Disturbo antisociale di personalità

DiMark Zimmerman, MD, South County Psychiatry
Revisionato/Rivisto set 2023
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I fatti in Breve

Il disturbo antisociale di personalità è una malattia di salute mentale caratterizzata da uno schema pervasivo di disinteresse per le conseguenze e per i diritti degli altri.

  • I soggetti con disturbo antisociale di personalità si comportano come vogliono senza curarsi delle conseguenze per sé o per gli altri e senza provare alcun rimorso o senso di colpa.

  • La diagnosi di disturbo antisociale di personalità viene formulata in base ai sintomi, tra cui il disinteresse per le conseguenze e per i diritti degli altri e l’uso di disonestà e/o manipolazione per ottenere ciò che si vuole.

  • Il disturbo antisociale di personalità è difficile da trattare, ma la psicoterapia che prevede ricompense per i soggetti in caso di un cambiamento comportamentale positivo e, in alcuni casi, alcuni farmaci possono aiutare a ridurre l’aggressività e il comportamento impulsivo.

I disturbi della personalità sono malattie mentali caratterizzate da schemi persistenti e pervasivi di pensiero, percezione, reazione e relazione che provocano nel soggetto notevole sofferenza e/o compromettono le sue capacità funzionali.

I soggetti con disturbo antisociale di personalità possono commettere atti illeciti, ingannevoli, di sfruttamento e impulsivi per profitto o piacere personale e senza rimorsi. Infatti possono

  • Giustificare o razionalizzare il loro comportamento (ad esempio, possono pensare che "i perdenti meritavano di perdere")

  • Accusare la vittima di essere sciocca o indifesa

  • Essere indifferente agli effetti dannosi o di sfruttamento delle proprie azioni verso gli altri

  • Ignorare con insensibilità i diritti e i sentimenti degli altri e la legge

Le stime di quanto sia comune il disturbo di personalità antisociale variano tra il 2% e il 6% delle persone negli Stati Uniti e nel Regno Unito. È 3 volte più comune fra gli uomini che fra le donne. Il disturbo è meno frequente nelle fasce d’età più anziane, il che suggerisce che i soggetti possono imparare a cambiare il loro comportamento nel corso del tempo.

Spesso sono presenti anche altri disturbi. Tali disturbi includono

Cause del disturbo antisociale di personalità

Geni e fattori ambientali (come avversità durante l’infanzia) contribuiscono allo sviluppo del disturbo antisociale di personalità.

Il disturbo antisociale di personalità è più comune tra parenti di primo grado (genitori, fratelli e figli) di persone che presentano il disturbo rispetto al resto della popolazione. Il rischio di sviluppare questo disturbo è accresciuto tra i figli sia adottati che biologici di genitori con il disturbo.

Se i bambini sviluppano un disturbo della condotta e disturbo da deficit di attenzione/iperattività prima dei 10 anni d’età, hanno maggiori probabilità di sviluppare il disturbo antisociale di personalità in età adulta. Un disturbo della condotta implica uno schema comportamentale ripetitivo che viola i diritti essenziali altrui e/o le norme sociali appropriate per l’età. Il disturbo della condotta tende a svilupparsi in disturbo antisociale di personalità quando in caso di abuso o incuria del figlio da parte dei genitori o se questi sono incoerenti nella disciplina o nello stile di genitorialità (ad esempio, passano dall’essere affettuosi e solidali all’essere freddi e critici).

Il disinteresse per il dolore altrui durante la prima infanzia è stato legato al comportamento antisociale durante l’adolescenza.

Sintomi del disturbo antisociale di personalità

Disprezzo per gli altri

I soggetti con disturbo antisociale di personalità possono esprimere il loro disprezzo per altri e per la legge distruggendo le proprietà altrui, vessando gli altri, o rubando. Possono ingannare, sfruttare, truffare, o manipolare gli altri per ottenere ciò che desiderano, che si tratti di denaro, potere, sesso, o gratificazione personale. Possono utilizzare un nome falso per raggiungere i loro obiettivi.

I soggetti con questo disturbo spesso non provano alcun rimorso per ciò che hanno fatto. Possono razionalizzare le loro azioni accusando le vittime (ad esempio, pensando che lo meritassero) o la vita (ad esempio, pensando che sia ingiusta). Sono determinati a non lasciarsi maltrattare e a fare ciò che ritengono sia meglio per se stessi ad ogni costo; tale attitudine può nascere da una pervasiva diffidenza nei confronti degli altri.

I soggetti con disturbo antisociale di personalità mancano di empatia verso gli altri e possono essere sprezzanti o indifferenti verso le emozioni, i diritti e le sofferenze degli altri.

Comportamento impulsivo (impulsività)

I soggetti con disturbo antisociale di personalità sono generalmente impulsivi. Hanno difficoltà a pianificare in anticipo e a considerare le conseguenze per se stessi e per gli altri. Di conseguenza, possono:

  • Cambiare improvvisamente casa, o relazioni, o lavoro (senza alcun piano per ottenerne un altro)

  • Guidare troppo velocemente e/o in stato di ebbrezza, talvolta provocando incidenti stradali

  • Consumare quantità eccessive di alcol o assumere sostanze illecite

  • Commettere atti criminali

Il soggetto con disturbo antisociale di personalità viene spesso provocato facilmente ed è fisicamente aggressivo, a causa dei problemi nel controllo degli impulsi e del fatto che non si rende conto dell’effetto delle sue azioni sugli altri.

Ha un’aspettativa di vita più breve rispetto alla popolazione generale.

Irresponsabilità

I soggetti con disturbo antisociale di personalità sono spesso socialmente e finanziariamente irresponsabili. Di conseguenza, possono:

  • Non cercare un impiego, quando sono disponibili delle opportunità

  • Non pagare le bollette o essere inadempienti relativamente ai prestiti

  • Non pagare il sostegno ai bambini

Altri sintomi

Queste persone possono essere molto presuntuose, sicure di sé o arroganti. Possono essere affascinanti, persuasivi e convincenti al fine di ottenere ciò che vogliono.

Diagnosi del disturbo antisociale di personalità

  • Valutazione di un medico basata su criteri diagnostici psichiatrici standard

La diagnosi dei disturbi della personalità si basa solitamente sui criteri del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali , 5a ed., Revisione del testo (DSM-5-TR), il riferimento standard per le diagnosi psichiatriche dell’American Psychiatric Association.

Per la diagnosi del disturbo antisociale di personalità, i soggetti devono ignorare persistentemente i diritti degli altri, come dimostrato da almeno tre dei seguenti problemi:

  • Non si curano della legge e commettono ripetutamente atti che possono condurli all’arresto.

  • Sono ingannevoli, mentendo ripetutamente, usando nomi falsi, oppure raggirando gli altri per guadagno o piacere personale.

  • Agiscono impulsivamente, senza programmare.

  • Vengono spesso provocati facilmente oppure sono aggressivi, arrivando costantemente a scontri fisici oppure aggredendo altre persone.

  • Ignorano in modo sprezzante la propria sicurezza e/o la sicurezza altrui.

  • Agiscono costantemente in modo irresponsabile, lasciando un lavoro senza averne in programma un altro o non pagando le bollette.

  • Non provano rimorsi, mostrando indifferenza o razionalizzando i danni e i maltrattamenti agli altri.

Il disturbo antisociale di personalità viene diagnosticato solo dai 18 anni d’età in poi.

Trattamento del disturbo antisociale di personalità

  • Gestione della continuità

  • Farmaci, in alcuni casi

Il disturbo antisociale di personalità è molto difficile da trattare. Non vi sono evidenze che alcun trattamento particolare produca un miglioramento a lungo termine. Pertanto, i medici si concentrano su un obiettivo più immediato, come evitare i danni agli altri e i comportamenti illegali. Tuttavia, identificare e trattare i bambini con disturbo della condotta il prima possibile può aiutare a ridurre i problemi sociali causati dal disturbo di personalità antisociale.

La gestione della contingenza è un tipo di terapia comportamentale nella quale il soggetto viene ricompensato in caso di cambiamenti comportamentali positivi.

Se l’aggressività e l’impulsività sono un problema, i soggetti possono ottenere benefici dai farmaci utilizzati per stabilizzare l’umore (come i farmaci a base di litio e gli anticonvulsivanti) o da alcuni antidepressivi chiamati inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (ISRS).

Alcuni tipi di psicoterapia non devono essere utilizzati per i soggetti con disturbo antisociale di personalità. Ad esempio, la terapia cognitivo-comportamentale (un tipo di terapia che si concentra sull’identificazione e il cambiamento degli schemi di pensiero distruttivi che influenzano il comportamento e le emozioni) deve essere evitata perché sarà probabilmente inefficace e, in alcuni casi, può essere dannosa.