Blastomicosi

(malattia di Gilchrist; blastomicosi nordamericana)

DiPaschalis Vergidis, MD, MSc, Mayo Clinic College of Medicine & Science
Revisionato/Rivisto nov 2023
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La blastomicosi è un’infezione, soprattutto a carico dei polmoni, causata dal micete Blastomyces dermatitidis.

  • I soggetti affetti presentano febbre, brividi, sudorazione profusa e a volte dolore toracico, difficoltà di respirazione e tosse.

  • L’infezione può diffondersi alla pelle, alle ossa, all’apparato urogenitale e ai tessuti che rivestono il cervello provocando edema, dolore e altri sintomi.

  • Si preleva un campione di espettorato o di tessuto infetto e lo si invia in laboratorio per la coltura; inoltre si esegue una radiografia toracica.

  • I farmaci antimicotici devono essere assunti per mesi.

(Vedere anche Panoramica sulle infezioni micotiche)

Le spore di Blastomyces penetrano nell’organismo attraverso le vie aeree, per inalazione. Pertanto, la blastomicosi colpisce principalmente i polmoni ma può talvolta diffondersi attraverso il sangue ad altre aree del corpo, con maggiore frequenza alla pelle. Dai polmoni, la blastomicosi può diffondersi anche alla prostata, agli epididimi, ai testicoli, alle vescicole seminali, ai reni, alle vertebre, alle estremità delle ossa lunghe, allo strato più profondo della pelle, al sistema nervoso centrale, alle mucose che rivestono la bocca o il naso, alla tiroide, ai linfonodi e al midollo osseo.

La blastomicosi può manifestarsi in soggetti che hanno un sistema immunitario sano. Tuttavia, può essere più comune e più grave in alcune persone con un sistema immunitario indebolito. Diversamente da molte altre infezioni micotiche, la blastomicosi non è più frequente nei soggetti con AIDS. Tuttavia, in tali persone tende ad essere più grave.

La maggior parte dei casi di blastomicosi si manifesta nelle aree dell’America settentrionale in cui il micete vive nel terreno in prossimità dei letti dei fiumi:

  • Le valli dei fiumi Ohio e Mississippi (che si estendono negli stati medio-atlantici e sudorientali)

  • La parte settentrionale del Midwest degli Stati Uniti

  • La parte settentrionale dello stato di New York

  • Le aree del Canada meridionale che costeggiano i Grandi Laghi e il fiume San Lorenzo

Raramente l’infezione si osserva in Medio Oriente e in Africa.

Sintomi della blastomicosi

La blastomicosi polmonare a volte non causa sintomi o, quando li provoca, questi scompaiono rapidamente e non vengono riconosciuti.

Quando si manifesta, la sintomatologia può esordire in modo improvviso o graduale e comprende febbre, brividi e sudorazione profusa.

Si possono inoltre manifestare dolore toracico, difficoltà respiratoria e tosse, con o senza produzione di espettorato. Solitamente, l’infezione polmonare progredisce lentamente, sebbene talvolta migliori senza trattamento.

In alcune persone, l’infezione progredisce rapidamente.

Quando la blastomicosi si diffonde all’esterno dei polmoni, può colpire molte aree del corpo, ma le sedi più comuni sono le seguenti:

  • Cute

  • Ossa

  • Apparati riproduttivo e urinario (compresa la prostata)

  • Cervello e tessuti che lo ricoprono

L’infezione cutanea si manifesta inizialmente con piccoli rigonfiamenti in rilievo (papule), che possono contenere pus. Successivamente si sviluppano chiazze verrucose in rilievo, circondate da piccole raccolte di pus non dolorose (ascessi).

Blastomicosi
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Nella blastomicosi, l’infezione cutanea può esordire sotto forma di piccoli rigonfiamenti in rilievo. La foto mostra una vescicola.
Immagine per gentile concessione della Public Health Image Library dei Centers for Disease Control and Prevention.

I tessuti sulle ossa infette possono gonfiarsi e diventare caldi e dolenti.

Negli uomini, il dotto a spirale che si trova sopra i testicoli (epididimo) può gonfiarsi e causare dolore oppure l’infezione della prostata (prostatite) può determinare dei disturbi. Nelle donne i problemi genitali sono meno comuni, ma la blastomicosi può causare la formazione di un ascesso (una sacca di pus) nelle ovaie e nelle tube di Falloppio, un’infezione della mucosa uterina e un’infezione delle tube di Falloppio.

I miceti possono diffondersi ai tessuti che rivestono il cervello e il midollo spinale (meningi), causando la meningite micotica. Possono svilupparsi ascessi cerebrali. Questa infezione può provocare cefalea e stato confusionale.

Diagnosi della blastomicosi

  • Esame e coltura di un campione di materiale infetto

  • Radiografia del torace

Il medico diagnostica la blastomicosi inviando un campione di espettorato o di tessuto infetto in laboratorio per l’esame al microscopio e la coltura.

Per verificare la presenza di segni di infezione polmonare si esegue una radiografia del torace.

Possono inoltre essere eseguiti esami delle urine e del sangue per ricercare le proteine (antigeni) rilasciate dal micete.

Possono essere eseguiti test che rilevano il materiale genetico dei microrganismi, come la reazione a catena della polimerasi (PCR). L’analisi PCR si utilizza per produrre molte copie di un gene di un microrganismo, rendendone molto più semplice l’identificazione.

Trattamento della blastomicosi

  • Farmaci antimicotici

La blastomicosi grave viene trattata con amfotericina B, somministrata per via endovenosa. Per le forme lievi e moderate si somministra itraconazolo per via orale.

Con il trattamento, le condizioni dei pazienti migliorano alquanto rapidamente, ma l’assunzione dei farmaci deve proseguire per 6-12 mesi o talvolta più a lungo. Senza trattamento, la blastomicosi peggiora lentamente e, raramente, è fatale.