Intossicazione da funghi

DiGerald F. O’Malley, DO, Grand Strand Regional Medical Center;
Rika O’Malley, MD, Grand Strand Medical Center
Reviewed ByDiane M. Birnbaumer, MD, David Geffen School of Medicine at UCLA
Revisionato/Rivisto Modificata apr 2025
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Visualizzazione l’educazione dei pazienti

Numerose specie di funghi determinano effetti tossici se ingerite. Le tossine e quindi i sintomi variano a seconda della specie. L'identificazione delle specie specifiche è difficile, per cui il trattamento solitamente è guidato dai sintomi.

(Vedi anche Principi generali di intossicazione.)

In natura distinguere le specie tossiche da quelle non tossiche è difficile, anche per le persone con grande esperienza. Le regole popolari non sono affidabili, inoltre le stesse specie presentano gradi differenti di tossicità a seconda del luogo e del momento di raccolta. Se i pazienti hanno ingerito funghi non noti, identificare la specie può indirizzare verso uno specifico trattamento. Tuttavia, poiché è raro reperire immediatamente un esperto micologo per un consulto, il trattamento dei pazienti che manifestano sintomi dopo aver mangiato dei funghi è solitamente dettato dalla clinica. Se è disponibile un campione del fungo, residuo del cibo oppure recuperato dall'aspirato gastrico del paziente, questo può essere inviato a un micologo per il riconoscimento.

Tutti i funghi tossici causano vomito e dolore addominale; gli altri sintomi variano in modo significativo a seconda del tipo di fungo coinvolto. Generalmente, i funghi che causano sintomi precoci (entro 2 h) sono meno pericolosi di quelli che provocano sintomi più tardivamente (in genere dopo 5 h). Tuttavia, l'ingestione di alcune specie di Amanita (Amanita smithiana), ora riconosciute come causa di significativa tossicità renale, può manifestarsi con sintomi gastrointestinali entro poche ore dall'ingestione (1, 2).

La terapia per la maggior parte degli avvelenamenti da funghi è sintomatica e di supporto. Il carbone attivato può essere utile a limitare l'assorbimento. Numerosi antidoti sono stati testati, soprattutto per le specie di Amanita, ma nessuno ha mostrato risultati costantemente positivi.

Sintomi gastrointestinali precoci

I funghi che causano sintomi gastrointestinali precoci (p. es., Chlorophyllum molybdites, e piccoli funghi scuri che spesso crescono nei prati) causano gastroenteriti, a volte con cefalea o mialgie. La diarrea è talvolta sanguinolenta.

I sintomi si risolvono tipicamente in 24 h.

Il trattamento è di supporto.

Sintomi neurologici iniziali

I funghi che causano sintomi neurologici precoci comprendono i funghi allucinogeni, abitualmente ingeriti a scopo ricreativo, che contengono psilocibina, un allucinogeno (3). I più frequenti sono i funghi del genere Psilocybe, ma anche altri generi contengono la psilocibina.

I sintomi iniziano entro 15-30 minuti e si manifestano con euforia, immaginazione esaltata e allucinazioni. Sono comuni tachicardia e ipertensione e nei bambini può comparire iperpiressia; comunque, gravi complicanze sono rare.

Il trattamento a volte comprende la sedazione (p. es., con benzodiazepine).

Sintomi muscarinici iniziali

Alcuni funghi contengono tossine che stimolano i recettori colinergici muscarinici, mimando così gli effetti dell'acetilcolina su questi recettori (le tossine non stimolano i recettori colinergici nicotinici). I funghi che causano sintomi muscarinici precoci comprendono i membri dei generi Inocybe e Clitocybe.

I sintomi possono comprendere miosi, broncorrea, bradicardia, diaforesi, respiro sibilante e crampi (sindrome SLUDGE, salivation, lacrimation, urination, defecation, gastrointestinal, emesis) (vedi tabella Sindromi tossiche comuni). I sintomi di solito sono lievi, compaiono entro 30 minuti e si risolvono entro 12 h.

Per trattare i gravi sintomi muscarinici (p. es., respiro sibilante, bradicardia) viene somministrata atropina.

Sintomi gastrointestinali ritardati

I funghi che causano sintomi gastrointestinali ritardati includono i membri dei generi Amanita (eccetto A. smithiana), Gyromitra e Cortinarius.

Tra la specie di Amanita quella più tossica è Amanita phalloides, responsabile del 95% dei decessi per intossicazione da funghi. La gastroenterite iniziale, che può comparire tra 6 e 12 h dopo l'ingestione, può essere grave; si può sviluppare ipoglicemia. I sintomi iniziali si riducono per alcuni giorni; successivamente si sviluppa un'insufficienza epatica e talvolta un'insufficienza renale. La terapia iniziale prevede la correzione del ripristino dei liquidi e degli elettroliti, uno stretto monitoraggio dell'ipoglicemia e, possibilmente, la somministrazione di dosi ripetute di carbone attivo. Il trattamento dell'insufficienza epatica può richiedere il trapianto epatico; altri trattamenti specifici (p. es., N-acetilcisteina, penicillina ad alte dosi, silibinina, emulsione lipidica EV) non sono di provata efficacia.

I funghi Amanita smithiana causano gastroenterite tardiva, di solito 6 a 12 h dopo l'ingestione, e insufficienza renale acuta (di solito entro 1-2 settimane dopo l'ingestione) che spesso richiede la dialisi.

I funghi della specie Gyromitra possono provocare ipoglicemia contemporaneamente o poco dopo l'insorgenza della gastroenterite. Ulteriori manifestazioni comprendono tossicità a carico del sistema nervoso centrale (p. es., convulsioni) e, dopo alcuni giorni, sindrome epato-renale. La terapia iniziale prevede uno stretto monitoraggio della glicemia e, possibilmente, la somministrazione di dosi ripetute di carbone attivo. I sintomi neurologici sono trattati con piridossina 70 mg/kg per infusione lenta EV in 4-6 h (dose massima giornaliera di 5 g); l'insufficienza epatica viene trattata con terapia di supporto.

La maggior parte dei funghi della specie Cortinarius sono indigeni in Europa. La gastroenterite può persistere 3 giorni. L'insufficienza renale, con dolore lombare e riduzione della diuresi, si manifesta da 3 a 20 giorni dopo l'ingestione. L'insufficienza renale spesso si risolve spontaneamente, ma la dialisi può essere necessaria per un breve periodo se la funzione renale non migliora in 3-5 giorni e il danno renale cronico può essere permanente.

Sintomi muscolari ritardati

Diverse specie di funghi causano una miotossicità ritardata con conseguente rabdomiolisi che a volte è fatale. Le Tricholoma spp possono causare affaticamento, debolezza muscolare, mialgie e rabdomiolisi 24-72 h dopo l'ingestione. Le specie Russula hanno causato una simile miotossicità a carico del tessuto miocardico con conseguenti tachicardia, ipotensione, aritmie e morte. Non esiste un trattamento specifico oltre alla terapia di supporto.

Sindromi neurologiche ritardate

Alcuni funghi Clitocybe causano eritromelalgia, che consiste in parestesie e gravi disestesie urenti con edema ed eritema delle estremità distali, 24 h dopo l'ingestione. L'acido nicotinico EV può essere un trattamento efficace.

L'Hapalopilus rutilans causa una sindrome ritardata del sistema nervoso centrale (più di 12 h dopo l'ingestione) con vertigini, atassia, disturbi visivi, sonnolenza ed encefalopatia.

Il Pleurocybella porrigens provoca una sindrome ritardata (da 1 a 31 giorni) di alterazione dello stato di coscienza, convulsioni, mioclono, disartria, encefalopatia, insufficienza respiratoria e morte.

Riferimenti

  1. 1. Diaz JH. Nephrotoxic Mushroom Poisoning: Global Epidemiology, Clinical Manifestations, and Management. Wilderness Environ Med. 2021;32(4):537-544. doi:10.1016/j.wem.2021.09.002

  2. 2. Schmutz M, Carron PN, Yersin B, et al. Mushroom poisoning: a retrospective study concerning 11-years of admissions in a Swiss Emergency Department. Intern Emerg Med. 2018;13(1):59-67. doi:10.1007/s11739-016-1585-5

  3. 3. Passie T, Seifert J, Schneider U, et al. The pharmacology of psilocybin. Addict Biol. 2002;7(4):357-364. doi:10.1080/1355621021000005937

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