Panoramica sui tumori neuroendocrini gastrointestinali e pancreatici

DiB. Mark Evers, MD, Markey Cancer Center, University of Kentucky
Revisionato/Rivisto mag 2024
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

I tumori neuroendocrini si sviluppano a partire dalle cellule della cresta neurale nel

Più del 90% dei tumori neuroendocrini si sviluppa nel tratto gastrointestinale in 3 sedi: l'appendice, l'ileo e il retto (1). Circa il 7% dei tumori neuroendocrini origina dal pancreas. I restanti si sviluppano nei polmoni e raramente nel tratto genito-urinario o altrove.

Sebbene i tumori neuroendocrini siano spesso benigni o solo localmente invasivi, quelli dell'ileo e dei bronchi sono spesso maligni. I tumori maligni variano tra ben differenziato e poco differenziato, con corrispondente variabilità dell'aggressività. Si diffondono tipicamente al fegato e/o ai linfonodi regionali, sebbene siano possibili altri siti metastatici.

I tumori neuroendocrini possono essere

  • Endocrinologicamente inerti

  • Endocrinologicamente attivi (producono ormoni)

La probabilità che un tumore sia endocrinologicamente attivo varia a seconda della sede d'origine, essendo più alta per i tumori che originano nell'ileo e nel colon prossimale (dal 40 al 50%) (1). La probabilità è più bassa con i tumori bronchiali, più bassa ancora con i tumori appendicolari, e sostanzialmente zero con i tumori neuroendocrini del retto.

I tumori neuroendocrini gastrointestinali e pancreatici endocrinologicamente attivi secernono una varietà di ormoni e di altre proteine. Alcuni di questi tumori prendono il nome dagli ormoni predominanti che secernono (vedi tabella Tumori endocrini del pancreas). Tra questi

  • Gastrinomi: ipersecrezione di gastrina, che stimola la secrezione acida gastrica e causa ulcere

  • Vipomi: ipersecrezione di peptide vasoattivo intestinale, che causa diarrea

  • Glucagonomi: ipersecrezione di glucagone, che porta al diabete

  • Insulinomi: ipersecrezione di insulina, causa di ipoglicemia

Altri rari tumori neuroendocrini possono produrre un'ipersecrezione di somatostatina, di adrenocorticotropina (drenocorticotropin hormone, ACTH) o di fattore di rilascio dell'ormone della crescita (growth hormone–releasing factor, GRF). Quando endocrinologicamente attivi, i tumori neuroendocrini gastrointestinali secernono serotonina, istamina e altri ormoni. L'ipersecrezione di queste sostanze può causare cambiamenti dello stato mentale, autonomici, neuromuscolari e costituiscono la sindrome carcinoide. La disseminazione del tumore oltre la circolazione portale, come nel caso delle metastasi epatiche di tumori neuroendocrini gastrointestinali (prevalentemente a livello dell'intestino medio), è un prerequisito per la sindrome carcinoide poiché il fegato inattiva i peptidi causali secreti dai tumori neuroendocrini.

Alcune di queste sindromi cliniche si possono manifestare anche nel contesto delle neoplasie endocrine multiple (sindrome MEN o NEM), in cui i tumori o l'iperplasia interessano ≥ 2 ghiandole endocrine, di solito paratiroidi, ipofisi, tiroide o surreni.

Tabella

I tumori neuroendocrini endocrinologicamente inerti vengono sospettati a causa della sintomatologia (p. es., dolore, sanguinamento endoluminale, occlusione gastrointestinale). Possono essere evidenziati mediante angiografia, TC o RM. I tumori neuroendocrini dell'intestino tenue possono mostrare difetti di riempimento o altre anomalie alle indagini RX con bario. La diagnosi e la classificazione definitive vengono determinati istologicamente dopo la biopsia o la resezione.

La valutazione della stadiazione in genere comprende l'imaging con RM (probabilmente preferito alla TC) e talvolta tecniche di imaging basate sul recettore della somatostatina (p. es., PET/TC con gallio Ga68 dotatato), che possono essere utili anche per rilevare tumori endocrinologicamente inerti (2, 3).

Riferimenti generali

  1. 1. Tong Gan, B. Mark Evers, Small Intestine. In Sabiston Textbook of Surgery, 21st edition. Editors: Courtney Townsend, R. Daniel Beauchamp, B. Mark Evers, Kenneth Mattox, New York, Elsevier, 2021, pp.1276-1282

  2. 2. Johnbeck CB, Knigge U, Loft A, et al. Head-to-Head Comparison of 64Cu-DOTATATE and 68Ga-DOTATOC PET/CT: A Prospective Study of 59 Patients with Neuroendocrine Tumors. J Nucl Med 2017;58(3):451-457. doi:10.2967/jnumed.116.180430

  3. 3. Cancer Net: Neuroendocrine Tumor Grades

Trattamento dei tumori neuroendocrini

  • Resezione chirurgica

Il trattamento dei tumori neuroendocrini funzionanti (endocrinologicamente attivi) e panceratici non funzionanti (inerti) è la resezione chirurgica. Il tipo di intervento chirurgico dipende dalla posizione e dalla dimensione del tumore (1). Tuttavia, i tumori piccoli (< 2 cm) e non funzionanti possono di solito essere osservati senza intervento chirurgico.

Se la presenza di metastasi impedisce un trattamento chirurgico risolutivo, si possono tentare diversi trattamenti "antiormone" (p. es., octreotide, lanreotide, a lunga durata d'azione) per i tumori funzionanti.

A causa della rarità del tumore, esistono pochi studi clinici per guidare il trattamento radicale. Uno studio ha dimostrato che, con la malattia metastatica, l'associazione di capecitabina e temozolomide ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione mediana da 14,4 mesi a 22,7 mesi rispetto al solo temozolomide (2). I risultati dello studio clinico CABINET, uno studio di fase 3 in doppio cieco, controllato con placebo, che ha valutato il cabozantinib, che prende di mira la crescita delle cellule tumorali e dei vasi sanguigni, ha mostrato un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da progressione in pazienti precedentemente trattati per tumori neuroendocrini pancreatici avanzati ed extra-pancreatici (3).

La prognosi per i tumori neuroendocrini dipende dal sito primario, dal grado e dallo stadio. Malgrado la malattia metastatica, i tumori neuroendocrini crescono lentamente per cui una sopravvivenza di 10-15 anni non è rara.

Riferimenti relativi al trattamento

  1. 1. Tsoli M, Chatzellis E, Koumarianou A, Kolomodi D, Kaltsas G. Current best practice in the management of neuroendocrine tumors. Ther Adv Endocrinol Metab 2018;10:2042018818804698. Pubblicato 31/10/2018. doi:10.1177/2042018818804698

  2. 2. Kunz PL, Graham NT, Catalano PJ, et al: Randomized study of temozolomide or temozolomide and capecitabine in patients with advanced pancreatic neuroendocrine tumors (ECOG-ACRIN E2211). J Clin Oncol 41(7):1359-1369, 2023. doi: 10.1200/JCO.22.01013

  3. 3. Chan J, Geyer S, Ou F-S, et al. LBA53 Alliance A021602: Phase III, double-blinded study of cabozantinib versus placebo for advanced neuroendocrine tumors (NET) after progression on prior therapy (CABINET). Ann Oncol 34 (Suppl 2): S1292, 2023.

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