Vaccino antinfluenzale

DiMargot L. Savoy, MD, MPH, Lewis Katz School of Medicine at Temple University
Revisionato/Rivisto gen 2023
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Il vaccino antinfluenzale aiuta a proteggere dal virus dell’influenza. Negli Stati Uniti, causano regolarmente epidemie stagionali di influenza due tipi di virus influenzali, il tipo A e il tipo B. Esistono molti ceppi differenti di ciascun tipo. I ceppi del virus che causano le epidemie di influenza cambiano ogni anno. Quindi, è necessario un nuovo vaccino ogni anno. Il vaccino di ogni anno è diretto contro i 3 o 4 ceppi che gli scienziati prevedono saranno più comuni nell’anno entrante.

L’influenza, che provoca febbre, dolori e affaticamento, può essere lieve ma può anche essere grave. L’influenza può causare una polmonite grave, il peggioramento di malattie cardiache e polmonari croniche, scompensi d’organo e il decesso. Il numero dei decessi causati dall’influenza varia notevolmente da un anno all’altro, con circa 20.000-50.000 decessi all’anno negli Stati Uniti (vedere Impact of influenza in past years [Impatto dell’influenza negli anni precedenti] dei Centers for Disease Control and Prevention [CDC]). In casi rari le epidemie gravi, chiamate pandemie, causano un numero di morti anche maggiore, soprattutto tra i giovani. Nel 1918, le morti a causa dell’influenza furono milioni in tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni, consultare l’informativa Live, Intranasal Influenza vaccine information statement e l’informativa Inactivated Influenza vaccine information statement dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

(Vedere anche Panoramica sull’immunizzazione.)

Somministrazione del vaccino antinfluenzale

Il vaccino antinfluenzale è consigliato a:

  • Tutti i soggetti a partire dall’età di 6 mesi

Il vaccino antinfluenzale viene solitamente somministrato come iniezione intramuscolare del virus inattivato, ma è disponibile anche sotto forma di spray nasale, che contiene il virus vivo indebolito (attenuato).

Le epidemie di influenza si manifestano solitamente a fine dicembre o a inverno inoltrato. Quindi, il periodo migliore per ricevere il vaccino è rappresentato dai mesi da settembre a novembre. È stato messo a punto un vaccino contro l’influenza aviaria, da usare qualora il virus riesca a trasmettersi da persona a persona.

Per le persone di età pari o superiore a 65 anni è consigliato un vaccino antinfluenzale contenente un dosaggio superiore di virus inattivato, che viene somministrato per iniezione.

Il motivo principale per cui un vaccino antinfluenzale non viene somministrato è:

  • Una grave reazione allergica potenzialmente fatale (come una reazione anafilattica) a uno dei componenti del vaccino (eccetto le uova) o a una precedente dose di un qualsiasi vaccino antinfluenzale

Alcune altre patologie possono influire sull’opportunità e sul momento della vaccinazione (vedere anche CDC: Who Should NOT Get Vaccinated With These Vaccines? [Chi NON deve essere vaccinato con questi vaccini?]). Ad esempio, il vaccino nella formulazione in spray nasale, che contiene il virus vivo indebolito, non viene somministrato a:

  • Bambini di età inferiore a 2 anni o persone di età superiore a 50 anni

  • Soggetti con sistema immunitario indebolito, come quelli con infezione da HIV

  • Donne in gravidanza

  • Soggetti privi della milza o la cui milza non funziona bene

  • Bambini o adolescenti che assumono aspirina o altri farmaci che contengono salicilati

  • Persone in stretto contatto o che si prendono cura di un soggetto con sistema immunitario compromesso (tranne nei casi in cui si eviti qualsiasi contatto per 7 giorni dopo la somministrazione del vaccino)

  • Soggetti con un impianto cocleare o una perdita di liquido cerebrospinale

  • Soggetti che hanno assunto un farmaco antivirale per l’influenza negli ultimi 2 giorni

  • Bambini di età compresa tra 2 e 4 anni che soffrono di asma o hanno manifestato respiro sibilante o attacchi di asma negli ultimi 12 mesi

In presenza di una malattia temporanea, i medici solitamente rimandano la somministrazione del vaccino fino alla sua risoluzione.

Il vaccino antinfluenzale può contenere piccole quantità di sostanze dell’uovo, in quanto molte delle formulazioni vengono prodotte a partire da virus ottenuti dalla coltura in uova. Le raccomandazioni per la somministrazione del vaccino alle persone con allergia alle uova variano in base alla gravità dell’allergia:

  • Se l’unica reazione manifestata da una persona è un’eruzione cutanea (orticaria), il vaccino antinfluenzale può essere somministrato.

  • Nel caso si siano presentate altre reazioni alle uova, come gonfiore sottocutaneo (angioedema), difficoltà respiratorie, stordimento, vomito ripetuto e reazioni che richiedono un’iniezione di adrenalina o altri trattamenti d’urgenza, il vaccino antinfluenzale può venire somministrato, a condizione che la somministrazione avvenga in una struttura sanitaria e sotto la supervisione di un medico con esperienza nell’identificazione e nella gestione delle reazioni allergiche.

  • Qualora si sia manifestata una grave reazione allergica a seguito della somministrazione del vaccino antinfluenzale, questo non viene somministrato nuovamente.

Effetti collaterali del vaccino antinfluenzale

Occasionalmente, la sede dell’iniezione diviene dolente. Sporadicamente si manifestano febbre e dolori muscolari.

Non è chiaro se il vaccino antinfluenzale aumenti il rischio di sviluppare la sindrome di Guillain-Barré, una patologia nervosa progressiva. Tuttavia, nel caso in cui questa rara sindrome si sviluppi nei 6 mesi successivi alla vaccinazione antinfluenzale, è necessario consultare il medico per capire se siano opportune ulteriori vaccinazioni in futuro.

Talvolta, lo spray nasale con virus vivo provoca secrezione nasale, mal di gola e respiro sibilante lieve.

Ulteriori informazioni

Di seguito si riportano alcune risorse in lingua inglese che possono essere utili. Si prega di notare che IL MANUALE non è responsabile del contenuto di tali risorse.

  1. Centers for Disease Control and Prevention (CDC): informativa sul vaccino vivo nella formulazione in spray nasale

  2. CDC: informativa sul vaccino antinfluenzale inattivato

  3. CDC: informazioni sui soggetti che NON devono ricevere il vaccino antinfluenzale vivo o inattivato

  4. CDC: informazioni sull’impatto dell’influenza negli anni precedenti, compreso il numero di casi, ricoveri e decessi