Mezzi di contrasto radiografici

DiMehmet Kocak, MD, Rush University Medical Center
Revisionato/Rivisto apr 2021
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Durante gli esami di diagnostica per immagini, possono essere usati mezzi di contrasto per distinguere un tessuto o una struttura dall’ambiente circostante o per fornire maggiori dettagli.

I mezzi di contrasto comprendono:

  • mezzi di contrasto radiopachi (a volte erroneamente denominati coloranti): sostanze visibili ai raggi X

  • mezzi di contrasto paramagnetici: Sostanze utilizzate nella risonanza magnetica per immagini (RMI)

Mezzi di contrasto radiopachi

Un mezzo di contrasto radiopaco assorbe le radiazioni e quindi appare di colore bianco sulla radiografia. In genere viene utilizzato per visualizzare:

  • Vasi sanguigni

  • l’interno dell’apparato gastrointestinale, biliare o urinario

  • il flusso sanguigno negli organi

Solitamente il mezzo di contrasto viene iniettato in vena (contrasto endovenoso), in arteria (angiografia), assunto per via orale (contrasto orale), introdotto nell’ano (contrasto rettale) o iniettato con un ago in un’articolazione.

Il mezzo di contrasto usato dipende dal tipo di esame da eseguire e dalla parte del corpo da valutare:

  • per i vasi sanguigni: in genere mezzi di contrasto contenenti iodio (mezzi di contrasto iodati)

  • per il tratto gastrointestinale: mezzi di contrasto contenenti bario o iodio (gastrografin)

Prima di eseguire un esame che preveda l’impiego di un mezzo di contrasto, ai soggetti può venire chiesto di evitare di mangiare per diverse ore e di non bere per 1 ora. Dopo l’esame, è consigliabile bere liquidi supplementari per la parte restante della giornata.

Quando vengono iniettati alcuni mezzi di contrasto, si può avvertire una sensazione di calore in tutto il corpo. Altri mezzi di contrasto possono causare una sensazione di freddo nella sede dell’iniezione. I mezzi di contrasto da assumere per via orale possono avere un sapore sgradevole.

Effetti collaterali dei mezzi di contrasto radiopachi

Generalmente, i mezzi di contrasto radiopachi sono molto sicuri, in particolare se somministrati per via orale o rettale.

Gli effetti collaterali dei mezzi di contrasto iodati per iniezione si manifestano in un numero ridotto di persone. Tra questi troviamo:

  • reazioni di tipo allergico

  • danni renali, specialmente in coloro che soffrono di problemi renali pre-esistenti, o quando viene usata una quantità elevata di mezzo di contrasto

Reazioni di tipo allergico al mezzo di contrasto

Le reazioni di tipo allergico al mezzo di contrasto variano per gravità:

  • lieve, quali nausea, vampate di calore o prurito

  • moderata, quali eruzione cutanea, vomito o brividi

  • grave e pericolosa per la vita (anafilattoide), come gonfiore alla gola che interferisce con la respirazione, respiro sibilante, pressione sanguigna molto bassa o frequenza cardiaca anomala

Al primo segno di reazione, il mezzo di contrasto viene sospeso. Le reazioni lievi o moderate sono trattate con difenidramina antistaminica, somministrata per via endovenosa. Le reazioni gravi possono essere trattate con ossigeno, liquidi per via endovenosa, epinefrina o altri farmaci, secondo il tipo di reazione.

Le reazioni al mezzo di contrasto di tipo allergico hanno più probabilità di manifestarsi nelle persone che:

  • soffrono di altre allergie

  • soffrono di asma

  • hanno già avuto reazioni di tipo allergico dopo l’uso di un mezzo di contrasto

Per coloro che hanno manifestato diverse reazioni gravi a mezzi di contrasto iodati, occorre eseguire invece un esame di diagnostica per immagini che non richieda l’impiego di un mezzo di contrasto di questo tipo. Se è necessario usare un mezzo di contrasto iodato, è possibile somministrare farmaci (difenidramina e un corticosteroide) prima di eseguire l’esame al fine di impedire un’eventuale reazione. I soggetti che hanno precedentemente manifestato una reazione a un mezzo di contrasto devono consultarsi con il proprio medico prima dell’esecuzione di un esame di diagnostica per immagini.

Danno renale

Il danno renale (nefropatia da contrasto) dovuto all’uso di un mezzo di contrasto iodato può verificarsi in soggetti con determinate condizioni:

  • Compromissione della funzionalità renale

  • Disidratazione

  • età superiore a 70 anni

  • diabete

  • insufficienza cardiaca

  • Pressione arteriosa alta (ipertensione)

  • Mieloma multiplo

  • uso di farmaci che possono danneggiare i reni

In oltre il 99% dei soggetti, il danno renale non causa sintomi e scompare entro circa 1 settimana. Meno dell’1% presenta un danno permanente e solo pochissimi devono sottoporsi a dialisi renale.

Se è necessario effettuare test che richiedono mezzi di contrasto radiopachi su persone a rischio di danno renale, vengono somministrati liquidi per via endovenosa prima e dopo l’uso del mezzo di contrasto. Se possibile, si utilizza un dosaggio minore di mezzo di contrasto. I soggetti che soffrono di compromissione della funzione renale da molto tempo possono ricevere acetilcisteina il giorno prima e il giorno stesso della somministrazione del mezzo di contrasto. I medici sospendono determinati farmaci ipoglicemizzanti orali (per esempio, la metformina) per 48 ore dopo la somministrazione di un mezzo di contrasto radiopaco EV. Questo al fine di evitare qualsiasi accumulo di tali farmaci nell’evenienza in cui i mezzi di contrasto radiopachi compromettano la funzionalità renale.

Sapevate che...

  • I medici possono ordinare di sospendere l’assunzione di determinati farmaci ipoglicemizzanti orali (per esempio, la metformina) per 48 ore dopo l’uso di mezzi di contrasto radiopachi.

Mezzi di contrasto paramagnetici

I mezzi di contrasto paramagnetici modificano le proprietà magnetiche delle particelle in modo da aumentare il contrasto tra i diversi tessuti, rendendo le immagini della RMI più nitide. Questi mezzi di solito contengono gadolinio.

Effetti collaterali dei mezzi di contrasto paramagnetici

In genere non producono effetti collaterali. Tuttavia, in alcuni soggetti che hanno una grave malattia renale o che si sottopongono a dialisi, questi agenti possono causare una malattia potenzialmente letale detta

  • Fibrosi sistemica nefrogenica

Nella fibrosi sistemica nefrogenica, la pelle, il tessuto connettivo e gli organi si ispessiscono. Possono svilupparsi chiazze rosse o scure sulla pelle. Si può sentire tirare la pelle, avere difficoltà e limitazioni nel compiere i movimenti e gli organi potrebbero non funzionare bene. Questo disturbo oggi è molto raro perché i medici usano i mezzi di contrasto paramagnetici a base di gadolinio in persone con problemi renali solo se necessario e somministrano la dose più bassa del mezzo più sicuro possibile. I medici inoltre prendono in considerazione l’uso di altri esami di diagnostica per immagini per le persone con gravi problemi renali.