La sindrome di Löffler è una forma rara di disturbo polmonare eosinofilo caratterizzata da sintomi respiratori assenti o lievi (il più delle volte con tosse secca), opacità polmonari fugaci e migranti, e da eosinofilia nel sangue periferico.
Le infezioni parassitarie, come ascariasi, ancilostomiasi e strongiloidosi sono le cause più frequenti, ma un agente eziologico identificabile può non essere trovato fino in un terzo dei pazienti.
La diagnosi della sindrome di Löffler si basa su sintomi respiratori caratteristici e spesso transitori che comprendono tosse non produttiva, sibili e, talvolta, sintomi sistemici come la febbre. La radiografia del torace, quando ripetuta, può mostrare opacità ovali migratorie, che riflettono la natura migratoria delle larve. Può essere presente eosinofilia del sangue periferico (conta degli eosinofili > 500 cellule/mcL [0,5 × 109/L]). Raramente viene riportata emottisi transitoria.
Come con altre malattie polmonari eosinofile, la diagnosi richiede l'esclusione di altri tipi di malattia polmonare eosinofila. Per esempio, la polmonite eosinofila acuta è un'entità distinta con insorgenza acuta, di una grave ipossiemia in cui tipicamente manca l'aumento degli eosinofili nel sangue all'inizio della malattia; la polmonite eosinofila cronica è caratterizzata da episodi ricorrenti di sintomi respiratori più gravi con frequentemente aumento degli eosinofili nel sangue periferico.
La malattia di solito si risolve entro 1 mese.
Il trattamento della sindrome di Löffler è sintomatico e può consistere nell'uso di glucocorticoidi (1). Se viene identificata un'infezione parassitaria, deve essere iniziata un'appropriata terapia antiparassitaria.
Riferimento
1. Allen J, Wert M. Eosinophilic Pneumonias. J Allergy Clin Immunol Pract 2018;6(5):1455-1461. doi:10.1016/j.jaip.2018.03.011
