Cancro pancreatico

DiAnthony Villano, MD, Fox Chase Cancer Center
Reviewed ByMinhhuyen Nguyen, MD, Fox Chase Cancer Center, Temple University
Revisionato/Rivisto mag 2025 | Modificata set 2025
v29280197_it
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Il cancro del pancreas è più comunemente causato dall'adenocarcinoma duttale. I sintomi comprendono perdita di peso, dolore addominale e ittero. La diagnosi si effettua mediante TC o RM/colangiopancreatografia a risonanza magnetica (CPRM), e successivamente ecoendoscopia con biopsia. Il trattamento consiste in una combinazione di resezione chirurgica e chemioterapia. In alcuni casi, viene utilizzata anche la radioterapia. La prognosi è infausta perché la malattia è spesso avanzata al momento della diagnosi.

Il carcinoma del pancreas, soprattutto l'adenocarcinoma duttale, è responsabile ogni anno di 66 440 nuovi casi e 51 750 decessi negli Stati Uniti (1). La maggior parte dei tumori pancreatici esocrini sono tumori che si sviluppano dalle cellule duttali e acinari. I tumori endocrini del pancreas sono trattati altrove.

Gli adenocarcinomi del pancreas esocrino originano dalle cellule duttali con una frequenza 9 volte maggiore rispetto alle cellule acinose; l'80% di essi origina nella testa della ghiandola. Gli adenocarcinomi si manifestano a un'età media di 55 anni e con una frequenza 1,5-2 volte maggiore negli uomini. Il carcinoma a cellule acinose è una rara causa di cancro del pancreas. Ha una prognosi migliore rispetto all'adenocarcinoma duttale tradizionale.

I principali fattori di rischio per il cancro del pancreas comprendono il fumo, una storia di pancreatite cronica, l'obesità ed esposizioni chimiche (p. es., beta-naftilamina, benzidina, asbesto, benzene, idrocarburi clorati). Alcol e consumo di caffeina non sembrano essere fattori di rischio.

L'ereditarietà svolge un certo ruolo; il 10% dei tumori del pancreas è associato a una componente genetica sottostante. I test genetici sono ora offerti di routine a tutti i pazienti con diagnosi di cancro del pancreas.

Riferimento

  1. Siegel RL, Giaquinto AN, Jemal A. Cancer statistics, 2024 [published correction appears in CA Cancer J Clin. 2024 Mar-Apr;74(2):203. doi: 10.3322/caac.21830.]. CA Cancer J Clin. 2024;74(1):12-49. doi:10.3322/caac.21820

Sintomatologia dei tumori del pancreas

I sintomi del cancro del pancreas come il dolore e la perdita di peso non sono specifici, il che porta a una diagnosi tardiva entro la quale la malattia si è diffusa. Al momento della diagnosi, il 90% dei pazienti ha un tumore localmente avanzato che ha coinvolto direttamente le strutture retroperitoneali, si è diffuso ai linfonodi regionali o ha metastatizzato al fegato o al polmone.

La maggior parte dei pazienti lamenta un forte dolore nei quadranti superiori dell'addome, di solito irradiato al dorso. La perdita di peso è frequente. Gli adenocarcinomi della testa del pancreas causano un ittero ostruttivo (che può causare prurito) nell'80-90% dei pazienti. I carcinomi del corpo e della coda possono provocare un'ostruzione della vena splenica con splenomegalia, varici gastriche ed esofagee e un'emorragia gastrointestinale.

Il cancro pancreatico causa un diabete in una proporzione che va fino al 50% dei pazienti, provocando sintomi di intolleranza al glucosio (p. es., poliuria e polidipsia). Il tumore del pancreas può anche interferire con la produzione di enzimi digestivi da parte del pancreas (insufficienza pancreatica esocrina) in alcuni pazienti e con la possibilità di degradare il cibo e assorbire le sostanze nutritive (malassorbimento). Questo malassorbimento provoca gonfiore e gas e diarrea acquosa, grassa e/o maleodorante, con conseguente perdita di peso e carenze vitaminiche.

Diagnosi del cancro pancreatico

  • TC o RM/colangiopancreatografia in RM, seguita da ecografia endoscopica con biopsia mediante aspirazione con ago sottile

  • Antigene CA 19-9 per il monitoraggio (non per lo screening)

I test preferiti sono una TC addominale con tecnica pancreatica (protocollo trifase, imaging con sezioni ≤ 5 mm) o RM/colangiopancreatografia in RM; questi sono seguiti da ecografia endoscopica con biopsia mediante aspirazione con ago sottile (EUS/FNA) per la diagnosi tissutale e per valutare la resecabilità chirurgica. La TC o la RM o la colangiopancreatografia in RM sono in genere scelte in base alla disponibilità e alle competenze locali. Anche se questi test di imaging mostrano una malattia apparentemente non resecabile o metastatica, un'ecografia endoscopica con aspirazione con ago sottile (EUS/FNA) o un'agoaspirazione percutanea di una lesione accessibile vengono eseguite per ottenere una diagnosi istologica. Se la TC mostra un tumore potenzialmente resecabile o non mostra alcun tumore, l'ecografia endoscopica o la RM/colangiopancreatografia in RM possono essere utilizzate per stadiare la malattia o identificare i piccoli tumori non visibili alla TC.

I pazienti con ittero ostruttivo possono essere sottoposti a colangiopancreatografia retrograda endoscopica come prima procedura diagnostica. Nella colangiopancreatografia retrograda endoscopica, spesso si posiziona uno stent per alleviare l'ostruzione biliare e consentire la somministrazione di eventuali trattamenti preoperatori.

Si devono eseguire gli esami di laboratorio di routine. Elevati livelli di fosfatasi alcalina e di bilirubina indicano l'ostruzione del dotto biliare o la presenza di metastasi epatiche. L'antigene del pancreas CA 19-9 può essere utilizzato per monitorare i pazienti con diagnosi di carcinoma pancreatico e per lo screening di quelli ad alto rischio (p. es., quelli con pancreatite ereditaria; ≥ 2 membri della famiglia di primo grado con cancro del pancreas, sindrome di Peutz-Jeghers, o mutazioni di BRCA2 o di HNPCC) (1). Tuttavia, questo test non è abbastanza sensibile o specifico per essere utilizzato per lo screening della popolazione, il livello di CA 19-9 non è sempre elevato nei pazienti con cancro pancreatico provato (ossia, non produttori). I livelli molto elevati si devono ridurre dopo un trattamento efficace; gli aumenti successivi sono indice di una progressione della malattia. I livelli sierici di amilasi e lipasi sono in genere normali.

Lo screening per il cancro del pancreas deve essere considerato nei pazienti con sindromi genetiche associate a un aumentato rischio di cancro al pancreas, inclusi tutti i pazienti con quanto segue (1):

Gli individui a rischio medio di sviluppare il cancro al pancreas non devono essere sottoposti a screening. Lo screening in questa popolazione ad alto rischio inizia o all'età di 50 anni o 10 anni prima dell'età più giovane di insorgenza familiare iniziale (il più giovane tra i due). Le eccezioni includono i portatori di mutazioni CKDN2A e PRSS1 con pancreatite ereditaria (età 40 anni) e la sindrome di Peutz-Jeghers (età 35 anni). La risonanza magnetica annuale è tipicamente utilizzata, con ecografia endoscopica eseguita per lesioni indeterminate o ad alto rischio identificate alla risonanza magnetica di screening.

Riferimento relativo alla diagnosi

  1. 1. Aslanian HR, Lee JH, Canto MI. AGA Clinical Practice Update on Pancreas Cancer Screening in High-Risk Individuals: Expert Review. Gastroenterology. 2020;159(1):358-362. doi:10.1053/j.gastro.2020.03.088

Trattamento del cancro pancreatico

  • Resezione chirurgica (pancreaticoduodenectomia)

  • Chemioterapia neoadiuvante o chemioterapia combinata con radioterapia (chemioradioterapia)

  • Controllo dei sintomi

Circa l'80-90% dei tumori viene considerato chirurgicamente non resecabile al momento della diagnosi a causa delle metastasi o dell'invasione dei grandi vasi sanguigni.

Per i pazienti sottoposti a chirurgia resettiva, la posizione del tumore nel pancreas determina il tipo di procedura che viene eseguita. I tumori nella testa del pancreas vengono rimossi con una procedura di Whipple (resezione della testa del pancreas, duodeno, digiuno prossimale, dotto biliare comune, cistifellea e un segmento dello stomaco). I tumori del collo, del corpo o della coda sono generalmente rimossi con pancreatectomia distale, in cui la testa del pancreas viene lasciata in situ.

Per la malattia borderline resecabile, la chemioterapia o la chemioradioterapia neoadiuvante (preoperatoria) è diventata sempre più utilizzata a causa della natura aggressiva di questo sottogruppo di malattia e dei dati a sostegno di migliori risultati oncologici. I dati di uno studio randomizzato hanno mostrato un beneficio in termini di sopravvivenza complessiva nei pazienti con resecabilità borderline che hanno ricevuto chemioterapia neoadiuvante rispetto a quelli che sono stati sottoposti a chirurgia iniziale (1).

I regimi preferiti per la terapia neoadiuvante o adiuvante sono FOLFIRINOX (fluorouracile, oxaliplatino, leucovorina e irinotecan) o gemcitabina più paclitaxel legato all'albumina in nanoparticelle (nab). In uno studio cardine, il regime FOLFIRINOX ha prodotto una sopravvivenza globale mediana di 54 mesi dopo resezione chirurgica dell'adenocarcinoma duttale che era significativamente più lunga rispetto alla gemcitabina (2). Un altro studio ha trovato una sopravvivenza globale simile confrontando l'uso perioperatorio del regime FOLFIRINOX con nab- paclitaxel (sopravvivenza globale mediana di 23,2 mesi con FOLFIRINOX rispetto ai 23,6 mesi con gemcitabina e nab-paclitaxel) (3).

Se all'intervento si trova un tumore non resecabile ed è presente o imminente un'ostruzione gastroduodenale o coledocica, si esegue di solito un intervento di doppio bypass gastrico e biliare. Nei pazienti con lesioni inoperabili e con ittero, il posizionamento endoscopico di un'endoprotesi biliare risolve l'ittero. Si esegue spesso lo stent duodenale. Tuttavia, per le complicanze associate alle endoprotesi, si deve prendere in considerazione il bypass chirurgico nei pazienti con lesioni non resecabili qualora l'aspettativa di vita sia > 6-7 mesi.

Trattamento sintomatico

  • Analgesici, solitamente oppioidi

  • A volte procedure per mantenere la pervietà delle vie biliari

  • A volte supplementazione con enzimi pancreatici

Molti pazienti con cancro al pancreas provano un dolore sostanziale. Quindi, il trattamento sintomatico è importante quanto il controllo della malattia. Un'appropriata assistenza di fine vita deve essere discussa anche dato l'alto tasso di mortalità associato alla malattia (vedi anche Il paziente morente).

Ai pazienti con dolore moderato o grave si devono somministrare oppioidi per via orale a dosi sufficienti per ottenere sollievo (4). Il timore di dipendenza non deve rappresentare un ostacolo all'efficace controllo del dolore. Per il dolore cronico, sono di solito più efficaci i preparati a lunga durata d'azione (p. es., fentanil transdermico, ossicodone, ossimorfone). Il blocco splancnico (celiaco) chirurgico o percutaneo permette un efficace controllo del dolore in molti pazienti. Nei casi di dolore intollerabile, la somministrazione di oppioidi sottocute oppure per infusione EV, epidurale o intratecale, apporta ulteriore sollievo.

Se la chirurgia palliativa o il posizionamento endoscopico di uno stent biliare non riescono a risolvere il prurito secondario all'ittero ostruttivo, si può ricorrere alla colestiramina (4 g per via orale da 1 volta/die a 4 volte/die).

L'insufficienza pancreatica esocrina viene trattata con la somministrazione di 6-8 capsule di enzimi pancreatici di suino (pancreolipasi). Sono disponibili numerosi prodotti commerciali e la quantità di enzima per capsula varia. Il dosaggio necessario varia in base ai sintomi del paziente, al grado di steatorrea e al contenuto di grassi della dieta. Il pH intraluminale ottimale per gli enzimi è 8; così, alcuni medici somministrano un inibitore della pompa protonica o un anti-H2 2 volte/die.

Il diabete mellito deve essere attentamente monitorato e controllato.

Riferimenti relativi al trattamento

  1. 1. Versteijne E, van Dam JL, Suker M, et al. Neoadjuvant Chemoradiotherapy Versus Upfront Surgery for Resectable and Borderline Resectable Pancreatic Cancer: Long-Term Results of the Dutch Randomized PREOPANC Trial. J Clin Oncol. 40(11):1220-1230, 2022. doi: 10.1200/JCO.21.02233

  2. 2. Conroy T, Hammel P, Hebbar M, et al. FOLFIRINOX or Gemcitabine as Adjuvant Therapy for Pancreatic Cancer. N Engl J Med. 379(25):2395-2406, 2018. doi: 10.1056/NEJMoa1809775

  3. 3. Sohal DPS, Duong M, Ahmad SA, et al. Efficacy of Perioperative Chemotherapy for Resectable Pancreatic Adenocarcinoma: A Phase 2 Randomized Clinical Trial. JAMA Oncol. 7(3):421-427, 2021. doi: 10.1001/jamaoncol.2020.7328. Clarification and additional information. JAMA Oncol. 23:e215278, 2021. doi: 10.1001/jamaoncol.2021.5278

  4. 4. Coveler AL, Mizrahi J, Eastman B, et al; Precision Promise Consortium. Pancreas Cancer-Associated Pain Management. Oncologist. 2021 Jun;26(6):e971-e982. doi: 10.1002/onco.13796

Prognosi del cancro (carcinoma) pancreatico

La prognosi per il carcinoma pancreatico varia a seconda dello stadio, ma è generalmente scarsa perché molti pazienti hanno una malattia avanzata al momento della diagnosi. In uno studio basato sulla popolazione, la sopravvivenza a 5 anni è risultata essere inferiore al 5% nonostante il miglioramento della sopravvivenza per un sottogruppo di pazienti sottoposti a resezione chirurgica (1).

Riferimento relativo alla prognosi

  1. 1. Bengtsson A, Andersson R, Ansari D. The actual 5-year survivors of pancreatic ductal adenocarcinoma based on real-world data. Sci Rep. 2020 Oct 2;10(1):16425. doi: 10.1038/s41598-020-73525-y

Punti chiave

  • Il carcinoma pancreatico ha un alto tasso di mortalità, in genere perché viene diagnosticato solo in una fase avanzata.

  • I principali fattori di rischio comprendono il fumo e un'anamnesi positiva per la pancreatite cronica.

  • La diagnosi prevede la TC o imaging a risonanza magnetica/colangiopancreatografia in RM (RM/CPRM) ed ecografia endoscopica con biopsia; i livelli di amilasi e lipasi sono solitamente normali, e l'antigene CA 19-9 non è abbastanza sensibile o specifico da essere utilizzato per lo screening della popolazione.

  • Circa l'80-90% dei tumori viene considerato chirurgicamente non resecabile al momento della diagnosi a causa delle metastasi o dell'invasione dei grandi vasi sanguigni.

  • La chirurgia combinata con la chemioterapia offre i migliori risultati oncologici per i pazienti candidati per la chirurgia resettiva.

  • Controllare i sintomi con adeguata analgesia, effettuare un bypass gastrico e/o biliare per alleviare i sintomi di ostruzione, e talvolta somministrare supplementi di enzimi pancreatici.

Cistoadenocarcinoma

Il cistoadenocarcinoma è un raro tumore adenomatoso del pancreas che origina come una degenerazione maligna di un cistoadenoma mucinoso e si manifesta con dolore ai quadranti superiori dell'addome e una massa addominale palpabile. La degenerazione di un cistoadenoma pancreatico è rara, approssimativamente dall'1 al 3% dei casi di neoplasie cistiche sierose (1).

La diagnosi di cistoadenocarcinoma viene fatta alla TC o RM, che evidenziano una caratteristica massa cistica, con frammenti solidi all'interno; la massa può essere erroneamente interpretata come un adenocarcinoma necrotico o una pseudocisti pancreatica.

Diversamente dall'adenocarcinoma duttale, il cistoadenocarcinoma ha una prognosi relativamente buona. La resezione chirurgica è generalmente raccomandata per le neoplasie cistiche sierose del pancreas, che sono > 4 cm o presentano caratteristiche radiologiche preoccupanti o ad alto rischio, a causa del loro rischio di trasformazione maligna. Una volta degenerata in cistoadenocarcinoma, la progressione e la gestione della malattia sono simili a quelle dell'adenocarcinoma duttale.

Riferimento per il cistoadenocarcinoma

  1. 1. Van Dyke TJ, Johlin FC, Bellizzi AM, Howe JR. Serous Cystadenocarcinoma of the Pancreas: Clinical Features and Management of a Rare Tumor. Dig Surg. 2016;33(3):240-248. doi:10.1159/000444721

Neoplasie intraduttali papillari-mucinose

Le neoplasie intraduttali papillari-mucinose (IPMN) sono neoplasie cistiche che provocano ipersecrezione di muco e ostruzione duttale. L'istologia può essere benigna, borderline o maligna. La maggior parte dei tumori (80%) si verifica nelle donne e nella coda del pancreas (66%).

Le neoplasie intraduttali papillari-mucinose sono ampiamente classificate in 3 tipi: dotto principale, dotto di derivazione collaterale e tipo misto.

Le neoplasie intraduttali papillari-mucinose del dotto principale vengono diagnosticate quando il tumore coinvolge il dotto pancreatico principale. Questo di solito si traduce in una dilatazione del dotto principale (spesso > 10 mm) così come nell'estrusione di mucina attraverso lo sfintere di Oddi. Le neoplasie intraduttali papillari-mucinose del dotto principale comportano un alto rischio di cancro sottostante, e ai pazienti viene abitualmente offerta una resezione chirurgica quando viene diagnosticata.

Le neoplasia intraduttali papillari-mucinose delle branche sono una conseguenza dell'interessamento neoplastico di un dotto laterale del dotto pancreatico principale. Questi tumori non portano alla dilatazione del dotto pancreatico principale. A differenza delle neoplasie intraduttali papillari-mucinose del dotto principale, le neoplasie intraduttali papillari-mucinose delle branche presentano un rischio variabile di cancro, e la decisione di operare o di sorvegliare il tumore si basa su una serie di test di imaging e endoscopici (spesso con biopsia e analisi del liquido cistico). Se viene offerta una sorveglianza, di solito è una combinazione di imaging ed ecografia endoscopica.

Le neoplasie intraduttali papillari-mucinose di tipo misto hanno caratteristiche sia delle neoplasie intraduttali papillari-mucinose del dotto principale che delle branche, ossia con conseguente dilatazione sia del dotto principale che dei suoi dotti di branca associati. Le neoplasie intraduttali papillari-mucinose di tipo misto presentano lo stesso profilo di rischio di malignità delle neoplasie intraduttali papillari-mucinose del dotto principale e sono trattate in modo simile, con la resezione chirurgica.

I sintomi di tumore intraduttale papillare-mucinoso consistono in dolore ed episodi ricorrenti di pancreatite. Spesso, sono visti incidentalmente su imaging eseguiti per altri motivi.

La diagnosi di neoplasie intraduttali papillari-mucinose viene effettuata mediante imaging (TC o RM). Spesso, l'ecografia endoscopica con aspirazione e citologia viene utilizzata in aggiunta per chiarire la diagnosi. Un reperto classico all'endoscopia che indica una neoplasia intraduttale papillare-mucinosa del dotto principale è un aspetto a bocca di pesce causato dall'estrusione di mucina dallo sfintere di Oddi.

La resezione chirurgica è il trattamento di scelta per i pazienti con tumore intraduttale papillare-mucinoso che hanno progredito al carcinoma invasivo o che hanno caratteristiche che suggeriscono un alto rischio di sviluppare il cancro. Le linee guida di Fukuoka aggiornate sono comunemente utilizzate per guidare la gestione delle neoplasie intraduttali papillari-mucinose (1). In generale, le "stimmate ad alto rischio", incluso un dotto pancreatico principale > 1 cm, un nodulo murale con enhancement > 5 mm o ittero ostruttivo, giustificano la considerazione della resezione chirurgica. Caratteristiche radiologiche preoccupanti (cisti > 3 cm, nodulo murale con enhancement < 5 mm, parete cistica ispessita o con enhancement, dimensioni del dotto principale da 5 a 9 mm, interruzione improvvisa del dotto principale con atrofia ghiandolare distale, linfoadenopatia, CA19-9 sierico elevato, crescita della cisti > 5 mm/anno per 2 anni) richiedono l'esame mediante ecografia endoscopica con citologia del liquido cistico. L'intervento chirurgico è quindi raccomandato se la citologia conferma il cancro, o se l'ecografia endoscopica identifica caratteristiche preoccupanti per la malignità, inclusi noduli murali definiti > 5 mm o il coinvolgimento del dotto principale della cisti.

Per i pazienti con cancro sottostante, la terapia sistemica postoperatoria è simile a quella per l'adenocarcinoma pancreatico.

Riferimento per la neoplasia papillare-mucinosa intraduttale

  1. 1. Tanaka M, Fernández-Del Castillo C, Kamisawa T, J, et al. Revisions of international consensus Fukuoka guidelines for the management of IPMN of the pancreas. Pancreatology. 2017 Sep-Oct;17(5):738-753. doi: 10.1016/j.pan.2017.07.007

Punti chiave

  • Il cistoadenocarcinoma è un raro tumore adenomatoso del pancreas che origina come una degenerazione maligna di un cistoadenoma mucinoso e si manifesta con dolore ai quadranti superiori dell'addome e una massa palpabile.

  • La diagnosi di cistoadenocarcinoma si basa sulla TC addominale o sulla RM.

  • Diversamente dall'adenocarcinoma duttale pancreatico, il cistoadenocarcinoma ha una prognosi relativamente buona e viene in genere trattato chirurgicamente.

  • Le neoplasie intraduttali papillari-mucinose (IPMN) sono neoplasie cistiche che provocano ipersecrezione di muco e ostruzione duttale.

  • L'istologia delle neoplasie intraduttali papillari-mucinose può essere benigna, borderline o maligna.

  • Le neoplasie intraduttali papillari-mucinose sono ampiamente classificate in 3 tipi: dotto principale, dotto di derivazione collaterale e tipo misto.

  • I sintomi di neoplasie intraduttali papillari-mucinose consistono in dolore ed episodi ricorrenti di pancreatite.

  • La diagnosi di neoplasie intraduttali papillari-mucinose viene effettuata mediante imaging (TC o RM).

  • La resezione chirurgica è di solito il trattamento di scelta per i pazienti affetti da IPMN che hanno progredito a carcinoma invasivo o per i pazienti che hanno caratteristiche ad alto rischio di malignità.

quizzes_lightbulb_red
Test your KnowledgeTake a Quiz!
iOS ANDROID
iOS ANDROID
iOS ANDROID