I FATTI IN BREVE

Embolia polmonare (EP)

Revisionato/Rivisto mag 2023
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In cosa consiste l’embolia polmonare?

Un’embolia polmonare è dovuta a un agglomerato di materiale (di solito, un coagulo di sangue) che si sposta attraverso il flusso sanguigno e resta incastrato, occludendo un vaso sanguigno nei polmoni.

  • L’embolia polmonare occlude un vaso sanguigno dei polmoni, rendendo difficoltoso il passaggio del sangue e, di conseguenza, la sua ossigenazione

  • Un embolo piccolo può non essere pericoloso, tuttavia, la gravità dei danni prodotti aumenta parallelamente alle dimensioni degli emboli

  • I problemi respiratori sono il sintomo più comune

  • Un’embolia polmonare maggiore può determinare il decesso all’istante

  • I medici trattano l’embolia polmonare somministrando anticoagulanti per qualche mese

  • In caso di recidive dell’embolia polmonare, può essere necessario restare in terapia con anticoagulanti per il resto della vita

A cosa è dovuta l’embolia polmonare?

Generalmente, l’embolia polmonare è causata da un coagulo di sangue. Non tutti i coaguli di sangue provocano danni. Ad esempio, per fermare il sanguinamento di una ferita è necessario che il sangue coaguli. Tuttavia, all’interno dei vasi sanguigni possono formarsi coaguli di sangue quando la coagulazione non è necessaria, come avviene in caso di trombosi venosa profonda. La maggior parte delle volte, questi coaguli di sangue inutili si formano nelle grandi vene profonde all’interno delle gambe. Una volta formati, i coaguli possono staccarsi e raggiungere i polmoni o il cuore.

Le probabilità di sviluppare un’embolia polmonare aumentano in determinate condizioni, tra cui:

  • Età avanzata (solitamente oltre i 60 anni)

  • Precedente trombosi

  • Cancro

  • Fratture della gamba o dell’anca

  • gravidanza

  • Intervento chirurgico importante negli ultimi 3 mesi

  • Fumo

  • Assunzione di ormoni estrogeni o farmaci analoghi

In generale, è molto più probabile che si formino coaguli di sangue nelle gambe quando non è possibile muoverle molto. Ad esempio, ci si potrebbe muovere poco quando si ha una gamba fratturata. Inoltre, in caso di un intervento chirurgico o una lunga malattia si può dover restare allettati per un po’. Persino un lungo viaggio in aereo può essere un rischio, in quanto può impedire di muovere le gambe a sufficienza.

Talvolta, un’embolia polmonare può essere causata da altre sostanze. Queste includono:

  • I lipidi rilasciati da ossa fratturate o durante un intervento di chirurgia ossea (chirurgia ortopedica)

  • Il liquido che circonda il bambino nell’utero (liquido amniotico) rilasciato nel sangue nel corso di un parto difficile

  • Le bolle d’aria dovute a un’immersione subacquea

  • Il materiale estraneo mescolato alle sostanze illegali per iniezione

Quali sono i sintomi dell’embolia polmonare?

Un embolo polmonare di piccole dimensioni può essere asintomatico. Se si manifestano, i sintomi spesso includono:

  • Respiro affannoso

  • Dolore toracico

  • Stordimento o svenimento

Se l’embolia polmonare è dovuta a un coagulo di sangue proveniente dalla gamba, questa può essere gonfia e dolente. A volte la gamba potrebbe non presentare alcun problema.

In che modo i medici possono stabilire che si tratta di un’embolia polmonare?

L’embolia polmonare può essere difficile da riconoscere. Il medico chiederà informazioni riguardo ai sintomi e agli eventuali fattori di rischio.

Dato che i sintomi dell’embolia polmonare possono essere simili a quelli di altri tipi di patologie polmonari e cardiache, solitamente gli esami iniziali eseguiti dai medici sono generici, come:

  • Radiografia del torace

  • ECG (elettrocardiogramma)

  • Valutazione della quantità di ossigeno presente nel sangue, mediante un sensore posizionato sulla punta di un dito

Qualora i sintomi o i risultati degli esami suggeriscano la presenza di un’embolia polmonare, il medico può:

  • Eseguire analisi del sangue per ricercare segni di eccessiva coagulazione

  • Eseguire un’ecografia delle gambe per ricercare eventuali coaguli di sangue

  • Eseguire una TC (tomografia computerizzata) del torace, previa somministrazione in vena di pochi millilitri di un liquido che evidenzia meglio i vasi sanguigni (angiografia con TC, o angio-TAC)

Meno frequentemente, viene eseguita una scintigrafia polmonare. La scintigrafia polmonare comporta l’iniezione in vena di una piccola quantità di liquido radioattivo. Quindi, vengono acquisite immagini del torace con una fotocamera che rileva la radiazione. La scintigrafia polmonare può mostrare se il flusso sanguigno raggiunge tutte le parti dei polmoni o meno.

In che modo viene trattata l’embolia polmonare?

I trattamenti sono differenti, in funzione della gravità dell’embolia.

Possono consistere in:

  • Cure ospedaliere

  • Somministrazione di farmaci anticoagulanti per impedire l’ulteriore formazione di coaguli

Gli anticoagulanti possono venire somministrati per via orale, direttamente per via endovenosa (EV) o per via sottocutanea. Dopo la dimissione dall’ospedale, si devono assumere anticoagulanti per qualche mese. Qualora siano presenti gravi fattori di rischio o si siano manifestate diverse embolie polmonari, potrebbe essere necessario assumere anticoagulanti per il resto della vita.

Se nei polmoni sono presenti pericolosi coaguli di grandi dimensioni, che potrebbero essere fatali, i medici possono:

  • Somministrare farmaci trombolitici per via endovenosa, per dissolverli

  • In rari casi, tentare di rimuoverli mediante un catetere endovenoso speciale o con un intervento chirurgico

Qualora vi siano controindicazioni all’uso degli anticoagulanti o continuino a formarsi coaguli nonostante la terapia anticoagulante, i medici possono

  • posizionare un filtro costituito da una maglia metallica nella vena cava inferiore, una vena addominale di grosso calibro, per evitare che i coaguli che si formano nelle gambe raggiungano i polmoni

Filtri nella vena cava inferiore: un modo per prevenire l’embolia polmonare

Generalmente, per la prevenzione dell’embolia polmonare si somministrano farmaci che limitano il processo coagulativo. Tuttavia, in alcuni casi, si può raccomandare l’impianto temporaneo o permanente di un filtro (precedentemente detto ombrellino) nella vena cava inferiore. Di norma, il filtro cavale è consigliato qualora non sia possibile somministrare farmaci anticoagulanti, per esempio quando il paziente presenta anche un disturbo emorragico. Il filtro intrappola gli emboli prima che raggiungano il cuore, ma consente il normale passaggio del sangue. A volte gli emboli intrappolati si dissolvono spontaneamente.

Come si può prevenire l’embolia polmonare?

Di solito, è necessario adottare misure preventive se:

  • Si è manifestata in precedenza un’embolia polmonare o una trombosi della gamba

  • Si viene sottoposti a certi tipi di intervento chirurgico, soprattutto interventi di chirurgia ortopedica alle anche o alle gambe

  • Si è affetti da tumore o da una patologia che determina un’eccessiva coagulazione del sangue

  • Si prevede di rimanere allettati in ospedale per lungo tempo, senza potersi alzare

I medici consigliano misure diverse, a seconda delle circostanze. Possono consigliare di:

  • Assumere anticoagulanti per un breve periodo subito dopo l’intervento chirurgico

  • Assumere anticoagulanti per un lungo periodo se si ha manifestato in precedenza un’embolia polmonare o una trombosi della gamba

  • Indossare calze lunghe strette (calze compressive) o gambali a compressione, che comprimono i muscoli dei polpacci in modo intermittente, in modo da mantenere un buon movimento del sangue

  • Alzarsi dal letto e camminare appena possibile dopo un intervento chirurgico

La formazione di coaguli di sangue durante un viaggio in aereo si può prevenire:

  • Facendo esercizi per le gambe

  • Muovendosi di più, ad esempio alzandosi, facendo stretching e camminando un po’ almeno ogni 2 ore circa