Uso di farmaci durante l’allattamento

DiRavindu Gunatilake, MD, Valley Perinatal Services;
Avinash S. Patil, MD, University of Arizona College of Medicine
Revisionato/Rivisto feb 2021
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Quando le madri che allattano devono assumere un farmaco, si devono informare se è necessario interrompere l’allattamento. La risposta dipende dai seguenti fattori:

  • la quantità di farmaco secreto nel latte

  • la possibilità che il farmaco venga assorbito dal bambino

  • in che modo il farmaco può influire sul bambino

  • il consumo di latte da parte del bambino, che dipende dall’età e dalla quantità di altri cibi e bevande presenti nella dieta

Alcuni farmaci, come adrenalina, eparina e insulina, non vengono assorbiti nel latte materno, pertanto, sono innocui. La maggior parte dei farmaci è secreto nel latte, ma, di solito, in piccole quantità. Tuttavia, perfino in quantità minime, alcuni farmaci possono danneggiare il neonato.

Alcuni farmaci sono secreti nel latte materno, ma il bambino ne assorbe quantità così modeste che non determinano effetti dannosi. Un esempio è rappresentato dagli antibiotici gentamicina, kanamicina, streptomicina e tetraciclina.

Se possibile i farmaci vanno assunti subito dopo la poppata o prima del periodo di sonno più prolungato.

Farmaci relativamente sicuri durante l’allattamento

I farmaci considerati sicuri comprendono la maggior parte dei prodotti senza prescrizione (farmaci da banco), a eccezione degli antistaminici (comunemente presenti nei preparati contro la tosse e il raffreddore, nei farmaci antiallergici, in quelli contro la chinetosi e nei farmaci per dormire) e, in caso di assunzione elevata e protratta, aspirina e altri salicilati. Paracetamolo e ibuprofene, alle dosi abituali, sono apparentemente sicuri.

I farmaci applicati sulla pelle, negli occhi o nel naso o quelli inalanti, sono solitamente sicuri.

La maggior parte degli antipertensivi non determina problemi significativi nei bambini allattati al seno. Durante l’allattamento sono consentiti i beta-bloccanti, ma è opportuno controllare regolarmente il bambino per eventuali effetti collaterali, come rallentamento della frequenza cardiaca e pressione sanguigna bassa.

Caffeina e teofillina non sono dannose per i bambini allattati al seno, ma possono renderli irritabili, oltre ad aumentare la frequenza cardiaca e respiratoria.

Sebbene alcuni farmaci siano considerati sicuri per i bambini allattati, le donne che allattano al seno devono consultare un medico prima di assumere qualsiasi farmaco, anche se da banco o a base di piante medicinali. È necessario esaminare i foglietti illustrativi dei farmaci, in quanto contengono le controindicazioni all’uso durante l’allattamento.

Sapevate che...

  • Sebbene alcuni farmaci siano considerati sicuri per i bambini allattati, le donne che allattano al seno devono consultare un medico prima di assumere qualsiasi farmaco, anche se da banco o a base di piante medicinali.

Farmaci che necessitano di supervisione medica durante l’allattamento

Alcuni farmaci richiedono supervisione di un medico durante l’impiego. Affinché sia sicura, l’assunzione durante l’allattamento può richiedere:

  • Un aggiustamento della dose

  • La limitazione della durata dell’uso del farmaco

  • L’orario di assunzione del farmaco rispetto all’allattamento

La maggior parte dei farmaci ansiolitici, antidepressivi e antipsicotici richiede la supervisione del medico, anche se è poco probabile che causino problemi significativi per il bambino. Tuttavia, tali farmaci restano a lungo nell’organismo. Durante i primi mesi di vita, i bambini eliminano i farmaci con difficoltà, con conseguenze a livello del sistema nervoso. Ad esempio il diazepam (ansiolitico appartenente alla classe delle benzodiazepine) causa letargia, sonnolenza e perdita di peso nei bambini allattati al seno. L’eliminazione del fenobarbital (antiepilettico e barbiturico) avviene lentamente nel feto, pertanto può indurre sonnolenza eccessiva. A causa di tali effetti, i medici riducono la dose di benzodiazepine e di barbiturici e ne controllano l’uso nelle donne che allattano.

Il warfarin (un farmaco che previene la coagulazione del sangue) può essere assunto se il bambino è a termine e sano. Il warfarin non sembra entrare nel latte materno. I soggetti che assumono warfarin, comprese le donne che allattano, devono fare periodicamente esami del sangue per stabilire se il sangue si coaguli normalmente. Il warfarin può determinare una tendenza alla formazione di ematomi e a sanguinare.

Farmaci che non dovrebbero essere assunti durante l’allattamento

Alcuni farmaci non devono essere assunti dalla madre durante l’allattamento. Tra questi troviamo:

I farmaci che possono sopprimere la produzione di latte includono la bromocriptina (utilizzata per trattare il morbo di Parkinson), gli estrogeni, i contraccettivi orali che contengono alte dosi di estrogeni e un progestinico, il tradozone (un antidepressivo) e la levodopa.

Se, durante l’allattamento, è necessario assumere un farmaco potenzialmente dannoso per il bambino, si deve ricorrere all’allattamento artificiale. Tuttavia, è possibile tornare ad allattare al seno dopo la sospensione del farmaco. Durante la terapia, le donne possono continuare a produrre latte, aspirandolo con un tiralatte e poi gettandolo via.

Le donne che allattano devono consultare il proprio medico in merito a tutti i farmaci assunti o che intendono assumere.

Le donne fumatrici dovrebbero attendere due ore prima di allattare e non dovrebbero mai fumare in presenza del bambino, indipendentemente dal fatto che allattino o meno. Il fumo riduce la produzione di latte e interferisce con il normale aumento ponderale del neonato.

L’alcol consumato in grandi quantità può causare sonnolenza e sudorazione eccessiva. Il bambino potrebbe non crescere normalmente di statura e aumentare eccessivamente di peso. Bere fino a 1 bicchiere normale al giorno non sembra danneggiare il neonato allattato al seno, specialmente se la donna attende almeno 2 ore dopo una singola bevanda prima di allattare.