(Vedi anche Panoramica sulle neoplasie mieloproliferative.)
Alcune cause di trombocitosi reattiva sono
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Disturbi infiammatori cronici (p. es., artrite reumatoide, malattia infiammatoria intestinale cronica, tubercolosi, sarcoidosi, granulomatosi con poliangioite)
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Infezione acuta
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Emorragia
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Emolisi
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Carcinoma
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Splenectomia o iposplenismo
Esistono anche trombocitosi congenite familiari come quelle riconducibili a mutazioni del gene della trombopoietina e del suo recettore. Per trombocitosi che non è secondaria a un altro disturbo, vedi Trombocitemia essenziale.
La funzione piastrinica è generalmente normale. Al contrario della trombocitemia essenziale, la trombocitosi reattiva non aumenta il rischio di complicanze trombotiche o emorragiche a meno che i pazienti non abbiano una grave patologia arteriosa o si trovino in stato di immobilità prolungata.
Nella trombocitosi secondaria, la conta piastrinica è solitamente < 1 000 000/mcL, e la causa sottostante può essere evidenziata con l'anamnesi e l'esame obiettivo (eventualmente con test di conferma). L'emocromo e lo striscio di sangue periferico possono evidenziare carenza di ferro o presenza di emolisi.
Se la causa di una trombocitemia secondaria non è evidente, i pazienti devono essere valutati per una neoplasia mieloproliferativa. Tale valutazione può includere test per le mutazioni pilota (driver) della neoplasia mieloproliferativa, studi citogenetici, tra cui il cromosoma Philadelphia o il test per il BCR-ABL, ed eventualmente esame del midollo osseo, specialmente nei pazienti con anemia, macrocitosi, leucopenia, e/o epatosplenomegalia.
Il trattamento del disturbo sottostante di solito riporta nella norma la conta piastrinica.