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Congestione nasale e rinorrea

Di

Marvin P. Fried

, MD, Montefiore Medical Center, The University Hospital of Albert Einstein College of Medicine

Revisionato dal punto di vista medico set 2021
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La congestione nasale e la rinorrea (il naso che cola) sono problemi estremamente frequenti che generalmente si presentano insieme ma occasionalmente compaiono isolati.

Eziologia della congestione nasale e della rinorrea

Le cause più frequenti (vedi tabella ) sono le seguenti:

Tabella

I pazienti che fanno uso di decongestionanti topici per > 3-5 giorni spesso vanno incontro a una significativa congestione di rimbalzo quando gli effetti del farmaco svaniscono, il che li porta a usare il decongestionante in un circolo vizioso di congestione persistente e progressivo peggioramento. Questa situazione (rinite medicamentosa) può persistere per un certo tempo ed essere erroneamente interpretata come la continuazione del problema originale piuttosto che una conseguenza del trattamento.

Valutazione della congestione nasale e della rinorrea

Anamnesi

L'anamnesi della malattia attuale deve determinare la natura della secrezione (p. es., acquosa, mucosa, purulenta, ematica) e se la rinorrea è cronica o ricorrente. Se ricorrente, si deve determinare l'eventuale correlazione con il luogo in cui il paziente risiede, la stagione in cui si manifesta e l'esposizione a potenziali allergeni scatenanti, che possono essere numerosi. Uno scarico unilaterale, chiaro e acquoso, in particolare in seguito a un trauma cranico, può significare perdita del liquido cerebrospinale. Può verificarsi lo scarico del liquido cerebrospinale anche spontaneamente nelle donne obese oltre i 40 anni, secondario all'ipertensione endocranica.

La rassegna dei sistemi deve ricercare i sintomi delle possibili cause, compresa la febbre e il dolore facciale (sinusite); lacrimazione, prurito agli occhi (allergie); mal di gola, malessere, febbre, e tosse (infezioni virali delle alte vie respiratorie).

L'anamnesi patologica remota deve ricercare allergie note e presenza di diabete o immunocompromissione. L'anamnesi farmacologica deve particolarmente indagare circa l'uso di decongestionanti topici.

Esame obiettivo

Si esaminano i parametri vitali alla ricerca di febbre.

L'esame si focalizza sul naso e sulle aree sovrastanti i seni paranasali. Il volto viene ispezionato ricercando eritema localizzato sui seni frontali e mascellari; tali aree sono anche palpate alla ricerca di dolorabilità. La mucosa nasale è ispezionata rilevandone il colore (p. es., rosso o pallido), la tumefazione, il colore e la natura della secrezione, e (in particolare nei bambini) la presenza di un eventuale corpo estraneo.

Segni d'allarme

I seguenti reperti destano una particolare preoccupazione:

  • Secrezione monolaterale, soprattutto se purulenta o ematica

  • Dolore al volto, dolorabilità, o entrambi

Interpretazione dei reperti

Esami

In genere non sono indicati esami per sintomi nasali acuti, a meno che non si sospetti una sinusite invasiva in un paziente immunocompromesso o diabetico; questi pazienti di solito devono essere sottoposti a TC. Se si sospetta una perdita del liquido cerebrospinale, un campione dello scarico deve essere testato per la presenza di transferrina beta-2, che è altamente specifica per il liquido cerebrospinale.

Trattamento della congestione nasale e della rinorrea

Vengono trattate le singole condizioni particolari. Un sollievo sintomatico della congestione può essere ottenuto con un decongestionante topico o orale. Decongestionanti topici comprendono ossimetazolina, 2 spruzzi per ciascuna narice 1 volta/die o 2 volte/die per 3 giorni. I decongestionanti orali comprendono la pseudoefedrina 60 mg 2 volte/die. L'uso prolungato deve essere evitato.

La rinorrea virale può essere trattata con antistaminici orali (p. es., difenidramina da 25 a 50 mg per via orale 2 volte/die) consigliati in virtù delle loro proprietà anticolinergiche, non correlate alla loro azione anti-H2.

Congestione e rinorrea allergiche possono essere trattate con antistaminici; in questi casi, gli antistaminici non anticolinergici (p. es., fexofenadina 60 mg per via orale 2 volte/die) se necessari producono meno effetti avversi. Corticosteroidi nasali (p. es., mometasone 2 spruzzi per narice al giorno) sono anche di aiuto nelle condizioni allergiche.

Antistaminici e decongestionanti non sono consigliati nei bambini < 6 anni.

Elementi di geriatria

Gli antistaminici, in particolare gli antistaminici di prima generazione come la difenidramina, possono avere effetti sedativi e anticolinergici e devono essere somministrati a dosi ridotte nell'anziano. Analogamente, i simpaticomimetici devono essere usati al più basso dosaggio clinicamente efficace.

Punti chiave

  • La maggior parte dei casi di congestione nasale e rinorrea è causata da infezioni delle alte vie respiratorie o allergie.

  • Nei bambini si deve sospettare un corpo estraneo.

  • Si deve anche prendere in considerazione un effetto rimbalzo dopo l'uso eccessivo di decongestionante topico.

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