Biopsia pleurica

DiRebecca Dezube, MD, MHS, Johns Hopkins University
Revisionato/Rivisto nov 2023
Visualizzazione l’educazione dei pazienti

    La biopsia pleurica consiste nella rimozione di un campione di pleura per diagnosticare un cancro o un'infezione.

    La biopsia pleurica viene eseguita per determinare la patogenesi di un versamento pleurico essudativo quando la toracentesi non è diagnostica.

    Il rendimento delle biopsie pleuriche percutanee è circa 2 volte maggiore per la tubercolosi che per i tumori della pleura. Procedure di laboratorio migliori, nuovi test diagnostici sul liquido pleurico (p. es., i dosaggi di adenosina deaminasi, interferone-gamma, e la PCR [PCR, polymerase chain reaction] e casi sospetti di tubercolosi) e una più diffusa disponibilità della toracoscopia hanno reso la biopsia pleurica meno necessaria e dunque raramente eseguita.

    La biopsia pleurica percutanea va effettuata solo da uno pneumologo o chirurgo specializzato nella procedura e deve essere eseguita solo in pazienti cooperanti e che non sono affetti da alterazioni della coagulazione.

    La tecnica della biopsia pleurica percutanea è essenzialmente la stessa di quella della toracentesi e può essere eseguita al letto del paziente; non è necessaria una preparazione specifica del paziente. Per l'esame istologico e colturale sono necessari almeno 3 campioni per ciascun accesso percutaneo in posizione 3, 6 e 9 ottenuti con l'agoaspirato.

    Una RX torace standard deve essere eseguita dopo la biopsia per l'aumentato rischio di complicanze, che sono le stesse della toracentesi ma con una maggiore incidenza di pneumotorace ed emotorace.

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