Apnea del prematuro

DiArcangela Lattari Balest, MD, University of Pittsburgh, School of Medicine
Reviewed ByAlicia R. Pekarsky, MD, State University of New York Upstate Medical University, Upstate Golisano Children's Hospital
Revisionato/Rivisto Modificata set 2025
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L'apnea del prematuro è definita da pause respiratorie > 20 secondi o pause respiratorie < 20 secondi che sono associate a bradicardia (< 100 battiti/min) (1), cianosi centrale e/o saturazione di ossigeno < 85% nei neonati nati a < 37 settimane di gestazione e in assenza di disturbi sottostanti che causino apnea. La causa può essere l'immaturità del sistema nervoso centrale (apnea centrale); se l'episodio di apnea è prolungato, può esserci anche una componente di ostruzione delle vie aeree. La diagnosi è clinica ed effettuata con monitoraggio cardiorespiratorio. La valutazione delle vie aeree può essere indicata quando vi è preoccupazione per l'apnea ostruttiva. Il trattamento consiste in stimolanti respiratori (caffeina) per l'apnea centrale e posizionamento della testa per l'apnea ostruttiva. La prognosi è eccellente; l'apnea del prematuro si risolve in quasi tutti i neonati pretermine entro le 40 settimane di età post-concezionale.

(Vedi anche Panoramica sui disturbi perinatali respiratori.)

Il rischio di apnea del prematuro aumenta con la precocità dell'età gestazionale. Quasi tutti i neonati pretermine nati prima della 28a settimana di gestazione presentano un certo grado di apnea del prematuro e circa il 20% di quelli nati alla 34a settimana di gestazione la sviluppa (1).

L'apnea del prematuro di solito inizia da 2 a 3 giorni dopo la nascita; un'apnea nel primo giorno di vita può indicare una malformazione o una lesione del sistema nervoso centrale. L'apnea che si sviluppa > 14 giorni della nascita in neonati altrimenti sani può indicare una patologia grave diversa dall'apnea del prematuro (p. es., sepsi).

Riferimenti generali

  1. 1. Eichenwald EC, Committee on Fetus and Newborn, American Academy of Pediatrics. Apnea of prematurity. Pediatrics. 2016;137(1). doi:10.1542/peds.2015-3757

  2. 2. Pergolizzi JV Jr, Fort P, Miller TL, LeQuang JA, Raffa RB. The epidemiology of apnoea of prematurity. J Clin Pharm Ther. 2022;47(5):685-693. doi:10.1111/jcpt.13587

Fisiopatologia dell'apnea del prematuro

L'apnea della prematurità è un disturbo dello sviluppo causato da immaturità neurologica e/o meccanica della funzione del sistema respiratorio. L'apnea può essere caratterizzata come:

  • Centrale (la più comune)

  • Ostruttiva

  • Presentazione mista

L'apnea centrale è causata da centri midollari di controllo respiratorio immaturi. La fisiopatologia specifica non è completamente conosciuta, ma sembra coinvolgere una serie di fattori, tra cui risposte anormali all'ipossia e all'ipercapnia. Questo è il tipo più comune di apnea della prematurità.

L'apnea ostruttiva è causata dall'ostruzione delle vie aeree, flessione del collo che provoca l'opposizione dei tessuti molli dell'ipofaringe, occlusione nasale o del laringospasmo riflesso.

L'apnea mista è una combinazione di apnea centrale e ostruttiva.

Tutti i tipi di apnea possono causare ipossiemia, cianosi e bradicardia se l'apnea è prolungata. Poiché la bradicardia può anche verificarsi simultaneamente con l'apnea, un meccanismo centrale può essere responsabile di entrambi.

Circa il 23% dei neonati vittime di una sindrome di morte infantile improvvisa e inattesa aveva un'anamnesi di prematurità, ma non sembra esserci un legame causale diretto tra l'apnea del prematuro e la morte inaspettata del lattante o la sindrome della morte improvvisa del lattante (1).

La respirazione periodica consiste nel ripetersi di cicli di 5 a 20 secondi di respirazione normale alternati a brevi (< 20 secondi) periodi di apnea. Sebbene sia la respirazione periodica che l'apnea del prematuro condividano un'immaturità di fondo del controllo respiratorio da parte del sistema nervoso centrale, la respirazione periodica è comune tra i neonati a termine e pretermine, è considerata di minima importanza clinica e non sembra portare all'apnea del prematuro (2).

Consigli ed errori da evitare

  • Gli episodi di apnea nei neonati prematuri non devono essere attribuiti alla prematurità fino a quando non siano state escluse gravi cause (p. es., infettive, cardiache, metaboliche, respiratorie, del sistema nervoso centrale, termoregolatorie).

Riferimenti relativi alla fisiopatologia

  1. 1. Horne RS, Harrewijn I, Hunt CE. Physiology during sleep in preterm infants: Implications for increased risk for the sudden infant death syndrome. Sleep Med Rev. 2024;78:101990. doi:10.1016/j.smrv.2024.101990

  2. 2. Erickson G, Dobson NR, Hunt CE. Immature control of breathing and apnea of prematurity: the known and unknown. J Perinatol. 2021;41(9):2111-2123. doi:10.1038/s41372-021-01010-z

Diagnosi dell'apnea del prematuro

  • Anamnesi ed esame obiettivo

  • Monitoraggio cardiorespiratorio

  • Esclusione di altre cause (p. es., ipoglicemia, sepsi, emorragia endocranica)

Nonostante spesso sia attribuibile a meccanismi di controllo respiratorio immaturi, l'apnea nel bambino prematuro può essere un segno di disfunzione infettiva, metabolica, termoregolatoria, respiratoria, cardiaca, o del sistema nervoso centrale. Un'anamnesi accurata, la valutazione fisica, e se necessario dei test, si devono effettuare prima di accettare la prematurità come causa di apnea. La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) non è stata riscontrata come causa di apnea nei neonati prematuri, per cui la presenza di malattia da reflusso gastroesofageo non deve essere considerata una spiegazione per gli episodi apneici né deve essere iniziata la terapia per la malattia da reflusso gastroesofageo a causa dell'apnea della prematurità (1, 2).

La diagnosi di apnea è fatta in genere mediante osservazione visiva o con monitor cardiorespiratori utilizzati ininterrottamente durante la valutazione e la cura dei neonati prematuri.

Riferimenti relativi alla diagnosi

  1. 1. Smits MJ, van Wijk MP, Langendam MW, Benninga MA, Tabbers MM. Association between gastroesophageal reflux and pathologic apneas in infants: a systematic review. Neurogastroenterol Motil. 2014;26(11):1527-1538. doi:10.1111/nmo.12405

  2. 2. Quitadamo P, Giorgio V, Zenzeri L, et al. Apnea in preterm neonates: what's the role of gastroesophageal reflux? A systematic review. Dig Liver Dis. 2020;52(7):723-729. doi:10.1016/j.dld.2020.03.032

Trattamento dell'apnea del prematuro

  • Stimolazione

  • Trattamento della malattia sottostante

  • Stimolanti respiratori (p. es., la caffeina)

  • Ventilazione a pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP)

I pazienti sono ricoverati in un ambiente monitorato. Quando si nota apnea, sia con l'osservazione che con l'allarme del monitor, si deve stimolare il neonato, che potrebbe essere tutto ciò che è necessario; se il respiro non riprende, si provvede con la ventilazione con maschera dotata di pallone con valvola (vedi Supporto respiratorio dei neonati e dei lattanti).

Episodi frequenti o gravi devono essere rapidamente e accuratamente valutati, e le cause identificabili devono essere trattate. Se non si trova nessun disturbo infettivo o curabile sottostante, sono indicati degli stimolanti respiratori per il trattamento di episodi frequenti o gravi, caratterizzati da ipossiemia, cianosi, bradicardia, o una combinazione. La caffeina orale rappresenta il farmaco stimolante respiratorio più sicuro e usato più frequentemente. La caffeina viene preferita rispetto ad altre metilxantine per la facilità di somministrazione, i minori effetti avversi, la più grande finestra terapeutica, e la minore necessità di monitorare i livelli di farmaco (1, 2). La terapia continua fino a che il neonato è a 34-35 settimane di gestazione e senza episodi di apnea con necessità di intervento per almeno 5-7 giorni. Il monitoraggio continua dopo l'ultimo episodio di apnea o dopo che la caffeina è stata interrotta fino a quando il bambino ha passato altri 5-10 giorni senza avere apnea che richieda un intervento.

Se l'apnea continua nonostante gli stimolanti respiratori, al bambino può essere somministrata la pressione continua positiva delle vie aeree (3). Le crisi di apnea intrattabili richiedono il supporto ventilatorio.

Le pratiche di dimissione variano. Alcuni medici osservano i neonati per 7 giorni dopo la fine del trattamento per assicurare che l'apnea o la bradicardia non recidivino, mentre altri dimettono con una prescrizione di caffeina se il trattamento sembra efficace, ma questa pratica è meno comune.

Dimissione e assistenza domiciliare

Criteri di dimissione

I lattanti ad alto rischio ricoverati che non hanno avuto eventi cardiopolmonari clinicamente significativi (p. es., apnea > 20 secondi, apnea accompagnata da cianosi centrale, apnea associata a frequenza cardiaca < 70 battiti/min) durante 3-10 giorni di monitoraggio cardiorespiratorio continuo, possono essere dimessi in sicurezza senza il monitor, solitamente con l'ulteriore requisito che abbiano raggiunto le 35 settimane di età postmestruale. Talvolta un monitor cardiorespiratorio domiciliare e/o la caffeina per via orale possono essere prescritti per ridurre la permanenza in ospedale nei neonati che sono pronti per la dimissione ma che continuano ad avere degli eventi cardiopolmonari clinicamente significativi ma che si esauriscono senza alcun intervento.

Tutti i neonati pretermine, in particolare quelli con apnea della prematurità, devono sottoporsi a una prova di tolleranza del seggiolino d'auto prima della dimissione per valutare apnea, bradicardia e desaturazione di ossigeno in relazione alle loro dimensioni e all'ostruzione posizionale delle vie aeree.

Monitoraggio domiciliare

Pochi bambini vengono dimessi a casa con un monitor di apnea, e solo quelli i cui episodi si risolvono spontaneamente e senza intervento, compresa la stimolazione, devono essere considerati per la dimissione dall'ospedale con un monitor. I genitori devono essere istruiti su come utilizzare correttamente le attrezzature, valutare le situazioni di allarme, intervenire (p. es., eseguire rianimazione cardiopolmonare) e tenere un registro degli eventi. Deve essere fornito un servizio di assistenza telefonica e di triage 24 h/24 insieme a un follow-up ambulatoriale per quanto concerne la decisione di cessare l'uso del monitor. Vengono preferiti i monitor che archiviano le informazioni di evento. I genitori devono essere informati che i monitor cardiorespiratori domiciliari non hanno dimostrato di ridurre l'incidenza delle morti correlate al sonno, inclusa la sindrome della morte improvvisa del lattante, o degli eventi brevi, risolti e inspiegabili (4–6).

Consigli ed errori da evitare

  • I monitor cardiorespiratori domiciliari non hanno dimostrato di ridurre l'incidenza delle morti correlate al sonno, inclusa la sindrome della morte improvvisa del lattante o degli eventi brevi, risolti, inspiegabili.

Posizionamento durante il sonno

I neonati devono sempre essere posizionati sulla schiena e dormire su una superficie stabile, piana e non inclinata per ogni sonno a meno che altre condizioni mediche lo impediscano (4). Dormire sul fianco o puntellati risulta troppo instabile. La testa del neonato deve essere mantenuta sulla linea mediana con il collo in posizione neutra o leggermente esteso per prevenire l'ostruzione delle vie aeree superiori.

I ricercatori spesso osservano che i bambini trovati morti in una zona di sonno sono morti di soffocamento (soffocamento accidentale e strangolamento nel letto, o un tipo di morte improvvisa inaspettata del lattante). Per ulteriori misure che riducono il rischio di morte improvvisa del lattante, vedi Sindrome della morte inaspettata del lattante e sindrome della morte improvvisa del lattante.

Riferimenti relativi al trattamento

  1. 1. Miao Y, Zhou Y, Zhao S, et al. Comparative efficacy and safety of caffeine citrate and aminophylline in treating apnea of prematurity: A systematic review and meta-analysis. PLoS One. 2022;17(9):e0274882. Published 2022 Sep 19. doi:10.1371/journal.pone.0274882

  2. 2. Alhersh E, Abushanab D, Al-Shaibi S, Al-Badriyeh D. Caffeine for the Treatment of Apnea in the Neonatal Intensive Care Unit: A Systematic Overview of Meta-Analyses. Paediatr Drugs. 2020;22(4):399-408. doi:10.1007/s40272-020-00404-4

  3. 3. Ho JJ, Zakarija-Grkovic I, Lok JW, Lim E, Subramaniam P, Leong JJ. Continuous positive airway pressure (CPAP) for apnoea of prematurity. Cochrane Database Syst Rev. 2023;7(7):CD013660. Published 2023 Jul 18. doi:10.1002/14651858.CD013660.pub2

  4. 4. Moon RY, Carlin RF, Hand I; TASK FORCE ON SUDDEN INFANT DEATH SYNDROME and THE COMMITTEE ON FETUS AND NEWBORN. Evidence Base for 2022 Updated Recommendations for a Safe Infant Sleeping Environment to Reduce the Risk of Sleep-Related Infant Deaths. Pediatrics. 2022;150(1):e2022057991. doi:10.1542/peds.2022-057991

  5. 5. Tieder JS, Bonkowsky JL, Etzel RA, et al. Brief Resolved Unexplained Events (Formerly Apparent Life-Threatening Events) and Evaluation of Lower-Risk Infants [published correction appears in Pediatrics. 2016 Aug;138(2):e20161487. doi: 10.1542/peds.2016-1487.]. Pediatrics. 2016;137(5):e20160590. doi:10.1542/peds.2016-0590

  6. 6. Goodstein MH, Stewart DL, Keels EL, Moon RY; COMMITTEE ON FETUS AND NEWBORN, TASK FORCE ON SUDDEN INFANT DEATH SYNDROME. Transition to a Safe Home Sleep Environment for the NICU Patient. Pediatrics. 2021;148(1):e2021052045. doi:10.1542/peds.2021-052045

Prognosi dell'apnea del prematuro

Le crisi apneiche diminuiscono con l'aumentare dell'età gestazionale corretta, e l'apnea della prematurità si risolve nel 98% dei neonati pretermine entro 40 settimane dall'età postmestruale (1).

Tuttavia, le crisi di apnea possono continuare per settimane nei neonati di età gestazionale estremamente bassa (p. es., 23-27 settimane).

Il decesso è raro perché la stragrande maggioranza dei neonati supera l'apnea del prematuro prima dell'età in cui si verificano i decessi correlati alla sindrome della morte improvvisa del lattante (2).

Riferimenti relativi alla prognosi

  1. 1. Goodstein MH, Stewart DL, Keels EL, Moon RY; COMMITTEE ON FETUS AND NEWBORN, TASK FORCE ON SUDDEN INFANT DEATH SYNDROME. Transition to a Safe Home Sleep Environment for the NICU Patient. Pediatrics. 2021;148(1):e2021052045. doi:10.1542/peds.2021-052045

  2. 2. Eichenwald EC; Committee on Fetus and Newborn, American Academy of Pediatrics. Apnea of Prematurity. Pediatrics. 2016;137(1):10.1542/peds.2015-3757. doi:10.1542/peds.2015-3757

Punti chiave

  • L'apnea della prematurità è causata da immaturità neurologica e/o della funzione meccanica del sistema respiratorio.

  • Fino alla maturazione, i bambini prematuri possono avere pause respiratorie > 20 secondi o pause < 20 secondi associate a bradicardia (< 100 battiti/min) e/o saturazione di ossigeno < 85%.

  • Diagnosticare osservando ed escludendo ulteriori e più gravi cause di apnea (p. es., infettive, metaboliche, termoregolazione, respiratorie, cardiache o disturbi del sistema nervoso centrale).

  • Monitorare la respirazione e stimolare fisicamente in presenza di apnea; se la respirazione non riprende, fornire una ventilazione con maschera dotata di pallone con valvola.

  • Somministrare caffeina orale a neonati che hanno episodi ricorrenti.

  • Il trattamento per la malattia da reflusso gastroesofageo non deve essere avviato come intervento per l'apnea della prematurità.

  • Il monitoraggio domiciliare non ha dimostrato di migliorare i risultati; solo i neonati i cui episodi si risolvono spontaneamente e senza stimolazione devono essere considerati per la dimissione con un monitor per abbreviare la degenza ospedaliera.

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