Ileo

(Ileo paralitico; Ileo adinamico; Paresi)

DiParswa Ansari, MD, Hofstra Northwell-Lenox Hill Hospital, New York
Revisionato/Rivisto apr 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

L'ileo paralitico è causato da un temporaneo arresto della peristalsi intestinale. Si verifica in genere dopo un intervento chirurgico addominale, in particolare quando è stato manipolato l'intestino. I sintomi sono nausea, vomito e vago fastidio addominale. La diagnosi si basa sui reperti radiologici e sulla valutazione clinica. Il trattamento è di supporto, con aspirazione nasogastrica e somministrazione di liquidi EV.

Eziologia dell'ileo

La causa più frequente di ileo è dovuta agli

  • Interventi chirurgici addominali

Altre cause comprendono

I disturbi della motilità gastrica e colica dopo un intervento di chirurgia addominale sono frequenti. L'intestino tenue è tipicamente meno interessato, con una motilità e un assorbimento che ritornano alla normalità entro poche ore dall'intervento. Lo svuotamento gastrico è di solito alterato per circa 24 h o più. Il colon è spesso più interessato e può rimanere inattivo per 48-72 h o più.

Sintomatologia dell'ileo

La sintomatologia dell'ileo comprende la distensione addominale, la nausea, il vomito e un vago malessere. Il dolore ha raramente il classico andamento a colica presente nell'ostruzione intestinale meccanica. Vi può essere stipsi o passaggio di piccole quantità di feci acquose. L'auscultazione rivela un addome silente o con minima peristalsi. L'addome non è dolente a meno che la causa sottostante non sia infiammatoria.

Diagnosi dell'ileo

  • Valutazione clinica

  • A volte RX

Il compito più importante è distinguere l'ileo da un'occlusione intestinale. In entrambe le condizioni, le RX addominali mostrano distensione gassosa di segmenti isolati dell'intestino. Nell'ileo postoperatorio, tuttavia, il gas si può accumulare maggiormente nel colon che nell'intestino tenue. Il ristagno postoperatorio di gas nell'intestino tenue spesso implica lo sviluppo di una complicanza (p. es., ostruzione, peritonite).

A volte i reperti RX sono simili a quelli dell'ostruzione intestinale; una distinzione può essere difficoltosa a meno che i reperti clinici non indirizzino chiaramente verso l'uno o verso l'altro. Una TC con mezzo di contrasto può aiutare a differenziare tra i due e suggerire una causa di fondo dell'ileo.

Trattamento dell'ileo

  • Aspirazione nasogastrica

  • Liquidi EV

Il trattamento dell'ileo comprende l'aspirazione nasogastrica continua, il non assumere nulla per bocca, l'infusione EV di liquidi ed elettroliti, una minima quantità di sedativi e l'evitare gli oppiacei e i farmaci anticolinergici. È particolarmente importante mantenere un adeguato livello sierico di potassio (> 4,00 mEq/L [> 4 mmol/L]). Nell'ileo che dura > 1 settimana, probabilmente dovuto a un'ostruzione meccanica, deve essere presa in considerazione la laparotomia esplorativa.

Talvolta l'ileo colico può essere alleviato dalla decompressione in corso di colonscopia; raramente, è necessaria una ciecostomia. La decompressione mediante colonscopia è utile nel trattamento di una pseudostruzione (sindrome di Ogilvie), che consiste in un'evidente ostruzione a livello della flessione splenica, nonostante non si trovi una causa del mancato passaggio dei gas e delle feci oltre questo punto, mediante clisma opaco o colonscopia. Alcuni medici usano neostigmina EV (richiede monitoraggio cardiaco) per trattare la sindrome di Ogilvie.

Punti chiave

  • Ci sono molte cause di ileo; la chirurgia addominale è la più frequente.

  • L'auscultazione rivela un addome silente o con minima peristalsi.

  • Distinguere l'ileo dal blocco intestinale.

  • Trattare con aspirazione nasogastrica e somministrazione di liquidi EV.

  • Evitare i farmaci anticolinergici e oppioidi.

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