Il disturbo ciclotimico è generalmente un precursore del disturbo bipolare di tipo II. Tuttavia, può anche presentarsi sotto forma di un'estrema instabilità dell'umore, senza divenire un disturbo dell'umore di tipo maggiore.
Nell'ipomania cronica, ovvero una variante clinica rara, predominano i periodi di euforia, con riduzione abituale del sonno < 6 h. I soggetti con questa forma di disturbo sono costantemente troppo allegri, sicuri di sé, pieni di energie e di progetti, imprevedibili, iperimpegnati e importuni; si fanno prendere da impulsi irrequieti e possono agire in modo eccessivamente familiare con la gente.
Per alcuni soggetti, le tendenze ciclotimica e ipomaniacale croniche contribuiscono al successo negli affari, nella leadership, nella realizzazione e nella creatività artistica; tuttavia, molto spesso hanno conseguenze serie e dannose a livello interpersonale e sociale. Spesso le conseguenze comprendono instabilità lavorativa e scolastica, cambi di residenza frequenti e impulsivi, rotture sentimentali o coniugali ripetute e abuso episodico di alcol e farmaci.
La diagnosi del disturbo ciclotimico è clinica e basata sull'anamnesi.
Trattamento
Ai pazienti deve essere insegnato come convivere con gli estremi delle loro inclinazioni temperamentali; tuttavia, convivere con un disturbo ciclotimico non è facile poiché le relazioni interpersonali sono spesso tempestose. Sono da consigliare lavori con orari flessibili. I pazienti con inclinazioni artistiche devono essere incoraggiati a portare avanti queste occupazioni, poiché gli eccessi e la fragilità della ciclotimia sono più tollerati in tali ambienti.
La decisione di usare uno stabilizzatore dell'umore (p. es., litio, alcuni anticonvulsivanti, specialmente valproato, carbamazepina, e lamotrigina) dipende dal bilancio tra la compromissione funzionale e i vantaggi sociali o gli spunti creativi che il paziente può presentare. Il divalproex da 500 a 1000 mg per via orale 1 volta/die è più tollerato rispetto a dosi equivalenti di litio.
Gli antidepressivi devono essere evitati a meno che i sintomi depressivi non siano gravi e prolungati poiché innescano il rischio di cicli rapidi.
I gruppi di supporto possono aiutare i pazienti fornendo un forum per condividere le loro esperienze e sentimenti comuni.