(Vedere anche Panoramica sulle infezioni batteriche della cute.)
che causa una chiazza lucida, dolorosa, rossa e rialzata sulla pelle. I margini presentano bordi distinti e non si fondono con la normale pelle adiacente. La chiazza appare calda e dura alla palpazione. Si verifica più frequentemente sulle gambe e sul viso. In alcune forme di erisipela si formano vescicole cutanee. Chi ne è affetto spesso sviluppa febbre alta, brividi e una generale sensazione di malessere.
Il medico formula la diagnosi di erisipela sulla base del caratteristico aspetto dell’eruzione. A volte, se il paziente sta molto male, il medico invia campioni di sangue a un laboratorio per l’identificazione dei batteri (definita coltura).
Vengono prescritti per via orale antibiotici che possono curare l’infezione, come la penicillina. Per un’infezione grave o che interessa il viso, si somministrano per via endovenosa la penicillina o la vancomicina. Gli impacchi freddi e i farmaci per il dolore possono alleviare il disagio. Le infezioni micotiche dei piedi possono rappresentare un punto di ingresso per l’infezione e richiedere il trattamento con farmaci antimicotici per prevenire la recidiva.
Per ridurre il gonfiore causato da un’erisipela alla gamba si possono utilizzare le calze a compressione graduata.