cellula che viene asportata dal sangue.

    • Piastrinoaferesi: asportazione delle piastrine

    • Leucaferesi: asportazione dei globuli bianchi

    Quando è il plasma ad essere separato dal sangue, la procedura viene chiamata plasmaferesi. La plasmaferesi viene spesso effettuata sul sangue di donatori sani per ottenere plasma per la donazione o sostanze specifiche come i fattori della coagulazione.

    Anche lo scambio di globuli rossi comporta aferesi.

    Plasmaferesi

    Nella plasmaferesi, il sangue del soggetto viene rimosso e il plasma viene separato dalle cellule ematiche e dalle piastrine. Il plasma viene scartato e le cellule ematiche e le piastrine vengono reinfuse nel soggetto insieme a un liquido sostitutivo del plasma, ad esempio albumina.

    La plasmaferesi viene utilizzata per trattare disturbi nei quali il plasma contiene sostanze nocive (spesso anticorpi). Tali patologie comprendono la sclerosi multipla, la miastenia gravis e la sindrome di Guillain-Barré (malattie neurologiche che causano debolezza muscolare), la sindrome di Goodpasture (un disturbo autoimmune che comporta emorragia polmonare e insufficienza renale), la crioglobulinemia (che induce la formazione di anticorpi anomali) e la porpora trombocitopenica trombotica (un disturbo della coagulazione raro). L’aferesi può aiutare a controllare alcune patologie, ma generalmente non è curativa. La porpora trombocitopenica trombotica, tuttavia, può essere curata mediante aferesi.

    Per essere utile, la plasmaferesi deve essere eseguita con frequenza tale da consentire l’asportazione della sostanza indesiderata più rapidamente di quanto l’organismo la produca. Tuttavia l’aferesi viene ripetuta solo con la frequenza necessaria, poiché il trasferimento di grosse quantità di liquidi tra vasi sanguigni e tessuti che si verifica quando il sangue viene prelevato e reinfuso può provocare complicanze nei pazienti già malati.

    Citoaferesi

    Nella citoaferesi vengono rimosse alcune cellule ematiche in eccesso. Può essere utilizzata per il trattamento della policitemia (eccesso di globuli rossi), alcuni tipi di leucemia (un tipo di cancro caratterizzato da un eccesso di globuli bianchi) e la trombocitemia (eccesso di piastrine).

    Scambio di globuli rossi

    Nello scambio di globuli rossi, quelli malati o anomali vengono rimossi mediante aferesi e sostituiti quindi dai globuli rossi di un donatore. Lo scambio di globuli rossi è utilizzato per il trattamento o talvolta la prevenzione di gravi complicanze derivanti dall’anemia falciforme, come l’ictus e la sindrome toracica acuta.